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Hamer, crisi epilettica o epilessia o crisi epilettoide

dottor g. r. Hamer - official group
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Hamer, crisi epilettica o epilessia o crisi epilettoide;

Programmi speciali biologici sensati

 

secondo la conoscenza della Nuova Medicina Germanica® del Dr. med. Ryke Geerd Hamer

L’epilessia o crisi epilettica: il suo significato.

Alcune informazioni.

L’epilessia non è una cosiddetta malattia vera e propria a se stante, ma, anche nel caso di attacchi epilettici frequenti, è solo una “manifestazione del percorso di guarigione” cronicizzata.

Hamer, crisi epilettica o epilessia o crisi epilettoide

Un attacco epilettico o una crisi epilettica sono un attacco tonico clonico al punto più profondo della vagotonia durante la fase di guarigione dopo un conflitto motorio. Precedentemente ad un tale conflitto c’è sempre stato un grave episodio conflittuale, una cosiddetta DHS (choc conflittuale). In tutte le paralisi motorie, come anche nelle problematiche inerenti alle ossa dello scheletro o nelle paralisi sensorie è determinante la lateralità del paziente (test dell’applauso): nel destrimane (uomo o donna) tutti i muscoli del lato destro hanno a che fare con il partner, tutti i muscoli del lato sinistro con i figli o con la propria madre. Nel mancino (uomo o donna) la correlazione è invertita. Nelle paralisi bilaterali sono coinvolti entrambi i gruppi come pure nella DHS, almeno con il pensiero. Un’eccezione formano solo i processi dove viene colpito casualmente un determinato singolo muscolo, per esempio durante un incidente. In quel caso naturalmente non si ha a che fare con i figli, il partner o la propria madre. Il contenuto specifico del conflitto è la paura conflittuale di non poter fuggire o scansarsi. Esempio: Un bambino piccolo subì un conflitto motorio durante una vaccinazione, quando venne avvolto in un asciugamano per essere tenuto fermo.

Hamer, crisi epilettica o epilessia o crisi epilettoide

Anche ogni muscolo ed ogni gruppo muscolare hanno uno specifico significato conflittuale: con il lato estensore della gamba per esempio il destrimane spinge il partner lontano, con il lato flessore lo tiene stretto. Secondo l’intensità del conflitto motorio la paralisi aumenta, cioè non viene più emesso nessun comando motorio fino a quando persiste l’attività conflittuale. Possono essere coinvolti singoli muscoli, gruppi muscolari o intere estremità.

Il pericolo grande si trova sempre nella possibilità che il paziente subisca uno choc da diagnosi con un secondo conflitto motorio, coinvolgente prevalentemente le gambe, se gli viene detto che probabilmente resterà a vita in sedia a rotelle, per esempio con la diagnosi di sclerosi multipla. Da questo conflitto il paziente molte volte non riesce più a liberarsi.

Anche i bambini che nascono con una paralisi, hanno subito un grave DHS/conflitto nell’utero che ha colpito il loro centro motorio.

Il conflitto embrionale largamente più diffuso è il conflitto (del rumore) della sega circolare. Anche noi esseri umani abbiamo dei codici innati come gli animali. Viviamo da milioni di anni nello stesso territorio terrestre come il leone o gli altri animali predatori. Il verso del leone per l’uomo è un segno d’allarme. Questo è conservato nella memoria innata. Perfino l’embrione riconosce la voce del leone e diventa molto inquieto. La nostra sega circolare imita all’incirca la frequenza di voce di un animale predatore. La madre incinta dell’embrione ha perso in gran parte i suoi istinti nella nostra civiltà. Senza nulla sospettare si mette accanto ad una sega circolare o la adopera perfino, non sapendo che il bambino nel suo grembo viene preso da un panico terribile, egli non può aspettarsi altro che la madre fra un momento venga mangiata dal leone, embrione incluso. E così vediamo dopo il parto delle paralisi motorie o sensorie o entrambe. Il nostro cervello non ha ancora codificato nel suo programma i rumori della civiltà e gli associa ai pericoli che sono codificati nel nostro programma grazie all’adattamento filogenetico.

La DHS è sempre l’inizio di una fase di conflitto attivo e anche l’inizio di ogni malattia. Perciò è importante risalire alla DHS.

Ogni malattia che ha una soluzione del conflitto, ha una fase ca ed una fase pcl. Ogni fase pcl ha, se non viene interrotta da una recidiva di conflitto attivo, una crisi epilettica o epilettoide al punto più profondo della vagotonia.

L’attacco crampiforme epilettico o la cosiddetta crisi epilettica, che segna più o meno marcatamente e drammaticamente ogni fase di guarigione dopo un conflitto motorio, si sviluppa sempre sulla base di un’edema cerebrale. La crisi epilettica o epilettoide indica che l’edema viene fermato dall’organismo stesso, viene regolato. Avviene allora una soluzione del conflitto motorio, e la formazione a bersaglio (HH) nel cervello sviluppa edema. A causa dell’edema la funzione motoria in questa fase pcl peggiora apparentemente in modo passeggero. In più si presentano scatti incontrollabili. Si presenta sempre un attacco epilettico con crampi muscolari. Tale crisi epilettiche corticali, che partono da un HH nella corteccia cerebrale, possono espandersi su tutta la corteccia cerebrale causando crampi tonici clonici, con morso della lingua, schiuma alla bocca, movimento della lingua ecc..

La natura dell’attacco epilettico o della crisi epilettica è una regolazione dello choc dell’organismo, che cerca di spremere l’edema intra e perifocale dall’HH, poiché il relè relativo rischia di “soffocare” nell’edema eccessivo senza poterne garantire la funzionalità. La crisi epilettica è il punto di svolta per il ritorno alla normalità, inserita dalla natura, come quasi una recidiva conflittuale, obbligata e fisiologica nel bel mezzo della fase di guarigione. In questa crisi epilettica il paziente rivive l’intero conflitto biologico della fase di conflitto attivo, come ad una moviola veloce. L’organismo elimina gli edemi, va verso una fase di aumentata diuresi, per tornare alla normalità, cioè l’innervazione dei muscoli ritorna lentamente dopo la crisi epilettica.

L’antica idea che la crisi epilettica distruggesse le cellule cerebrali, era errata. Il corrispondente focolaio di Hamer nel cervello cicatrizza gradualmente, un processo che avviene comunque anche in tutti gli altri programmi speciali biologici sensati con frequenti recidive. Con quale leggerezza e ingenuità i nostri chirurgi cerebrali usavano la loro conoscenza, lo dimostra il fatto che si cercava dappertutto di eliminare chirurgicamente detti focolai epilettici, intervento che portava quasi sempre a irreparabili paralisi dei gruppi muscolari coinvolti ed anche all’epilessia causata dalle cicatrici.

