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Mai
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Fabio, Sport Masseur
Hamer: testimonianza sul Morbo di Croup
dottor g. r. Hamer - official group
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Hamer: testimonianza sul Morbo di Croup; Morbo di Croup (laringospasmo stridulo) Testimonianza tradotta dal sito di Pilhar

05.12.2008

Salve Helmut,

anche se la testimonianza che segue risale a qualche anno fa e l’ho anche già pubblicata in un forum, la metto volentieri a disposizione per la pubblicazione ammesso che il contenuto sia corretto.

É anche inerente al periodo prenatalizio.

Tanti saluti

Peter

Hamer: testimonianza sul Morbo di Croup

 Il cosiddetto “Pseudo-Krupp” (dispnea/affanno con infiammazione della laringe) si manifesta prevalentemente nel neonato e nei bambini piccoli e può essere cronico.

Dopo essermi confrontato per la prima volta con questa malattia nel periodo prenatalizio ho cercato di trovare la causa di questa malattia in mia figlia secondo la NMG.

Il risultato delle mie riflessioni è il seguente, ma voglio sottolineare che non sono un terapeuta:

La DHS di un’infiammazione della laringe è un conflitto di spavento/paura (per esempio qualcosa che ci lascia senza parole), perciò un pericolo sconosciuto che si presenta all’improvviso. Nella fase di conflitto attivo non si osservano sintomi importanti. Dopo la soluzione la mucosa della laringe si gonfia, ostacola il respiro e la voce si altera notevolmente.

In internet e nei libri di consigli sulla salute abbiamo letto fra altro che il morbo di “pseudocroup” si presenta prevalentemente nella stagione fredda e può diventare cronico.

La DHS della mia figlioletta (all’epoca di appena 2 anni) era babbo natale!!!

Sono sicuro al 90% che il fattore scatenante fu un episodio improvviso con un bambolotto a misura d’uomo che si è messo improvvisamente a parlare in una mostra mercato piuttosto stretta. Non ci abbiamo riflettuto al momento anche se la sua reazione al momento fu piuttosto imponente. Nelle settimane a seguire ha cercato di mettere da parte questo essere rosso, evitava libricini sul tema e mostrava un’espressione impaurita sentendone parlare. Ad un certo punto abbiamo iniziato a non aumentare, ma a diminuire la paura. A partire dalla terza domenica di avvento era ormai venuta a patti con quest’uomo e da allora non parlava più di babbo natale ma della bambola di babbo natale, di quanto che fosse bravo e del fatto che portasse doni. Non so né come né quando ma evidentemente il conflitto si era risolto o per mancanza di altre esperienze negative o a causa dei discorsi con noi e con la nonna.

Gli attacchi di pseudocroup durante la fase di guarigione sembravano abbastanza pericolosi (tosse abbaiante) ma alla fine non lo erano. Penso che se si evita che il bambino si agiti e pianga (esaudire ogni desiderio) e non si riscalda ma si rinfresca il collo non c’è pericolo di dispnea (affanno) estrema a causa del gonfiore. Il medico di base ci aveva dato supposte di cortisone per il gonfiore in caso di emergenza (pericolo di soffocamento?) ma non ce n’era bisogno.

Finendo la riflessione sulla mia esperienza bisognerebbe valutare bene se utilizzare babbo natale come metodo educativo nei bambini piccoli e/o sensibili o se è il caso di passare nei mercatini natalizi quando fa buio. (Del resto la stagione fredda quando fa buio presto, con i suoi rumori inquietanti, sembra particolarmente adatta a creare conflitti di spavento/paura, cosa che spiega già la particolare predisposizione in quel periodo). Inoltre che questo possa diventare cronico è facile da immaginare (“Tutti gli anni di nuovo”). Nonostante tutto questa malattia è stata un’esperienza di vita per il mio piccolo topolino.

Annotazione:

La bambina è evidentemente destrimane. Se fosse mancina il conflitto femminile di spavento/paura avrebbe colpito il relè dei bronchi e la bambina mancina sarebbe diventata depressiva (silenziosa). Durante la fase di guarigione una bambina mancina non avrebbe reagito con un croup ma con una bronchite (spastica).

Trovare il conflitto nei bambini piccoli di solito è possibile attraverso la madre. Lei conosce il suo bambino meglio di tutti gli altri e conosce tutti i piccoli episodi. Il padre scrivente, Peter, sembra anche lui conoscere molto bene i suoi figli.

Nei asili ecc. il bambino è senza la protezione materna. Se lì vive un conflitto non riesce a sfondare il suo isolamento senza una persona di riferimento. Trovare questo tipo di conflitto non è sempre facile. É però anche non biologico fare accudire i propri figli da persone estranee. Soprattutto negli asili e nelle scuole d’infanzia succedono molti conflitti che spesso durano una vita e anche conflitti che portano ad una costellazione schizofrenica (blocco della maturazione).

Madri, restate con i vostri figli! I vostri figli vi ringrazieranno con la salute e con uno sviluppo magnifico. Esiste di meglio che poter guardare con orgoglio i propri figli? Riempie di senso la propria vita!

Una politica che separa le madri dei propri figli (asili nido) agisce contro la natura umana. Da esperimenti animali si conoscono le conseguenze: malattie, disturbi comportamentali, disturbi dello sviluppo….

è tempo per una politica nuova!

Vedi anche:

SBS: cancro della laringe

Hamer: testimonianza sul Morbo di Croup

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http://www.warmfit.com/wp-content/u ploads/2016/01/presentazione20NMG.pdf

 

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Mai
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Fabio, Sport Masseur
Hamer, testimonianza di cancro ai polmoni
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Hamer, testimonianza di cancro ai polmoni;

Testimonianza tradotta dal sito di Pilhar

26.12.2008

Caro Signor Pilhar,

in modo più o meno diretto o indiretto. Mio padre aveva il cancro ai polmoni, mia madre il cancro al seno. Cioè: mia madre è stata mutilata, terrorizzata per un anno con la chemio, in fine addormentata con la morfina. Mio padre terrorizzato con la chemio, “irradiato”, infine addormentato con la morfina. Anche mia nonna è stata eliminata in ospedale con degli pseudo farmaci. Non posso chiamarli diversamente.

Di persona ho vissuto un cosiddetto cancro osseo con seguente leucemia. Grazie al cielo sapevo all’epoca già della NMG, ne ero convinta e adesso sto benissimo.

Le malattie di cancro aumentano non solo nel mio circondario. E’ spaventoso dover constatare che perfino gli amici e i conoscenti più stretti credono sempre di più alle notizie dei media …

Mi ricordo una Sua frase del 2004: Non è più possibile insegnare a nuotare a chi sta annegando.

Come già detto conosco la NMG abbastanza bene e sono interessata agli aggiornamenti.

Esempio: circa due anni fa mi ha cercato una persona all’epoca estranea. Aveva sentito che conoscevo la NMG. Aveva fatto chemioterapia per 6 mesi e doveva essere operato ma aveva preso paura e voleva sapere di più della NMG.

Andai da lui e trovai le solite cose: dimagrito, quasi calvo, l’odore tipico della chemio nella stanza (ad un certo punto uno sviluppa l’olfatto per queste cose…), debole e psichicamente quasi senza speranza. Mi feci raccontare la storia di quest’uomo (intorno ai 45 anni), cercai la causa della DHS (l’uomo aveva problemi polmonari). Venne fuori che era stato aggredito quattro anni fa durante le vacanze e aveva rischiato di essere strangolato in una piccola officina in Turchia. Per puro caso la gente del luogo aveva sentito le sue grida di panico, si erano avvicinati ed i suoi tormentatori lo avevano lasciato andare.

Perciò un caso tipico di conflitto di paura di morire.

In breve: mi presi cura dell’uomo, gli scrissi cosa mangiare, gli dissi di evitare TUTTO: chemio ed intervento facevano parte del passato! In più gli dissi che ci voleva tempo, circa fino a novembre (ci siamo incontrati la prima volta a febbraio), per eliminare le tossine dal suo corpo. Gli raccomandai di attenersi ai consigli. Ci siamo salutati e nei mesi a seguire ci siamo sentiti alcune volte per telefono. Ha detto in faccia a quelli dell’ospedale che non intendeva farsi avvelenare.

