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Hamer: Il morbo di Parkinson

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Hamer: Il morbo di Parkinson;   Programmi speciali biologici sensati ; Secondo la conoscenza della Nuova Medicina Germanica® del Dr. med. Ryke Geerd Hamer Il morbo di Parkinson, una guarigione pendente.

Il cosiddetto morbo di Parkinson non è fondamentalmente una malattia come si intendeva fino ad ora ma solo una guarigione pendente che non trova mai fine.

Hamer: Il morbo di Parkinson

Nella Nuova Medicina Germanica® ogni cosiddetta malattia è un processo bifasico, se avviene la soluzione del conflitto. Ogni cosiddetta malattia inizia con una DHS, alla quale segue immediatamente una fase di simpaticotonia (fase di conflitto attivo), e se avviene la soluzione del conflitto (cl) segue la fase di guarigione di vagotonia, inframezzata dalla crisi epilettica o epilettoide. Se il conflitto non si risolve, l’attività conflittuale persiste, cioè la malattia rimane nella prima fase (simpaticotonica) dell’SBS. Significa che la malattia o porta alla cachessia o l’organismo riesce a trasformare il conflitto, cioè il conflitto rimane ma l’intensità diminuisce.

Un conflitto però può anche avere recidive, e allora troviamo due possibilità: per esempio abbiamo prevalentemente un conflitto attivo, interrotto da piccole o brevi fasi di guarigione e parliamo di un processo conflittuale cronico recidivante; altrimenti il conflitto può trovarsi quasi sempre in soluzione ma non termina mai il processo poiché si presentano sempre di nuovo brevi recidive di conflitto attivo.

Questo è il caso nel cosiddetto morbo di Parkinson. Il paziente presenta di solito un tremore da Parkinson che è una forma di guarigione, per essere più precisi la guarigione di un conflitto motorio, spesso della muscolatura della mano. Può succedere per esempio che il paziente sogna regolarmente il suo conflitto, breve ma forte. Allora la guarigione dura 23 ore e 58 minuti, il recidiva dura solo 2 minuti, e pure così la guarigione non trova fine. Si parla in questi casi di una guarigione pendente, che assomiglia ad un conflitto cronico recidivante, in quest’ultimo però la distribuzione dei tempi è differente. La guarigione dura e dura e viene interrotta da brevi recidive di conflitto, cioè un ritorno allo stesso conflitto che stava all’origine.

Secondo il sistema ontogenetico dei tumori e degli oncoequivalenti tutte le cellule e gli organi che si sono evoluti dal foglietto embrionale esterno (ectoderma) creano in fase di conflitto attivo diminuzione di cellule (necrosi, ulcere) o nei cosiddetti oncoequivalenti (tutto ciò che non è cancro è oncoequivalente) un deficit funzionale o una mancanza totale di funzione, per esempio una paralisi.

Nelle paralisi motorie, sensorie come anche nello scheletro osseo è determinante la lateralità del paziente: nel destrimane (uomo e donna) tutti i muscoli del lato destro hanno a che fare con il partner (o il padre), tutti i muscoli del lato sinistro con i figli o la propria madre. Nel mancino le correlazioni si invertono. Nelle paralisi bilaterali sono stati coinvolti entrambi i gruppi anche nella DHS (almeno con il pensiero). Ogni muscolo ed ogni gruppo muscolare hanno il loro significato specifico. Per esempio con il lato estensore della gamba il destrimane spinge il partner lontano, con il lato flessore lo abbraccia.

Creano un’eccezione quegli eventi nei quali viene colpito casualmente un determinato muscolo. Per esempio qualcuno inciampa con il piede nella cintura di sicurezza della macchina mentre stava scendendo dall’auto e batte pesantemente la testa. Se era per caso destrimane ed è inciampato con il piede sinistro naturalmente ciò non ha niente a che fare con i figli o con sua madre.

Esistono due tipi di paralisi: la paralisi motoria inerente alla corteccia motoria del gyrus precentralis, e la paralisi sensoria, inerente alla corteccia sensoria del gyrus postcentralis, nella quale sono bloccate le conduzioni afferenti. I contenuti del conflitto naturalmente sono differenti.

Il contenuto dei conflitti motori è sempre il non poter fuggire o il non poter venire via insieme a qualcuno (gambe); il non poter afferrare e tener stretto o il non poter respingere (braccia, mani); il non poter scansare (muscolatura delle spalle, del dorso); il non saper che strada/decisione prendere (paralisi della gambe).

Nella fase di conflitto attivo, con l’inizio della DHS, vediamo una paralisi progressiva a seconda dell’intensità del conflitto. Partono sempre meno impulsi dalla corteccia motoria cerebrale per la muscolatura striata fino a cessare del tutto. Possono essere colpiti singoli muscoli, interi gruppi muscolari o interi arti. La paralisi però non è dolorosa.

Nella corteccia motoria frontale (a seconda della lateralità destra o sinistra) si vede una cosiddetta configurazione a bersaglio (focolaio di Hamer) nella TAC cerebrale.

Se avviene la soluzione del conflitto motorio la configurazione a bersaglio accumula edema. Questo peggiora apparentemente la funzione motoria in questa fase pcl (fase di guarigione) in modo passeggero.

Sempre si presenta un attacco epilettico, poiché ogni fase pcl, se non viene interrotta da una recidiva, ha al culmine della fase di guarigione una crisi epilettica con attacchi tonici, clonici o contrazioni tonicocloniche o crampi. Alla fine della fase di guarigione le paralisi regrediscono gradualmente.

L’idea antica, che questi attacchi epilettici distruggessero le cellule cerebrali, era errata. In realtà il focolaio di Hamer nel cervello cicatrizza in modo progressivo come avviene in tutti i programmi speciali biologici sensati (SBS) con frequenti recidive. Ogni malattia ha i suoi sintomi pcl specifici, che iniziano con la soluzione del conflitto.

Con quale leggerezza ed ingenuità i nostri chirurgi cerebrali adoperavano questa conoscenza superficiale lo dimostra il fatto, che si cercava comunemente di estirpare chirurgicamente i “focolai epilettici”, il che portava naturalmente ad una paralisi irreparabile del gruppo muscolare interessato.

Nel morbo di Parkinson non si arriva mai ad una guarigione completata, perciò parliamo di“guarigione pendente”.

