dottor g. r. Hamer - official group Archives - Pagina 8 di 11 - warmfit
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Mag
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Fabio, Sport Masseur
Hamer: Collo del femore
dottor g. r. Hamer - official group
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Hamer: Collo del femore;

Testimonianza tradotta dal sito di Pilhar

19.09.2008

Caro Sig. Pilhar,

Vorrei ringraziarLa cordialmente di aver ascoltato la mia piccola storia l’altra sera dopo la Sua conferenza. Con la sua contro domanda ha colpito nel segno.

Anche se in un primo momento ho negato che il mio problema dell’anca (lato destro) del dicembre ‘07 potesse aver avuto a che fare con mia madre o con mia figlia, dopo un po’ di riflessioni ho scoperto che i forti dolori all’anca erano senza ombra di dubbio un conflitto madre/bambino (per aver passato momenti difficili insieme).

Se vuole allego la mia testimonianza che può pubblicare in modo anonimo nella Sua homepage.

Per il futuro Le auguro molto successo con il Suo lavoro per la NMG e

cordiali saluti

H.T.

Hamer: Collo del femore

Testimonianza: forti dolori all’anca sul lato madre/bambino

20 anni fa ho comprato un appartamento e sono andata a viverci con mia figlia di 1 anno e il mio cane, decisione presa, sotto una pressione non indifferente, in quanto era molto difficile trovare un appartamento in affitto pagabile per una madre single con bambino e cane. In tutti questi anni mi sono affezionata a questa casa a causa della sua posizione ideale.

Da alcuni anni ormai penso di vendere la casa con l’idea che dopo che mia figlia sarà andata a vivere altrove la casa non risponderà più alle mie esigenze personali.

Nelle riunioni condominiali dei proprietari da un po’ non ero più sempre d’accordo e dopo una riunione in autunno volevo prendere provvedimenti legali contro l’amministratore, anch’egli proprietario, contro delle decisioni di modernizzazione. L’amministratore ha perso le staffe e ha annunciato le sue dimissioni con una lettera, con un contenuto molto polemico nei miei confronti, rivolta a tutti.

La riunione successiva poi è stata per me come subire la pena delle bacchette. In ogni caso si doveva organizzare una nuova amministrazione e c’erano diverse offerte. Fortunatamente si è poi votato per un’amministrazione immobiliare proposta da me. Come consigliere amministrativo dovevo occuparmi del contratto d’amministrazione che poi doveva essere firmato dal secondo consigliere. Avrei voluto mostragli l’offerta presentata dell’amministrazione immobiliare già prima della riunione ma non era stato possibile, poiché durante una telefonata mi aveva aggredito pesantemente in quanto lui era molto soddisfatto dell’amministratore precedente.

Questo consigliere amministrativo, che non abita nello stesso condominio, arrivò poi come accordato nel mio appartamento per firmare il contratto. Con riluttanza, ma con la volontà di perdonare, gli ho dato la mano congedandolo. Da quel momento in poi ho avuto fortissimi dolori ossei nell’anca destra, che sono arrivati al culmine il giorno successivo.

Per paura che il collo del femore si potesse rompere ad un minimo carico per un giorno o due non ho osato lasciare il letto e per prudenza sono rimasta in casa per tutta la settimana seguente.

Ho cercato subito di spiegarmi tutto con la NMG, ma non ci sono arrivata in quanto per me come mancina questo “dare la mano” non poteva avere a che fare con il lato madre/bambino. Perciò pensai che quest’uomo mi aveva trasmesso le sue energie negative.

Ma adesso dopo che Sig. Pilhar mi ha chiesto se avevo comprato la casa per mia madre o mia figlia tutto è diventato improvvisamente chiaro. “Si, naturalmente” e mi è tornato in mente che all’epoca (20 anni fa) me ne vantavo perfino un po’ dicendo che io personalmente avrei anche potuto dormire sotto un ponte in quanto non avevo esigenze. E adesso dopo che mia figlia è andata a vivere da un’altra parte e a causa del nuovo amministratore non ho più rimorsi di coscienza a vendere l’appartamento, sono curiosa di vedere se il dolore all’anca si ripresenterà quando rincontrerò di nuovo il consigliere amministrativo o in quale binario il programma speciale biologico si evolverà. So di sicuro che il collo del femore con ogni dolore si rinforzerà.

Viva la medicina sagrada!

Nota (mia personale).

L’esempio mostra molto bene le spiegazioni mentali fuorvianti che creiamo noi per venire a patti con la realtà (energia negativa) senza però aver afferrato la causa biologica. Insistere e tornare al luogo dei sintomi manifesti e continuare a fare domande per accedere al contenuto del conflitto è fondamentale. Le “lungaggini” nelle spiegazioni, per il lettore un po’ noiose, indicano il coinvolgimento emotivo della persona e possono dare indicazioni su eventuali binari.

Vedi anche:

SBS: Cancro dell’osso

Hamer: Collo del femore

 

Scarica da qui, gratis: La Nuova Medicina Germanica

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Mag
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Fabio, Sport Masseur
Hamer: Costellazione schizofrenica felicemente risolta
dottor g. r. Hamer - official group
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Hamer: Costellazione schizofrenica felicemente risolta;

Normale esito di una costellazione “riconosciuta”.

Non ci si capisce un granché a sentirlo parlare. E’ giovanissimo, fino a 15gg fa, normalissimo, gran lavoratore, appassionato di cani da caccia.

Ora è agitato, non sta un attimo fermo e ripete sempre le stesse cose, le stesse domande.

Ha il terrore di non essere un uomo, proprio lui che ha una fidanzata e fino a pochi giorni fa parlava di matrimonio.

La sua famiglia è impaurita, non riescono a ragionarci, a farlo ragionare.

Di notte non dorme affatto, è, mi racconta, in preda ai suoi pensieri e alle sue angosce.

Hamer: Costellazione schizofrenica felicemente risolta

“Perché?” gli domando, ma lui non lo sa, non gli è capitato niente a quanto dice, e subito ricomincia a fare le sue domande ossessive, a me, a se stesso, non è chiaro.

Con calma e fermezza chiedo sul suo passato più remoto e poi più prossimo per vedere da che momento in poi ha iniziato a trovarsi in questo turbine di pensieri.

Racconta tante cose, se pur confuse e inframmezzate da domande apparentemente sconnesse, ma tra queste una mi colpisce: Una sera si trovava con la sua fidanzata in macchina e improvvisamente sente un rumore e comincia a temere di essere scoperto da qualcuno e forse attaccato.

Da quel momento in poi è cambiato d’umore, e dopo due giorni non ha più la forza e la voglia di lavorare, e neppure di nutrire i suoi amatissimi cani. Si sente vuoto, apatico, senza senso e agitatissimo.

Lui urla ripetutamente spaventando anche gli altri pazienti dello studio, è sconvolto, ma per me il quadro clinico è chiaro e così altrettanto il da farsi.

Gli parlo con calma e determinazione del suo problema e di cosa gli ha provocato questo stato emozionale. Mi ascolta con fatica, gli è difficile stare fermo e non continuare con le sue domande. Basandomi sui suoi racconti, e anche su certe frasi apparentemente senza senso, individuo conflitto e i binari che lo hanno mandato in costellazione schizofrenica.

Lui mi ascolta sempre più presente, finché non mi chiede di giurargli che è solo questo quello che gli è accaduto.

Non esito a farlo, è la verità.

E’ stato come un clik. Sciolta la costellazione, nel giro di 10 minuti è tornato completamente normale e sobrio, anche se ancora un po’ stordito e intimorito dalla brutta esperienza.

Lo rivedo dopo 15gg perché torna a salutarmi e finalmente ci ripresentiamo. Solo ora conosco il vero Luigi.

p.s. A distanza di parecchi mesi ci rivediamo per caso quando accompagna un parente nel mio ambulatorio. Sta benissimo! Scherziamo e ridiamo insieme anche sui nostri vecchi trascorsi e mi da il permesso di pubblicare la sua storia. E’ libero ed io con lui provo una gioia immensa.

 

Vedi anche:

SBS. La schizofrenia e le costellazioni schizofreniche

SBS. Le spicosi, le depressioni e le loro cause.