Se il paziente ha due conflitti motori, uno su ogni emisfero, si trova in costellazione schizofrenica ed ha una mania motoria, cioè molte volte sviluppa un tic, fa sempre lo stesso movimento in una determinata situazione, che ha a che fare con il conflitto; egli fa una determinata azione motoria apparentemente senza senso che possiamo però comprendere conoscendo entrambe le DHS.

Oltre ai conflitti motori, che hanno una crisi epilettica nella fase pcl, tutte le malattie dell’intera medicina hanno una crisi epilettoide, cioè una crisi simile all’epilessia. Nella crisi epilettoide non si presentano attacchi tonico clonici come nei conflitti motori, ma ogni tipo di conflitto biologico ed ogni tipo di malattia ha il suo specifico tipo di crisi epilettoide. Il contenuto del conflitto nei conflitti sensori è la paura di non poter sentire (tattile), cosa mortale in natura, unito alla paura della perdita di contatto fisico o alla paura di essere abbandonato.

La natura in milioni di anni ha sviluppato lo stato di choc ed anche la sua terapia. Ogni malattia ha i suoi sintomi pcl ben specifici che iniziano con la soluzione del conflitto. La breve fase di svolta o l’inizio della contro regolazione lo chiamiamo crisi epilettica o epilettoide. Ad esempio nel caso del cancro ulceroso delle coronarie si tratterà di un infarto cardiaco. Non si negano i rischi delle fasi di guarigione.

Nel caso dell’infarto cardiaco per esempio, quando la durata del conflitto supera i 9 mesi, come abbiamo dimostrato nella nostra ricerca di Vienna sull’infarto cardiaco, le possibilità di sopravvivenza diminuiscono notevolmente secondo le odierne possibilità di terapia della medicina ufficiale. I paziente avevano sempre la loro crisi epilettica dalle 3 alle 6 settimane dopo la conflittolisi. Nessuno dei pazienti, che aveva avuto un conflitto di territorio con più di 9 mesi di durata, è sopravvissuto, premettendo però un’attività conflittuale “normale”.

Questo rischio si può ridurre notevolmente iniziando la terapia nella fase precedente, cioè nelle 3-6 settimane di vagotonia prima della crisi epilettoide (dell’infarto cardiaco), frenando la formazione dell’edema cerebrale con l’aiuto di cortisone e raffreddamento della testa. Con ciò la mortalità nell’infarto cardiaco si potrebbe senz’altro ridurre a meno della metà (n.d.t. nelle pubblicazioni più recenti le indicazioni sull’uso del cortisone sono quanto mai limitate).

Ogni formazione di edema nella fase di guarigione ha il suo punto culminante o di svolta. Se il paziente ha superato questa crisi e se il suo stato resta stabile, cioè senza panico e senza recidive di conflitto, il paziente di solito ha già superato gran parte della sua malattia.

La fase pcl contiene generalmente più grandi difficoltà per il medico che non la fase ca. Non solo perché dobbiamo insegnare al paziente che i sintomi, definiti fino ad ora come peggioramento, sono da salutare come passi verso la guarigione, ma si possono presentare anche delle crisi mediche reali. Pensiamo per esempio alla prima fase di guarigione leucemica od alle crisi epilettoidi, che ci mettono anche a livello farmacologico davanti ad una nuova sfida, fino ad ora misconosciuta o messa sotto etichette sbagliate. Guardando tutte le serie di farmaci, che un paziente riceve in un ospedale come lo conosciamo oggi, quasi nessun medico sa più quale farmaco agisce quando, dove e come. In fondo si era partiti con basi del tutto errate.

Nella Nuova Medicina Germanica® abbiamo trovato criteri precisi: quali per esempio sono sintomi tipici di conflitto attivo a livello psichico, cerebrale ed organico, e pure quali sono i sintomi tipici nella fase di guarigione su tutti e 3 i livelli. Si aggiungono i sintomi tipici su tutti e tre i livelli durante la crisi epilettica o epilettoide, che sono un po’ differenti per ogni malattia, ma tipici per ogni specifica malattia per quanto riguarda l’aspetto vegetativo, cerebrale, organico e psichico.

La crisi epilettica o epilettoide è in molti conflitti corticali del neoencefalo il momento più pericoloso nel percorso del conflitto biologico, per esempio l’infarto cardiaco, l’embolia polmonare, la lisi polmonare, assenza dopo il conflitto di separazione ecc.. In alcuni percorsi di malattia la fase pcl è molto più pericolosa della fase di conflitto attivo. L’attenuazione preventiva perciò può essere di importanza determinante.

La Nuova Medicina Germanica® è una scienza severamente logica e coerente, contemporaneamente però anche la scienza più umana e responsabile, ben comprensibile sia per il medico sia per il paziente. È fondata solo su 5 leggi biologiche della natura, in contrasto alla medicina conosciuta fino ad oggi basata su ipotesi.

Copyright by Dr. med. Ryke Geerd Hamer

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Hamer: I foglietti embrionali

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Hamer: I foglietti embrionali;

Programmi speciali biologici sensati

secondo la conoscenza della Nuova Medicina Germanica® del Dr. med. Ryke Geerd Hamer

I foglietti embrionali: nessuno aveva intuito la loro importanza!

Hamer: I foglietti embrionali

Gli embriologi suddividono lo sviluppo embrionale secondo i tre cosiddetti foglietti embrionali: l’endoderma, il mesoderma e l’ectoderma, che si formano già all’inizio dello sviluppo dell’embrione e dai quali derivano tutti gli organi ed ogni cellula del corpo.

La medicina ufficiale non si era mai interessata in modo particolare a questi cosiddetti foglietti embrionali. Nessuno aveva intuito la loro importanza. Questa è la causa del perché nessuno era riuscito ad applicare un sistema alle cause del cancro.

La 3° legge della Nuova Medicina Germanica®, cioè “il sistema ontogenetico dei tumori e degli oncoequivalenti”, classifica tutte le malattie secondo l’appartenenza ai foglietti embrionali. Classifichiamo tutti questi tumori, gonfiori, e ulcere secondo la loro storia evolutiva o secondo i criteri dei vari foglietti embrionali. Si può costatare che le malattie che appartengono allo stesso foglietto embrionale (nel caso del foglietto embrionale medio differenziamo comunque l’appartenenza al mesoderma governato dal cervelletto da quello governato dalla sostanza bianca cerebrale) presentano anche altre caratteristiche e particolarità comuni. Ad ognuno di questi foglietti embrionali appartiene una specifica zona del cervello, a causa dalla storia evolutiva, una particolare istologia, specifici microbi imparentati al foglietto embrionale e oltre a questo anche ogni cosiddetta malattia, meglio nominata programma speciale biologico sensato della natura (SBS), secondo un senso biologico comprensibile alla luce dei parametri della storia evolutiva.