Esempio: un paziente destrimane sognava tutte le notti un episodio avvenuto nell’anno di guerra 1944. Dei partigiani avevano aggredito una truppa di soldati tedeschi in un’imboscata. Per vendicare l’episodio i soldati avevano circondato un villaggio e invitato la popolazione a tradire i partigiani. Per fare pressione presero la donna ed il bambino di un presunto partigiano minacciando di fucilargli. Visto che non cedevano, il migliore amico del paziente ricevette l’ordine di eseguire l’esecuzione. Quando questi alzò il fucile per sparare, il paziente, allora soldato giovane, saltò su, spostò bruscamente la spalla dell’amico gridando: “Bastardo, non puoi farlo.” L’ufficiale in commando ignorò l’episodio, poiché c’era la pena capitale sull’impedimento, ma l’esecuzione ebbe luogo. Il paziente sognò questa scena tutte le notti di nuovo … e di giorno aveva un tremore da Parkinson nella mano e nel braccio destro, con il quale aveva cercato di fermare l’amico. Dopo che il paziente ha potuto “elaborare” il terribile episodio, i sogni scomparvero un po’ alla volta e anche il Parkinson. Oggi il paziente è guarito.

Il grande pericolo sta sempre nella possibilità che i pazienti subiscano un secondo conflitto motorio come lo choc da diagnosi, come per esempio con la diagnosi “Parkinson” e quasi sempre con la diagnosi “sclerosi multipla”: “Lei ha la sclerosi multipla e non potrà mai più camminare.” Con ciò il paziente subisce immediatamente un secondo conflitto “del non poter mai più camminare”, che grazie al fatto di credere alla diagnosi del medico, al paziente rimane quasi come una programmazione postipnotica che rendere difficilmente accessibile una terapia. Anche il 70-80% dei nostri paraplegici appartengono a questa categoria.

L’insensibilità della cute governata dalla corteccia sensoria cerebrale comporta sempre delle ulcere dello strato di epitelio pavimentoso coinvolto, eccezione fatta per l’intreccio nervoso sensorio inerente al periostio, l’epitelio pavimentoso del quale è regredito nell’arco dell’evoluzione. Qui si tratta del conflitto di paura di non poter sentire, in natura di solito letale, anche di paura di perdere il contatto fisico, o di essere abbandonato, conflitto di essere piantato in asso, conflitto di isolamento: conflitto del non aver più contatto con i famigliari, il branco, ecc.

La fase di guarigione comporta sempre una delle molteplici forme di orticaria, dermatite atopica che guarisce le ulcere con iperestesia, gonfiore e sanguinamento. Nella cosiddetta crisi epilettoide vediamo un’assenza che può durare perfino alcuni giorni.

Tutte le paralisi motorie, non importa se chiamate sclerosi multipla, distrofia muscolare, atrofia muscolare, sclerosi laterale amiotrofica (ASL) o cosiddetta ischemia “pallida” o morbo di Parkinson, sono spiegabili secondo le cinque leggi biologiche della natura della Nuova Medicina Germanica®, e con la comprensione della 5 leggi della natura possono trovare una soluzione e con ciò scomparire.

Hamer: Il morbo di Parkinson

 

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Hamer: La sclerosi multipla o a placche

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Hamer: La sclerosi multipla o a placche; Programmi speciali biologici sensati

secondo la conoscenza della Nuova Medicina Germanica® del Dr. med. Ryke Geerd Hamer

La sclerosi multipla (sm), le paralisi motorie e sensorie.

La medicina ufficiale si studiava seguendo un sistema di pensiero a seconda della vicinanza di posizione degli organi nel corpo. Nella Nuova Medicina Germanica® l’unico sistema sensato per tutta la medicina è l’orientamento che guarda l’evoluzione dei foglietti embrionali. Conflitti appartenenti allo stesso foglietto embrionale hanno anche relè cerebrali imparentati, i cosiddetti focolai di Hamer, organi imparentati, formazioni istologiche inerenti ai foglietti embrionali stessi.

Hamer: La sclerosi multipla o a placche

Tutte le cellule e gli organi che si sono evoluti dal foglietto embrionale esterno (ectoderma) mostrano nella fase di conflitto attivo diminuzione di cellule (necrosi, ulcere) o in caso di malattie oncoequivalenti solamente deficit o blocco funzionale, per esempio una paralisi.

Parliamo di malattie oncoequivalenti quando non formano né tumori né necrosi in fase di conflitto attivo. È il caso del diabete, dell’insufficienza di glicogeno, dei disturbi di vista o d’udito e delle paralisi motorie.

Nei conflitti motori abbiamo una certa difficoltà di definizione in quanto vediamo solo una diminuzione funzionale come paralisi motoria, però notiamo anche nell’organo d’esecuzione, il muscolo, appartenente al foglietto embrionale medio, una cosiddetta atrofia muscolare.

A causa della mancata innervazione il muscolo atrofizza, pensavamo fino ad ora. Sarebbe possibile anche però che si tratti di un processo che si sovrappone a due foglietti embrionali: riguardo al foglietto embrionale esterno è un oncoequivalente che crea deficit funzionale; riguardo alla sostanza bianca del foglietto embrionale medio, dal quale dipendono i muscoli, che crea necrosi nella fase di conflitto attivo, cioè calo delle fibre muscolari, che pure questo lo chiameremo atrofia muscolare.

Vediamo un sistema che si soprapone a due foglietti embrionali anche nel caso del seno femminile, dove il carcinoma ulceroso dei dotti lattiferi si orienta rigidamente secondo le ghiandole mammarie del seno destro e sinistro governate dal cervelletto.

Perciò non ci sorprende che dobbiamo attribuire ad un sistema sovprapposto la paralisi della corteccia motoria del foglietto embrionale esterno e la cosiddetta atrofia muscolare governata dalla sostanza bianca cerebrale del foglietto embrionale medio.

Questo processo complesso è stato molte volte il motivo di una diagnosi scorretta di “sclerosi multipla”: i “focolai demielinizzati”, che riguardavano spesso i gruppi muscolari e le parti scheletriche interessate, venivano considerati erroneamente come cause della paralisi motorie o sensorie.

È da tempo che si era in grado di attribuire determinati organi o la loro innervazione ad determinate aree della corteccia motoria e sensoria. Era nota anche la correlazione della sensibilità cutanea con i relativi relè nella corteccia sensoria degli emisferi cerebrali. Purtroppo questa conoscenza si perdeva di nuovo poiché i neurologi cercavano la sclerosi multipla sempre nella sostanza bianca, dove poi trovavano nella TAC o nella risonanza magnetica questi “focolai demielinizzati” e piccole placche o addensamenti di glia e li ritenevano causa della sm. Questo però era sbagliato.