 

Hamer: Costellazione schizofrenica felicemente risolta

Scarica da qui, gratis: Le 5 Leggi Biolgiche

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Fabio, Sport Masseur
Hamer; testimonianza Logoramento del ginocchio
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Hamer; testimonianza Logoramento del ginocchio;

estimonianza tradotta dal sito di Pilhar

06.11.2008

Caro Helmut,

con le testimonianze si riesce meglio ad avvicinarsi alla NMG. Perciò vi voglio contribuire anch’io.

L’episodio risale al 1996. Forti dolori ad entrambe le ginocchia mi rendevano difficile la deambulazione, ogni tanto dovevo perfino sedermi quando i dolori diventavano insopportabili. Avevo 26 anni all’epoca. Prima praticavo sport 6 giorni la settimana, facevo tennis ed aerobica.

Hamer; testimonianza Logoramento del ginocchio

Sono destrimane ma non aveva importanza in questo caso poiché erano coinvolte tutte e due le ginocchia, sia il lato madre/figlio, sia il lato del partner.

Allora andai dal primo medico e egli trovò anche subito una diagnosi: la cartilagine era fortemente logorata. Per iniziare mi ha dato antidolorifici, ma non migliorava.

Poi esistevano “massa di cartilagine” da iniettare e anche sostanze per formare cartilagine da prendere per bocca, ma niente faceva effetto. Anche numerosi altri medici non erano in grado di aiutare.

Senza aiuto medico poi nell’anno seguente i dolori sono scomparsi da soli.

Circa 3 anni fa poi ho conosciuto la NMG e poiché la cosa più facile è controllare le proprie malattie con l’aiuto della tabella, cominciai con questo episodio.

Ho scoperto velocemente il conflitto. Come già detto giocavo molto a tennis, anche in una squadra che poi si confrontava con altri club.

Il punto di rottura c’è stato quando ho conosciuto mia moglie nel 1995 e il tennis non mi interessava più cosi tanto. Cosi ho perso tutte le partite che potevo perdere. Sia i singoli che i doppi. Questo era naturalmente molto imbarazzante, ma non mi interessava proprio più il tennis, e nonostante ciò la squadra voleva farmi giocare lo stesso per la rimanente stagione. Continuai a perdere tutte le partite fino a quando conclusi e appesi la racchetta al chiodo.

Era però preannunciato che prima di smettere tutti i giovani allievi volevano giocare con me per il posto in classifica.

Prima nessuno avrebbe osato chiedermelo. Pensandoci era questo il punto più doloroso della faccenda, questi giovani giocatori prima “me li sarei mangiati per colazione”. Mia moglie e i miei genitori assistevano quasi sempre alle partite. Perciò erano coinvolti il lato della madre ed il lato del partner, nel lato del partner contavano anche i colleghi della squadra. Tutti avevano posto molte aspettative in me.

Quando poi non avevo più niente da fare col tennis ed erano passati alcuni mesi, hanno iniziato i dolori. All’epoca mi sono meravigliato: non più sport e iniziano i dolori. Oggi so: nell’osso e nella cartilagine, perciò nei crolli di autostima, la fase di guarigione è il periodo di maggior dolore.

Mi sconvolge sempre profondamente pensare a quel periodo, adesso sapendo della NMG, che io faccio parte dei fortunati. La cartilagine è solamente un crollo leggero di autostima. Avessi subito un forte crollo di autostima che colpiva le ossa, la diagnosi avrebbe potuto essere cancro osseo, in entrambe le gambe. Forse si sarebbe arrivati ad amputarle, e questo solo perchè avevo perso a tennis e questo aveva roso la mia autostima.

Spaventoso!

Grazie per il tuo lavoro, Helmut e sopratutto grazie a Geerd.

Cari saluti

Dirk V.

Nota:

L’estate scorso ho giocato a pingpong con Dirk e mi ha battuto alla grande!

Un grazie a Dirk per la sua testimonianza.

Hamer; testimonianza Logoramento del ginocchio

Vedi anche:

SBS: Cancro osseo

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Mag
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Fabio, Sport Masseur
Hamer: testimonianza riguardo l'anca
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Hamer: testimonianza riguardo l’anca;

Testimonianza tradotta dal sito di Pilhar

15.11.2008

Una piccola esperienza con l’anca, capitata circa due anni fa, in un periodo in cui mi stavo occupando già da quattro anni della NMG, seminari, gruppi di studio, lettura, racconti, osservazioni proprie.

In ufficio era in previsione un’azione particolare, la spedizione di opuscoli con un peso notevole e in numero elevato. Gli opuscoli erano già stipati in ufficio ed un certo numero era già stato impacchettato da me ma per motivi organizzativi dovevano essere spediti solo alcune settimane più tardi.

Hamer: testimonianza riguardo l’anca

Ero consapevole che il giorno della spedizione mi aspettava un lavoro pesante per portare faticosamente tutto all’ufficio postale.

Non so esattamente in quale momento avvenne la DHS. Non era un conflitto forte che mi faceva pensare giorno e notte. Ma per circa 6/8 settimane pensavo più o meno di frequente che IO dovevo portare questi PESANTI opuscoli per un bel pezzo di strada fino all’ufficio postale… Non aspettavo con grande gioia il giorno programmato della spedizione.

Il giorno PRIMA della spedizione mi resi improvvisamente conto di quanti pensieri intensi avevo avuto nelle settimane passate riguardo a questo lavoro!

Ero abbastanza sicura di essere in conflitto attivo e perciò avrei reagito organicamente. Non sapevo però quale parte del corpo fosse coinvolta, pensavo di più alla schiena e che avrei dovuto aspettarmi un bel mal di schiena dopo la soluzione del conflitto.

Allora ho cercato di calmarmi dicendomi che non poteva essere così tremendo, che avevo fatto già cose ben peggiori, che non avrei dovuto portare interi cartoni pieni, che avrei potuto riempire i cartoni a metà ed andare avanti ed indietro più volte….

Questi erano i miei pensieri che hanno contribuito a risolvere il conflitto realmente: il pomeriggio stesso infatti iniziarono dolori all’anca, in modo tale che continuavo a spostarmi sulla sedia dell’ufficio per trovare una posizione comoda che mi permettesse di star seduta e di rendere i dolori sopportabili.

Allora avevo avuto davvero un conflitto del Non-riuscire-a sopportare dell’anca nelle ultime settimane.

Naturalmente era interessante osservare che i dolori sono iniziati in un momento in cui non avevo ancora portato neanche una delle buste pesanti!

Dopo essere uscita dall’ufficio non ho fatto più nessuno sforzo ma sono andata a casa e mi sono messa in una posizione comoda e mi sono data pace.

Il giorno dopo non c’era più nessun dolore, non durante il trasporto pesante e neanche dopo aver svolto il lavoro!

I dolori si sono presentati solo durante il pomeriggio e la sera del giorno precedente al lavoro fatidico. La breve durata me la spiego col fatto che il conflitto non è stato veramente molto forte per me e che non mi agito più per i sintomi che evidentemente appartengono già alla fase vagotonica e sono passeggeri.

Se non avessi conosciuto la NMG e i dolori all’anca fossero iniziati solo dopo la soluzione pratica del conflitto (sarebbe stato al termine del lavoro) i dolori sarebbero stati spiegati senz’altro con il trasporto pesante.

Monika A.

Nota:

Anca = Non-poter-ottenere

Collo del femore = Non-poter-sopportare

Suppongo che Monica avesse i dolori nel collo del femore. Purtroppo non scrive se il crollo dell’autostima era localizzato sul lato del partner. É probabile.

Monika fa notare il modo “vecchio” di pensare che dava sempre la colpa al logorio delle articolazioni. Il modo vecchio di pensare (la medicina ufficiale) dava un’idea meccanica del nostro corpo: più si usa una cerniera più si consuma. Questo è sbagliato. É vero il contrario: più lavoriamo in modo pesante più si rinforza l’apparato motorio.

Il “logorio” non esiste! Non sono altro che percorsi cronici dei vari crolli della stima di se.

Indicazione:

In percorsi cronici i recidivi avvengono attraverso binari che sono stati programmati al momento della DHS. I binari possono essere attivi per tutta la vita. Il conflitto è risolto definitivamente quando non ci sono più binari.

Vedi anche:

SBS: L’osso (cancro osseo)

 

Hamer: testimonianza riguardo l'anca

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Mag
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Fabio, Sport Masseur
Hamer, testimonianza di appendicite
dottor g. r. Hamer - official group
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Hamer, testimonianza di appendicite;

Testimonianza tradotta dal sito di Pilhar

28.11.2008

Salve Sig. Pilhar,

Ho goduto della sua conferenza già 2 volte e anche mio marito ci è venuto una volta. Io sono convinta della NMG, mio marito vi aderisce un po’ alla volta dopo essere stato scettico inizialmente, si è convinto delle “prove” che parlano da se.

