• 14/08/2016 alle 11:49

    Hamer: Paralisi motoria nel neonato ;

    Testimonianza tradotta dal sito di Pilhar

    Hamer: Paralisi motoria nel neonato

    Il nostro quinto figlio all’età di un anno non faceva nessun tentativo per girarsi, per gattonare o per tendere le gambe rigide quando lo mettevamo in piedi. Il pediatra diceva: “Non fa niente, alcuni si sviluppano tardi”.

    Abbiamo provato di tutto ma senza successo, egli restava dov’era. Era notevole però quanto fosse abile con i suoi piedini. Giocando li usava come mani: se si trovava sulla schiena per esempio teneva o girava un secchiello con i piedi e lo riempiva con le mani di giocatoli.

    Appena aveva superato l’anno siamo andati a fare ergoterapia ed esercizi fisici. Il risultato fu minimo. All’età di circa 18 mesi si girava a malapena su un fianco, ma non gattonava.

    Entrambi conoscevamo la Nuova Medicina Germanica e allora mi dissi: adesso cercherò con la Nuova Medicina Germanica se riesco a trovare qualcosa. Col senno del poi, non so neanche perché non mi fosse venuto in mente prima.

    Iniziai allora ad analizzare i segni di conflitto attivo. Mi venivano in mente subito: spesso aveva le manine e soprattutto i piedini freddi. Di notte non aveva un sonno continuo ma si svegliava di frequente (da 1 a 4 volte). Avvicinandosi al suo lettino era sufficiente accarezzargli diverse volte la testa e si riaddormentava subito regolarmente, non era neanche necessario alzarlo dal letto. Fino ad allora avevamo pensato che fosse a causa delle fistole anali che aveva già avuto 2 volte, all’età di 4 e di 6 mesi, e che avevano dovuto essere trattate in modo doloroso. Il suo appetito però era buono.

    Quali erano i suoi sintomi? Era capace di muovere le gambe perfino con grande abilità, come una scimmietta, quasi come se avesse altre mani. Ma non faceva nulla che richiedesse forza come per esempio sgambettare, spingere o premere… I nostri altri bambini per esempio si erano sempre divertiti durante il cambio dei pannolini a spingere con i piedini contro il ventre,lui invece stava piuttosto fermo.

    Aveva subito qualche conflitto motorio alle gambe? Non ci veniva in mente niente. Non potevamo immaginare nulla, i neonati non possono ancora camminare e non era neanche rimasto incastrato in qualche modo. Come può subire un conflitto motorio alle gambe se non sa ancora camminare o almeno gattonare? Nella vita precedente? Il karma? No, questo era troppo per noi….

    Ci veniva in mente il vaccino: una paralisi come danno da vaccino, vista dalla Nuova Medicina Germanica per esempio, può esserci ed è dovuta ad un “conflitto motorio del non poter fuggire”, per esempio se si avvolge il bambino in un telo per impedirgli di sgambettare e per poter pungere con sicurezza. “Conflitto del non poter fuggire”. Ma non è stato vaccinato….

    Ma alt! Per poter pulire le ferite delle fistole anali, da neonato, gli ho sempre tenute ferme le gambe per facilitare mia moglie nel pulirle meglio e soprattutto il più velocemente per lui, fino a quando si chiudeva tutto con il cerotto! Mi è venuta la pelle d’oca… Naturalmente l’ho fatto sempre con particolare cura ed attenzione, gli ho fissato proprio bene le gambe e contemporaneamente il busto in modo che non potesse scattare. Strillava sempre come un matto, tirare il filo doveva fargli un male infernale, era proprio terribile. Mia moglie era sempre molto contenta che io lo tenessi fermo così bene perchè la procedura era più veloce e i dolori duravano meno a lungo. Ma giustamente non riusciva a muoversi di un millimetro in quei frangenti. Come se non potesse essere un conflitto del non poter fuggire!

    Eravamo davvero sollevati di aver trovato qualcosa che poteva essere la causa. Adesso avremmo dovuto solo parlarne con lui, lasciare che spiegasse le sue emozioni e riflettere su una possibile soluzione del conflitto con lui. ….ma purtroppo non sapeva parlare e neanche comprendere una cosa del genere….

    I miei pensieri erano: “Chi non vuole udire deve sentire”, se non riesce capire linguisticamente deve sentirlo col tatto pensavo.

    La mia idea fu quella di fargli vivere la situazione un’altra volta, ma fargli vedere che riusciva a risolvere il conflitto!

    Allora l’abbiamo messo disteso, io gli tenevo le gambette e mia moglie gli ha premuto un po’ sul sedere per fargli ricordare la situazione. Già quando gli ho tenuto le gambette ogni allegria o sorriso sono scomparsi dal suo viso, gli occhi erano sgranati per la paura! Aspettava il grande dolore da un momento all’altro. Era molto evidente. Mia moglie premeva un po’ vicino all’ano (ormai non c’era più niente da molto tempo). Era assolutamente teso, preso dal panico, mancava poco che iniziasse ad urlare… ho mollato la presa: niente. Ho mollato del tutto in modo da restare in contatto leggerissimo. Mi ero aspettato che iniziasse a sgambettare, ma niente, nessun movimento. Non muoveva le gambe.