Le cellule o gli organi che si sono evoluti dal foglietto embrionale interno hanno i relè, cioè i punti di comando dai quali vengono diretti, nella parte più antica del cervello. Anche lì troviamo una locazione sistematica che inizia dorsalmente a destra con le malattie della bocca, della cavità naso-laringea e prosegue in senso antiorario seguendo il tratto digerente per finire con il sigma e la vescica. Dal punto di vista istologico, in queste zone, tutti i carcinomi sono adenocarcinomi senza eccezioni. Gli organi appartenenti a questo foglietto embrionale fanno in caso di cancro aumento cellulare con tumori compatti di tipo adenoidale, come per esempio nel fegato, nell’intestino, e nel polmone (a focolai rotondi).

Tutte le cellule o gli organi che si sono sviluppati dal foglietto embrionale esterno hanno i loro relè nella corteccia cerebrale, la parte più giovane del nostro cervello. Tutti loro fanno in caso di cancro diminuzione di cellule sotto forma di ulcere o diminuzione funzionale al livello organico, come per esempio nel diabete o nella paralisi.

Nel foglietto embrionale medio differenziamo tra un gruppo più antico ed uno più giovane. Le cellule o gli organi appartenenti al gruppo più antico del foglietto embrionale medio, hanno i loro relè nel cervelletto, cioè appartengono al cervello antico e creano anche loro in caso di cancro tumori compatti di tipo adenoidale nella fase di conflitto attivo, per esempio nel seno, nei melanomi, nei mesoteliomi del pericardio, della pleura, e del peritoneo.

Le cellule o gli organi appartenenti al gruppo più giovane del foglietto embrionale medio, hanno i loro relè nella sostanza bianca cerebrale e fanno, in caso di cancro, nella fase di conflitto attivo, necrosi o buchi nei tessuti, cioè diminuzione di cellule, per esempio nell’osso, nella milza, nel rene o nell’ovaio.

La 4° legge della Nuova Medicina Germanica®, cioè “il sistema ontogenetico dei microbi”, classifica i microbi secondo la loro appartenenza ai tre foglietti embrionali, in quanto ogni gruppo di organi correlato ad un dato foglietto embrionale si associa anche a microbi specifici per lo stesso foglietto embrionale. Insieme alla programmazione dei nostri organi da parte del nostro computer cervello sono stati programmati anche i nostri fedeli lavoratori specializzati: i microbi.

Questo comporta:

· Che i microbi più antichi: funghi e batteri fungiformi (micobatteri), sono responsabili per l’endoderma, ed in parte per il mesoderma del cervelletto, e in ogni caso solo per gli organi governati dal cervello antico.

· Che i microbi antichi, cioè i batteri, sono responsabili per il mesoderma e per tutti gli organi da esso formati.

· Che i microbi cosiddetti giovani, cioè i virus, che in senso stretto non sono veri microbi, e quindi non veri e propri esseri viventi, sono responsabili esclusivamente per l’ectoderma o per gli organi governati dalla corteccia cerebrale.

Essere “responsabile” vuol dire in questo contesto che ogni gruppo di microbi elabora solo un determinato gruppo di organi, che appartengono allo stesso foglietto embrionale, cioè si sono evoluti da esso. Forma un eccezione la “zona limitrofa” degli organi governati dal cervelletto mesodermale, che vengono elaborati sia (prevalentemente) dalle micosi e dai micobatteri ma anche (meno di frequente) dai batteri, che normalmente sono responsabili per gli organi governati dalla sostanza bianca cerebrale. Il momento, da quando possono attivarsi i microbi, non dipende da fattori esterni, come si era supposto finora, ma viene comandato esclusivamente dal nostro computer cervello.

La 2° legge, “la bifasicità di tutte le malattie in caso di soluzione del conflitto”, dice che tutti i microbi, senza eccezioni, lavorano esclusivamente nella seconda fase, cioè nella fase di guarigione (fase pcl), iniziando con la soluzione del conflitto e terminando alla fine della fase pcl. La fase di guarigione è molto differente nei tre foglietti embrionali. Con l’inizio della fase pcl gli organi governati dal cervello antico demoliscono i loro tumori con l’aiuto dei microbi specializzati, mentre sempre dall’inizio della fase pcl, i buchi e le ulcere degli organi governati dal neoencefalo vengono riempiti con l’aiuto di virus e batteri comportando edemi. Tutti i microbi sono più o meno specializzati, non solo per quanto riguarda gli organi che devono riparare, ma anche riguardo al loro modo di lavorare.

Più avanzavamo nell’evoluzione filogenetica, più si sono evoluti e complicati i programmi del nostro cervello. Siamo arrivati dai programmi più antichi, arcaici del tronco encefalico, attraverso i già più complicati contenuti dei conflitti del cervelletto, passando per i programmi già abbastanza complicati della sostanza bianca cerebrale, fino ai contenuti dei conflitti corticali, che vengono governati dalla nostra corteccia cerebrale.

La DHS comprende non solo lo choc conflittuale acuto e drammatico, che ci ha colto “sul piede sbagliato”, ma nello stesso istante tutto è già programmato. In caso di una DHS, si forma un focolaio di Hamer (HH), una cosiddetta configurazione a bersaglio cerebrale, le zone organiche corrispondenti a questo HH reagiscono con un processo pertinente al foglietto embrionale cui appartengono: o con aumento di cellule o con diminuzione di cellule, buchi o ulcere (tumori scavati nella pelle o nella mucosa) o con un disturbo funzionale, nel caso dei cosiddetti oncoequivalenti. Tutto ciò che non è cancro è oncoequivalente, simile al cancro, e vengono così considerate tutte le cosiddette “malattie” della medicina, in quanto la nostra parola “malattia” mostra sempre solo o una fase di conflitto attivo o una fase di conflitto risolto.

Anche dalla locazione degli HH possiamo riconoscere con esattezza di che tipo di contenuto biologico di conflitto si deve trattare. Dal cervelletto in poi diventa importante la lateralità per stabilire su quale lato del cervello il paziente lavora. Perciò vale per tutti i relè del cervelletto e dell’intero neoencefalo che la correlazione dal cervello all’organo è crociata. Nel tronco encefalico la lateralità non ha importanza.