Dopo circa 6 mesi non volevo credere ai miei occhi quando ho rivisto l’uomo: ora pesava più del doppio, i cappelli erano ricresciuti folti, in forma, insomma un successo! Si era attenuto alle raccomandazioni ed aveva anche rinunciato del tutto al consumo di alcool.

Aveva solo piccoli problemi con la vescica a causa di calcoli renali.

L’assistenza sociale l’aveva minacciato di togliergli tutti i sostegni se non acconsentiva ad una terapia, per quanto secondo il suo dire era ormai in salute e avrebbe potuto riprendere il lavoro in pieno.

Queste pressioni hanno ovviamente fatto effetto. L’uomo andò, dopo un po’ di tira molla, di nuovo in ospedale. Circa un mese dopo venni a sapere della sua morte “improvvisa”. Insufficienza cardiaca, mi hanno riferito i suoi parenti.

Cosa ne dice Lei, sig. Pilhar?

Cari saluti, Sandro R.

P.S.

Certamente non sono la persona più intelligente sulla faccia della terra ma uso il mio umile mucchietto di intelligenza per quello che dovrebbe servire. Non mi piace farmi chiamare guaritore miracoloso o discepolo di un guaritore. In fondo non so proprio niente ma riesco a constatare dei fatti, nominarli e quindi ad agire di conseguenza.

Mai il detto “Sapere è potere” ha avuto più significato che ai giorni d’oggi e soprattutto una sana fede in Dio.

Come nell’esempio dico sempre a tutti i coinvolti: quello che farai è la tua decisione!

Non spingo nessuno. Qui c’è la NMG, vai a leggere, informati, è scritto e descritto per l’uomo comune (anch’io non sono un medico). Non bisogna essere un medico per leggere e poter comprendere. Si tratta in prima istanza di comprendere.

Annotazioni:

Si tratta in prima istanza di comprendere! E se avete compreso non avete più paura e non si innestano conflitti secondari e con ciò cancri secondari e così facendo abbiamo una possibilità ottimale di tornare in salute.

Vedi anche:

SBS: cancro ai polmoni

 

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Hamer, testimonianza di cancro ai polmoni

 

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http://www.warmfit.com/wp-content/uploads/2016/01/presentazione20NMG.pdf

Mai
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Hamer; testimonianza: Intolleranza al lattosio
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Hamer; testimonianza: Intolleranza al lattosio;

Testimonianza tradotta dal sito di Pilhar                                                                                            13.12.2008

Salve Sig. Pilhar,

come si siamo accordati poco tempo fa a Karlsbad, Le mando adesso una testimonianza diretta riguardo alla Nuova Medicina Germanica da pubblicare.

Ho 49 anni, sono sposato e ho 2 figli adulti. Mi sono approcciato alla NMG circa 5 mesi fa e ho letto tutto quello che potevo riguardo al dott. Hamer.

All’età di 6 anni sono stato separato per la prima volta dai miei genitori per essere mandato in vacanza/convalescenza. All’età di 6 anni uno non si mette a pensare come sarà essere messo su un treno per essere spedito, per 4 settimane a circa 600 km di casa, fino a quando non arriva il momento. Sul treno e via. Solo una donna estranea mi accompagnava.

I primi 15 giorni sono stati un inferno ed ero costretto a bere latte per la prima volta. Non lo conoscevo, mi sono opposto e ho cercato di rifiutare il latte ma senza successo. Ho rifiutato in parte perfino il cibo, senza successo.

Questo episodio mi è rimasto in mente fino a circa 4 settimane fa e con ciò creava un binario contro il latte. Mia moglie usava per me possibilmente solo latte senza lattosio o panna. Ogni tanto avevo sempre riprovato il latte normale o una bevanda di latte al cioccolato. I risultati erano sempre uguali: nell’arco di 5 o 10 minuti mi veniva una forte diarrea. Lo stesso risultato provocavano salse pronte che contenevano latte in polvere.

Quando uscivamo per andare a mangiare, la corsa al bagno 10 minuti dopo mangiato era messa in conto.

Tutto questo come già detto fino a circa 4 settimane fa. Allora mi tornò in mente il caso gravissimo di tanto tempo fa: le mucche in alpeggio che avevo davanti agli occhi tutti i giorni, il latte che rifiutavo e la separazione brusca. Improvvisamente capii qual’era la causa.

Andai al frigorifero e presi un cartone normale di latte con 3,5% di grassi e bevvi un bicchiere intero in due sorsi ed aspettai. Nulla successe, allora presi un secondo ed un terzo bicchiere ed aspettai la reazione, nulla. Andai a nuotare per circa un’ora con mia moglie e nulla successe.

Volli verificare con esattezza e andai con mia moglie a fare la spesa per comprare 2 litri di una bevanda di latte al cioccolato. Mia moglie era incredula. A casa bevvi 2 litri nei successivi due giorni in orari differenti, a volte prima, a volte dopo mangiato e nulla successe.

Fino ad oggi (12.12.2008) non ho più avuto diarrea.

Posso solo ringraziare il dott. Hamer per la sua lotta per una medicina esatta e quando avrò superato l’esame del corso per corrispondenza di naturopata in psicologia voglio cercare di continuare ad aiutare i miei pazienti sulla base del dott. Hamer. Lotterò a fianco del dott. Hamer per la Nuova Medicina Germanica fino a quando tutti avranno capito.

M.f.G

H.J.H.

Annotazioni:

Il nostro amico reagisce con la parte inferiore dell’intestino tenue (diarrea).

Contenuto del conflitto: non poter digerire un boccone, indignazione indigeribile, spesso conflitto di morire di fame in senso vasto.

La diarrea è la fase di guarigione. Nella fase attiva si trova stitichezza.

Se reagisce anche l’intestino tenue superiore, troviamo, nella fase di guarigione, diarrea e vomito.

Si riesce a vedere bene il conflitto in questa testimonianza:

– Isolamento: il ragazzo di 6 anni è lontanissimo dalla famiglia (madre) che gli da sicurezza. Egli descrive la separazione.

– Colto sul piede sbagliato: non aveva mai bevuto latte.

– Altamente acuto, drammatico: non voleva bere il latte, lo vedeva come un’indignazione indigeribile. Ha perfino rifiutato del tutto il cibo in certi momenti (morire di fame).

Notate: il conflitto stesso, la DHS, è questione di un attimo! Tutti e tre i criteri devono esserci e in quel momento viene associato il contenuto del conflitto. In questo caso “l’indignazione indigeribile con l’aspetto di morire di fame”! In questo preciso momento vengono programmati i binari, in questo caso il latte.

Un conflitto è risolto quando non esiste più nessun binario. I binari si risolvono quando il momento scatenante diventa inesistente, quando non può più capitare.

All’epoca il nostro amico aveva sei anni, era un bambino. Oggi ha 49 anni ed è padre di 2 figli ormai adulti.

Quello che gli è capitato allora oggi non gli può più succedere. Il conflitto di allora oggi è inesistente per lui.

43 anni di sofferenze e inconvenienti si sono risolti nel nulla dopo il riconoscimento e la comprensione delle correlazioni.

La Germanica non ha costi e non ha effetti collaterali. Con la Germanica il paziente è il capo delle sue faccende altamente personali. Tra lui e la sua salute non si interpone né medico né farmaco.

La Germanica è la medicina della libertà!

Vedi anche:

SBS: Cancro dell’intestino

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Hamer; testimonianza: Intolleranza al lattosio

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Mai
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Fabio, Sport Masseur
Hamer, Testimonianza, Tendine d’Achille
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Hamer, Testimonianza, Tendine d’Achille;

Ciao alla famiglia Pilhar,

stimolato dalle testimonianze sulla vostra homepage vorrei riportare un mio episodio affascinante con la Nuova Medicina Germanica.

