• 18/08/2016 alle 09:48

    Hamer: Dolore ai polpacci, allergia al nikel;

    Sono qui oggi a testimoniarmi la mia verità, in modo che chi leggerà ciò che segue, potrà avere una speranza di guarire dalla sua “malattia” e di poter vivere in modo diverso in salute e tranquillità.
    Tutto è iniziato alla fine del 2003, quando andai a vivere con il mio fidanzato (il mio attuale marito).
    Stavo cercando lavoro ma sotto Natale tutti cercano personale solo per la durata delle feste, quindi feci un mese in un negozio e poi in una pizzeria. Un mese dopo un’agenzia mi chiamò per un lavoro stabile in un negozio di abbigliamento per bimbi ed è proprio in questa fase che iniziai a sentire i primi sintomi della mia “malattia”.

     

    Hamer: Dolore ai polpacci, allergia al nikel

    Stanchezza, sonnolenza ed un forte indebolimento delle gambe. Nel frattempo ero anche aumentata notevolmente di peso e questo amplificava i disturbi sopra elencati.
    Andai avanti un anno con questi problemi, credendo fossero il frutto di uno stress molto forte dovuto al grande disagio provato sul posto di lavoro e ad una situazione familiare molto pesante.
    Alla fine del 2004 il contratto di lavoro scadde e non mi fu rinnovato.
    Per me fu una grande liberazione perchè non sopportavo proprio quell’ambiente, colmo di gente che con i tanti soldi pensava di comprare anche le persone… .
    Stetti così un periodo a casa in attesa e cercando di riprendermi da quello stato di ansia in cui avevo vissuto per un anno, poi, finalmente a maggio, dopo vari curriculum spediti fui chiamata da un supermercato che mi assunse come banconiera ai salumi e formaggi.
    Ero felicissima, finalmente un lavoro che mi piaceva davvero, ma anche lì i miei problemi fisici non tardarono a farsi sentire: da subito accusai fortissimi dolori ai polpacci e ai piedi. Pensai che fossero collegati a quelli precedenti, accentuati dal fatto che passavo tante ore in piedi, quasi ferma sullo stesso posto, ma i dolori aumentavano ogni giorno e le creme che intanto usavo non sortivano nessun effetto.
    Nel frattempo mi si scatenò una bruttissima allergia alle mani che con il passare dei giorni divenne un vero e proprio impedimento per lavorare.
    Andai da un dermatologo che dopo avermi sottoposto a numerosi test per le allergie, mi diagnosticò un’ inequivocabile (…) allergia al nichel.
    “Ma è correlata al cibo?” chiesi piuttosto ingenuamente. “Signorina, il nichel è dappertutto, in quasi tutti i cibi!” fu la sua risposta.
    Non potevo credere alle mie orecchie: dovevo lasciare il lavoro.
    Il giorno dopo, la mia ex titolare di un negozio di fiori (il mio primo ed anche più amato da me), mi disse se ero disponibile a tornare a lavorare con lei. Fu uno dei giorni più belli della mia vita e iniziai subito davvero con entusiasmo e felicità, pensando che almeno l’allergia sarebbe presto scomparsa.
    Ma non fu così, purtroppo, non solo l’allergia non scomparve affatto, ma i dolori alle gambe aumentarono ulteriormente.
    A quel punto decisi che dovevo assolutamente risolvere i miei problemi, iniziando da quest’ultimo.
    Così mi feci visitare da un’ angiologa che mi disse che avevo una disfunzione al sistema linfatico delle gambe prescrivendomi una cura composta da due tipi di pastiglie da assumere per due mesi, calze elastiche compressive, dieta per diminuire di almeno 10 chili, piscina.
    Andai di conseguenza dal nutrizionista che mi prescrisse la dieta consigliandomi con “decisione” dei cicli di massaggi di linfodrenaggio.
    Feci tutto quello che mi avevano prescritto in modo “religioso” ma purtroppo la situazione non cambiava, l’unica cosa che sembrava alleviare il dolore erano questi massaggi.