Molto convinta delle testimonianze che mi insegnano sempre di più vorrei contribuire con un esempio anch’io.

Nostro figlio aveva un’irritazione dell’appendice.

Hamer, testimonianza di appendicite

Ha iniziato lunedì sera con un leggero mal di pancia che mio marito ed io attribuimmo a problemi digestivi visto che non dava spiegazioni più precisi.

Martedì è di nuovo andato all’asilo ma a mezzogiorno aveva di nuovo un leggero mal di pancia che è peggiorato verso sera e mercoledì non riusciva più ad andare all’asilo. Verso mezzogiorno i dolori erano localizzati chiaramente nel basso ventre e una telefonata con la nostra dottoressa dava il sospetto “di irritazione dell’appendice”.

Nel pomeriggio la dottoressa è passata a casa nostra e ha confermato l’appendicite, ha somministrato un rimedio omeopatico e ha chiesto di farci sentire nel caso la situazione peggiorasse.

In fatti peggiorava, mercoledi sera verse le ore 20 nostro figlio si piegava in due dal dolore.

Siamo andati in macchina dal medico (col senno di poi: grazie al cielo!) la quale non poteva uscire di casa quella sera per motivi privati. Nel suo studio era appesa la tabella della NMG. Io sapevo che la possedeva ma senza vederla davanti agli occhi non mi sarebbe venuto in mente di cercare il conflitto sulla tabella.

Chiesi alla dottoressa cosa poteva essere “secondo Hamer”. Consultando la tabella mi guardò un po’ insicura e disse gentilmente con discrezione: “Insomma, hm, la causa in un bambino è un litigio che hanno avuto i genitori e che il bambino ha sentito e che gli dato del filo da torcere. Le dice qualcosa?”

Lei era molto prudente. Chi vuole mai impicciarsi nella vita privata dei suoi pazienti…

Ma si, aveva ragione lei. Mio marito ed io avevamo litigato un’altra volta il sabato sera precedente su cose fondamentali che si riprensatavano ogni tanto, per chiarire “un’altra volta” l’aria e chiarire i punti di vista. Nostro figlio l’aveva captato e aveva reagito con l’appendice.

Ho chiesto alla dottoressa se poteva essere utile parlare con nostro figlio, di informarlo che realmente non avevamo problemi mio marito ed io, che ci volevamo bene e che saremmo restati insieme in ogni caso. La dottoressa era d’accordo, convinta che poteva aver effetto.

Siamo tornati a casa con nostro figlio, l’abbiamo messo a letto e abbiamo parlato con lui. Gli abbiamo spiegato che anche lui litigava ogni tanto con i suoi amici ma che voleva loro bene lo stesso e che tornava sempre a giocare con loro. Per noi era la stessa cosa. Noi come suoi genitori non siamo sempre della stessa opinione anche se per la gran parte del tempo siamo d’accordo, ci vogliamo bene e siamo una famiglia.

Nostro figlio ci guardò senza comprensione, annuì provato dal dolore e si addormentò quasi immediatamente.

Nel frattempo si erano fatte quasi le ore 21.

Alle 23 l’abbiamo dovuto cambiare completamente poiché era bagnato di sudore. Non si è nemmeno svegliato, nessun sussulto di dolore.

Il mattino dopo era stanco, affaticato e aveva un po’ di fastidio muscolare nella parete addominale (“ho dovuto proteggere la pancia dal dolore”), ma l’irritazione dell’appendice era completamente scomparsa.

Ringrazio Dott. Hamer e anche Lei che condividete il vostro sapere con tutti noi.

Noi (che riceviamo la newsletter e anche tutti gli altri) possiamo imparare tantissimo e guarire in pace poiché consciamo le correlazioni.

Lei è libero di utilizzare la mia lettera come informazione nella newsletter e fornirla di cambiamenti d’espressione necessari o di links.

Tanti cari saluti

da Augsburg

Kornelia L.

Annotazione:

Quando si conosce la Germanica si può aiutare se stessi, i propri famigliari e i propri amici!

L’appendicite è già la fase di guarigione, perciò il figliolo aveva già superato il conflitto, ma ciò nonostante è stato molto saggio da parte della madre parlargli un’altra volta in modo rassicurante.

Lei descrive anche molto bene la fase di guarigione con percorso tubercolotico del bambino con tipica sudorazione notturna e stanchezza.

Attenzione:

Nessuna appendicite senza precedente carcinoma dell’appendice! In passato i chirurgi buttavano l’appendice tolta nei rifiuti. Oggi si manda questo pezzettino in anatomia patologica e se si trova una singola cellula di cancro da qualche parte …. la diagnosi sarà cancro dell’appendice invece dell’appendicite e allora ci si trova nel macchinario della medicina ufficiale.

Aiutate a rendere la Germanica legale!

Anche per il bene dei nostri bambini!

Hamer, testimonianza di appendicite

Vedi anche:

Tabella scientifica della Nuova Medicina Germanica: Il tronco encefalico: l’appendice

SBS: Il cancro dell’intestino

 

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Fabio, Sport Masseur
Hamer, testimonianza di Cisti della tiroide
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Hamer, testimonianza di Cisti della tiroide;

Testimonianza tradotta dal sito di Pilhar

23.11.2008

Ciao Helmut,

oggi finalmente anch’io ho trovato il tempo per scrivere la mia storia.

Si tratta della prima volta in cui ho potuto costatare la veridicità della NMG su me stesso.

Era la primavera del 2003, io sono destrimane e in quell’epoca non conoscevo ancora la NMG.

Hamer, testimonianza di Cisti della tiroide

Fondamentalmente stavo bene e non avevo mai avuto disturbi fino a quando, una mattina, tastandomi il collo sul lato destro avvertii una sensazione di pressione. Palpando trovai un indurimento come una pallina di circa 1 cm di diametro. Palpando ancora sentii forti dolori. Mi spaventai e toccai un’altra volta. Con ogni manovra di palpazione aumentavano la paura e il dolore.

Ero talmente sconcertato che nell’arco di 30 minuti chiamai il mio medico di famiglia per chiedergli un appuntamento. Già nell’esame ecografico si aveva la certezza che si trattasse di una ciste della tiroide. Oltre alla grossa ciste c’erano anche tante cisti piccole. Il medico ordinò una scintigrafia della tiroide che confermò l’esito dell’ecografia.

Alcuni giorni dopo la ciste scomparve al punto tale che non riuscivo più a palparla. Mi hanno prescritto pastiglie di ormoni tiroidei (tiroxina, ½ pastgilia al giorno) che presi regolarmente. Nei due anni a seguire dovevo fare esami del sangue ogni 6 mesi per controllare i valori e un’ecografia per controllare il percorso. Per 2 anni interi la ciste, in origine grande, aveva un diametro di circa 4 mm nell’ecografia. I valori del sangue erano esattamente nella norma grazie alle pastiglie come mi ha assicurato il mio medico (in quel periodo glielo credevo ancora).

Poi ho sentito una tua conferenza (autunno 2004) e successivamente ho cominciato ad occuparmi di NMG.

Dopo un po’ di tempo credevo che la NMG potesse aver ragione e mi sono venute in mente la ciste e le pastiglie che continuavo a prendere quotidianamente. Adesso volevo sapere se la NMG era giusta o no e mi misi a cercare il mio conflitto.

Ci è voluto molto tempo prima di trovare il conflitto. In fondo non ci sono riuscito da solo ma in quel periodo ho conosciuto un naturopata che conosce ed utilizza la NMG, lui mi ha aiutato a trovare il mio conflitto.

Solo grazie alle sue spiegazioni, improvvisamente quasi con un “click”, capii e mi venne in mente una situazione che calzava esattamente con la spiegazione che il dott. Hamer dà nella sua tabella (1 ra sinistra, ciste tiroidea/conflitto di impotenza: ho le mani legate, non posso farci niente):

Ho ricevuto una telefonata nella quale un amico mi disse che un buon conoscente aveva il cancro! Oggi so che questa telefonata e le parole: “Ha il cancro!” mi hanno colpito in pieno. Ricordo così bene il momento come se fosse appena successo. Ricordo ancora che mi sono trovato in piedi in soggiorno davanti al divano quando ho preso la telefonata. Sono letteralmente rimasto senza parole, per un bel pò non sono riuscito a parlare, ero scioccato. Avrei voluto tanto poterlo aiutare ma non potevo fare nulla per lui. Per giorni interi continuavo a pensare solo a questo amico, i miei pensieri erano sempre con lui.