Gioco a calcio con tanta passione. Da circa 15 anni però si ripetevano disturbi al tendine d’Achille che mi rovinavano il piacere del calcio. Iniziava regolarmente quando i campi di gioco cominciavano ad indurirsi, cioè andando verso l’estate. Più giocavo su campi duri più peggioravano i disturbi.

Ad un certo punto non mi allenavo più per niente durante la settimana.

Alzandomi, dopo una partita, la mattina dopo ci mettevo mezz’ora prima di camminare discretamente. Ho provato di tutto per poter governare questi dolori: fisioterapia, plantari speciali per i piedi, impacchi di ricotta, cambi rivolti ad un’alimentazione naturale.

La diagnosi dopo una TAC: inizio di degenerazione.

Per me era un dato di fatto che i miei tendini d’Achille non tolleravano il carico su campi da gioco duri, essiccati. Quando i tendini d’Achille non stavano più al gioco restavo in panchina per qualche partita. Verso l’autunno (campi bagnati) miglioravo regolarmente e durante l’inverno mi riprendevo del tutto. Di guardare i miei problemi con i tendini d’Achille dal punto di vista della Germanica non mi era neanche venuto in mente.

Una sera all’inizio di agosto, coricato nel letto, ho preso in considerazione le malattie che mi si erano presentate durante la vita, dal punto di vista della Germanica. Fra l’altro mi erano venuti in mente i tendini d’Achille e cominciai a pensare: e se non fossero neanche i campi duri ad essere responsabili per i disturbi ma magari un binario che vuole ricordarmi qualcosa, che vuole avvisarmi di un pericolo? Allora questa DHS dovrebbe risalire a circa 15 anni fa come mi insegna la durata dei disturbi.

Improvvisamente mi venne in mente:

Era da un po’ che il tempo era soleggiato. Noi giocavamo in casa e il campo era durissimo. Ho fatto un passo lungo e sono atterrato con tutto il peso sul tallone destro. Avevo avvertito un dolore pungente, all’attacco del tendine d’Achille, tanto che non riuscivo più ad appoggiare il piede. Ci sono volute 4 settimane prima di poter di nuovo caricare il piede.

Ho messo in chiaro la situazione di allora ed è diventato evidente che la storia era passata da 15 anni e non aveva più nessun significato per me.

Nel mese di agosto ho poi giocato diverse volte su campi da gioco duri ed i giorni seguenti non avevo nessun disturbo. Non potevo crederci e lo tenni per me. Meglio aspettare e vedere il risultato dopo carichi più pesanti.

6 settimane fa abbiamo avuto una partita su un campo sintetico che è fatto molto male. Fondamentalmente è di cemento, coperto da un tappeto sottile. Volevo proprio vedere adesso! Normalmente dopo una partita su campo sintetico avrei dovuto riposare per 2 settimane e la mattina dopo sarebbe stato un inferno.

Ho corso e giocato senza riguardo e mi sono completamente sfinito.

La mattina dopo mi sono alzato dal letto, mi sono messo davanti a mia moglie facendo finta di non poter camminare. Poi mi sono messo a ballare e mi veniva terribilmente da ridere.

Ormai ho ripreso anche a correre sull’asfalto. Non ho più nessun disturbo. Mi sento come rinato dal punto di vista sportivo.

Con gratitudine

Tobias G.

Annotazioni:

Il dott. Hamer dice: “Se c’è qualcosa (sintomi), c’è qualcosa. Se non c’è niente, non c’è più niente.”

La Germanica non vale in caso di incidenti. Ma con un incidente possono verificarsi dei conflitti che poi definiscono dei binari. Tobias ha subito un conflitto di crollo dell’autostima con il binario “attività sportiva su terreno duro”.

Nella fase attiva il tendine necrotizza (nessun dolore). Nei casi più gravi può portare ad una rottura del tendine. Nella fase di guarigione il tendine viene riparato con gonfiore dei tessuti (dolori) ed alla fine della guarigione è più spesso di prima. Questo è anche il senso biologico di questo SBS.

Suppongo che in questo crollo di autostima ha reagito contemporaneamente anche l’osso dove si attacca il tendine d’Achille. L’osso reagisce come il tendine (mesoderma): con necrosi nella fase attiva (senza dolore), riparazione nella fase di guarigione con gonfiore (dolore) ed alla fine della guarigione l’osso è più stabile di prima (senso biologico).

Vedi anche:

SBS: Cancro dell’osso

http://www.warmfit.com/wp-content/uploads/2016/01/presentazione20NMG.pdf

Hamer, Testimonianza, Tendine d'Achille

 

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Mai
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Fabio, Sport Masseur
Hamer, Polmone, seno, intestino
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Hamer, Polmone, seno, intestino ; la mia esperienza con la “Nuova Medicina” del dr. Ryke Geerd Hamer

Sono nata nel 1938. All’età di 38 anni smisi bruscamente di prendere la pillola dopo averne fatto uso per alcuni anni. Breve tempo dopo notai con grande spavento un nodulo palpabile al seno destro.

Questa constatazione mi colpì come una mazzata. Ero completamente presa dal panico. Riuscivo a malapena a compiere il mio dovere quotidiano, di notte mi svegliavo regolarmente alle quattro, il busto bagnato di sudore freddo. Cominciai a perdere peso e dopo alcune settimane mi resi conto di perdere regolarmente 1 kg alla settimana. Mangiare di più non faceva effetto. Feci passare alcune settimane e nel frattempo avevo perso 9 kg quando finalmente mi feci forza e decisi di andare dal ginecologo.

Davanti alla porta dello studio, mettendo la mano sulla maniglia, mi prese un tale panico che non entrai neppure, ma ripresi la strada di casa piena di risentimento.

Non avevo ancora fatto parola né con mio marito né con la mia famiglia del mio sospetto di avere un cancro al seno. É nel mio carattere di cercare di risolvere i problemi di qualsiasi tipo prima per conto mio e, solo quando mi è chiaro quale soluzione scegliere, di comunicarlo agli altri.

Sulla via del ritorno a casa riflettei su cosa mi convenisse fare visto che non mi sembrava più possibile andare dal medico. Quando ero giovane avevo imparato una volta da un insegnante saggio che se non si sa cosa fare bisogna riflettere su cosa NON bisogna fare, questo restringe la scelta e la decisione diventa più facile.

Infatti sapevo cosa non volevo: farmi tagliuzzare e vedere la mia famiglia per mesi o anni in preda al panico. La mia conclusione: non mi restava che prendere le cose come venivano, quando arriverà la mia ora non potrò comunque farci niente.

Da quel momento in poi mi resi conto che quasi niente riusciva più a farmi perdere le staffe o ad agitarmi.

(Abbiamo 3 figli maschi che a quell’epoca erano adolescenti perciò non mancavano né lavoro, né stress, né altre agitazioni.) Non avevo più nessun tipo di paura. Ero preparata al fatto che ogni settimana poteva essere l’ultima, tanto più che mi resi conto di non avere quasi più forza e di aver bisogno di molto sonno. Di giorno riuscivo a malapena di stare alzata per 2 ore, poi praticamente crollavo dove mi trovavo. Di notte iniziai a sudare fortemente tanto da dover cambiare la camicia da notte almeno un volta per notte. Questo sintomo mi fece pensare che almeno il sudore caldo era meglio di quello freddo. Dopo alcune settimane notai, con la tosse al mattino, del catarro con sangue.

Del resto non mi faceva male da nessuna parte e in fondo avevo chiuso con la mia vita tanto che anche questo sintomo l’ho sopportato in silenzio e da sola.

Nel frattempo mi era chiaro che avevo un cancro ai polmoni e il nodulo nel seno non era più così importante. Se avessi parlato con un membro della famiglia sarebbe stata inevitabile una discussione sugli approcci medici e in quel momento non mi sentivo in grado di affrontare una discussione, ne ero certa. Il mio peso corporeo era abbastanza ridotto, ma ero già contenta di non calare ulteriormente.