Ogni SBS contiene un senso biologico comprensibile alla luce dell’evoluzione che dipende pure dall’appartenenza al foglietto embrionale. Questo è molto importante se non addirittura una colonna portante per la comprensione dell’intera Nuova Medicina Germanica®. Per il parenchima renale (conflitto dell’acqua o dei liquidi) il senso biologico si trova per esempio nella fase di guarigione, durante la quale il rene viene ingrandito grazie alla ciste renale, che alla fine del processo, cioè dopo indurimento della ciste (nell’arco di 9 mesi), è molto più funzionale di prima. In seguito, per esempio, la ciste renale indurita produce più urina, la ciste ovarica indurita produce più estrogeni.

Visto che nessuno capiva questi processi, il ripristino o il riempimento delle necrosi e delle ulcere nella fase pcl, venivano considerati come cancro o sarcomi, in quanto si trovavano aumento di cellule (mitosi) con cellule grandi e nuclei grandi, cosa che però permette la guarigione.

Adesso si capisce perché non avevamo potuto comprendere la formazione del cancro, fino a quando abbiamo conosciuto queste correlazioni, e soprattutto i meccanismi evolutivi dei programmi dei conflitti biologici.

La soluzione dell’enigma stà nel prendere in considerazione l’appartenenza ai foglietti embrionali e la localizzazione specifica dei relè cerebrali per ogni organo. Così troviamo un ordine meraviglioso per tutti i cancri e gli oncoequivalenti, che erano ogni volta solo una singola fase del processo, e troviamo anche i sintomi e la correlazione con la fase complementare. È affascinante che abbiamo compreso adesso la causa del processo di una malattia, possiamo comprenderlo contemporaneamente su tutti i livelli (psiche, cervello, organo) e possiamo costatare ammirati che madre natura ha sviluppato un sistema meraviglioso, che toglie il fiato, e che ha contribuito a conservare ogni singola specie per se ed accanto agli altri, fino a quando non è arrivato l’umano superfurbo, che si riteneva la coronazione del creato.

La medicina sagrada (come chiamano gli spagnoli la Nuova Medicina Germanica®) ha ribaltato tutto, niente è come prima tranne i fatti. Perciò in futuro si presterà un’attenzione particolare a queste zone di “cucitura” evolutiva tra tempi antichi, medioevali e moderni del nostro cervello. Alla fine si trova lì la chiave di comprensione per i processi e le leggi biologiche del nostro organismo, come anche per la comprensione delle correlazioni biologiche necessarie tra l’organismo umano ed il cosmo circostante.

Copyright by Dr. med. Ryke Geerd Hamer

 

Hamer: I foglietti embrionali

 

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Fabio, Sport Masseur

Hamer: La schizofrenia o costellazione schizofrenica

dottor g. r. Hamer - official group
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Hamer: La schizofrenia o costellazione schizofrenica  Programmi speciali biologici sensati, secondo la conoscenza della Nuova Medicina Germanica® del Dr. med. Ryke Geerd Hamer.  La schizofrenia o la costellazione schizofrenica: Due programmi di conflitto attivo in differenti emisferi cerebrali. il mio primo posto di lavoro dopo l’abilitazione come medico lo trovai nella clinica psichiatrica universitaria di Tuebingen. Le cosiddette psicosi che vidi lì, per me, giovane medico, facevano parte delle cose più orrendamente senza speranza che si possano immaginare. Persone, perfino persone molto giovani (i cosiddetti ebfrenici), che avevano un aspetto come me e te, che avevano avuto sogni e speranze come me e te, stavano accucciati come animali in gabbia in un reparto chiuso (il repartino psichiatrico). Nessuno sapeva in fondo quale fosse la malattia che affliggeva queste persone degne di compassione.

Hamer: La schizofrenia o costellazione schizofrenica

Nel caso della melanconia, la cosiddetta depressione endogena, almeno la sintomatologia è abbastanza uniforme, ma nel caso delle cosiddette psicosi schizofreniche, o brevemente chiamate schizofrenie, nessuno psichiatra sa indicare attualmente il criterio determinante della malattia. Era già un azzardo definire come un’unica malattia sintomatologie così differenti. Cosa hanno in comune delle persone con una presunta mania di persecuzione con chi ha la mania di lavarsi o un altro che sente delle voci nel dormiveglia o uno con una cosiddetta catatonia, cioè che è di cattivo umore, arrabbiato? Cosa avevano in comune questi quadri sintomatici con le forme di psicosi depressive, spesso intervallati da fasi di depressioni tese? Non c’era nulla che faceva riassumere i sintomi in una malattia comune. Eppure tutti avevano qualcosa in comune che i detti popolari definivano in modo appropriato: erano pazzi, cioè spostati (n.d.t.: tedesco: ver- e ruecken = spostare)! In altre parole si erano spostati dal loro precedente “luogo” psichico (stato d’animo).

Da allora fino ad oggi ho sempre avuto il forte desiderio di poter aiutare come medico, in modo sostanziale, questi più poveri dei poveri.

Invano si cerca da molto tempo in tutte le cliniche psichiatriche del mondo di trovare una causa per la malattia psichiatrica nell’anamnesi dei pazienti. Tante volte non si era potuto fare a meno di vedere che episodi incisivi, episodi conflittuali, precedevano l’insorgere di una malattia psicotica, ma con tutta la buona volontà non era mai stata scoperta una sistematicità.

L’enigma era tanto complicato quanto semplice: nel caso della cosiddetta schizofrenia si tratta sempre di due conflitti in due emisferi cerebrali differenti, che fanno perdere il ritmo al nostro computer, il cervello. Schizofrenia significa letteralmente pensare in modo scisso. Infatti qualcuno aveva avuto il sospetto che potesse derivare dal fatto che i due emisferi cerebrali non pensavano più in modo allineato, ritmico, armonioso. Ma nessuno aveva avuto l’idea che questo potesse essere causato da due differenti conflitti biologici, anche se sembra logico col senno del poi. Quasi tutte le cliniche psichiatriche possiedono oggi un apparecchio per la TAC, ma nessuno aveva notato nulla, poiché normalmente gli psichiatri non se ne intendono di TAC cerebrali e i neuroradiologi non si interessano di conflitti (biologici). Nel 99% dei casi di pazienti schizofrenici non si esegue neanche una TAC in quanto essi non presentano anomalie neurologiche.

Per il paziente è grave se viene nominata una psicosi in un referto medico. Fino alla fine della sua vita non riesce più a liberarsi da questa diagnosi. Una volta pazzo, pazzo per sempre! In questo modo la povera persona diventa una specie di persona minore/inferiore per il resto della sua vita. Anche se non viene trattato in modo disumano quasi nessuno lo prende più sul serio. Dappertutto si rispecchia in facce piene di compassione e condiscendenza.

Quasi sempre viene messo in pensione forzatamente ed escluso dalla società delle persone che si possono prendere sul serio. Eppure ogni persona può diventare schizofrenica improvvisamente da un’ora all’altra, perfino da un secondo all’altro. Una cosiddetta schizofrenia non si può sviluppare lentamente ma si presenta da un secondo all’altro, nel momento stesso della seconda DHS.