In realtà i pazienti presentano una paralisi motoria, e spesso subiscono a causa della paralisi crolli dell’autostima (a livello organico: osteolisi). Quando alla fine vengono a patti con la loro paralisi ed hanno risolto il loro conflitto di crollo dell’autostima o almeno lo hanno compensato, allora si trovano piccoli focolai di glia come residuo di questi relè ossei nella sostanza bianca.

Possiamo costatare che la sm come credevamo in passato, non è mai esistita. Nella Nuova Medicina Germanica® parliamo non più di sclerosi multipla ma di paralisi motorie o sensorie, che possiamo attribuire con esattezza all’omuncolo nella corteccia motoria e sensoria .

Il contenuto del conflitto è sempre un conflitto di “non poter fuggire o del non poter venire via insieme” (gambe), “del non poter respingere” o “del non poter trattenere” (braccia), “del non poter scansare” (muscolatura del dorso, delle spalle) o “del non saper cosa fare/che decisione prendere” (paralisi delle gambe).

Nella fase di conflitto attivo, iniziando con la DHS e a seconda dell’intensità del conflitto, la paralisi progredisce gradualmente. Partono sempre meno impulsi dalla corteccia motoria cerebrale per la muscolatura striata fino a cessare del tutto. Possono essere colpiti singoli muscoli, interi gruppi muscolari o interi arti. La paralisi però non è dolorosa. Nel caso che la paralisi perduri da parecchio tempo c’è il grande rischio di un secondo conflitto che porterebbe ad una costellazione schizofrenica!

Uno dei conflitti secondari più frequenti è la diagnosi dei medici: “Lei ha la sclerosi multipla e non potrà mai più camminare.” Il paziente subisce immediatamente un secondo conflitto del “non poter mai più camminare”, che rimane quasi sempre in forma definitiva a causa del credere da parte del paziente alla diagnosi , quasi come in una programmazione postipnotica, il che lo rende particolarmente difficile ad un approccio terapeutico. Anche il circa 70-80 % dei paraplegici appartengono a questa categoria. In questi casi bisogna procedere criminalisticamente, scoprire con esattezza quando e quale paralisi è apparsa. Non si può più definire tutto ciò che non si riesce a spiegare, come una paraparesi o come compressione di radici nervose.

Una ragazzina aveva subito una DHS enorme, quando le venne somministrato un vaccino contro il vaiolo paravertebralmente in mezzo alle scapole. Breve tempo dopo la bambina era paralizzata in tutte e quattro le estremità. I medici sospettavano erroneamente un tumore nel canale vertebrale che causasse una paraplegia incompleta. In questo modo si teneva il conflitto attivo, manipolando sempre la stessa zona.

Anche bambini che nascono con una paralisi hanno subito nel periodo intrauteriono una grave DHS conflittuale, che ha colpito il centro motorio o sensorio.

Spesso con la diagnosi “sm” il primo conflitto perde consistenza per il paziente, in quanto la dichiarata malattia riempie la sua coscienza. Ma a causa del conflitto secondario attivo persiste la paralisi.

Esistono due tipi di paralisi: la paralisi motoria inerente alla corteccia motoria del gyrus precentralis; e la paralisi sensoria, inerente alla corteccia sensoria del gyrus postcentralis, nella quale sono bloccate le conduzioni afferenti.

Il contenuto del conflitto è la paura di “non poter notare qualcosa” o “di non poter sentire …”, cioè la paura di non notare in tempo un pericolo, in natura un rischio letale; inoltre anche la paura di perdere il contatto fisico o un conflitto di paura di essere abbandonato: conflitto di essere piantato in asso, conflitto di isolamento: conflitto di non avere più contatto con i famigliari, il branco ecc.. Questi conflitti (con DHS) causano una paralisi sensoria.

Se avviene la soluzione del conflitto motorio, la formazione a bersaglio nel cervello accumula edema. Questo peggiora apparentemente la funzione motoria in questa fase pcl (fase di guarigione) in modo passeggero. Inoltre si presentano scatti incontrollabili. Sempre avviene un attacco epilettico con crampi muscolari. Crisi epilettiche corticali sono quelle che partono da un HH nella corteccia cerebrale, possono espandersi sull’intera corteccia cerebrale e manifestarsi in crampi tonico clonici, morso della lingua, schiuma alla bocca, ecc. Per natura una crisi epilettica è un reazione da choc dell’organismo, con la quale si cerca di spremere l’edema intra e peri focale dell’HH, in quanto il relè corrispondente soffoca letteralmente nell’edema eccessivo, cioè si cerca di garantire la sua funzione. Dopo questa crisi epilettica l’innervazione muscolare riprende gradualmente. La crisi epilettoide dopo soluzione di un conflitto sensorio consiste nell’assenza, che può durare perfino alcuni giorni senza essere un coma vero e proprio. I pazienti sono in parte reattivi, possono mangiare e poi tornano del tutto coscienti senza aver fatto null’altro che somministrare cortisone per sgonfiare l’edema cerebrale( n.d.t. attenzione: ora il Dott. Hamer ci tiene a chiarire che utilizza questo mezzo sempre più raramente, mentre lo scritto originale risale a tempo fa).

Ogni programma speciale biologico ha la sua forma specifica di crisi epilettica. Nel conflitto motorio si tratta dell’attacco epilettico tipico, nel conflitto sensorio dell’assenza.

Esistono anche altri quadri clinici con deficit motori o sensori: per esempio nel cosiddetto morbo di Parkinson il conflitto è quasi permanentemente in soluzione ma non riesce mai a terminare. In quel caso parliamo di “soluzione pendente”, che corrisponde quasi ad un conflitto cronico recidivante, solo che i tempi sono diversi. Cioè guarigione permanente con brevi recidive di conflitto. Il tremore del Parkinson è una forma di guarigione di un conflitto motorio della muscolatura della mano (non poter trattenere qualcosa). Di notte il paziente sogna regolarmente di nuovo il suo conflitto, solo brevemente ma intensamente. La guarigione dura 23 ore e forse 58 minuti, la recidiva del conflitto dura solo 2 minuti, e pure la guarigione non riesce a terminare.