Mi resi conto di avere anche un cancro all’intestino solo quando non andavo più di corpo normalmente, ma piuttosto le feci presero prima una forma sottile, come di una matita, per poi scomparire quasi del tutto. Inizialmente mi sono aiutata con le solite tisane lassative fino a quando non ho trovato per caso il libro di Maria Treben “La farmacia di dio”. Allora ho preso l’abitudine di bere i tipi e le quantità di tisana consigliate nel libro. In quel modo riuscii in maniera molto meno fastidiosa a stimolare il mio intestino e, anche col passare del tempo, non mi creò problemi.

Il tempo di maggior panico però fu durante la primavera del 1976 e mi ricordo ancora che pensavo di non poter mai più assistere allo sbocciare degli alberi. Erano già passati l’estate e l’autunno, l’inverno stava per finire e in primavera c’ero ancora. La mia relativa guarigione la ritenni inizialmente quasi un miracolo, anche se per alcuni anni ho dovuto stimolare la funzione intestinale.

Nel corso di vari anni continuai a macinare che probabilmente c’era qualcosa di errato nelle informazioni sulle malattie di cancro in quanto le persone che si ammalavano nella mia parentela, tra i miei conoscenti e tra i vicini di casa, tutti si facevano trattare dalla medicina con i soliti rimedi e i soliti interventi solo che la maggior parte di loro era morta al massimo dopo un anno. Perché, perché mi chiesi sempre di nuovo, avevo potuto io superare queste malattie da sola senza nessuna terapia?

Poiché non ero mai più andata a fare una visita medica non sapevo con esattezza se avevo superato del tutto queste malattie, ma non mi importava in fondo, vivevo senza disturbi. Ogni tanto avevo sensi di colpa non andando mai alle visite preventive del cancro come ormai era consigliato ed anche pagato dalla mutua.

La possibilità che le mie malattie di cancro potessero riprendere un volta o l’altra e che forse una seconda volta non sarei sopravvissuta non l’ho mai esclusa del tutto.

Ricordo ancora che per anni ho conservato una scatola di sonniferi nell’ultimo angolo di un armadio della cucina, per l’emergenza. Non dovevo temere che qualcuno della famiglia avrebbe potuto trovarli. Chi, di tre figli maschi e un marito, si sarebbe interessato a quel territorio?

Con ciò per 17 anni è rimasta aperta la domanda: perché ero sopravvissuta a queste malattie senza terapia medica?

Solo alla fine del 1993 quando, spinta dalla preoccupazione per mio marito che aveva ricevuto la diagnosi cancro ai polmoni e cancro al secondo rene (il primo gli era stato tolto chirurgicamente nel 1991), sono andata in una grande libreria con l’idea che dovevano esserci delle informazioni per l’aiuto e l’autoaiuto in caso di queste malattie e lì trovai un umile libricino nel quale si trovava anche un articolo sulla “Nuova Medicina” del dr. Hamer.

Per me era arrivata l’ora della verità.

Leggendo l’articolo all’inizio mi cedevano le ginocchia poiché compresi che tutto si era svolto secondo delle leggi programmate e che avevo trovato le cosiddette soluzioni dei conflitti, almeno per il conflitto più grave, grazie ai miei pensieri definitivi e irremovibili.

Finalmente potevo spiegare a mio marito cosa mi era successo tanti anni fa ed ero anche sicura che la soluzione dei suoi conflitti biologici ora sarebbe stata solo un gioco da ragazzi e che avrebbe rifiutato le terapie consigliate a cuor leggero, ma purtroppo avevo sbagliato completamente i calcoli. Né poteva comprendere e seguire con facilità il modo di pensare della “Nuova Medicina” né riusciva a credermi senza ulteriori dubbi sul fatto che io avessi mai avuto un cancro.

Il caso di mio marito è descritto per esteso nell’opera “Documentazione di Celle” del dr. Hamer. Ci sono stati regalati ancora 1 anno e mezzo con una buona qualità di vita.

Una volta ho potuto aiutare mio marito di venire fuori dalle paure e dal panico. Una seconda volta, al presentarsi di recidive come pure con danni conseguenti alla chemioterapia, non mi è stato concesso. Devo anche presupporre che mio marito non sia mai riuscito a superare del tutto le sue profonde paure di questa malattia.

Quanto ero stata coinvolta nelle faccende di mio marito mi è diventato chiaro solo quando alla fine del 1995 ho fatto valutare una TAC cerebrale attuale dal dott. Hamer.

Per primo egli ha riconosciuto le mie malattie di cancro descritte prima; erano però di nuovo debolmente attive.

Vorrei segnalare ancora uno strano sintomo, che ho avuto per un periodo più lungo, dopo la morte di mio marito: sotto la scapola sinistra sentivo un dolore reumatico. Durante il giorno non lo notavo, ma potevo osservare che si presentava sempre dopo le ore 21. Ho trovato la causa abbastanza in fretta: eravamo andati per 20 anni in un circolo di ballo e in questa zona, sotto la scapola sinistra, è poggiata la mando del partner nella postura corretta nel ballo. Avevo un conflitto di separazione che andava in profondità e aveva un aspetto brutale, era coinvolto il periostio nella zona indicata. L’orario del gruppo di ballo era sempre stato di sera dalle 21.15 alle 22.45. Dovevo farmi una ragione della separazione e come segno di guarigione si è presentato il dolore reumatico.

Questa è una parte della mia esperienza con la “Nuova Medicina” fatta in un periodo in cui fondamentalmente il sistema di pensiero non esisteva ancora…

Annotazione:

Di nuovo c’è solo il nome nella Nuova Medicina. Queste 5 leggi biologiche funzionavano da sempre. Molte cose che il dr. Hamer ha descritto nei suoi libri in modo che possiamo comprenderle facilmente, in fondo le sappiamo già. Molte cose si trovano per esempio nei detti popolari: “Mi ha colpito come una mazzata!” (choc conflittuale), o “Non riuscivo a sopportarlo!” (crollo dell’autostima), o “Il pensiero di quell’episodio non mi da tregua!” (conflitto attivo).

In fondo la Nuova Medicina Germanica® è facile da comprendere. Nei dettagli diventa un po’ più difficile.

La Nuova Medicina Germanica® ci spiega come funziona il nostro corpo. Grazie alla conoscenza dei suoi processi abbandoniamo il panico.

Le cosiddette “metastasi” non sono nient’altro che altri processi cancerogeni autonomi, causati nella maggior parte dei casi dal panico (choc da diagnosi, da prognosi ecc.).

I pazienti, che non si lasciano prendere dal panico o che trovano rapidamente una via d’uscita dal panico, hanno maggiore possibilità di sopravvivenza.

La cosa bella della Nuova Medicina è che non bisogna “crederci”!

La si può verificare sul proprio corpo.

Allora, invece di credere, sappiamo ed il panico svanisce.

Colui che è saggio si occupa del tema medicina fino a quando è in buona salute. In quei momenti è libero dalla pressione, dalla paura e dalla fiacchezza dovute alla malattia.

Egli sa: la responsabilità per il proprio corpo non si può comunque delegare. Ogni medico invece pretende subito, all’inizio dei trattamenti, una firma dal paziente …

Vedi anche:

SBS: Cancro al seno

SBS: Il polmone

SBS: Cancro all’intestino

http://www.warmfit.com/wp-content/uploads/2016/01/presentazione20NMG.pdf

Hamer, Polmone, seno, intestino

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Mai
7
Fabio, Sport Masseur
Hamer, Perforazione dello stomaco
dottor g. r. Hamer - official group
0

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Hamer, Perforazione dello stomaco;

Perforazione dello stomaco

Testimonianza tradotta dal sito di Pilhar

Un’ infermiera professionale descrive il caso di sua madre 03.09.1993

Le mando la testimonianza sulla malattia di mia madre che era ammalata di cancro e che riesce adesso a condurre di nuovo una vita degna di essere vissuta, grazie al dr. Hamer.

Naturalmente può pubblicare il caso, sperando di dare coraggio alle persone che ne hanno bisogno o di aiutargli perfino.