Il marchio di schizofrenico rimane nella nostra società, se questa diagnosi è stata confermata ufficialmente (cose simili avvengono con le diagnosi di cancro).

In fine la cosiddetta schizofrenia non è ereditaria, o endogena come viene considerata ufficialmente ancora oggi. Essa presenta solo una costellazione, infelice, ma biologicamente sensata.

Questa costellazione può essere causata da una serie di fattori: nel caso che esista già un conflitto attivo con precedente DHS e focolaio di Hamer nell’emisfero A del cervello e si presenti una seconda DHS con focolaio di Hamer nell’emisfero B ci troviamo immediatamente in presenza di una costellazione schizofrenica. Evidentemente il cervello riesce a tollerare un solo conflitto per un periodo di tempo determinato. In tal caso presenta già, a guardar bene, una specie di psicosi, un pensiero fisso, in quanto il paziente pensa praticamente giorno e notte al suo conflitto. Di giorno non riesce a seguire un pensiero lucido perchè continua a frullagli in testa il suo conflitto, di notte sogna il suo conflitto. Un paziente, che deve superare solo un conflitto con relativa DHS, riesce ancora a seguire la rotta della sua vita in modo che chi lo circonda noti poco o niente. Se il paziente però deve elaborare contemporaneamente due conflitti con i loro DHS, egli stesso si trova in confusione con l’elaborazione dei conflitti, senza esserne consapevole.

Semplicemente non ce la fa. Non riesce a pensare continuamente a due temi conflittuali. Può farcela per breve tempo, poi crolla. Allora commette delle azioni che normalmente non farebbe. Si tratta di una costellazione passeggera, infelice, di due programmi speciali, in conflitto attivo, in emisferi cerebrali differenti.

La terapia è tanto sorprendente quanto semplice: per togliere il paziente dal suo pensiero scisso è sufficiente la soluzione di uno dei conflitti. Nessun terapeuta di buon senso però si fermerebbe, poiché il pericolo di una recidiva di una costellazione simile con sintomi simili è troppo grande, senza parlare della malattia di cancro concomitante, in quanto per il periodo di tempo che il paziente si trova in costellazione schizofrenica non forma massa conflittuale, ma non appena ci troviamo in presenza di un solo conflitto, accumula massa conflittuale, cioè il processo oncologico o oncoequivalente va avanti.

Con ciò gli episodi acuti schizofrenici non sono nient’altro che ripetizioni infelici di tale costellazioni. Ma dobbiamo tenere ben presente che queste persone in costellazione schizofrenica possono pensare o fare in ogni momento delle cose strane, paranoiche. Può diventare insostenibile da un momento all’altro, quando si aggiunge un altro conflitto. Possono perdere completamente le staffe improvvisamente e diventare maniacali o depressi, impazzire.

Esistono tante persone che impazziscono a volte. La maggioranza però si calma abbastanza in fretta. Se diciamo però che molte persone hanno avuto per più o meno per breve tempo una costellazione schizofrenica, guadagniamo incomprensione in quanto già la parola schizofrenia è un giudizio che marchia a vita: una volta schizofrenico = schizofrenico per sempre. Spesso ciò comporta una sistemazione a vita in un istituto che quasi equivale a carcere a vita, cioè ospedalizzazione. In realtà si tratta solo di una costellazione che in fondo potrebbe cambiare altrettanto rapidamente come si era presentata.

Chi sa quanto soffrono le persone afflitte da tale costellazione, specialmente quando sono tornate normali ma continuano ad essere considerate schizofreniche, possono sperare solamente, insieme a me, che tutti gli istituti psichiatrici vengano esaminati in modo corretto per aprire le porte come hanno fatto gli italiani già da molto tempo.

Un fatto importante consiste anche nel pericolo che ogni paziente, affetto da un processo oncologico acuto, rischi con una successiva DHS in più, di ammalarsi di schizofrenia. In senso stretto questo pericolo esiste solo per i conflitti del cervelletto e del neoencefalo. In ogni momento un paziente ammalato di cancro, con una seconda DHS e una DHS di conflitto centrale in più può scivolare in uno stato delirante. Questo è più facile di quanto si possa immaginare e di quanto sembri probabile, visto che la comunicazione della prognosi nella nostra medicina ufficiale non lascia nulla a desiderare in quanto a brutalità.

Possiamo anche dire: la schizofrenia è un cancro doppio, attivo contemporaneamente, solo che in questa costellazione i sintomi psichici sono più notevoli e drammatici dei sintomi organici.

La cosiddetta schizofrenia è praticamente una reazione d’emergenza dell’organismo, quando esso non vede altra possibilità di elaborare i conflitti.

L’organismo del paziente si catapulta quasi da solo fuori dall’attività conflittuale, il computer cervello si blocca! Perciò non vogliamo più parlare di schizofrenia ma di costellazione schizofrenica o ancora meno di stallo compromettente degli emisferi.

Un fenomeno interessante e molto frequente in costellazione schizofrenica è il blocco della maturazione. La sua origine è semplice: si tratta di due programmi speciali biologici sensati (SBS) governati dal neoencefalo. La costellazione schizofrenica degli SBS governati dalla corteccia cerebrale non riguarda solamente la zona del territorio a destra e a sinistra ma l’intera corteccia cerebrale di entrambi gli emisferi. Perciò: anche una costellazione schizofrenica puramente motoria (a destra e a sinistra nella corteccia motoria) o puramente sensoria (a destra e a sinistra nella corteccia sensoria) è sufficiente per uno stop della maturazione (n.d.t. : Attenzione! Le definizioni nelle zone sottolineate sono state in parte riviste dal Dott. Hamer nella nuova tabella sinottica). Possiamo dire immediatamente quando deve essere avvenuto il secondo conflitto poiché la maturazione si è fermata a questo punto.

Questa conoscenza è un’importante criterio diagnostico.

In altre parole il primo conflitto deve essere avvenuto precedentemente, se a breve o lungo tempo prima, non possiamo ancora definirlo. Poiché conosciamo però la lateralità del paziente possiamo definire almeno riguardo alle SBS di territorio quale fosse la prima DHS e quale la seconda. Calcolando con discreta precisione il momento della seconda DHS possiamo indagare a questo punto sul conflitto. Il resto è routine diagnostica.

Visto che lo stop della maturazione aveva allora un senso biologico e probabilmente ce l’ha ancora, bisogna non solo chiarire la faccenda scrupolosamente fin dall’inizio, ma anche scoprire perchè il paziente non è mai riuscito ad uscire dalla costellazione stessa.