Nella paralisi facciale, cioè nella paralisi dell’innervazione della muscolatura del viso, si tratta sempre di un conflitto “di perdere la faccia” o di essere “stato reso ridicolo”. Spesso confuso erroneamente con un ictus. Dopo la soluzione del conflitto l’innervazione della muscolatura facciale torna. Anche qui esiste il rischio del conflitto secondario nella convinzione del paziente che crede di “aver perso (apparentemente) la faccia”.

La differenza tra una cosiddetto ictus bianco o rosso:

L’ictus bianco avviene coma, paralisi, con DHS, di solito a causa di un conflitto paracentrale. I pazienti sono pallidi, freddi, in simpaticotonia, cioè si trovano in fase di conflitto attivo.

L’ictus rosso significa sempre che il paziente si trova già in fase di guarigione e la paralisi risulta a causa dell’edematizzazione del relè motorio. In questo caso per esempio il HH può trovarsi nella sostanza bianca sotto la corteccia e coinvolgere il relè corticale solo in modo passeggero nell’edema perifocale. I pazienti sono caldi, hanno edema cerebrale, buon appetito, dormono bene e tanto, sono evidentemente nella fase di guarigione, cioè in vagotonia.

Disturbi della sensibilità, che di solito non vengono notati, se non sono presenti contemporaneamente delle paralisi, non sono necessariamente da imputare ad un HH nella corteccia, come nell’ictus bianco (conflitto attivo), ma possono risultare anche da un’edema sotto la cortex, per esempio nella sostanza bianca, e sono in questo caso di tipo passeggero (attenzione: epilessia).

Per essere più chiari:

Paralisi = corteccia motoria del gyrus precentralis

Non viene più emesso nessun codice motorio per quanto dura l’attività conflittuale. Il contenuto del conflitto è la “paura di essere vittima di un incantesimo”, la paura di non poter fuggire o scansarsi.

Disturbi della sensibilità = corteccia sensoria del gyrus postcentralis.

La via della conduzione afferente è bloccata. Il contenuto del conflitto del centro sensorio è la “paura del non poter notare o del non poter sentire”.

I conflitti motori e sensori sono malattie oncoequivalenti. Hanno una DHS, un focolaio di Hamer, mostrano simpaticotonia in fase di conflitto attivo, vagotonia ed edema cerebrale in fase di guarigione. Entrambi mostrano deficit funzionale in fase di conflitto attivo. Nei conflitti motori con paralisi motorie vediamo sempre un attacco epilettico nella fase di guarigione, mentre nei conflitti sensori con paralisi sensorie troviamo un assenza.

La Nuova Medicina Germanica® non è una dottrina di fede ma un punto di vista, secondo le categorie scientifiche di pensiero, nuovo, biologico, completo, verificabile e riproducibile in ogni singolo caso (clinico). Perfino la differenziazione mentale tra psiche, cervello ed organo è solo accademicamente fittizia. In realtà è un tutt’uno, ed un aspetto senza l’altro non è immaginabile in modo sensato.

 Hamer: La sclerosi multipla o a placche

Copyright by Dr. med. Ryke Geerd Hamer

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Fabio, Sport Masseur

Hamer; Il diabete: causa, terapia, guarigione

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Hamer; Il diabete: causa, terapia, guarigione;   Programmi speciali biologici sensati

secondo la conoscenza della Nuova Medicina Germanica® del Dr. med. Ryke Geerd Hamer

Il diabete: causa, terapia, guarigione.

Per comprendere dettagliatamente quanto segue è necessario occuparsi prima del sistema della Nuova Medicina Germanica®.

Secondo le 5 legge biologiche della natura della Nuova Medicina Germanica® ogni cosiddetta malattia dell’intera medicina è un processo bifasico, se avviene la soluzione del conflitto. In passato erano descritti nei libri di testo di medicina alcune centinaia di “malattie fredde” ed alcune centinaia di evidenti “malattie calde”.

Le “malattie fredde” erano quelle nelle quali il paziente aveva la cute esterna fredda, le estremità fredde, era sotto stress permanente, perdeva peso, aveva disturbi del sonno o nell’addormentarsi o nella continuità del sonno. Un esempio ne sono il cancro, la sclerosi multipla, l’angina pectoris, la neurodermite, le malattie mentali o psichiche ed anche il diabete.

L’altro tipo di “malattie” erano quelle alle quali appartenevano anche tutte le cosiddette malattie infettive, come pure le “allergie” reumatiche, gli esantemi ecc..

Le “mappe topografiche del cervello” che ho composto per la prima volta nell’agosto/settembre del 1983, contengono per ogni zona del cervello l’organo corrispondente ed il contenuto del conflitto corrispondente ad ogni organo.

Hamer; Il diabete: causa, terapia, guarigione

 

La “regola ferrea del cancro” e “la legge della bifasicità di tutte le malattie”, in caso di soluzione del conflitto, sono stati i presupposti per trovare la 3° legge della natura, “il sistema ontogenetico dei tumori e degli oncoequivalenti”. Essa non si limita solo alle malattie di cancro ma è valida anche per tutte le cosiddette malattie oncoequivalenti (simili al cancro: cioè tutte le altre “malattie”).

Per gli organi governati dal cervello antico non esistono oncoequivalenti ma solo cancro ed, in caso di conflittolisi, la fase di guarigione dopo la soluzione del conflitto.

Anche per gli organi mesodermali governati dal neoencefalo (ossa, tessuto connettivo, linfonodi ecc.) non esistono oncoequivalenti ma solo “cancro” sotto forma di necrosi, osteolisi, buchi nei tessuti, in breve diminuzione di cellule così come, in caso positivo di conflittolisi, la fase di guarigione con riempimento del difetto di sostanza.

Oncoequivalenti sono malattie governate dall’ectoderma, dalla corteccia cerebrale, che al posto del difetto di sostanza cellulare o parenchimale o della diminuzione di cellule mostrano invece un difetto di funzionalità. Ad essi appartengono paralisi motorie, difetti visivi ed uditivi, anche il diabete e l’insufficienza di glucagone con i conflitti corrispondenti ed i cosiddetti focolai di Hamer nel cervello.

Nonostante le alterazioni, queste cellule sembrano, anche dopo molti anni di attività conflittuale, essere ripristinabili funzionalmente, dopo la soluzione del conflitto, a determinate condizioni.