Circa 3 anni fa mia madre subì una perforazione dello stomaco. Venne effettuata una resezione dello stomaco con metodo Billroth II. In quell’occasione vennero tolte anche una parte del duodeno e la milza. Secondo il parere medico era una cosa benigna.

Alcuni mesi dopo mia madre accusava difficoltà alla deglutizione, sintomi di paralisi e dolori alla gamba e al braccio sinistro. Venne eseguito un esame con mezzo di contrasto allo stomaco, durante il quale ella aspirò (a causa della paralisi di deglutizione) una parte del mezzo di contrasto con una conseguente polmonite da aspirazione molto insistente.

Vennero eseguite una TAC del cranio e dell’addome, nelle quali si constatò una cosiddetta metastasi cerebrale di 1,5 cm e delle metastasi epatiche diffuse. Venne posizionato un sondino gastrico in quanto non riusciva più a deglutire.

I medici ci informarono del suo stato dicendo che non avevano più senso né chemio né radioterapia.

Le davano ancora qualche ora o al massimo qualche giorno di vita e non volevano importunarla ulteriormente. Anche lei sentiva di avvicinarsi alla fine e chiese di essere portata a casa.

Da una conoscente venni a sapere del metodo del dr. Hamer di trattare il cancro e della signora X di XXX, la quale collaborava col dr. Hamer.

Abituata come infermiera professionale alla cura di pazienti gravi, riportammo mia madre a casa.

Naturalmente ero molto scettica verso la Nuova Medicina, ma quando si tratta della propria madre si prova di tutto visto che non la si vuole perdere.

Mandai le TAC alla signora X. Telefonicamente la signora X mi dava istruzioni e mi disse che mia madre aveva un conflitto dell’acqua.

Ne parlai con mia madre e lei mi raccontò alcuni episodi della sua vita inerenti la sua infanzia in riva ad un lago.

Per esempio: un ragazzino del vicinato, al quale voleva molto bene, era annegato nel lago. Una volta andò con un altro compagno di gioco in barca. All’epoca non sapeva ancora nuotare ed aveva il terrore di cadere in acqua e di annegare.

Questa paura dell’acqua la perseguitò ancora, negli anni più tardi, quando aveva già dei figli. Quando noi (i suoi figli) eravamo fuori a giocare e non ci trovava subito, andava a cercarci presso il ruscello.

Secondo consiglio del dr. X, prendeva anche del cortisone ad un dosaggio minimo.

Lo stato di mia madre migliorava di giorno in giorno. Ha ripreso a mangiare, il sondino gastrico è stato tolto… Si rinforzava visibilmente e riprese speranza. A poco a poco ha ripreso a gestire la casa. É diventata più attiva di prima. Il giardino è diventato il suo hobby. Va a nuotare, viaggia molto. A parte qualche restrizione per i pasti per 3 anni ha condotto una vita degna di essere vissuta.

Circa 3 mesi fa le è morto il cane. Lo aveva da 11 anni.

Tutti i figli erano già fuori casa e le sue attenzioni ruotavano intorno a questo cane. Era coccolato e amato. La morte del cane per lei è stato uno shock.

Diventò depressa, manifestava di nuovo disturbi nella deglutizione ed una sintomatologia da emiparesi. Naturalmente le abbiamo procurato in fretta un cucciolo nuovo.

Mia madre venne portata di nuovo in ospedale. Si fece una TAC cerebrale. C’era di nuovo un focolaio nel cervelletto. In ospedale venne proposta una terapia con i raggi gamma che lei rifiutò.

Il suo stato peggiorava sempre più, era molto debole, aveva forti dolori, disturbi cardiaci e disturbi della parola. Dopo una terapia col cortisone venne dimessa dall’ospedale.

Mi misi di nuovo in contatto con la dr. ssa X e le mandai la Tac cerebrale. Naturalmente si trattava di un conflitto di separazione (morte del cane). Con il cortisone e il cagnolino comincia a migliorare lentamente.

I dolori sono scomparsi, l’appetito è tornato e ha cominciato a fare progetti per il futuro.

La dr. ssa X ha fatto coraggio a tutti noi per superare questo periodo difficile. Senza di lei e naturalmente senza il dr. Hamer non ce l’avremmo fatta. Ho imparato molte cose della vita e la cosa positiva: non ho più paura del cancro!

PS:

Se intende pubblicare la testimonianza La prego di correggere eventuali errori.

 Hamer, Perforazione dello stomaco

Nota d.R.: Il cortisone è un farmaco potente che può aumentare la ritenzione di liquidi, se ci sono i tubuli collettori attivi, e quindi far peggiorare i sintomi. E’ bene che a prescriverlo sia un medico che conosca la NMG e che abbia visto una TAC recente del paziente.

http://www.warmfit.com/wp-content/uploads/2016/01/presentazione20NMG.pdf

 

 

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Mai
7
Fabio, Sport Masseur
Hamer; Congiuntivite contagiosa
dottor g. r. Hamer - official group
0

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Hamer; Congiuntivite contagiosa;

Testimonianza tradotta dal sito di Pilhar

3.12.2008

Egregio Signor Pilhar,

oggi vorrei mandarle la mia testimonianza riguardo alla congiuntivite o anche riguardo ai “virus contagiosi” che dicono circolino negli asili dell’infanzia.

Nostro figlio di 3 anni poco tempo fa ha sviluppato una congiuntivite, come unico bambino in lungo ed in largo (contagio?), la quale, inoltre, passò senza problemi.

Aveva subito uno “shock da separazione” a causa dell’inizio dell’asilo o per meglio dire uno shock da perdita, poiché perdeva di vista la madre (conflitto di separazione visiva).

L’inizio della frequenza all’asilo risale a due mesi fa, ma la congiuntivite si è manifestata solo adesso.

Circa una settimana fa anche mio marito ha avuto una congiuntivite che è passata velocemente e senza problemi.

Nel caso di mio figlio erano coinvolti entrambi gli occhi, pure nel caso di mio marito ed infine anch’io ne ho sofferto su entrambi gli occhi.

Era contagioso o abbiamo sofferto dello stesso conflitto? Sono sicura che non fosse una “malattia contagiosa” altrimenti anche altri bambini dell’asilo avrebbero dovuto sviluppare una congiuntivite.

Voglio far presente: mio figlio frequenta l’asilo circa dal settembre 2008 (per mezza giornata). Da allora ho aumentato lentamente il tempo di permanenza. Adesso ci fa anche pranzo, ci dorme senza problemi e con grande gioia.

Contemporaneamente ha sviluppato la congiuntivite.

Pure mio marito si è reso conto che il “grave dolore di separazione” era passato, con la conseguente sua congiuntivite.

Io ci ho messo un po’ di più, dopo aver iniziato un corso di aggiornamento, il “povero bambino” deve anche mangiare e dormire all’asilo. In più è capitato che la sua signorina dell’asilo è stata sostituita per 2 settimane da un’altra ed io avevo paura (madre apprensiva) su come il bambino potesse superare il tutto. Il mio corso di aggiornamento dura già da 2 settimane, al bambino piace andare all’asilo ed io ne sono finalmente convinta e consapevole. Conseguenza: la mia congiuntivite.

Solo nostra figlia grande (12 anni) è stata risparmiata dalla congiuntivite perché non soffre ancora così tanto di queste cose come un adulto.

Un medico della medicina ufficiale direbbe probabilmente che semplicemente non si è contagiata.

É stato molto interessante osservare tutto e aspettare semplicemente cosa stava per succedere.

Se non avessi saputo della Germanica sarei andata, piena di preoccupazione, dal medico, mi sarei fatta coprire di pomate, sarei occupata ancora oggi a spalmare pomate e sarei di qualche euro più povera.

Tanti saluti

Famiglia K.

Annotazione:

Secondo la quarta legge biologica della Germanica non esiste il contagio in quanto, secondo questa legge della natura, è compito dei microbi (funghi, batteri fungiformi, batteri, virus) aiutare nella fase di guarigione.

I microbi governati dal cervello antico (funghi e batteri fungiformi) demoliscono ora i tumori formatisi nella fase attiva ed ormai inutili.

