• 14/08/2016 alle 11:45

    Hamer: testimonianza sul Morbo di Croup; Morbo di Croup (laringospasmo stridulo) Testimonianza tradotta dal sito di Pilhar

    05.12.2008

    Salve Helmut,

    anche se la testimonianza che segue risale a qualche anno fa e l’ho anche già pubblicata in un forum, la metto volentieri a disposizione per la pubblicazione ammesso che il contenuto sia corretto.

    É anche inerente al periodo prenatalizio.

    Tanti saluti

    Peter

    Hamer: testimonianza sul Morbo di Croup

     Il cosiddetto “Pseudo-Krupp” (dispnea/affanno con infiammazione della laringe) si manifesta prevalentemente nel neonato e nei bambini piccoli e può essere cronico.

    Dopo essermi confrontato per la prima volta con questa malattia nel periodo prenatalizio ho cercato di trovare la causa di questa malattia in mia figlia secondo la NMG.

    Il risultato delle mie riflessioni è il seguente, ma voglio sottolineare che non sono un terapeuta:

    La DHS di un’infiammazione della laringe è un conflitto di spavento/paura (per esempio qualcosa che ci lascia senza parole), perciò un pericolo sconosciuto che si presenta all’improvviso. Nella fase di conflitto attivo non si osservano sintomi importanti. Dopo la soluzione la mucosa della laringe si gonfia, ostacola il respiro e la voce si altera notevolmente.

    In internet e nei libri di consigli sulla salute abbiamo letto fra altro che il morbo di “pseudocroup” si presenta prevalentemente nella stagione fredda e può diventare cronico.

    La DHS della mia figlioletta (all’epoca di appena 2 anni) era babbo natale!!!

    Sono sicuro al 90% che il fattore scatenante fu un episodio improvviso con un bambolotto a misura d’uomo che si è messo improvvisamente a parlare in una mostra mercato piuttosto stretta. Non ci abbiamo riflettuto al momento anche se la sua reazione al momento fu piuttosto imponente. Nelle settimane a seguire ha cercato di mettere da parte questo essere rosso, evitava libricini sul tema e mostrava un’espressione impaurita sentendone parlare. Ad un certo punto abbiamo iniziato a non aumentare, ma a diminuire la paura. A partire dalla terza domenica di avvento era ormai venuta a patti con quest’uomo e da allora non parlava più di babbo natale ma della bambola di babbo natale, di quanto che fosse bravo e del fatto che portasse doni. Non so né come né quando ma evidentemente il conflitto si era risolto o per mancanza di altre esperienze negative o a causa dei discorsi con noi e con la nonna.

    Gli attacchi di pseudocroup durante la fase di guarigione sembravano abbastanza pericolosi (tosse abbaiante) ma alla fine non lo erano. Penso che se si evita che il bambino si agiti e pianga (esaudire ogni desiderio) e non si riscalda ma si rinfresca il collo non c’è pericolo di dispnea (affanno) estrema a causa del gonfiore. Il medico di base ci aveva dato supposte di cortisone per il gonfiore in caso di emergenza (pericolo di soffocamento?) ma non ce n’era bisogno.

    Finendo la riflessione sulla mia esperienza bisognerebbe valutare bene se utilizzare babbo natale come metodo educativo nei bambini piccoli e/o sensibili o se è il caso di passare nei mercatini natalizi quando fa buio. (Del resto la stagione fredda quando fa buio presto, con i suoi rumori inquietanti, sembra particolarmente adatta a creare conflitti di spavento/paura, cosa che spiega già la particolare predisposizione in quel periodo). Inoltre che questo possa diventare cronico è facile da immaginare (“Tutti gli anni di nuovo”). Nonostante tutto questa malattia è stata un’esperienza di vita per il mio piccolo topolino.

    Annotazione:

    La bambina è evidentemente destrimane. Se fosse mancina il conflitto femminile di spavento/paura avrebbe colpito il relè dei bronchi e la bambina mancina sarebbe diventata depressiva (silenziosa). Durante la fase di guarigione una bambina mancina non avrebbe reagito con un croup ma con una bronchite (spastica).

    Trovare il conflitto nei bambini piccoli di solito è possibile attraverso la madre. Lei conosce il suo bambino meglio di tutti gli altri e conosce tutti i piccoli episodi. Il padre scrivente, Peter, sembra anche lui conoscere molto bene i suoi figli.

    Nei asili ecc. il bambino è senza la protezione materna. Se lì vive un conflitto non riesce a sfondare il suo isolamento senza una persona di riferimento. Trovare questo tipo di conflitto non è sempre facile. É però anche non biologico fare accudire i propri figli da persone estranee. Soprattutto negli asili e nelle scuole d’infanzia succedono molti conflitti che spesso durano una vita e anche conflitti che portano ad una costellazione schizofrenica (blocco della maturazione).

    Madri, restate con i vostri figli! I vostri figli vi ringrazieranno con la salute e con uno sviluppo magnifico. Esiste di meglio che poter guardare con orgoglio i propri figli? Riempie di senso la propria vita!

    Una politica che separa le madri dei propri figli (asili nido) agisce contro la natura umana. Da esperimenti animali si conoscono le conseguenze: malattie, disturbi comportamentali, disturbi dello sviluppo….

    è tempo per una politica nuova!

    Vedi anche:

    SBS: cancro della laringe

    Hamer: testimonianza sul Morbo di Croup

     

     

     

    http://www.warmfit.com/wp-content/u ploads/2016/01/presentazione20NMG.pdf