Esempio di uno stop della maturazione a causa di una costellazione schizofrenica:

Un ragazzo di 8 anni che si era sviluppato fino a quel momento in modo normale, precipitò da un momento all’altro in una costellazione schizofrenica. Accadde la seguente storia: una sera i genitori volevano andare ad una piccola festa con amici. Volevano essere di ritorno per mezzanotte. Si erano messi d’accordo con una nipote di 18 anni per badare alla casa mentre i due figli, una figlia di 13 anni e il ragazzo di 8 anni avrebbero dovuto dormire. Appena usciti i genitori i due figli si alzarono dal letto e convinsero la cugina di lasciargli guardare la tv. Non volevano dire niente ai genitori.

In tv facevano vedere un angosciante film del terrore nel quale rapivano dei bambini nottetempo dal loro letto. Il sequestratore arrivò senza far rumore dalla porta della camera e prese le sue vittime da dietro. Le due ragazze di 18 e 13 anni si godevano il film dell’orrore .

Ma il ragazzo di 8 anni lo prese per cero, come potemmo ricostruire più tardi. Guardò da dietro il divano con gli occhi sbarrati per la paura e subì contemporaneamente diversi conflitti come si potè vedere più tardi sulle immagini della TAC cerebrale. Con ciò si trovò immediatamente in una costellazione schizofrenica della corteccia cerebrale. Da quel momento in poi voleva dormire ogni notte nel letto della madre, richiesta ancora tollerabile per un ragazzo di 8 anni. Ma ancora oggi, 5 anni più tardi, vuole dormire nel letto con la madre, ormai all’età di 13 anni. La madre dice: è come se avesse 8 anni!

Dobbiamo renderci conto che per un ragazzo di 8 anni il televisore non è un palcoscenico da teatro fiabesco che potrebbe farlo ridere ma una cosa molto realistica che porta con se nei suoi sogni.

Ad un certo momento però si è cercato di sloggiare il ragazzo dal letto della madre e in seguito il ragazzo manifestò delle assenze combinate con un’epilessia motoria. Durante questi attacchi girava sempre gli occhi verso l’alto e, come raccontava, sentiva delle voci da lontano. Ma spesso sentiva le voci anche senza attacco. C’era un motivo per il quale girava gli occhi verso l’alto: quando l’avevano rimesso a dormire nel suo letto era girato con la testa verso la porta, perciò non poteva vedere se qualcuno entrava silenziosamente nella sua cameretta di notte, per esempio per prendere qualcosa, ma lo vedeva solamente quando appariva sopra la sua testa. Naturalmente pensava sempre al sequestratore cattivo del film d’orrore, come ha raccontato egli stesso più tardi. Probabilmente ha questi attacchi già da circa 5 anni, solo che nessuno li aveva notati nei primi anni. Quando ha sviluppato i suoi attacchi girando gli occhi il povero ragazzo ha potuto subito tornare a dormire nel letto della madre naturalmente.

A scuola ha frequenti attacchi ma viene trattato con riguardo. Si trova in una classe di tredicenni ma si comporta come un ragazzo di 8 anni anche se a livello dei voti è il primo della classe.

Nessun medico aveva saputo dare consiglio. Si valutava solo di dargli un farmaco piuttosto di un altro. Era etichettato con la diagnosi di “attacchi epilettici con assenze”.

Quando abbiamo scoperto, indagando criminalisticamente tutti insieme, che la causa di tutto questo stava nel film d’orrore, come il ragazzo ha poi confermato (non ne aveva mai neanche accennato), i genitori hanno tirato un sospiro di sollievo. Adesso si sapeva almeno dove iniziare! Però non è un caso facile anche conoscendo la causa e con ciò la direzione di un possibile aiuto per il ragazzo, che con molta probabilità può guarire sia dalla sua epilessia con assenza sia ricuperando il ritardo dello sviluppo.

Spero di aver spiegato il caso in modo tale da rendere l’idea che qualcosa definito come intrattabile ed inguaribile, adesso, può essere chiarito causalmente e può essere trattato.

Fino a quando la Nuova Medicina Germanica® , nonostante verifica, viene boicottata e semplicemente non se ne prende conoscenza, per questi poveri pazienti non cambia probabilmente niente.

La medicina ufficiale attuale non sa cos’è la schizofrenia o la costellazione schizofrenica. Ma ogni medico sa chi è schizofrenico! O almeno tutti fanno finta che sia molto chiaro che questo o quell’altro paziente è schizofrenico. Solo a chi è stato impresso una volta il marchio sulla fronte, anche se il medico che l’ha fatto, l’ha fatto con leggerezza e potrebbe risultare molto stupido, non se ne libererà mai più!

Hamer: La schizofrenia o costellazione schizofrenica

Ci sono politici che sognano di diventare presidenti, giocatori di tennis di diventare vincitori a Wimbleton. Io avevo sperato di poter aiutare nella mia vita da piccolo medico a chiarire le correlazioni delle malattie di cancro e, se mi resta ancora un po’ di tempo, le correlazioni delle psicosi. Mi vergogno profondamente e sono profondamente felice in quanto credo che entrambe le cose mi sono riuscite contro ogni aspettativa.

Fanno parte delle cosiddette costellazioni schizofreniche: sgomento, disorientamento, megalomania, morte emozionale, comportamento maniacale/depressivo, nevrosi di paura, aggressività, enuresi, mania di persecuzione, sentire voci, bulimia, mania di lavarsi, autismo, mitomania, disturbi della personalità, paranoia motoria, assenze, morbo di Alzheimer, ecc..

Copyright by Dr. med. Ryke Geerd Hamer

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Mai
18
Fabio, Sport Masseur

Hamer: Le psicosi, le depressioni

dottor g. r. Hamer - official group
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Hamer: Le psicosi, le depressioni;  Le psicosi, le depressioni, e le loro cause:

Programmi speciali biologici sensati

secondo la conoscenza della Nuova Medicina Germanica® del Dr. med. Ryke Geerd Hamer

 

Hamer: Le psicosi, le depressioni

In tutte le cliniche psichiatriche del mondo si tenta, da lungo tempo invano, di trovare nell’anamnesi dei pazienti la causa per la malattia psicotica. Spesso si era potuto costatare che episodi importanti, episodi conflittuali, precedevano l’erompere di una malattia psicotica, ma con tutta la buona volontà non si era mai potuto scoprire un sistema. Nonostante quasi tutte le cliniche psichiatriche possiedono ormai l’apparecchiatura per la TAC, nessuno aveva mai osservato nulla, poiché gli psichiatri normalmente non comprendono una TAC cerebrale e i radiologi non si interessano di conflitti biologici. L’enigma era tanto complicato quanto semplice.