Circa 6 settimane dopo il suo intervento lui ha potuto riprendere il lavoro e stava davvero bene, questo è stato anche per me un grande sollievo.

Un cosa che non sapevo ancora se la telefonata e il percorso della malattia del mio amico coincidevano con la ciste. Controllando bene, col senno del poi, ho dovuto constatare che il percorso temporale tra shock conflittuale, soluzione del conflitto e la ciste (si è presentata quando lui ha ripreso a lavorare) erano esattamente come ha descritto dott. Hamer.

Naturalmente ho smesso di prendere le pastiglie, controllando alcune volte i valori del sangue. Anche adesso con grande sorpresa del medico i valori sono in ordine. Da allora il mio medico non mi ha più visto.

Così il “credere” che la NMG fosse giusta è diventato un “sapere”.

Ringrazio di tutto cuore il Dott. Hamer e anche te, Helmut.

Tanti saluti

Juergen Kirsch

Viva la medicina sagrada!

Nota:

Non è fantastico come funziona il nostro corpo?

Viviamo tutta una vita insieme al nostro corpo senza sapere come si formano la neurodermatite, l’emicrania, l’allergia ecc. e come scompaiono di nuovo. Questo ce lo spiega la Nuova Medicina Germanica del Dott. Hamer. La Germanica è biologia pura: non c’è bisogno di “credere” si può sperimentare come ce l’ha riferito così bene Juergen. Pensandoci bene, ci dovrebbe venir insegnato già a scuola. Dovrebbe essere parte della cultura generale.

Supponiamo un attimo di aver imparato la Germanica già a scuola e di sapere a memoria la tabella diagnostica e tanti, tanti esempi: in molti programmi speciali abbiamo il primo sintomo nei primi giorni o nelle prime settimane. Grazie alle conoscenze delle correlazioni biologiche sapremmo anche la causa di questo sintomo, cioè il contenuto del conflitto. Allora avremmo in mente (di fresca memoria) il conflitto (vissuto come molto acuto drammatico, isolativo, colto sul piede sbagliato). Era successo solo pochi giorni o poche settimane fa!

Dopo molto tempo spesso si tratta di fare un lavoro da esperto investigatore per trovare la causa, e perciò il conflitto. Mettiamo il caso che Lei abbia un percorso cronico di un programma speciale ormai da anni; provi a trovare un momento conflittuale di anni fa! É quasi impossibile! Ma il conflitto deve essere trovato poiché egli è la causa! Solo quando conosciamo il conflitto sappiamo cosa fare!

Nessuno conosce la nostra psiche e il nostro livello organico meglio di noi. Allora sapremmo: da questo (preciso) avvenimento in poi abbiamo questo sintomo! Sapendo il conflitto sappiamo la causa! Conosciuto il pericolo, evitato il pericolo! Sappiamo allora cosa c’è da fare, il problema deve essere risolto definitivamente. Ma spesso si tratta già di sintomi della fase di guarigione. Allora possiamo procedere miratamente, tenere la massa conflittuale piccola e con ciò le fasi di guarigione. Potremmo riconoscere facilmente i binari poiché questi si programmano durante il conflitto (che adesso teniamo in mente con precisione). Possiamo aiutarci in modo molto efficace. Tra noi e la nostra salute non ci sarebbe né medico né farmaco, ne avremmo bisogno solo in rari casi. Saremmo liberi dalla paura poiché sapremmo il nome dello “spauracchio”. Non avremmo più paura. Sappiamo perchè abbiamo un certo sintomo, sappiamo cosa fare, sappiamo anche quanto tempo ci vuole. Potremmo risparmiarci conflitti successivi e cancri successivi.

Sapere la causa è già “metà dell’opera”.

In più sapremmo anche che non si tratta di qualcosa di “maligno” (= superstizione religiosa) nel nostro corpo ma di un programma speciale biologico sensato che è stato programmato da madre natura per risolvere il conflitto (la causa) al meglio.

Praticare la Germanica vuol dire che il coinvolto (paziente) si comporta in modo intelligente, a parte la necessaria legalità per poter guarire senza panico e in pace e a volte la necessità della medicina di emergenza. Il miglior terapeuta non è utile al paziente se lui non ha compreso.

Fate diventare la Germanica il vostro hobby. Impararla è faticoso ma lo sono anche altri passatempi (come per esempio le lingue, il software, cucinare, cucire ecc.). La Germanica vi spiega come funziona il vostro corpo. Imparate di comprendere meglio voi stessi. Impararla non è molto spettacolare ma molto efficace. Grazie a lei potete aiutare voi stessi, i vostri figli e i vostri famigliari.

Tenete presente, nessuno era presente durante il vostro confltto, nessuno può vivere la vostra vita (risolvere il conflitto) e nessuno vi può guarire (il vostro corpo guarisce se stesso). É molto probabile che nella vostra vita futura vi toccherà ancora di dover risolvere qualche altro conflitto. La vita è fatta così.

Se avete compreso la Germanica potete osservare un pesante “effetto collaterale”: avete perso la paura!

La Germanica è la medicina della libertà.

Grazie Dott. Hamer

vedi anche:

Tabella diagnostica della Nuova Medicina: Carcinoma dell’epitelio pavimentoso dei dotti escretori della tiroide.

SBS: La tiroide

Hamer, testimonianza di Cisti della tiroide

Scarica da qui, gratis: Le 5 Leggi Biolgiche

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Mag
11
Fabio, Sport Masseur
Hamer: testimonianza riguardo la Colonna vertebrale
dottor g. r. Hamer - official group
0

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Hamer: testimonianza riguardo la Colonna vertebrale;

testimonianza tradotta dal sito di Pilhar

29.11.2008

Stimolato dalla testimonianza “l’anca” voglio raccontare sulle mie esperienze:

 Hamer: testimonianza riguardo la Colonna vertebrale

Mi occupo della NMG da 7 anni. Ho frequentato diverse conferenze e seminari, ho letto tutti i libri tranne quello “d’oro”, possiedo anche le tabelle e parlo con tutte le persone che manifestano qualsiasi sintomo. Grazie a questo sono anche diventata più attenta verso la mia persona.

Ho lavorato per 10 anni insieme a mio marito (fino al 2001) e lui era il mio superiore. Durante quel periodo ero continuamente in trattamento dall’ortopedico e in fisioterapia. Era colpita prevalentemente la colonna lombare ma anche il tratto dorsale.

Mio marito aveva sempre la caratteristica di umiliarmi davanti a collaboratori e ospiti. In quel settore avevo, secondo i miei punti di vista odierni, sempre dei crolli di autostima. Ero in conflitto attivo per più o meno lunghi periodi e di conseguenza anche la durata della fase di guarigione era variabile, con variabilità anche dell’intensità di dolore.

Da quando non lavoriamo più insieme i dolori sono regrediti. 15 giorni fa ho iniziato a liberare il soggiorno e la cucina dai mobili per rinnovare la pavimentazione. E’ stato abbastanza faticoso, chinarsi, salire sulla scala ecc..

Quando avevo quasi finito si è verificata di nuovo una situazione in cui mio marito mi ha umiliato davanti alla mia amica. Mi ha talmente colpito che ho lasciato la stanza e mi venivano le lacrime. La faccenda mi ha tenuta impegnata per un giorno e mezzo, poi mi sono calmata. Allora si sono presentati i dolori. Anche loro sono durati per un giorno e mezzo.

Ho fatto bene attenzione. Tutti avrebbero detto che erano causati dal lavoro pesante.

Ho aiutato poi nei lavori di ristrutturazione e in parte ho già rimesso a posto i mobili. Mio marito è andato via in vacanza e io ho potuto fare tutto come volevo io. Me la sono proprio goduta e nonostante l’affaticamento maggiore non ho disturbi.

Grazie alle scoperte meravigliose del Dott. Hamer non sono più andata dal medico da 5 anni. Non ho più preso nessun tipo di farmaco ed in più ho risparmiato il ticket per le visite mediche. Tante, tante grazie Dott. Hamer!!!

Cari saluti a tutti i discepoli della NMG.

G.S.