I microbi governati dal neoencefalo (batteri e virus) aiutano a riempire i ” buchi” (necrosi, ulcere) formatisi nella fase attiva.

In altre parole, il senso dei microbi è quello di ripristinare lo “stato iniziale”.

Caro lettore, Lei conosce il fenomeno della guarigione spontanea. Si vede, per esempio nella TAC di un organo, un tumore e dopo qualche settimane o qualche mese questo tumore improvvisamente è scomparso, senza che il paziente abbia fatto nessuna terapia. Questo viene chiamato guarigione spontanea, cioè guarigione senza aggiunta terapeutica, da forza propria.

Questo lavoro lo compiono i microbi nella fase di guarigione. I microbi sono i nostri aiutanti non i nostri “nemici”.

Gran parte dei pazienti arriva alla medicina ufficiale durante una fase di guarigione, visto che in quel momento hanno il maggior numero dei sintomi (febbre, fiacchezza, dolori, crisi). I medici ufficiali trovano i microbi al lavoro. Tutte le “infiammazioni” o le “infezioni” sono sempre fasi di guarigione. Solo che i medici ufficiali pensano (Pasteur) che il microbo abbia causato questi sintomi. In realtà la causa era il conflitto ed infatti, a questa fase di guarigione piena di sintomi, precede sempre anche una fase di (quasi) uguale durata di conflitto attivo, che non viene quasi mai notata in quanto i sintomi nella fase attiva sono quasi sempre minimi.

La medicina ufficiale ha dichiarato “cattivi” i microbi e li combatte con antibiotici e vaccini. Inoltre, la medicina ufficiale detiene la teoria del contagio.

Il caso descritto sopra dimostra bene come si formi una tale “epidemia”. Se molte persone nello stesso momento hanno gli stessi sintomi significa che, proprio molte persone, nello stesso momento, hanno lo stesso conflitto. É così semplice.

È relativamente semplice portare ad absurdum la medicina ufficiale grazie alle sue stesse riflessioni. Il bambino dell’esempio ha reagito per primo con la congiuntivite. Dal punto di vista della medicina ufficiale come è spiegabile il primo caso in una tale epidemia? Il primo caso non può essersi contagiato. Perché non tutti vengono contagiati? In questo caso la medicina ufficiale ragiona con un sistema immunitario forte dei non contagiati.

Tutti noi abbiamo già potuto osservare che dopo essere stati “contagiati” si può guarire senza aver fatto niente. Come è possibile? Secondo la medicina ufficiale ci siamo contagiati proprio perché il nostro sistema immunitario era debole. Con un sistema immunitario debole i microbi infuriano nel nostro corpo. Che cosa, per amor del cielo, ci ha fatto guarire? Non avremmo dovuto per forza di cose soccombere con un sistema immunitario debole?

La medicina ufficiale ha anche la teoria degli anticorpi. Su questa teoria è basata l’idea del vaccino. Si immettono “agenti patogeni” nel corpo ai quali si dovrebbe reagire con una risposta immunitaria che renderebbe ad esso immuni. Questo è quanto.

Supponiamo che Lei una volta abbia avuto una rinite. Secondo la medicina ufficiale Lei ha preso un’infezione da virus (i quali non sono mai stati isolati in laboratorio, perciò nessuno gli ha mai visti = paura del maligno invisibile). Supponiamo che Lei sia sopravvissuto a questa rinite e sia tornato in salute: secondo la medicina ufficiale il Suo buon sistema immunitario ha vinto sui microbi cattivi. Fondamentalmente dovrebbe essere diventato immune contro la rinite, cioè non dovrebbe più avere una rinite in tutta la vita.

Ma questo contraddice ogni nostra esperienza personale. Cosa capita con la rinite cronica…?

Un’altra volta: secondo la Germanica non esiste il contagio!

Hamer; Congiuntivite contagiosa

Tornando alla testimonianza: la congiuntivite è una fase di guarigione di un conflitto di separazione visiva, di aver perso qualcuno di vista, o di non voler più vedere qualcuno (di voler essere separato visivamente, “sparisci dalla mia vista”). La lateralità è determinante.

Il bambino ha reagito con entrambi gli occhi, cioè sul lato madre/figlio (per la madre) e sul lato del partner (per il padre).

Perché però hanno reagito bilateralmente anche la madre ed il padre?

Reagendo solo per il figlio avrebbero dovuto sviluppare una congiuntivite solo sul lato madre/bambino. Suppongo che si tratti in questo caso della sostituta della signorina del asilo. I genitori soffrivano per il loro bambino ed in più per la tata sostituita alla quale avevano affidato il bambino (partner).

Vedi anche:

SBS: malattie degli occhi

 

 

 

 

http://www.warmfit.com/wp-content/uploads/2016/01/presentazione20NMG.pdf

Hamer; Congiuntivite contagiosa Hamer; Congiuntivite contagiosa Hamer; Congiuntivite contagiosa Hamer; Congiuntivite contagiosa Hamer; Congiuntivite contagiosa Hamer; Congiuntivite contagiosa  Hamer; Congiuntivite contagiosa Hamer; Congiuntivite contagiosa Hamer; Congiuntivite contagiosa  Hamer; Congiuntivite contagiosa Hamer; Congiuntivite contagiosa Hamer; Congiuntivite contagiosa Hamer; Congiuntivite contagiosa Hamer; Congiuntivite contagiosa Hamer; Congiuntivite contagiosa Hamer; Congiuntivite contagiosa Hamer; Congiuntivite contagiosa Hamer; Congiuntivite contagiosa  Hamer; Congiuntivite contagiosa Hamer; Congiuntivite contagiosa Hamer; Congiuntivite contagiosa  Hamer; Congiuntivite contagiosa Hamer; Congiuntivite contagiosa Hamer; Congiuntivite contagiosa  Hamer; Congiuntivite contagiosa Hamer; Congiuntivite contagiosa Hamer; Congiuntivite contagiosa Hamer; Congiuntivite contagiosa Hamer; Congiuntivite contagiosa Hamer; Congiuntivite contagiosa  Hamer; Congiuntivite contagiosa Hamer; Congiuntivite contagiosa Hamer; Congiuntivite contagiosa  Hamer; Congiuntivite contagiosa Hamer; Congiuntivite contagiosa Hamer; Congiuntivite contagiosa Hamer; Congiuntivite contagiosa Hamer; Congiuntivite contagiosa Hamer; Congiuntivite contagiosa Hamer; Congiuntivite contagiosa Hamer; Congiuntivite contagiosa Hamer; Congiuntivite contagiosa  Hamer; Congiuntivite contagiosa Hamer; Congiuntivite contagiosa Hamer; Congiuntivite contagiosa  Hamer; Congiuntivite contagiosa Hamer; Congiuntivite contagiosa Hamer; Congiuntivite contagiosa 

Mai
7
Fabio, Sport Masseur
Hamer: Nodulo alla lingua
dottor g. r. Hamer - official group
0

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Hamer: Nodulo alla lingua;

Testimonianza tradotta dal sito di Pilhar

01.02.2009

Stimolata dalle tante testimonianze degli ultimi tempi vorrei anch’io comunicare alcune esperienze che ho fatto, poco tempo fa, e che riesco ad inquadrare con precisione. (Studiando sono riuscita ormai ad inquadrare quasi tutti i disturbi della mia salute dall’infanzia ad oggi.)

Conosco la NMG da circa 14 anni e me ne occupo intensamente da circa 8, vado a molti seminari e conferenze godendone ed imparando sempre molto. Ho perfino avuto la fortuna di partecipare ad un seminario durante un weekend tenuto dal dr. Hamer stesso, ne sono rimasta molto impressionata. Frequento regolarmente dei gruppi di studio nelle mie vicinanze. Non passa giorno, quasi, in cui non guardo la Tua homepage per le novità o in ricerca di testimonianze o SBS inerenti a temi che al momento mi interessano particolarmente.

