• 09/05/2016 alle 18:39

    Hamer, Testimonianza, Tendine d’Achille;

    Ciao alla famiglia Pilhar,

    stimolato dalle testimonianze sulla vostra homepage vorrei riportare un mio episodio affascinante con la Nuova Medicina Germanica.

    Gioco a calcio con tanta passione. Da circa 15 anni però si ripetevano disturbi al tendine d’Achille che mi rovinavano il piacere del calcio. Iniziava regolarmente quando i campi di gioco cominciavano ad indurirsi, cioè andando verso l’estate. Più giocavo su campi duri più peggioravano i disturbi.

    Ad un certo punto non mi allenavo più per niente durante la settimana.

    Alzandomi, dopo una partita, la mattina dopo ci mettevo mezz’ora prima di camminare discretamente. Ho provato di tutto per poter governare questi dolori: fisioterapia, plantari speciali per i piedi, impacchi di ricotta, cambi rivolti ad un’alimentazione naturale.

    La diagnosi dopo una TAC: inizio di degenerazione.

    Per me era un dato di fatto che i miei tendini d’Achille non tolleravano il carico su campi da gioco duri, essiccati. Quando i tendini d’Achille non stavano più al gioco restavo in panchina per qualche partita. Verso l’autunno (campi bagnati) miglioravo regolarmente e durante l’inverno mi riprendevo del tutto. Di guardare i miei problemi con i tendini d’Achille dal punto di vista della Germanica non mi era neanche venuto in mente.

    Una sera all’inizio di agosto, coricato nel letto, ho preso in considerazione le malattie che mi si erano presentate durante la vita, dal punto di vista della Germanica. Fra l’altro mi erano venuti in mente i tendini d’Achille e cominciai a pensare: e se non fossero neanche i campi duri ad essere responsabili per i disturbi ma magari un binario che vuole ricordarmi qualcosa, che vuole avvisarmi di un pericolo? Allora questa DHS dovrebbe risalire a circa 15 anni fa come mi insegna la durata dei disturbi.

    Improvvisamente mi venne in mente:

    Era da un po’ che il tempo era soleggiato. Noi giocavamo in casa e il campo era durissimo. Ho fatto un passo lungo e sono atterrato con tutto il peso sul tallone destro. Avevo avvertito un dolore pungente, all’attacco del tendine d’Achille, tanto che non riuscivo più ad appoggiare il piede. Ci sono volute 4 settimane prima di poter di nuovo caricare il piede.

    Ho messo in chiaro la situazione di allora ed è diventato evidente che la storia era passata da 15 anni e non aveva più nessun significato per me.

    Nel mese di agosto ho poi giocato diverse volte su campi da gioco duri ed i giorni seguenti non avevo nessun disturbo. Non potevo crederci e lo tenni per me. Meglio aspettare e vedere il risultato dopo carichi più pesanti.

    6 settimane fa abbiamo avuto una partita su un campo sintetico che è fatto molto male. Fondamentalmente è di cemento, coperto da un tappeto sottile. Volevo proprio vedere adesso! Normalmente dopo una partita su campo sintetico avrei dovuto riposare per 2 settimane e la mattina dopo sarebbe stato un inferno.

    Ho corso e giocato senza riguardo e mi sono completamente sfinito.

    La mattina dopo mi sono alzato dal letto, mi sono messo davanti a mia moglie facendo finta di non poter camminare. Poi mi sono messo a ballare e mi veniva terribilmente da ridere.

    Ormai ho ripreso anche a correre sull’asfalto. Non ho più nessun disturbo. Mi sento come rinato dal punto di vista sportivo.

    Con gratitudine

    Tobias G.

    Annotazioni:

    Il dott. Hamer dice: “Se c’è qualcosa (sintomi), c’è qualcosa. Se non c’è niente, non c’è più niente.”

    La Germanica non vale in caso di incidenti. Ma con un incidente possono verificarsi dei conflitti che poi definiscono dei binari. Tobias ha subito un conflitto di crollo dell’autostima con il binario “attività sportiva su terreno duro”.

    Nella fase attiva il tendine necrotizza (nessun dolore). Nei casi più gravi può portare ad una rottura del tendine. Nella fase di guarigione il tendine viene riparato con gonfiore dei tessuti (dolori) ed alla fine della guarigione è più spesso di prima. Questo è anche il senso biologico di questo SBS.

    Suppongo che in questo crollo di autostima ha reagito contemporaneamente anche l’osso dove si attacca il tendine d’Achille. L’osso reagisce come il tendine (mesoderma): con necrosi nella fase attiva (senza dolore), riparazione nella fase di guarigione con gonfiore (dolore) ed alla fine della guarigione l’osso è più stabile di prima (senso biologico).

    Vedi anche:

    SBS: Cancro dell’osso

    http://www.warmfit.com/wp-content/uploads/2016/01/presentazione20NMG.pdf

    Hamer, Testimonianza, Tendine d'Achille

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