Annotazione:

A questo punto vorrei ringraziare cordialmente tutti gli amici che rendono disponibili agli altri la propria esperienza con la Germanica.

Vi ringrazio tutti per la Vostra fiducia!

Helmut Pilhar

Hamer: testimonianza riguardo la Colonna vertebrale

Vedi anche:

SBS: L’osso – il cancro osseo

SBS: I dolori

http://www.warmfit.com/wp-content/uploads/2016/01/presentazione20NMG.pdf

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Mag
9
Fabio, Sport Masseur
Hamer: testimonianza di cataratta
dottor g. r. Hamer - official group
0

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Hamer: testimonianza di cataratta;

Testimonianza tradotta dal sito di Pilhar

27.11.2008

Hamer: testimonianza di cataratta

Salve caro Helmut!

Dopo un po’ di esitazione finalmente la mia testimonianza riguardo ad una cataratta.

Circa 2 anni fa, nel giugno 2006, mi sottoposi, a causa di un calo della vista ingravescente e dopo la diagnosi di “cataratta”, ad un intervento all’occhio sinistro.

Anche l’occhio destro era colpito ma era meno grave ed era previsto un intervento dopo circa 2/3 anni.

I valori della vista in quel momento erano:

a sinistra: meno 0,75 (occhio operato)

a destra: più 2,5 (occhio non operato).

Il 23.09.2008 sono andato da un ottico a causa di un danno agli occhiali, contemporaneamente feci fare un test visivo in quanto avevo spesso l’impressione di avere una visione da lontano migliore senza l’uso degli occhiali.

Il test segnava i seguenti valori:

a sinistra: meno 1,0 (occhio operato)

a destra: più 0,25 (occhio non operato).

I parametri dell’occhio destro non operato segnavano un miglioramento della capacità visiva di 2 diottrie, perciò la capacità visiva è quasi normale mentre nell’occhio sinistro si vede un leggero peggioramento.

Secondo il dott. Hamer la cataratta non è altro che un conflitto di separazione (si è persa di vista una persona o una cosa cara: per esempio per la morte di una persona o anche smettendo di lavorare). Questa separazione dopo circa 2 anni sembra “elaborata” o superata e l’antica forza visiva torna quasi da sola senza nessun intervento.

L’intervento perciò non sarebbe stato necessario, si sarebbe solo dovuto aver pazienza…

Questo processo conferma in modo sorprendente la conoscenza del dott. Hamer. Purtroppo al momento dell’intervento non ero ancora sufficientemente afferrato nelle tematiche della NMG!!

Per concretizzare il conflitto:

Nel mese di agosto del 2005 smisi di lavorare, prima di allora già tutti i colleghi più anziani erano andati in pensione, perciò avevo perso di vista tutti i colleghi di lavoro di tanti anni che ormai mi erano diventati cari.

L’ultimo dei “vecchi colleghi” ho dovuto salutarlo circa un anno prima del mio pensionamento. Questo deve essere stato un conflitto per me con la conseguenza di un annebbiamento del cristallino e una diminuzione della forza visiva. Circa 3 anni dopo il mio pensionamento, nel settembre del 2008, durante un alto controllo alla vista per fortuna il mio occhio non operato dimostrava dei valori quasi normali. Questo dimostra secondo me chiaramente che, dopo la soluzione del conflitto, la forza visiva torna normale, senza intervento ed altri “interventi”. Poiché ho potuto osservare questo processo anche in altre persone, le quali si sono sottoposte pure ad un intervento per la cataratta dopo il pensionamento, si potrebbe dedurre che questo passaggio importante, il pensionamento, comporti un aumento della cataratta in questa fascia d’età.

Tanti saluti, Guenter B.

Annotazioni:

Cosa fa un terapeuta della Germanica (io non sono terapeuta) per primo quando un paziente arriva da lui?

1. Gli da la mano. Con ciò nota simpaticotonia (mani fredde) o vagotonia (mani calde), cioè conflitto attivo o fase di guarigione.

2. Gli fa fare il test dell’applauso. Questo determina la lateralità, lato per il partner / la madre e lato dei figli.

3. Si stabilisce la situazione ormonale (maschile o femminile. Attenzione: esistono donne mascoline e uomini femminili!)

Il terapeuta della Germanica sa naturalmente la tabella diagnostica a memoria e sa spiegare i sintomi organici.

In caso di cataratta si tratta di un conflitto visivo di separazione, di aver perso di vista qualcuno o anche la sensazione “sparisci dalla mia vista”. Potrebbe anche trattarsi di una guarigione pendente a causa della presenza di binari che provocano un percorso cronico.

La lateralità è determinante, la situazione ormonale è irrilevante.

Ho chiamato Guenter per telefono: lui è destrimane. Il suo occhio destro è l’occhio del partner. I colleghi di lavoro sono partner. Perciò la sua testimonianza combacia per l’occhio destro, non però per l’occhio sinistro che è l’occhio madre/figlio.

Posso ancora ricordarmi del nostro dialogo prima del intervento all’occhio. Mi ha raccontato di un amato gatto che era scomparso da poco e non era più tornato. Al telefono riteneva possibile che si trattasse di questo gatto.

Naturalmente possiamo subire un conflitto anche per i nostri amati animali. Se ci occupiamo di questo animale come di un bambino un tale conflitto si manifesterebbe sul nostro lato madre/bambino.

Suppongo che la cataratta dell’occhio sinistro fosse inerente al suo gatto.

Nota:

Miopia o presbiopia sono fondamentalmente stati residui di un conflitto risolto di paura nella nuca per una cosa (per esempio di un esame ecc.) e colpisce la retina (cicatrizzazione) e non il cristallino.

A causa della cataratta tutto sembra annebbiato e si necessita di occhiali. Se non ci sono binari è sufficiente mantenere la calma. Madre natura guarisce!

In presenza di binari si prende un percorso cronico (guarigione pendente) e la cataratta non migliora e diventa eventualmente sempre peggio.

Riguardo al conflitto bisogna sempre anche cercare i binari, trovarli, risolverli od evitarli! Non fare semplicemente niente non vuol dire praticare Nuova Medicina Germanica!

Cari lettori, studiate la Germanica, fatela diventare il vostro hobby.

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 Hamer: testimonianza di cataratta

Vedi anche:

SBS: Malattie degli occhi

http://www.warmfit.com/wp-content/uploads/2016/01/presentazione20NMG.pdf

 

Mag
9
Fabio, Sport Masseur
Hamer: Cancro osseo, amputazione di una gamba
dottor g. r. Hamer - official group
0

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Hamer: Cancro osseo, amputazione di una gamba;

Testimonianza tradotta dal sito di Pilhar

28.01.2009

Ho riflettuto a lungo se mandarLe la mia testimonianza in quanto è in parte alquanto poco bella e in più devo iniziare a raccontarla dal lontano passato perché si possa comprenderla.

Alla fine sono arrivato alla conclusione che anche questi esempi possono essere d’aiuto.

 Hamer: Cancro osseo, amputazione di una gamba

La storia:

Nel novembre del 1985 presso il centro di ricerca sul cancro della Germania dell’Est, a Berlino est, ricevetti a 21 anni la diagnosi: Lei ha un osteosarcoma sotto la tibia sinistra. Vuol dire che è un cancro dell’osso e Le dobbiamo amputare la gamba. Alla mia domanda su come potevo aver sviluppato un cancro osseo il professore non sapeva rispondere. Le sue ricerche servivano proprio per rispondere a questa domanda, mi disse. Alla domanda impaurita se potevo sviluppare anche un cancro polmonare a causa del fumo egli rise e disse che credeva di no, perché a quel punto avrebbe dovuto averlo anche lui, visto che fumava da 20 anni circa due pacchetti di sigarette al giorno. Non era necessariamente una conseguenza … e questo mi tranquillizzò un po’.

In quell’epoca non sapevo ancora nulla del dott. Hamer che stava nella Germania dell’ovest e non mi sarebbe neanche stato utile come cittadino dell’est. Mi era utile invece, e di questo voglio raccontare, il mio buon senso, la mia voglia di sopravvivere e soprattutto il prestare ascolto alla mia “voce interiore”.