Sono infinitamente grata al dr. Hamer per le sue scoperte e a te per la diffusione instancabile della conoscenza delle correlazioni tra psiche, cervello ed organo. Da molti anni ormai posso riconoscere in me stessa, nella mia famiglia e nei miei vicini, i vari conflitti e le loro conseguenze. A volte riesco perfino, nel momento stesso che succede una determinata cosa, a prevederne le conseguenze.

….. tralascio ulteriori lodi alla NMG

……

Poco tempo fa ho fatto un’esperienza con la mia lingua. Quest’esperienza è come sempre corretta al 100%, come ho potuto verificare.

Improvvisamente mi è venuto un nodulo di circa 1 cm e mezzo sulla lingua. Precedentemente era successo il seguente episodio:

a Natale venne a trovarci la figlia di mio marito con suo marito e i loro due graziosi bambini (2 e 4 anni). É stato un pomeriggio simpatico e quando stavano per andarsene i bambini sono corsi fuori mentre noi ci stavamo ancora salutando.

Improvvisamente abbiamo sentito un rumore abbastanza forte alla porta laterale (abbiamo due ingressi). Anche la figlia di mio marito aveva sentito. Io ho pensato che avessero di nuovo lanciato dei sassi, come avevano già fatto durante la visita precedente quando avevo detto loro di non farlo più visto che non si lanciano i sassi e inoltre le nostre porte sono fatte di legno e vetro.

Più tardi, quando erano già andati via e non ci pensavo più, sono passata vicino alla porta laterale ed ho notato che uno dei vetri era crepato, anche se non era caduto fuori. D’avanti alla porta c’era ancora il grosso sasso.

Ho detto a mio marito che ero del parere che fosse stato giusto informare sua figlia, in modo che potesse parlare con i figli. Non ho nessun problema con la crepa nel vetro, per me la porta poteva restare così. Per me era importante solo farle sapere, non di sgridare i bambini, ma di insegnare loro a prendersi la responsabilità per le loro azioni, a dire la verità.

Mio marito però si è alterato tantissimo, non voleva a nessun costo che io dicessi quelle cose, era convinto che io portassi solo inquietudine nella famiglia. Il bambino secondo lui era troppo piccolo (invece un bambino di 4 anni capisce bene che i vetri si rompono lanciando sassi!). Lui vuole la pace, ama i suoi nipoti più di ogni altra cosa.

Anch’io voglio la pace ma penso che ogni tanto bisogna parlare anche delle cose non piacevoli. Poiché si è innervosito tanto di nuovo, anche il giorno dopo quando ho cercato di riparlarne, non ho più osato parlarne con sua figlia o scriverle. Però non mi sono sentita bene agendo in quel modo ed ho continuato a pensarci (pensiero fisso).

Mi sono perfino confidata con alcune buone amiche ed ho raccontato loro l’episodio (pensavo che parlandone sarei riuscita a venir fuori dall’isolamento, ma il programma (SBS) si svolse ugualmente, non me lo sarei aspettata in quel modo.)

Ad un certo punto, esattamente dopo 13 giorni, è maturata la mia convinzione di seguire il mio cuore e di fare ciò che ritenevo giusto.

Mi sono messa a scrivere una e-mail molto gentile alla figlia di mio marito e le ho spiegato, con gentilezza e prudenza, perché avevo esitato tanto a scriverle. La sua risposta è stata molto positiva e lei era contenta che glielo avessi detto. Anche lei aveva sentito il rumore e le era stato chiaro che i bambini avevano lanciato sassi. Solo che non sapeva che avevano colpito un vetro. Naturalmente anche lei era del parere che avremmo potuto dirglielo direttamente.

2 giorni dopo al mattino ho sentito improvvisamente qualcosa di strano, ed effettivamente sul lato destro della lingua c’era questo grosso nodulo.

Ho capito immediatamente che aveva a che fare con questa faccenda. Nonostante avessi parlato con le mie amiche il programma si era svolto, la soluzione del conflitto era stata lo scrivere. Cioè per tutto il tempo ero rimasta senza parole o sentivo la lingua legata, obbligata a tacere.

Poi ho trovato nella testimonianza che parlava della bocca: carcinoma della lingua con l’esempio (tabella). Il contenuto del conflitto era “Restare privo di parola”.

Esempio: un paziente è rimasto muto/privo di parola quando la sua direttrice lo aggredì dicendo “Ti hanno tolto la lingua, perché non parli?”. Con l’esempio della tabella della donna che doveva soffiare in un controllo della polizia stradale per il controllo dell’alcol non riuscivo a comprendere bene ma con quest’altro esempio mi è diventato subito chiaro.

La lingua si trova nel gruppo rosso della tabella (ectoderma) perciò produce, in conflitto attivo, una diminuzione di cellule nella fase di guarigione, riparazione con gonfiore e aumento di cellule. Perciò dovevo solo aspettare. Mi dava un po’ fastidio ma sapevo che si risolveva.

Ci si sono voluti 13-14 giorni fino a quando, durante una notte, il gonfiore si è ridotto alla metà, adesso ce n’è ancora un po’, ma continua a diminuire.

É stato colpito il lato destro in quanto sono mancina (perciò il lato destro è il mio lato madre/bambino) e io ho vissuto questa mancanza di parole verso la figlia di mio marito che considero un po’ come figlia mia (la conosco dall’adolescenza).

Ho impiegato altre 2 settimane per poter raccontare tutto anche a mio marito mostrandogli il piccolo nodulo ancora presente e una foto che avevo fatto prima. L’ha anche accettato e questo per me è la soluzione definitiva.

Se mi fossi rivolta alla medicina ufficiale mi avrebbero diagnosticato un carcinoma alla lingua e avrebbero fatto chi sa che cosa.

Sono felice e molto grata di conoscere la NMG! Cosi posso aspettare con pace e serenità.

Cordiali saluti

F.L.

Annotazione:

Se la nostra amica che scrive avesse scritto la mail risolutiva non dopo 2 ma solo dopo 4 settimane, avrebbe formato massa conflittuale non per 2 ma per 4 settimane e con ciò la fase di guarigione sarebbe stata più pesante. (La massa conflittuale dipende dalla durata e dall’intensità del conflitto.)

vedi anche:

SBS: Alterazioni nella zona della bocca

Hamer: Nodulo alla lingua

http://www.warmfit.com/wp-content/uploads/2016/01/presentazione20NMG.pdf

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Mai
7
Fabio, Sport Masseur
Hamer, Cancro al seno dopo la morte del figlio
dottor g. r. Hamer - official group
0

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Hamer, Cancro al seno dopo la morte del figlio;

Testimonianza tratta dal sito di Pilhar

28.01.2009

Ciao Helmut,

la mia compagna di allora è stata guarita dal cancro al seno grazie alla NMG. Per semplificare parlerò sempre di “mia moglie”:

Era il mese di maggio quando mia moglie palpò il primo nodulo al seno sinistro. Io avevo già sentito della NMG, ma ero ancora lontano dal potermi approcciare ad un trattamento del cancro. Perciò abbiamo preso appuntamento nell’ospedale di O. con l’oncologo responsabile, il prof. dr. W.. Dopo la visita con biopsia la diagnosi era: cancro al seno, maligno.

Alla mia domanda sulle cause c’erano risposte come l’inquinamento, l’ereditarietà, lo stress, il fumo ecc. Inoltre non era indicato chiedere tanto, ma fissare immediatamente una data per l’intervento, altrimenti mia moglie non sarebbe sopravvissuta alle prossime 4 settimane.

Ricordandomi della NMG, telefonai al capo del gruppo di studio di X.

Al telefono prima di tutto mi calmò e chiese della lateralità. Poi ci invitò al gruppo di studio di X.

Qui, tra persone coinvolte ed interessati della NMG, si è parlato delle cause e dei retroscena del cancro al seno di mia moglie. Dal matrimonio precedente leiaveva un figlio di 29 anni il quale si è portato lentamente ma sistematicamente alla morte bevendo e fumando. Una mattina lei lo ha trovato morto nel letto.

Uno choc terribile. Un conflitto profondo dell’anima che si è confermato anche con una TAC alla testa.