Nota: Nel testo seguente è presupposta la conoscenza delle leggi biologiche della Nuova Medicina Germanica®.

La costellazione della depressione consiste sempre oltre al conflitto di territorio, in una costellazione ormonale particolare: lo stallo ormonale tra il tasso di ormoni maschili e quelli femminili, cioè o nell’amenorrea giovanile o in quella della post menopausa, o nella mascolinizzazione delle donne o nella femminilizzazione degli uomini. La depressione nelle donne mancine, per esempio, si può avere nel conflitto sessuale (femminile), nelle donne destrimani invece solo poco prima o dopo la menopausa cioè in caso del cosiddetto “stallo ormonale”. L’uomo destrimane può subire una depressione quando riesce subisce un conflitto di territorio, cioè in stallo ormonale. L’uomo mancino invece subisce una depressione quando non reagisce più in modo maschile ma già in maniera femminile e vive un conflitto sessuale femminile, cioè in una situazione di stallo ormonale.

Hamer: Le psicosi, le depressioni

Questo ci spiega perchè molte donne sviluppano una “depressione involutiva” dopo la menopausa. Esse costituiscono i tre quarti delle depressioni nelle donne. Il rimanente quarto è formato da giovani donne mascoline con amenorrea. Le donne che si ammalano di depressione dopo la menopausa presentano spesso crescita della barba, hanno una voce profonda e a casa sono “il capo”. Solamente tali donne mascoline possono ammalarsi psichicamente di un conflitto di territorio come un uomo, in quanto una donna femminile non può subire un conflitto di territorio ad eccezione della donna mancina. Perciò l’accertamento della lateralità è di fondamentale importanza.

Test: Applaudire come al teatro: la mano che si sovrappone all’altra indica la lateralità. Essa determina la via conflitto-cervello e con ciò, quale malattia può svilupparsi come conseguenza di un determinato conflitto in un paziente, maschio o femmina, e con quale conflitto possiamo aspettarci una depressione.

Il caso dell’essere mancino ci dimostra in modo particolare che i conflitti biologici non riguardano essensialmente Freud e la psicologia tradizionale, ma sono in realtà determinati dalla biologia. Il fatto che una giovane donna mancina con un conflitto sessuale subisca i sintomi organici di un conflitto maschile di territorio (angina pectoris) e a livello psichico una depressione, non ha un senso “puramente psicologico”. Un’altra particolarità: una donna mancina che si ammala di un conflitto sessuale femminile, con un focolaio di Hamer (HH) nella zona perinsulare destra (mancina!), non perde mai la funzione delle sue ovaie. Perciò continua ad avere l’ovulazione e le mestruazioni, mentre la donna destrimane perde l’ovulazione. A causa di questa “assenza” (di ovulazione e mestruazione) si protraeva la durata del conflitto in molte giovani donne, in quanto temevano a causa dell’amenorrea di essere gravide. L’ovulazione avviene di nuovo solo quando il conflitto sessuale si è risolto, cioè quando la donna ha di nuovo un rapporto. Nella fase di conflitto attivo la donna può però reagire in modo maschile a seconda della situazione ormonale originale e il grado del blocco degli estrogeni. Per questo motivo tali pazienti con un conflitto sessuale attivo (nel maschio conflitto di territorio) si trovano in pericolo permanente di reagire controlateralmente al sopragiungere di un’altra DHS che causa un altro conflitto, sia al livello psichico, sia cerebrale, sia organico e con ciò di trovarsi immediatamente in una “costellazione schizofrenica“; in tal caso “non funziona più niente”, il computer cervello si “blocca”, va in tilt. Quello che qualcuno chiama psicosi, l’altro lo chiama “esaurimento nervoso” e racconta che il paziente “ha dato i numeri”, è “impazzito”.

La faccenda sembra ancora peggiore poiché i pazienti subiscono, in tal caso, a volte una “costellazione schizofrenica depressiva” o a volte una “costellazione depressiva schizofrenica”, dove sembra dominare o l’una o l’altra delle componenti. Però è importante sapere che non esiste una schizofrenia come caratteristica. Esiste solamente una costellazione schizofrenica che è fondamentalmente passeggera e si può risolvere in qualsiasi momento. Non ha niente a che fare con l’ereditarietà. Si può ereditare solamente, per esempi, la predisposizione per un tasso ormonale ambivalente, la tendenza allo stallo ormonale. Ma questo non necessariamente ci fa ammalare per tutta la vita se non si subisce una DHS corrispondente o se si riesce ad evitarla.

Ho visto una volta una paziente in una fase di doppio conflitto attivo. Essa era come un oggetto di vetro che rischiava in ogni momento di rompersi, glaciale, di poche parole, diffidente al massimo e in depressione tesa, inoltre aggressiva, pronta a scappare come un animale braccato, ferito. Neanche l’ombra di un sorriso passava sul suo volto. Stava seduta, quasi ottusa, come se dovesse subire un’esecuzione capitale da un momento all’altro. Una combinazione classica di “costellazione schizofrenica” e “costellazione depressiva”.

Un altro paziente che era già finito in una costellazione schizofrenica con depressione, subì un ulteriore conflitto di territorio sull’emisfero cerebrale femminile sinistro. A causa dell’accentuazione dell’emisfero sinistro da quel momento in poi il paziente si trovava in una costellazione schizofrenica maniacale depressiva, che si manifestava in modo da continuare a trovarsi in depressione, ma in più, da quel momento in poi, era spinto da una paura maniacale, dal panico. Perciò la costellazione schizofrenica precedente aveva acquistato un’altra dimensione: da quel momento l’uomo si trovava in una costellazione schizofrenica maniacale depressiva, con un pensiero fisso postmortale, cioè continuava a sognare il periodo dopo la sua morte. Si vedeva adagiato nella bara, vedeva la sua famiglia piangere sulla sua tomba, vedeva la sua famiglia senza sostentamento.

Senza la conoscenza di questo sistema il trattamento di tali pazienti era estremamente problematico in passato, in quanto si trovavano in uno stato d’animo “ottuso da costellazione schizofrenica” ed erano d’umore “depressivo, melanconico e poco comunicativo”. Di conseguenza era quasi impossibile ricevere informazioni da tali pazienti e bisognava limitarsi alla descrizione della sintomatologia. Una terapia causale era impossibile, la pseudoterapia consisteva regolarmente nella sedazione, cioè nel “manganello di droga” o camicia di forza farmacologica. I pazienti vegetavano, riempiti di droghe di ogni tipo.

Mentre le depressioni si sviluppano in una situazione di “stallo ormonale”, la schizofrenia o costellazione schizofrenica si presenta in caso di 2 conflitti attivi in differenti emisferi cerebrali, i quali fanno perdere il ritmo al cervello, il nostro computer. Non si tratta quindi di uno stallo ormonale, ma di uno stallo fra i due emisferi.