Alla diagnosi seguiva la solita prassi. Una biopsia del tessuto per esaminare se fosse maligno o benigno. Il risultato decretò maligno e perciò è stata eseguita l’amputazione della gamba il 5 di gennaio 1986, seguita da una chemioterapia di tre anni e mezzo. Non era prevista una chemioterapia di tre anni e mezzo, piutttosto si era partiti dall’idea di 2 anni, ma io non ho retto il gioco. Poiché a volte non riuscivo o non volevo sopportare i forti effetti collaterali ho sviluppato un trucco che, col senno di poi, forse mi ha salvato la vita. La mia voce interiore mi diceva già allora che quella roba non poteva essere buona. Ma neppure non osavo interrompere la chemio in quanto non conoscevo altro che la medicina ufficiale. Il giorno della chemio dovevo sempre prima passare in laboratorio per far contare i leucociti e poi andavo in reparto per aspettare il risultato. Se ne venivano contati 1000 mi davano la dose di chemio, se il risultato era inferiore, di circa 800, mi davano una settimana di proroga. L’attesa del risultato mi faceva ogni volta impazzire e allora mi sono accordato con la dottoressa del reparto per poter aspettare il risultato in laboratorio e poi andavo da lei e le portavo il risultato verbalmente. Da quel momento in poi era per così dire nelle mie mani se prorogare la chemio di una settimana. In quel modo potevo prolungare le fasi di convalescenza per il mio corpo. Un mio amico, paziente in dialisi, mi diede in quel periodo il consiglio di fumare ogni tanto un po’ di canapa in quanto secondo lui stimolava l’appetito e migliorava l’umore. Allora feci anche quello ogni tanto e ancora oggi sono convinto che anche questo mi ha aiutato. Non vorrei consigliarlo ma solo testimoniarlo.

Potrei finire qui la mia testimonianza se non avesse avuto un seguito anni dopo.

Anni dopo trovai per caso un libro “Marijuana, la medicina segreta” nel quale trovai scritto ciò che io avevo vissuto. Il libro contiene una raccolta di testimonianze di pazienti degli USA i quali hanno guarito o facilitato le loro malattie con la marijuana. Si trovano tante testimonianze di pazienti col cancro che hanno fumato marijuana perfino su consiglio medico (segreto) prima della chemio per mantenere l’appetito e per sopportare meglio gli effetti collaterali della chemio.

Nel 2004 ho ricevuto una indicazione da un’amica (anche lei affetta di cancro) che ha cambiato la mia vita drasticamente. Ella mi disse: “Steffen, sono stata ad una serata informativa esplosiva. C’era un tipo che ha parlato di una teoria secondo la quale il cancro è guaribile. Devi interessarti. Se fosse vero…. Fattene un’idea, tu stai già cercando informazioni del genere….”

Allora sono andato da Monaco a Gera al successivo seminario del Signor Pilhar. Durante l’intervallo ci siamo messi a parlare, mi sono imposto un po’ in quanto unico in questo seminario ad essere già affetto da cancro.

Il dialogo fu il seguente:

“Sig. Pilhar, cosa dice il dr. Hamer riguardo alla probabile causa del mio cancro?”

“Che tipo di cancro ha?”

“Cancro osseo o per la precisione un osteosarcoma sotto la tibia sinistra”

“Com’è la Sua lateralità?”

“Sono mancino.”

“Ok. Le ginocchia secondo il dr. Hamer hanno a che fare con un conflitto di autostima sportiva, in quanto mancino il lato sinistro è il lato del partner, perciò Lei ha avuto un episodio poco bello con un partner che l’ha colto sul piede sbagliato, spaesato, come un fulmine a ciel sereno. In questo caso tutti e tutto possono essere suoi partners tranne sua madre. Ci rifletta, deve essere stato molto grave per lei. A causa della gravità della malattia deve essere successo alcuni anni prima della diagnosi e cerchi di ricordare più dettagli possibili…”

Se lo credete o no già a pranzo mi venne in mente senza pensarci tanto!

Da bambino ero uno sportivo con molto successo in una disciplina atipica per i maschi, nel “pattinaggio artistico a rotelle”. Sono stato campione della DDR nella mia categoria diverse volte nel pattinaggio da solista e nella danza. Chi non sa cos’è: è come il pattinaggio su ghiaccio solo con i pattini a rotelle per il resto è uguale. Come già detto avevo successo.

Ai tempi della Germania dell’est durante le vacanze c’erano i campi di vacanza delle ditte di lavoro dove andavano i bambini durante le ferie per riprendersi con giochi, divertimenti e gioia. Se la ditta dei genitori era abbastanza grande c’erano ditte amiche della CSSR, della Polonia o della UdSSR (la Russia) e si facevano degli scambi. Non potevano parteciparvi tutti, ma soli i migliori, secondo un sistema di selezione. Provengo da una famiglia con 4 figli e ho avuto la fortuna di poterci partecipare. Chi ha vissuto nella Germania dell’est sa come si era contenti di poter andare all’estero.

Il colpo di Hamer:

Proprio in quel periodo c’erano i campionati di pattinaggio a rotelle nella DDR e la mia allenatrice mi aveva già iscritto. Ogni allenatore ci tiene ai suoi favoriti. Andai all’allenamento pieno di gioia poiché mia madre mi aveva comunicato poco prima che quell’estate potevo andare a Leningrado.

Mi avvicinai con tutta la mia euforia alla mia allenatrice per dirle che non potevo andare ai campionati poiché preferivo andare al campo estivo a Leningrado….

Non avevo idea di che cosa stesse succedendo, il suo sorriso scomparve, lei si arrabbiò e si mise a gridare che potevo terminare la mia carriera anche subito, che il campionato era tanto importante, che io ero una delusione totale per lei e via dicendo su questo tono. Nessuno degli altri atleti osava fiatare ed io dovetti sopportare tutto l’allenamento fino alla fine. A casa raccontai tutto ai miei genitori che cercarono di calmarmi, convinti che l’allenatrice forse non avesse avuto davvero queste convinzioni e volevano andare a parlare con lei. Ma lei aveva parlato con piena intenzione, come confermò ai miei genitori la settimana successiva, ed io avrei dovuto interrompere gli allenamenti per sempre. Ma i miei genitori non erano d’accordo e dissero: Anche se lei è arrabbiata, tu non smetterai, l’anno prossimo parteciperai al campionato ed ogni cosa sarà dimenticata.

Così mi misi sul binario ad ogni allenamento, 4 volte alla settimana, per 3 ore!

Ma che cosa è stata la soluzione del conflitto?

A 16 anni smisi davvero con l’allenamento, lasciai la pista di pattinaggio e non la vidi mai più. Nell’aprile del 1985 terminai il servizio militare di leva e dopo un anno e mezzo tornai a Dresda. Mi ricordo ancora perfettamente, la mia amica di allora non era originaria di Dresda e venne a trovarmi per due settimane di vacanza nel mese di luglio. Cosa si fa con un amica durante il giorno? Le mostrai Dresda e soprattutto i luoghi di Dresda che avevano un significato per me. Così arrivammo sulla pista di pattinaggio, non c’era nessuno. Le raccontai della mia carriera e anche dell’episodio di allora. Mi sento ancora dire: “Oggi a 21 anni dopo il servizio militare la mia allenatrice non oserebbe sgridarmi e sminuirmi in quel modo…”

Nel mese di agosto avevo i primi sintomi, avevo dolori al ginocchio quando lo caricavo per troppo tempo. Nel mese di settembre era gonfio ed io ero impossibilitato a lavorare, nel mese di ottobre il gonfiore dell’intero ginocchio era regredito ma si era formata una protuberanza sul lato interno che sembrava una mezza mela posta sotto la pelle ed era molto dolorosa al tatto.

Raccontai questa storia al signor Pilhar ed egli disse: “Questa deve essere stata la soluzione. Ma Lei non aveva una leucemia? La si trova sempre nella fase di guarigione del cancro osseo.”

“Non mi risulta. Me l’avrebbero detto senz’altro se avessi avuto anche un “cancro del sangue”. Non ho avuto neanche “metastasi”.”

Signor Pilhar: “Lei deve aver avuto una leucemia, non può essere diversamente secondo gli studi del dr. Hamer. Si faccia spedire la cartella clinica e controlli.”

Così feci. In breve, il signor Pilhar aveva ragione. Avevo avuto una leucemia solo che i medici avevano deciso di non dirmi niente, hanno semplicemente aumentato il dosaggio della chemioterapia. Forse è stata la mia fortuna, non l’aumento della chemio ma il tacere, così non ho potuto prendere paura.