Ci siamo rivolti alla NMG con piena fiducia. Le settimane seguenti furono dedicate all’elaborazione del conflitto tra il capo del gruppo di studio, mia moglie ed io.

Con la conoscenza della NMG, del retroscena e delle cause del cancro al seno e senza alcun trattamento della medicina ufficiale, il tumore “maligno” è regredito fino a diventare un piccolo nodulino insignificante. Ringraziamo la NMG per una nuova vita.

Per motivi di sicurezza è forse meglio non pubblicare il mio nome. Il capo del gruppo di studio XY è stato costretto all’epoca, dopo pressioni enormi e minacce inequivocabili, a rinunciare al gruppo di studio.

Con cordiali saluti

B.

Annotazione:

Fino a quando non si conoscono le cause delle varie malattie, cioè dei programmi speciali, si brancola nel buio. Nel nominare il conflitto della persona coinvolta, ella spesso può letteralmente piangere per il conflitto, e con ciò rompere l’isolamento e superarlo.

Il perno della Germanica è il conflitto (DHS), il quale deve essere trovato.

Il capo del gruppo di studio era naturopata.

Viviamo in tempi terribili. Con una soppressione senza pecche della Germanica e grazie alla creazione quotidiana di panico da parte di una macchinazione propagandistica onnipresente, si spingono i pazienti ignari, in massa, nei centri per il cancro e si “smaltiscono” come in una catena di montaggio con la chemio e la morfina.

Inizialmente li si fa firmare “sotto la propria responsabilità” e gli si fa pagare la loro distruzione programmata con i propri contributi sociali. La penosa morte programmata con questa pseudoterapia “approvata”, da parte di derivati dei gas tossici, dura quasi sempre alcuni mesi. Tempo sufficiente per poter svuotare ulteriormente le tasche a queste persone destinate alle morte con “medicine supplementari” che dovrebbero diminuire gli effetti collaterali della chemio. Queste medicine complementari non nuocciono al sistema regnate. Può chiedere il conto due volte! Dovesse sopravvivere qualcuno di questi poveretti resta almeno chimicamente sterilizzato…

Grazie al dr. Hamer capiamo adesso questo “flagello dell’umanità”!

Vedi anche:

SBS: Cancro al seno

http://www.warmfit.com/wp-content/uploads/2016/01/presentazione20NMG.pdf

Hamer, Cancro al seno dopo la morte del figlio

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Mai
7
Fabio, Sport Masseur
Hamer, guarigione di un cancro intestinale
dottor g. r. Hamer - official group
0

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Hamer, guarigione di un cancro intestinale;  Testimonianza tradotta dal sito di Pilhar

09.01.2000

Caro dr. Hamer,

con grandissima gioia ed obbligazione ad eterna gratitudine, Le mando il racconto della mia guarigione miracolosa dal cancro intestinale.

Da più di 10 anni soffrivo di cancro all’intestino.

I miei medici mi hanno trattata, ma non si è mai avuto un successo decisivo. La mia malattia peggiorava sempre. Non pensavo più di poter guarire, mi ero già arresa e mi vedevo la morte davanti.

Poi però successe qualcosa di meraviglioso! Nel gennaio 1999 tornai in salute! Il mio cancro guarì! Già dopo 3 settimane sapevo: “Ho vinto il mio cancro!”

Nel novembre del 1999 è stato fatto un controllo: Cancro guarito!

Cosa era successo?

Il 2 e 3 di gennaio 1999 mi venne a trovare mio cugino dalla Germania, F.W.. Naturalmente parlammo subito anche della mia malattia. Per prima cosa F.W. voleva trovare le cause, le cosiddette relazioni causali.

Magnifico!

Mai nessuno prima aveva chiesto le cause!

Insieme trovammo tante cose: iniziando da fattori disturbanti geopatici fino ai gravi conflitti che mi corrodevano l’anima; disappunti insopportabili e duraturi che non riuscivo a “digerire” e in più una paura terribile, la sensazione di non essere capace di difendermi.

Ero proprio al limite.

Mi aveva colto, un conflitto dopo l’altro, “sul piede sbagliato”.

Il signor W. mi disse: “Ria, hai dovuto ingoiare troppi bocconi amari che non riesci a digerire. Questa è la tua malattia! Non è un presupposto inguaribile cancro! Questo è il tuo cancro dell’intestino! Non riesci ad elaborare tante cose, non riesci a digerirle!”

Iniziai a capire!

“Ria”, continuò lui, “secondo me non esistono tumori maligni e tanto meno le metastasi! Sarebbe contro l’ordine naturale delle cose! Questo vecchio modo di pensare è stupido e sbagliato! Perciò la ricerca ortodossa del cancro si trova in una strada senza uscite! Non riuscirà mai ad uscirne se non è disposta a cambiare pensiero! Il tumore cancerogeno ha un compito sensato nella natura!”

Poi il Signor W. mi raccontò di un medico che conosceva personalmente, raccontava del dr. med. Ryke Geerd Hamer, delle sue scoperte, della sua Nuova Medicina!

Tutto quello che raccontava era molto interessante. Mi disse delle cose che sentii per la prima volta in vita mia. Queste novità erano così meravigliose, così ovvie, così credibili, così naturalmente spiegabili, così logiche e così perfette.

Il signor W. parlò della bifasicità di ogni malattia, della fase di conflitto attivo, che rende ammalati e della fase di guarigione dopo la soluzione del conflitto.

Mi raccontò delle meravigliose leggi della natura, della legge ferrea, dell’unità psiche cervello ed organo, ecc.

Imparai che la Nuova Medicina non ha ipotesi, mentre la medicina ufficiale lavora ancora con alcune migliaia di ipotesi!

Che differenza!

La Nuova Medicina, senza ipotesi,

tutto chiaro, tutto semplice, tutto semplice da comprendere, tutto naturale, tutto ovvio, tutto credibile, tutto verificabile! 100% di sicurezza nella diagnosi!

Smisi di avere paura!

Ripresi speranza!

Riuscii di nuovo a credere!

Improvvisamente vidi il mondo sotto una luce nuova!

Per me è sorto di nuovo il sole!

Ho scoperto un mondo nuovo!

Con la Nuova Medicina per me ha avuto inizio una nuova vita!

Corpo, anima e mente sono un’unità e l’essere umano non è una macchina!

Non si può trattare solo un sintomo e dimenticare il resto, saltarlo, ignorarlo.

Dobbiamo vedere l’integrità!

Con il signor W. abbiamo discusso di tutti i miei problemi, i miei conflitti. Alcuni potevamo essere risolti, altri no. Ma adesso imparai a trattarli, a conviverci. Presi in mano la situazione. Mi trovai in una posizione superiore!

Perché ci si fa tanta paura? Per me però il tempo della paura è terminato.

Il signor W. è un terapeuta eccezionale, singolare! Da quando è venuto a trovarmi ho iniziato la risalita! Una dedizione personale e amorevole è più importante ed aiuta più di ogni “trattamento”! La guarigione naturale è la migliore! Ho potuto sperimentarlo sul mio corpo!

Senza lasciarmi trattare ulteriormente, anche nel mio caso, è iniziata l’autoguarigione, da un momento all’altro! Dopo tre settimane, quando il signor W. era di nuovo in Germania, gli dissi verbalmente al telefono:

F., non ho più nessun cancro!”

Ringrazio il signor F.W. che mi ha accompagnato e ringrazio il dr. Hamer per la sua scoperta fatta con la grazia divina, per la Nuova Medicina, che adesso conosco anch’io e che mi ha regalato una nuova vita!

Sono completamente guarita!

Per me è sorto di nuovo il sole!

Che Dio La benedica, caro dr. Hamer!

Viva la medicina sagrada.

Sua Ria W. dall’inghilterra

 

Vedi anche:

SBS: Il cancro dell’intestino

SBS: La terapia

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http://www.warmfit.com/wp-content/uploads/2016/01/presentazione20NMG.pdf

Hamer, guarigione di un cancro intestinale

 

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