    La fisioterapista diceva che avrei dovuto farli per tutta la vita!
    Io intanto presi un appuntamento per sottopormi ad un ecodopler e la dottoressa che lo fece mi disse che non vedeva nessuna patologia in particolare, ma solo una gamba predisposta (???) a gonfiarsi e quindi a darmi dolore.
    Mia madre intanto, preoccupatissima, mi aveva fissato un appuntamento a Roma, da un grande “specialista” in una clinica “specializzata”. Ancora ecodopler, visita e poi la diagnosi che fu una vera e propria sentenza: avevo un linfedema, una malattia che può essere benigna o maligna.
    Io ero fortunata perchè era benigna, ma allo stesso tempo è incurabile, nel senso che non esistono cure per eliminarla, ma soltanto per cercare di non farla progredire.
    E tali cure consistevano in pastiglie, piscina, calze, linfodrenaggio e non aumentare assolutamente di peso. Mi crollò il mondo addosso: avevo un male che non potevo eliminare ma solo limitare perchè trascurandolo potevo finire seduta per sempre! Fu davvero spaventoso.
    Per mia fortuna un mio amico aveva già informato me e mio marito dell’esistenza di questa “Nuova Medicina Germanica” ed eravamo già stati ad una serata introduttiva.
    Fu la mia salvezza: andai da un medico che conosce questa NMG e la mia MALATTIA SCOMPARI’.
    Ora vi spiego cosa era successo. Parlando per circa due ore con il medico, di come si era svolta la mia vita negli ultimi anni, scoprimmo ad un certo punto quale fu lo shock (DHS) molto forte che aveva scatenato tutto. Prima di conoscere mio marito, ebbi una storia con un ragazzo che mi faceva sentire una nullità, con continue umiliazioni sia verbali che fisiche.
    Sì, mi picchiava con l’assurda tesi che se un ragazzo non lo fa vuol dire che non ama davvero!.
    Ma la cosa che mi feriva di più erano le continue offese e la situazione precipitò per due volte quando finì in ospedale per forti crisi di panico.
    Quest’uomo mi aveva distrutto, procurandomi un forte shock che si risolse soltanto quando andai a vivere con il mio attuale marito. Naturalmente conoscendo la Nuova Medicina Germanica saprete che la fase di superamento dello shock è la fase di riparazione e quindi di “malattia”.
    Finalmente ebbi tutto chiaro, portava tutto alla virgola ed io non potevo che guarire, avendo capitola causa di tutto.
    Ho tralasciato un particolare: le medicine che avrei dovuto assumere per tutta la vita, associate alla mia convinzione di stare male per sempre avrebbe fatto diventare il “linfedema” cronico perchè ogni mattina appena alzata avevo continue DHS (recidive) e quindi conseguenti e continue fasi di riparazione.
    Ora io sto davvero benissimo, sono passate diverse settimane e le mie gambe sono tornate ad essere quelle di un tempo.
    Per quanto riguarda la mia allergia al nichel, grazie alla lettura del “Testamento” di Hamer, sono risalita ad una frase che ha caratterizzato la mia infanzia che mi ripeteva sempre mia madre :”Non ti lavare sempre le mani che prima o poi ti cadono!”.
    Ed infatti mi sono accorta che ogni volta toccavo l’acqua avevo (in modo più o meno evidente) una reazione “allergica” con piaghe e sanguinamento.
    E adesso lavoro senza guanti e senza allergie a niente (che favola quella del nichel!).
    Credetemi, studiare questa Nuova Medicina mi ha aiutato a vivere meglio, ad avere reazioni differenti di fronte agli imprevisti che la vita ci riserva, ma soprattutto a non avere paura. E’ sbalorditivo. Lo so

    http://www.warmfit.com/wp-content/uploads/2016/01/presentazione20NMG.pdf

     

     

    Hamer: Dolore ai polpacci, allergia al nikel