Oltre le costellazioni già nominate esistono una certa quantità di altre costellazioni, per esempio:

– la costellazione suicidale = il paziente si suicida

– la costellazione agressiva, biomaniacale = il paziente è violento.

Quest’ultimo esempio lascia intuire che gli atti criminali spontanei avvengono quasi per forza quando ci troviamo in presenza di una disposizione specifica al delitto. Nella Nuova Medicina Germanica®si apre una nuova comprensione biologica interessante della predisposizione del crimine e anche al tipo specifico di atto criminale. Questo conduce contemporaneamente anche alla possibile terapia come conseguenza logica.

Gli ormoni sessuali agiscono su ogni singola cellula del corpo e variano giustamente a seconda del sesso: interagiscono fortemente anche con il cervello. Per quanto conosciamo già le correlazioni tra organo e cervello e tra la psiche e il cervello, riguardo agli ormoni sessuali queste però acquistano una dimensione particolare. Ogni manipolazione nella costellazione ormonale verso uno stallo ormonale può, come abbiamo già visto nel caso di un conflitto di territorio, condurre ad una depressione immediata. La soluzione del conflitto, in questo caso, è di solito molto più difficile che nel caso di un conflitto di territorio semplice, in quanto il paziente, in fase depressiva, è molto meno disposto ad ascoltare considerazioni razionali di quanto non lo sia un altro che si trova “solo” in conflitto di territorio attivo.

É importante sapere che uno stallo ormonale significa solamente stallo tra tasso ormonale maschile e femminile, cioè tra androgeni ed estrogeni. Se cambia la situazione ormonale cambia anche il modo di sentire il conflitto, cioè lo stesso episodio viene elaborato in modo del tutto differente: per esempio, nel caso della menopausa e della mascolinizzazione nella donna, il conflitto sessuale femminile non viene più recepito come “non essere più posseduta” ma come un conflitto di territorio in senso maschile.

La regola per la depressione dice: si ammala di depressione una donna mancina in caso di conflitto sessuale, di conflitto di paura panico, di conflitto d’identità o di conflitto di marcare il territorio oppure una persona, maschio o femmina, in una situazione di stallo ormonale (cioè dove gli ormoni maschili e femminili sono livellati ma pendono leggermente verso il lato maschile), in caso di conflitto di territorio, conflitto di paura per il territorio, conflitto di Revieraerger (n.d.t. : lo riportiamo nell’originale tedesco perché ci è impossibile di tradurlo correttamente) o conflitto di marcare il territorio, cioè quando il conflitto si trova nella zona del territorio a destra, nel lobo temporale destro.

Nota:

La donna mancina vive il primo conflitto come la donna destrimane, cioè come un conflitto femminile. I conflitti però colpiscono il lato destro (maschile) della corteccia cerebrale! Anche in caso di stallo ormonale con leggera prevalenza degli ormoni maschili, i conflitti vengono vissuti come maschili! I focolai di Hamer si trovano di nuovo nella corteccia cerebrale del lato destro (maschile)!

 

Un uomo mancino vive automaticamente una mania in caso di un conflitto di territorio (paura per il territorio, aerger (n.d.t. : lo riportiamo nell’originale tedesco perché ci è impossibile di tradurlo correttamente) o per marcare il territorio) in quanto subisce il suo HH sul lato sinistro. Oppure, se un paziente, in stallo ormonale con leggero accento sulla componente femminile, subisce un conflitto sessuale femminile di paura panico, d’identità o di marcare il territorio interno.

Nota:

L’uomo mancino vive il primo conflitto come un uomo destrimane, come un conflitto maschile. A causa della sua lateralità però esso colpisce il lato sinistro della corteccia! In caso di stallo ormonale con leggero accento sugli ormoni femminili i conflitti vengono vissuti come femminili. I focolai di Hamer si trovano sul lato sinistro della corteccia!

 

Come depressione vera possiamo considerare solamente la “depressione tesa” in fase di conflitto attivo (fase ca) nei casi di stallo ormonale.

La “depressione sciolta” non è più una vera depressione, in quanto la troviamo in tutti i pazienti ammalati di cancro nella fase di guarigione (fase pcl).

Tutti i pazienti con una depressione sciolta si trovano in fase pcl. In questa fase la depressione è più leggera e ha una qualità differente.

Il quadro della depressione tesa comprende malumore, tristezza, malavoglia, mancanza di stimoli, mentre la depressione sciolta mostra un paziente senza forza, fiacco e stanco, in fase vagotonica di guarigione.

I psichiatri, non conoscendo né la regola ferrea del cancro né il percorso delle malattie di cancro, supponevano che pure questa profonda vagotonia della fase di guarigione appartenesse alla depressione. Potrebbe essere vero, nel senso che questa depressione sciolta segue sempre la depressione tesa, se avviene la soluzione del conflitto (cl). Solo che non si tratta in senso vero e proprio di una depressione, di una perdita di stimoli ecc., ma è semplicemente la fase di guarigione dopo una malattia di cancro, che si manifesta, anche nel mondo animale, senza che questo venga attestato da uno psichiatra.

Tutte le psicosi sono costellazioni speciali durante le malattie di cancro. Le depressioni sono malattie di cancro con quasi un solo livello, dove solo la costellazione ormonale presenta livelli diversi, un multistrato (stallo ormonale). In futuro necessiterà trovare un sistema nuovo per considerare le malattie mentali, le psicosi a seconda della loro origine, secondo il loro vero carattere, secondo le leggi biologiche della Nuova Medicina Germanica®.

Se in futuro ci prendiamo l’impegno di controllare il percorso delle depressioni in modo retrospettivo, potremmo constatare che tutte si evolvono esattamente secondo la regola ferrea del cancro e che tutti quelli che hanno subito una nuova fase depressiva, cioè una recidiva (per esempio dopo essere stati dimessi dalla clinica), si sono messi di nuovo nella situazione del vecchio conflitto o a casa o sul posto di lavoro (senza saperlo) e in questa situazione devono per forza di cose subire unaltra depressione.

Anche gli psichiatri sanno di non poter applicare la psicoanalisi in caso di psicosi. Dobbiamo imparare invece a comprendere le psicosi in modo biologico, per trovare la chiave per capirle.

 

Fino a quando tutti i colleghi che lavorano nel campo diagnostico rifiuteranno di dare la loro collaborazione, nel senso della Nuova Medicina Germanica®, tocca al paziente stesso di imparare a comprendere il sistema.

Copyright by Dr. med. Ryke Geerd Hamer

http://www.warmfit.com/wp-content/uploads/2016/01/presentazione20NMG.pdf

 

 

 

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