    Restavo in attesa. Allora notai un piccolissimo movimento sulle gambe, io esagerai e feci finta che le mie mani venissero spinte via. Alzai le mani e le braccia e feci un passo indietro. Mi seguiva solamente con lo sguardo. Mi avvicinai di nuovo per tenere le sue gambe, meno forte di prima. Mia moglie premeva di nuovo leggermente sull’ano. Seguì un movimento un po’ più deciso delle gambe, lasciai andare le mie mani e me in modo esagerato. I suoi occhi erano incollati a me. Lo ripetei forse 10 o 15 volte. Ogni volta i movimenti delle gambe diventavano più decisi e scomparvero la paura ed il panico dai suoi occhi, era molto evidente. Alla fine si divertiva perfino e si è messo a ridere.

    (Mentre scrivo adesso mi viene in mente una frase del dott. Hamer: “Un conflitto è risolto quando il coinvolto riesce a riderne”. è proprio vero!)

    Adesso aveva un sorriso sul volto. Io lo tenevo, lui stendeva le gambette e io mi lasciavo rotolare indietro sulla schiena.

    Era bello vedere come diventava “libero”. Le sue gambette erano quasi senza forza, forse sarebbe riuscito a malapena a spostare il peso delle mie mani. Ma lui eseguiva il movimento di estensione con le gambe per “spingere via”. Per noi era meraviglioso come fosse cambiato. Era pomeriggio tardi e quasi ora di dormire per lui. Decidemmo di ripeterlo spesso i giorni a seguire.

    La mattina seguente eravamo molto sorpresi: aveva dormito senza svegliarsi! La prima volta dopo mesi! Durante la giornata notammo che le manine erano più calde ed era più equilibrato, frignava molto meno. Abbiamo ancora giocato il gioco. Non c’era più panico nei suoi occhi, era subito pronto a giocare a “buttarmi giù”. Dopo circa 2 giorni abbiamo smesso col gioco, non volevamo esagerare. Eravamo già tanto sorpresi che avesse continuato a dormire senza interruzione per 2 volte. Anche le notti seguenti continuarono nello stesso modo. Non era stato un caso. Ma non notavamo nessuna voglia di gattonare.

    Durante la quinta notte iniziò a piangere improvvisamente alle due di notte. Volevo calmarlo accarezzandogli la testa come al solito, ma niente da fare, continuava a piangere e l’ho alzato dal lettino. Portandolo in braccio si addormentava di solito subito, ma questa volta non si lasciava calmare.

    Iniziai a pensare: sarà la crisi epilettoide? Probabile. Per circa 40 minuti non si lasciava calmare, piangeva e si lamentava. Dopo si è calmato in pochi minuti e si è addormentato in braccio. L’ho rimesso nel lettino e ha dormito fino al mattino, e da allora dorme tutte le notti senza più svegliarsi. Se non avessimo saputo nulla della crisi epilettoide non l’avremmo notata con la sua particolarità.

    Il suo comportamento riguardo al gattonare è poi migliorato lentamente dopo circa 2 settimane dalla soluzione del conflitto. Era notevole come diventava sempre più attivo nel girarsi, nel gattonare, nell’alzarsi in piedi e poi perfino nel camminare. Dopo circa 6/7 settimane dalla soluzione del conflitto fece i suoi primi passetti per poi camminare appoggiato alla carrozzina delle bambole. In breve ha camminato da solo e anche con grande sicurezza senza cadere di frequente.

    Adesso ha due anni e mezzo e ha raggiunto lo sviluppo normale come attestano le visite.

    …. Se la situazione non fosse cambiata forse adesso avremmo un bambino sul quale qualche medico avrebbe espresso, con gravità piena di significato, il sospetto di sclerosi multipla…

    Non potete immaginare quanto siamo felici di aver conosciuto la Nuova Medicina Germanica e di essercene occupati. Molte grazie dott. Hamer.

    È a malapena intuibile la portanza delle scoperte del dott. Geerd Hamer. Tanto di capello per quest’uomo e per la sua forza di resistenza!

    René, padre di 5 figli.

    Annotazione:

    Che bella testimonianza! All’inizio nel leggerla mi correva la pelle d’oca lungo la schiena ed anche adesso nello scriverla. René, siete stati bravi! Questo è un esempio di Nuova Medicina Germanica applicata!

    Il padre ha descritto bene il sintomi vegetativi della fase attiva e della fase risolta, inclusa la crisi.

    Fistola anale: Questa è molto interessante. Queste fistole dimostrano la forma arcaica ad anello. Di più prossimamente nel “Testamento”.

    Karma: … La Germanica del dott. Hamer inizia con l’ovulo fecondato e finisce con la morte dell’individuo. Non include cosa c’era prima della fecondazione e neanche cosa segue dopo la vita. Se esiste una vita prima o esisterà dopo, il dott. Hamer non si esprime in merito. Si limita su ciò che si può verificare. Se cercate un conflitto, per favore cercatelo in questa vita!

    Vedi anche:

    SBS: Sclerosi multipla

    http://www.warmfit.com/wp-content/uploads/2016/01/presentazione20NMG.pdf

    Hamer: Paralisi motoria nel neonato