Non ho potuto sviluppare un cancro ai polmoni come risultato o reazione alla diagnosi poiché immediatamente dopo la diagnosi avevo chiamato mia cognata che era infermiera a Berlino. Prima era rimasta senza parole e ha espresso il suo rammarico, ma mi ha anche detto subito che mi trovavo in buone mani, che la chemio era efficace e che sia lei sia la sua famiglia sarebbero venuti spesso a trovarmi visto che mia moglie e la mia famiglia abitavano a Dresda e non potevano venirmi a trovare durante la settimana. Perciò non ero isolato e lasciato da solo quando ricevetti la terribile diagnosi di cancro e non ero “spaventato a morte”….

Conclusione di questa storia per me:

La teoria del dr. Hamer corrisponde al 95%, i restanti 5% sono quelli dove non riusciamo a trovare la causa.

Oggi lavoro come kinesiologo e consigliere della formazione, non sono ancora naturopata e perciò non ho il permesso di guarire. Ma quando arrivano dei clienti e raccontano di malattie, che non ho il permesso di guarire, guardo dopo la seduta (a volte anche durante) nella “tabella di Hamer” per vedere se trovo un approccio, un’idea per la soluzione del conflitto. Spesso trovo delle affinità.

Personalmente il sapere mi aiuta molto, anche a mia moglie. Da più di 4 anni non abbiamo più dovuto consultare un medico anche perché ci prendiamo la responsabilità per le nostre malattie e preferiamo aiutarci a guarire con erbe e vitamine e non con sostanze chimiche…

Grazie dr. Hamer, grazie Signor Pilhar per il Vostro lavoro instancabile!

Lo so, la storia è lunga ma lo è anche per me. A volte arriviamo alla conoscenza solo dopo anni, ma meglio tardi che mai.

Gentili saluti

Steffen J.

Annotazione:

Esatto! Preferisco ottenere la conoscenza oggi piuttosto che mai!

La gamba è amputata, purtroppo. Adesso bisogna fare del proprio meglio. Ringrazio Steffen che ha fatto avere a tutti noi la sua testimonianza.

All’epoca Steffen credeva alla chemio e sua cognata ha rinforzato la sua convinzione di trovarsi nelle mani migliori. Questo gli ha tolto la paura e gli ha risparmiato i conflitti correlati.

L’SBS dell’osso si trova nel cosiddetto gruppo di lusso: il senso biologico del programma speciale si trova alla fine della fase di guarigione e si presenta come un addensamento e ingrossamento dell’osso che rimane per sempre. I dolori nel caso dell’osso si trovano fino al punto più profondo della vagotonia, cioè fino allo stiramento massimo del periostio. Con la crisi (epilettoide) il gonfiore del periostio diminuisce ed i dolori diminuiscono. Alla fine della guarigione il dolore è scomparso e l’osso è più forte di prima ( = senso biologico).

Che importanza ha se si ha un bozza sull’osso sotto il ginocchio? Qualcuno ha una gobba sulla tibia, qualcuno ha il naso storto, che differenza fa? Se non si soffre per motivi estetici o se non si presentano problemi meccanici….

Dal punto di vista della Germanica sicuramente non c’era bisogno di amputare la gamba, neanche di siringare il ginocchio e tanto meno di chemioterapia…

Hamer: Cancro osseo, amputazione di una gamba

P.S.

La Germanica descrive leggi naturali! Le leggi della natura devono essere valide sempre e comunque. Una validità del 95% per esempio non esiste per le leggi della natura altrimenti non sarebbero tali. Per questo motivo la Germanica non ha bisogno di statistiche! O è valida o non lo è!

Non conoscevo Steffen e non sapevo nulla della sua vita. Ma ho in mente una parte della tabella diagnostica del dr. Hamer e conosco alcune testimonianze. Quanto era grande la possibilità di veridicità della Germanica se ho detto a Steffen molto precisamente cosa doveva essergli successo? Un conflitto di crollo dell’autostima sportiva risolto nei confronti di un partner. Non un qualsiasi conflitto, ma uno con il preciso contenuto della “sportività”. Non con una persona qualsiasi ma con un partner. In più il conflitto doveva essere stato attivo per parecchio tempo e lo aveva superato poco prima dei suoi disturbi.

Quanto è grande la possibilità che la Germanica è giusta? La possibilità è del 100%.

In quanti casi e in che misura il dr. Hamer potrebbe aiutare tutti noi, solo se si lasciasse fare…..

 http://www.warmfit.com/wp-content/uploads/2016/01/presentazione20NMG.pdf

mi risparmio il resto….

 

 Hamer: Cancro osseo, amputazione di una gamba Hamer: Cancro osseo, amputazione di una gamba Hamer: Cancro osseo, amputazione di una gamba Hamer: Cancro osseo, amputazione di una gamba Hamer: Cancro osseo, amputazione di una gamba Hamer: Cancro osseo, amputazione di una gamba Hamer: Cancro osseo, amputazione di una gamba Hamer: Cancro osseo, amputazione di una gamba Hamer: Cancro osseo, amputazione di una gamba Hamer: Cancro osseo, amputazione di una gamba Hamer: Cancro osseo, amputazione di una gamba Hamer: Cancro osseo, amputazione di una gamba  Hamer: Cancro osseo, amputazione di una gamba Hamer: Cancro osseo, amputazione di una gamba Hamer: Cancro osseo, amputazione di una gamba Hamer: Cancro osseo, amputazione di una gamba Hamer: Cancro osseo, amputazione di una gamba Hamer: Cancro osseo, amputazione di una gamba Hamer: Cancro osseo, amputazione di una gamba Hamer: Cancro osseo, amputazione di una gamba 

vedi anche:

SBS: Cancro osseo

SBS: Leucemia

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Mag
9
Fabio, Sport Masseur
Hamer: Paralisi motoria nel neonato
dottor g. r. Hamer - official group
0

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Hamer: Paralisi motoria nel neonato ;

Testimonianza tradotta dal sito di Pilhar

12.12.2008

Hamer: Paralisi motoria nel neonato

Il nostro quinto figlio all’età di un anno non faceva nessun tentativo per girarsi, per gattonare o per tendere le gambe rigide quando lo mettevamo in piedi. Il pediatra diceva: “Non fa niente, alcuni si sviluppano tardi”.

Abbiamo provato di tutto ma senza successo, egli restava dov’era. Era notevole però quanto fosse abile con i suoi piedini. Giocando li usava come mani: se si trovava sulla schiena per esempio teneva o girava un secchiello con i piedi e lo riempiva con le mani di giocatoli.

Appena aveva superato l’anno siamo andati a fare ergoterapia ed esercizi fisici. Il risultato fu minimo. All’età di circa 18 mesi si girava a malapena su un fianco, ma non gattonava.

Entrambi conoscevamo la Nuova Medicina Germanica e allora mi dissi: adesso cercherò con la Nuova Medicina Germanica se riesco a trovare qualcosa. Col senno del poi, non so neanche perché non mi fosse venuto in mente prima.

Iniziai allora ad analizzare i segni di conflitto attivo. Mi venivano in mente subito: spesso aveva le manine e soprattutto i piedini freddi. Di notte non aveva un sonno continuo ma si svegliava di frequente (da 1 a 4 volte). Avvicinandosi al suo lettino era sufficiente accarezzargli diverse volte la testa e si riaddormentava subito regolarmente, non era neanche necessario alzarlo dal letto. Fino ad allora avevamo pensato che fosse a causa delle fistole anali che aveva già avuto 2 volte, all’età di 4 e di 6 mesi, e che avevano dovuto essere trattate in modo doloroso. Il suo appetito però era buono.

Quali erano i suoi sintomi? Era capace di muovere le gambe perfino con grande abilità, come una scimmietta, quasi come se avesse altre mani. Ma non faceva nulla che richiedesse forza come per esempio sgambettare, spingere o premere… I nostri altri bambini per esempio si erano sempre divertiti durante il cambio dei pannolini a spingere con i piedini contro il ventre,lui invece stava piuttosto fermo.

Aveva subito qualche conflitto motorio alle gambe? Non ci veniva in mente niente. Non potevamo immaginare nulla, i neonati non possono ancora camminare e non era neanche rimasto incastrato in qualche modo. Come può subire un conflitto motorio alle gambe se non sa ancora camminare o almeno gattonare? Nella vita precedente? Il karma? No, questo era troppo per noi….