Con la conoscenza delle 5 leggi biologiche della natura e la conoscenza dei sintomi tipici del processo su tutti i tre i livelli (psiche, cervello ed organo) finalmente si può lavorare in modo causale e quasi riproducibile nella medicina, anche nel caso del diabete.

Per prima cosa guardiamo le categorie della medicina ufficiale per il tipo ed i sintomi del diabete: diabete di tipo I, II a e II b, detto grossolanamente, sono categorie del tutto arbitrarie.

Vengono elencati come sintomi del diabete mellito:

– polidipsia (molta sete)

– poliuria (escrezione di molta urina)

– stanchezza

– spossatezza

– diminuzione di resa

– diminuzione di peso

– disturbi della vista

– ipoglicemia con sensazione di fame

– iperglicemia

– sudorazione fredda

– tachicardia

– crampi muscolari (ipoglicemici)

– nausea e vomito

complicazioni:

– choc ipoglicemico

– chetoacidosi diabetica (iperacidosi)

– coma iperglicemico iperosmolare

Guardiamo questo miscuglio di sintomi secondo il quale la medicina ufficiale appella le sue cosiddette “malattie”: nessuno dotato di buon senso riesce a capire questo non senso, in quanto quasi tutti i sintomi sono l’esatto contrario del diabete, cioè ipoglicemia!

La Nuova Medicina Germanica® ha fortunatamente risposte chiare a quasi tutte queste domande.

Nella biforcazione dei ventricoli cerebrali frontalmente si trovano due centri per gli zuccheri:

– nell’emisfero sinistro il centro per il glucagone (= centro per l’ipoglicemia) = cellule insulari Alfa
– nell’emisfero destro il centro per l’insulina (= centro per l’iperglicemia) = cellule insulari Beta

Esempio:

Una donna sessualmente matura, destrimane (cioè prima della menopausa) senza conflitti precedenti, subisce in caso di conflitto di paura/schifo un’ipoglicemia, fatto che la porta a mangiare molto (diminuita produzione delle cellule insulari Alfa del pancreas e del fegato).

Se la stessa donna con lo stesso conflitto di paura/schifo si trova in menopausa, reagisce l’emisfero destro del cervello, non più come prima l’emisfero sinistro. Dall’ipoglicemia si sviluppa adesso più o meno velocemente un’iperglicemia (con diminuita produzione di insulina), cioè un diabete del tipo II a o b, cioè un “diabete senile”.

Spesso però succede che la paziente vaga “fra due mondi” per mesi o anche per anni, cioè a volte è ipoglicemica, fatto che più delle volte non viene rilevato, a volte è iperglicemica (= diabete), o entrambi i centri reagiscono contemporaneamente con “ancora” conflitto e “già” conflitto, che porta summa summarum ad una compensazione.

Se le donne giovani destrimani prendono la pillola, il conflitto di paura/schifo si sposta pure sull’emisfero destro e crea diabete.

Nella donna giovane mancina il conflitto paura/schifo crea immediatamente diabete, ma in caso di somministrazione della pillola o in menopausa invece crea ipoglicemia.

Queste elaborazioni non sono teorie ma si possono dimostrare con precisione in ogni singolo caso.

Ma in più esistono altre possibilità, che hanno pure una loro logica: una destrimane per esempio può subire per primo un conflitto di paura/schifo e in un secondo tempo anche un conflitto maschile dell’opporsi.

La paziente si trova adesso in una posizione che potrebbe essere definita come costellazione schizofrenica degli zuccheri, fa continuamente sogni di schifo e dell’opporsi. A seconda se sia accentuato il conflitto cerebralmente a sinistra (ipoglicemia) o cerebralmente a destra (diabete), il valore del glucosio nel siero è più basso o più alto.

L’uomo destrimane può subire con il 1° conflitto solo un conflitto dell’opporsi, cioè a livello organico una diminuzione dei valori dell’insulina, cioè un diabete con i valori del glucosio nel siero ematico aumentati. Durante il climax virile, o per esempio in una pseudoterapia che blocca il testosterone, il diabete cambierebbe in ipoglicemia, cioè con i valori del glucagone diminuiti. Allora i medici credono erroneamente che il diabete sia scomparso a causa di una qualsiasi terapia (antidiabetica).

L’uomo mancino subisce naturalmente con lo stesso conflitto (maschile) dell’opporsi un focolaio di Hamer cerebralmente a sinistra con ipoglicemia. Durante il climax virile l’uomo mancino svilupperebbe improvvisamente (per la medicina ufficiale senza causa evidente) un diabete (diabete senile), se il conflitto resta attivo.

Anche in questo caso se si attivano i due conflitti contemporaneamente si tratta di nuovo di due conflitti singoli (= costellazione schizofrenica dei conflitti degli zuccheri).

Adesso la faccenda diventa ancora un po’ più complicata ma rimane logica.

La costellazione corticale, “la costellazione del conflitto degli zuccheri”, l’abbiamo già brevemente nominata, ma un paziente (maschio o femmina) può avere anche un altro conflitto corticale nella cosiddetta zona di territorio a destra o a sinistra.

Da allora in poi reagisce:

– la donna destrimane sull’emisfero destro (ancora libero)

– la donna mancina sull’emisfero sinistro (ancora libero)

– l’uomo destrimane sull’emisfero sinistro (ancora libero)

– l’uomo mancino sull’emisfero destro(ancora libero).

Naturalmente reagisce anche con il relè degli zuccheri correlato.

Esempio:

Un uomo destrimane subisce un conflitto di disputa di territorio (ulcera gastrica o ulcera del dotto biliare), ed in seguito reagisce in modo femminile, sviluppa un conflitto di paura/schifo con ipoglicemia. L’intero processo lo chiamiamo bulimia.

Una tale bulimia può essere sviluppata da un uomo mancino solo in una sequenza differente e con un altro conflitto;

a) conflitto dell’opporsi con ipoglicemia

b) conflitto di disputa di territorio con ulcera gastrica o ulcera dei dotti biliari.

La donna destrimane sviluppa una bulimia nel seguente modo:

a) conflitto di paura/schifo con ipoglicemia

b) conflitto di disputa di territorio con ulcera gastrica o ulcera dei dotti biliari.

La donna mancina sviluppa una bulimia nel seguente modo:

a) conflitto d’identità con ulcera gastrica o ulcera dei dotti biliari

b) conflitto di paura/schifo con ipoglicemia.

Questo principio è valido per tutti i conflitti e le costellazioni conflittuali nella zona del territorio.