Ci veniva in mente il vaccino: una paralisi come danno da vaccino, vista dalla Nuova Medicina Germanica per esempio, può esserci ed è dovuta ad un “conflitto motorio del non poter fuggire”, per esempio se si avvolge il bambino in un telo per impedirgli di sgambettare e per poter pungere con sicurezza. “Conflitto del non poter fuggire”. Ma non è stato vaccinato….

Ma alt! Per poter pulire le ferite delle fistole anali, da neonato, gli ho sempre tenute ferme le gambe per facilitare mia moglie nel pulirle meglio e soprattutto il più velocemente per lui, fino a quando si chiudeva tutto con il cerotto! Mi è venuta la pelle d’oca… Naturalmente l’ho fatto sempre con particolare cura ed attenzione, gli ho fissato proprio bene le gambe e contemporaneamente il busto in modo che non potesse scattare. Strillava sempre come un matto, tirare il filo doveva fargli un male infernale, era proprio terribile. Mia moglie era sempre molto contenta che io lo tenessi fermo così bene perchè la procedura era più veloce e i dolori duravano meno a lungo. Ma giustamente non riusciva a muoversi di un millimetro in quei frangenti. Come se non potesse essere un conflitto del non poter fuggire!

Eravamo davvero sollevati di aver trovato qualcosa che poteva essere la causa. Adesso avremmo dovuto solo parlarne con lui, lasciare che spiegasse le sue emozioni e riflettere su una possibile soluzione del conflitto con lui. ….ma purtroppo non sapeva parlare e neanche comprendere una cosa del genere….

I miei pensieri erano: “Chi non vuole udire deve sentire”, se non riesce capire linguisticamente deve sentirlo col tatto pensavo.

La mia idea fu quella di fargli vivere la situazione un’altra volta, ma fargli vedere che riusciva a risolvere il conflitto!

Allora l’abbiamo messo disteso, io gli tenevo le gambette e mia moglie gli ha premuto un po’ sul sedere per fargli ricordare la situazione. Già quando gli ho tenuto le gambette ogni allegria o sorriso sono scomparsi dal suo viso, gli occhi erano sgranati per la paura! Aspettava il grande dolore da un momento all’altro. Era molto evidente. Mia moglie premeva un po’ vicino all’ano (ormai non c’era più niente da molto tempo). Era assolutamente teso, preso dal panico, mancava poco che iniziasse ad urlare… ho mollato la presa: niente. Ho mollato del tutto in modo da restare in contatto leggerissimo. Mi ero aspettato che iniziasse a sgambettare, ma niente, nessun movimento. Non muoveva le gambe.

Restavo in attesa. Allora notai un piccolissimo movimento sulle gambe, io esagerai e feci finta che le mie mani venissero spinte via. Alzai le mani e le braccia e feci un passo indietro. Mi seguiva solamente con lo sguardo. Mi avvicinai di nuovo per tenere le sue gambe, meno forte di prima. Mia moglie premeva di nuovo leggermente sull’ano. Seguì un movimento un po’ più deciso delle gambe, lasciai andare le mie mani e me in modo esagerato. I suoi occhi erano incollati a me. Lo ripetei forse 10 o 15 volte. Ogni volta i movimenti delle gambe diventavano più decisi e scomparvero la paura ed il panico dai suoi occhi, era molto evidente. Alla fine si divertiva perfino e si è messo a ridere.

(Mentre scrivo adesso mi viene in mente una frase del dott. Hamer: “Un conflitto è risolto quando il coinvolto riesce a riderne”. è proprio vero!)

Adesso aveva un sorriso sul volto. Io lo tenevo, lui stendeva le gambette e io mi lasciavo rotolare indietro sulla schiena.

Era bello vedere come diventava “libero”. Le sue gambette erano quasi senza forza, forse sarebbe riuscito a malapena a spostare il peso delle mie mani. Ma lui eseguiva il movimento di estensione con le gambe per “spingere via”. Per noi era meraviglioso come fosse cambiato. Era pomeriggio tardi e quasi ora di dormire per lui. Decidemmo di ripeterlo spesso i giorni a seguire.

La mattina seguente eravamo molto sorpresi: aveva dormito senza svegliarsi! La prima volta dopo mesi! Durante la giornata notammo che le manine erano più calde ed era più equilibrato, frignava molto meno. Abbiamo ancora giocato il gioco. Non c’era più panico nei suoi occhi, era subito pronto a giocare a “buttarmi giù”. Dopo circa 2 giorni abbiamo smesso col gioco, non volevamo esagerare. Eravamo già tanto sorpresi che avesse continuato a dormire senza interruzione per 2 volte. Anche le notti seguenti continuarono nello stesso modo. Non era stato un caso. Ma non notavamo nessuna voglia di gattonare.

Durante la quinta notte iniziò a piangere improvvisamente alle due di notte. Volevo calmarlo accarezzandogli la testa come al solito, ma niente da fare, continuava a piangere e l’ho alzato dal lettino. Portandolo in braccio si addormentava di solito subito, ma questa volta non si lasciava calmare.

Iniziai a pensare: sarà la crisi epilettoide? Probabile. Per circa 40 minuti non si lasciava calmare, piangeva e si lamentava. Dopo si è calmato in pochi minuti e si è addormentato in braccio. L’ho rimesso nel lettino e ha dormito fino al mattino, e da allora dorme tutte le notti senza più svegliarsi. Se non avessimo saputo nulla della crisi epilettoide non l’avremmo notata con la sua particolarità.

Il suo comportamento riguardo al gattonare è poi migliorato lentamente dopo circa 2 settimane dalla soluzione del conflitto. Era notevole come diventava sempre più attivo nel girarsi, nel gattonare, nell’alzarsi in piedi e poi perfino nel camminare. Dopo circa 6/7 settimane dalla soluzione del conflitto fece i suoi primi passetti per poi camminare appoggiato alla carrozzina delle bambole. In breve ha camminato da solo e anche con grande sicurezza senza cadere di frequente.

Adesso ha due anni e mezzo e ha raggiunto lo sviluppo normale come attestano le visite.

…. Se la situazione non fosse cambiata forse adesso avremmo un bambino sul quale qualche medico avrebbe espresso, con gravità piena di significato, il sospetto di sclerosi multipla…

Non potete immaginare quanto siamo felici di aver conosciuto la Nuova Medicina Germanica e di essercene occupati. Molte grazie dott. Hamer.

È a malapena intuibile la portanza delle scoperte del dott. Geerd Hamer. Tanto di capello per quest’uomo e per la sua forza di resistenza!

René, padre di 5 figli.

Annotazione:

Che bella testimonianza! All’inizio nel leggerla mi correva la pelle d’oca lungo la schiena ed anche adesso nello scriverla. René, siete stati bravi! Questo è un esempio di Nuova Medicina Germanica applicata!

Il padre ha descritto bene il sintomi vegetativi della fase attiva e della fase risolta, inclusa la crisi.

Fistola anale: Questa è molto interessante. Queste fistole dimostrano la forma arcaica ad anello. Di più prossimamente nel “Testamento”.

Karma: … La Germanica del dott. Hamer inizia con l’ovulo fecondato e finisce con la morte dell’individuo. Non include cosa c’era prima della fecondazione e neanche cosa segue dopo la vita. Se esiste una vita prima o esisterà dopo, il dott. Hamer non si esprime in merito. Si limita su ciò che si può verificare. Se cercate un conflitto, per favore cercatelo in questa vita!

Vedi anche:

SBS: Sclerosi multipla

 

 

Hamer: Paralisi motoria nel neonato Hamer: Paralisi motoria nel neonato Hamer: Paralisi motoria nel neonato Hamer: Paralisi motoria nel neonato Hamer: Paralisi motoria nel neonato Hamer: Paralisi motoria nel neonato Hamer: Paralisi motoria nel neonato Hamer: Paralisi motoria nel neonato Hamer: Paralisi motoria nel neonato Hamer: Paralisi motoria nel neonato  Hamer: Paralisi motoria nel neonato Hamer: Paralisi motoria nel neonato Hamer: Paralisi motoria nel neonato Hamer: Paralisi motoria nel neonato Hamer: Paralisi motoria nel neonato  Hamer: Paralisi motoria nel neonato Hamer: Paralisi motoria nel neonato Hamer: Paralisi motoria nel neonato Hamer: Paralisi motoria nel neonato Hamer: Paralisi motoria nel neonato 

http://www.warmfit.com/wp-content/uploads/2016/01/presentazione20NMG.pdf

Hamer: Paralisi motoria nel neonato

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