Prima di arrivare al cosiddetto “tipo II” o il “tipo II b” con adiposità, bisogna chiarire una cosa fondamentale: il senso biologico del diabete e dell’ipoglicemia.

Come sappiamo, tutti i programmi speciali biologici sensati (SBS) hanno un senso biologico, questo vale anche per il diabete e l’ipoglicemia. Per quanto possa sembrare strano questi SBS, apparentemente opposti, mirano ad un risultato simile: lo scopo è apportare glucosio per i muscoli, più precisamente, per il tremore muscolare nella sensazione di schifo o dell’opporsi a qualcuno o qualcosa.

Nel caso dell’ipoglicemia l’individuo ingurgita rapidamente cibo che causa in breve tempo un aumento di glucosio nel siero e apporto di glucosio per la muscolatura.

Nel caso del diabete il glucosio presente viene offerto maggiormente alla muscolatura abbassando il livello di insulina.

L’adiposità (sovrappeso).

Nel caso dell’ipoglicemia, nella quale l’individuo consuma una grande quantità di cibo per avere sufficientemente glucosio a causa della sensazione di schifo, l’individuo logicamente aumenta di peso, nonostante il conflitto attivo, cioè la simpaticotonia, e si tratta di peso vero, di sostanza!

Un’alternativa importante nel caso di aumento di peso, circa il 90%, è dato naturalmente dalla sindrome con SBS attivo dei tubuli collettori renali, cioè conflitto di ritenzione idrica. Naturalmente la medicina ufficiale non lo prende minimamente in considerazione, in quanto la ritenzione idrica (carcinoma del tubuli collettori renali) in fondo non è collegata con il conflitto degli zuccheri.

Vediamo chiaramente quanti sintomi differenti sono considerati “tipici” per il diabete, mentre l’ipoglicemia non viene neanche considerata una vera malattia (“si può sempre mangiare qualcosa velocemente”).

Perciò tutte le cosiddette “ricerche sul diabete” erano palesemente senza senso, e lo resteranno fino a quando si crederà di poter ignorare la conoscenza della Nuova Medicina Germanica®.

Il diabete nei bambini.

Il diabete nei bambini è altrettanto diffuso come l’ipoglicemia infantile. L’ultima non viene considerata grave, quei bambini sono considerati solo golosi. I conflitti sono identici come negli adulti:

Conflitto di paura/schifo e conflitto dell’opporsi.

Il diabete mellito nei bambini e negli adolescenti viene considerato incurabile poiché l’adulto riesce più facilmente ad evitare i binari. L’adulto può dire: “Questo mi fa schifo, non me lo faccio più fare. Il bambino invece tante volte viene messo di nuovo sullo stesso binario, senza essere interpellato, senza essere preso in considerazione (“Non fare tante storie!”).

Terapie del diabete:

Naturalmente bisogna trovare il conflitto o il meccanismo del conflitto (“prima della terapia gli dei hanno posto la diagnosi”) per risolvere il conflitto e poter evitare i binari.

Fondamentalmente vale la regola: ogni diabete si può curare in questo modo.

La durata del conflitto determina la variazione dei valori di glucosio nel siero. Con ciò non è un dramma se il glucosio nel sangue a digiuno per esempio rimane a 130 mg %. Un valore così permette a chiunque di vivere.

Per rendere sensata la terapia maneggiando in modo responsabile l’insulina, bisogna sapere che in caso di dubbio il troppo di insulina è molto più pericoloso (choc ipoglicemico, a volte con conseguenze mortali!!) del troppo poca insulina. Perfino con 500 mg % di glucosio nel siero non succede normalmente niente. Naturalmente bisogna sondare il terreno per bene all’inizio, riguardo alla situazione del conflitto, dei valori nel siero, dell’assunzione della pillola ecc, per evitare sorprese. E’ altrettanto importante valutare la possibilità di eventuali recidive di conflitto, in quanto non viviamo sotto una campana di vetro. In particolare il terapeuta non deve perdere il coraggio, quando il paziente, dopo un dialogo particolarmente intenso sul suo conflitto, dimostra valori di zucchero più alti invece che più bassi. Il dialogo spesso ha l’effetto di una forte recidiva.

Come in tutti i campi della Nuova Medicina Germanica® non si tratta di trovare il trucco per “eliminare ogni diabete”. Non avrebbe senso. Sono necessari sensibilità e buon senso ed anche la cooperazione dei membri della famiglia coinvolti.

Evitiamo accuratamente di fare da poliziotti del pensiero. Non dobbiamo abusare della fiducia del paziente. Che ci siano sempre dei limiti, ogni terapeuta lo sa bene.

Quando il paziente si rende conto che c’è un maestro all’opera, professionalmente ed umanamente, porterà la fiducia necessaria a questo maestro (che secondo il mio desiderio dovrebbe agire sempre disinteressatamente).

Accanto agli arnesi del mestiere per una momentanea regolazione del diabete secondo la Nuova Medicina Germanica® troviamo anche altri strumenti, per esempio la somministrazione mirata di ormoni (pillola) in una donna mancina si può smantellare il diabete in modo sintomatico, accettando momentaneamente un’ipoglicemia, che forse è più facile da gestire con un assunzione di cibo più frequente.

Nota bene, tutti gli strumenti ausiliari sono di utilizzo passeggero, fino a quando non sia risolta la causa del diabete.

“Il sapere strumentale”, vecchia insulina, deposito di insulina, unità di pane, demolizione degli zuccheri attraverso il movimento, restano naturalmente presupposti. Ripeto, questa terapia sintomatica è nella Nuova Medicina Germanica® solo passeggera, in quanto alla fine il diabete di solito scompare.

Anche se i miei ex colleghi mi hanno tolto l’abilitazione e mi hanno chiuso in prigione per la mia scoperta, in futuro tutti dovranno rispettare i fatti, volenti o nolenti, poiché si sono dimostrati semplicemente corretti.

 Hamer; Il diabete: causa, terapia, guarigione

Copyright by Dr. med. Ryke Geerd Hamer

 

http://www.warmfit.com/wp-content/uploads/2016/01/presentazione20NMG.pdf

 

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Mai
20
Fabio, Sport Masseur

Hamer; la Bulimia, coesistenza di due SBS attivi

dottor g. r. Hamer - official group
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Hamer; la Bulimia, coesistenza di due SBS attivi;  Programmi speciali biologici sensati

secondo la conoscenza della Nuova Medicina Germanica® del Dr. med. Ryke Geerd Hamer

La bulimia: combinazione di due SBS attivi.

La bulimia è una combinazione speciale di due programmi speciali biologici sensati attivi. Grazie alla combinazione ed all’attività di questi due conflitti si forma la cosiddetta costellazione schizofrenica: esistenza contemporanea di due conflitti, DHS con SBS con il loro focolai di Hamer in due emisferi cerebrali differenti.

I conflitti contengono l’ipoglicemia e un’ulcera gastrica.

La sequenza dei conflitti biologici dipende alla lateralità del paziente ed anche dalla sua situazione ormonale (per esempio menopausa, pillola anticoncezionale ecc.). Quando cambia la situazione ormonale facoltativamente cambia anche il sentito del conflitto, cioè lo stesso episodio può essere elaborato in modo del tutto diverso, per esempio nel caso della menopausa la donna può sentire il conflitto non più con un contenuto femminile ma con una decodificazione maschile.

Il test dell’applauso è il metodo più sicuro per accertarsi della lateralità.

Hamer; la Bulimia, coesistenza di due SBS attivi

Hamer; la Bulimia, coesistenza di due SBS attivi

Una donna giovane destrimane per esempio subisce, in caso di un conflitto di paura/schifo (frontomedialmente a sinistra), un’ipoglicemia. Il relè interessato si trova nella zona di territorio femminile a sinistra. Se invece prende la pillola, o se ha subito un conflitto doppio con questa DHS (per esempio contemporaneamente un conflitto di paura/panico), allora l’emisfero sinistro è bloccato e il prossimo conflitto può colpire solo l’emisfero destro, quello maschile. Se lei subisce in seguito (temporalmente a destra) un conflitto di disputa di territorio, lei diventa immediatamente bulimica poiché si trova in costellazione schizofrenica.

Una donna giovane mancina subisce in caso di conflitto di paura/schifo un’iperglicemia, cioè il conflitto colpisce (a causa dell’essere mancina) sul lato opposto destro, maschile. In teoria può subire un altro conflitto di paura/schifo, questa volta con ipoglicemia, ma si trova “solamente” in costellazione schizofrenica. Nel caso subisca anche un conflitto d’identità temporalmente a sinistra, esso cambierebbe emisfero, e organicamente svilupperebbe un’ulcera gastrica e da allora sarebbe bulimica.

Se una donna mancina prende la pillola, reagisce sull’emisfero sinistro femminile, ma come un uomo mancino, le sue sensazioni sono prevalentemente maschili, ma anche un po’ femminili (bi-sex), e quindi adesso può subire come primo conflitto un conflitto di paura/schifo-dell’”opporsi”.

L’uomo destrimane sviluppa da un conflitto di disputa di territorio un’ulcera gastrica (temporalmente a destra). Al 2° conflitto cambia emisfero e allora può subire anche un conflitto di paura/schifo, ma si trova allora automaticamente in una costellazione schizo-bulimica.

Il mancino invece sviluppa con un conflitto di disputa di territorio un carcinoma rettale ulcerosa (temporalmente a sinistra), il quale bloccherebbe l’emisfero sinistro…. Ad ogni cambiamento ormonale le carte vengono di nuovo rimescolate.

Tra mancini e destrimani è invertita solo la relazione tra psiche e cervello. Tra cervello ed organo la relazione è sempre costante. La lateralità ha inizio nel cervello, a partire dal cervelletto tutto è definito secondo la lateralità. Nel tronco encefalico invece non ha praticamente nessuna importanza. Perciò la lateralità è un criterio molto importante nella Nuova Medicina Germanica® e indispensabile per la diagnostica.

Un esempio: una paziente destrimane ha dovuto assistere all’età di 7 anni mentre sua madre veniva violentata da dei russi. Ella subì un conflitto doppio: un conflitto di paura/schifo con stati ipoglicemici ed und conflitto di paura/panico. I conflitti sono rimasti pendenti per anni, attivi, cioè erano sempre attivi ma l’intensità era bassa.

All’età di 17 anni si sposò; poco dopo le nozze ebbe luogo una tremenda lite fra i giovani sposi. Durante questa la paziente subì una DHS, un conflitto di disputa di territorio con ulcera gastrica. Da questo momento in poi era in bulimia. La lite era ricapitata, ma quando faceva pace con il marito, a volte aveva sanguinamenti gastrici nella fase di guarigione. Ogni volte che litigavano di nuovo tornava immediatamente in bulimia.

Il conflitto di paura/schifo è rimasto ancora attivo in modo pendente per molti anni, ogni tanto sveniva (ipoglicemia). Bisogna sapere: un conflitto pendente può accendersi di nuovo in ogni momento, e con il prossimo conflitto il paziente si trova immediatamente in costellazione schizofrenica. Particolarità: il paziente non forma massa conflittuale. D’altro canto si può campare cent’anni con questi conflitti pendenti. Perfino se si riuscisse a risolvere definitivamente il conflitto di disputa di territorio, l’altro non sarebbe ancora risolto. Allora se si potrebbe in modo duraturo evitare la lite di coppia o se il conflitto si risolvesse per esempio con un divorzio, il conflitto di paura/schifo resterebbe ancora attivo in modo pendente. Alcuni conflitti si possono superare solo con un lavoro mentale.

Un altro esempio: ad un ragazzo di 5 anni è stata riempita la bocca con pomodori, cetrioli e pesce in scatola da suo padre, che conosceva quasi solo ubriaco. Vedendo il bambino schifato, il padre lo picchiò, urlò e barbugliò nell’osteria. Il ragazzino vomitò. Il padre si irritò ancora di più e lo picchiò di più. Il ragazzo (destrimane) subì un conflitto di disputa di territorio con ulcera gastrica ed un conflitto d’udito “non credo alle mie orecchie, non può essere” (tinnitus). Il padre riprese immediatamente a riempirgli la bocca di pomodori, cetrioli e pesce in scatola. Il bambino si sentiva schifato in modo indescrivibile, ma il padre “per principio” non lo mollò, perché era ubriaco. Dopo ogni vomito il padre gli riempiva la bocca di nuovo. Cosi il bambino subì pochi minuti dopo il primo conflitto anche un conflitto di paura/schifo.

Da subito era in costellazione schizo-bulimica con diversi binari: ogni volta che si mettevano in tavola pomodori, cetrioli o pesce in scatola gli veniva la nausea o doveva vomitare. Inoltre a causa dell’ipoglicemia provocata dal conflitto di paura/schifo gli veniva la bramosia di mangiare immediatamente qualcosa di dolce. Quando il padre barbugliava perché ubriaco era già sufficiente per la bulimia ed per il tinnitus. I binari sono sempre aspetti aggiuntivi del conflitto o sensazioni nel momento della DHS. Se il paziente più tardi incontra uno di questi binari può già essere sufficiente per una recidiva dell’intero conflitto.

Ma il sapere, se e quali conflitti si possono risolvere, e soprattutto quali non devono essere più risolti, dimostra quale coscienziosità è necessaria nell’utilizzo della Nuova Medicina Germanica®. Il medico della Nuova Medicina Germanica® deve essere formato a livello medico includendo tutte le specialità, deve essere umanamente qualificato ed inoltre deve essere un criminalista (investigatore) in medicina. Si dovrebbe approfondire ancora di più chiedendo, se si tratta di 2 programmi speciali biologici sensati, e qual è il senso biologico per ognuno di essi.

E quale è l’eventuale “senso superiore” in una costellazione schizofrenica? …

La Nuova Medicina Germanica® non ha niente a che fare con ciò che oggi viene chiamato medicina olistica, cosa che comunque nessuno capisce davvero. Essa si orienta strettamente a comportamenti biologici e conflitti e dà nuove regole. La più importante è la conoscenza delle correlazioni tra psiche, cervello ed organo contenuta nella regola ferrea del cancro, cioè la correlazione sistemica, trovata in modo empirico, tra malattia fisica e causa psichica cerebrale.

La regola ferrea del cancro dice che ogni cosiddetta malattia (non solo il cancro) viene attivata da una DHS, cioè da uno choc conflittuale specifico, biologico, che nello stesso momento causa un focolaio di Hamer (HH) dimostrabile con una TAC cerebrale nel relè cerebrale responsabile per l’organo e le alterazioni corrispondenti nell’organo.

La Nuova Medicina Germanica® è un sistema determinato in senso strettamente scientifico: cioè quando si conosce un livello, gli altri si trovano con la logica. Essa fornisce anche le spiegazioni embriologiche ontogenetiche per comprendere perché i relè cerebrali si trovano esattamente nelle loro zone ben definite. La TAC al cervello diventa allora “solo” una conferma per le cose che sapevamo già, una specie di autocontrollo.

La causa della bulimia era fino ad ora sconosciuta. Ma adesso, sapendo la causa, si sa anche la terapia, che risulta inevitabilmente dal sistema.

La Nuova Medicina Germanica® è un sistema logico che comprende tutto, in modo che tutte le cosiddette malattie, in realtà programmi speciali biologici sensati, si inseriscano in modo sensato naturalmente in un insieme organico, mentre prima per esempio non riuscivamo nemmeno a trovare un senso nel presentarsi contemporaneo dei sintomi.

Qual’è probabilmente il senso biologico della bulimia?

Il conflitto di paura/schifo (o nel mancino il conflitto dell’opporsi) deve servire ad evitare un pericolo, il quale ci fa schifo o al quale ci opponiamo.

Nel processo dell’opporsi (contrazione muscolare tonica con tremore) si consumano molti zuccheri (= carburante dei muscoli). Contemporaneamente si riduce la produzione di glicogeno (= antagonista dell’insulina = avversario), in modo che le riserve di zucchero nel fegato non possano essere mobilitate. Le donne svengono per la sensazione di schifo.

Nel conflitto dell’opporsi (nell’uomo destrimane) e nel conflitto di paura/schifo (nella donna mancina) la faccenda è diversa. L’uomo deve resistere al conflitto dell’opporsi, deve vincere la lotta. Perciò la produzione di insulina viene ridotta in modo che possono restare più zuccheri possibili nel sangue (specialmente nella muscolatura). Questo probabilmente è il senso biologico.

Nell’ulcera gastrica il senso biologico è evidentemente quello di rigurgitare il cibo per poter superare meglio l’improvvisa disputa di territorio, in quanto le possibilità con lo stomaco pieno sarebbe minore.

Il “senso superiore” della costellazione bulimica può essere cercato solo nel senso che l’individuo deve continuare a resistere alle recidive delle schifose dispute di territorio. Questo causa il meccanismo altalenante.

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Copyright by Dr. med. Ryke Geerd Hamer

Hamer; la Bulimia, coesistenza di due SBS attivi Hamer; la Bulimia, coesistenza di due SBS attivi Hamer; la Bulimia, coesistenza di due SBS attivi  Hamer; la Bulimia, coesistenza di due SBS attivi  Hamer; la Bulimia, coesistenza di due SBS attivi Hamer; la Bulimia, coesistenza di due SBS attivi Hamer; la Bulimia, coesistenza di due SBS attivi  Hamer; la Bulimia, coesistenza di due SBS attivi  Hamer; la Bulimia, coesistenza di due SBS attivi Hamer; la Bulimia, coesistenza di due SBS attivi Hamer; la Bulimia, coesistenza di due SBS attivi  Hamer; la Bulimia, coesistenza di due SBS attivi  Hamer; la Bulimia, coesistenza di due SBS attivi Hamer; la Bulimia, coesistenza di due SBS attivi Hamer; la Bulimia, coesistenza di due SBS attivi  Hamer; la Bulimia, coesistenza di due SBS attivi  Hamer; la Bulimia, coesistenza di due SBS attivi Hamer; la Bulimia, coesistenza di due SBS attivi Hamer; la Bulimia, coesistenza di due SBS attivi  Hamer; la Bulimia, coesistenza di due SBS attivi  Hamer; la Bulimia, coesistenza di due SBS attivi Hamer; la Bulimia, coesistenza di due SBS attivi Hamer; la Bulimia, coesistenza di due SBS attivi  Hamer; la Bulimia, coesistenza di due SBS attivi  Hamer; la Bulimia, coesistenza di due SBS attivi Hamer; la Bulimia, coesistenza di due SBS attivi Hamer; la Bulimia, coesistenza di due SBS attivi  Hamer; la Bulimia, coesistenza di due SBS attivi  Hamer; la Bulimia, coesistenza di due SBS attivi Hamer; la Bulimia, coesistenza di due SBS attivi Hamer; la Bulimia, coesistenza di due SBS attivi  Hamer; la Bulimia, coesistenza di due SBS attivi  

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