• 16/05/2016 alle 10:39

    Hamer, testimonianza di mal di gola; Sono una ragazza di 29 anni e conosco la NMG da poco più di un anno.
    Fin da subito ho provato su me stessa la veridicità delle 5 leggi biologiche. Capire l’evoluzione della malattia come programma biologico e sensato (SBS), riconoscendone le varie fasi è stato per me piuttosto semplice e immediato, forse perché sono una persona molto sensibile a tutto ciò che accade e ho quindi avuto molte occasioni per mettere alla prova la NMG.

    Devo premettere inoltre che nonostante venga considerata una persona “smemorata”, ho scoperto che se capita qualcosa che mi colpisce come “una freccia”, difficilmente riesco a cancellarla, ci rimugino sopra e guarda caso, puntualmente, dopo un po’ di tempo dal verificarsi di questo evento (DHS), mi ammalo.

    Ora però so che in quel momento sto solo guarendo dal colpo ricevuto e riesco a prevedere quanto dureranno i sintomi della “malattia”.

    Faccio l’esempio di ciò che mi è accaduto la settimana scorsa: domenica sera, come tutte le domeniche, mi trovavo a cena a casa dei suoceri con i bambini che giocavano nella stanza a fianco.

    Hamer, testimonianza di mal di gola

    All’improvviso (IMPROVVISO, INASPETTATO) mio nipote di tre anni si mette a piangere di un pianto inconsolabile, accusando dei dolori alla pancia. I genitori ipotizzano un attacco di appendicite (o appendice se preferite) e portano immediatamente il bimbo in ospedale, colti dal panico.

    Conoscendo la NMG, so che questo può peggiorare molto la situazione, ma non è certo il momento di spiegare ciò che so ai parenti di mio marito.

    Così assisto inerte alla loro uscita di corsa dalla stanza ma da quel momento vengo presa dall’ansia, mi sento agitata e impaurita.

    Dopo circa un’ora giunge la conferma che si tratta di appendice infiammata, mio nipote viene ricoverato e in me aumenta la paura.

    La notte dormo poco e molto male, attanagliata da un solo pensiero: mio nipote.
    Dopo pranzo vengo a sapere che il bimbo non verrà operato in quanto troppo piccolo.
    Tiro un sospiro di sollievo e inizio a rilassarmi, allentando la tensione delle ultime ore.

    La sera avverto un leggero mal di gola, che aumenta fino alla mattina seguente, al lavoro deglutisco con fatica, mi sento debole e avverto il calore classico della febbre.
    Infatti ho 39°. Collego rapidamente la cosa alla vicenda di mio nipote: a grandi linee considero la durata dell’ansia (fase fredda) fino all’arrivo dei sintomi e della calma (fase calda), quindi, dato che che le due fasi hanno più o meno la stessa durata, prevedo che la sera il mio malanno se ne andrà.

    Avverto al lavoro della mia assenza assicurando che il giorno dopo sarò regolarmente al mio posto, in forma come sempre. Mi metto a letto e aspetto.

    La febbre sale ancora mentre si attenua il mal di gola fino a scomparire, ovviamente senza l’intervento di medicinali. Verso l’ora di cena la febbre è tornata sotto i 38° e la mattina dopo, come previsto, sto benissimo e, nonostante lo stupore di qualcuno, sono al mio posto di lavoro.

    Questa ovviamente non è la prima volta che prevedo la durata dei sintomi e non solo su me stessa, anche se con gli altri non è semplice valutare il “sentito”, tuttavia con mia figlia di due anni a volte sono riuscita, per esempio con un “virus” intestinale.

    Quest’estate, durante le ferie, con mio marito abbiamo organizzato una rimpatriata tra vecchi amici, la maggior parte di essi sconosciuti da mia figlia, di carattere molto timida ed introversa con le persone estranee.

    E’ stato un giorno di agonia per lei (e quindi anche per me) che non ha voluto sapere di socializzare con tutte quelle persone.

    Ne è seguita una notte in bianco, con la bimba che vaneggiava in dormiveglia “…mamma c’è il lupo in cucina” che mi ha fatto capire quanto quella gente l’avesse messa a disagio e spaventata.

    La mattina seguente sono riuscita a tranquillizzarla e il pomeriggio, anziché il solito riposino ha dormito per 4 ore. Non avevo dubbi, aveva “risolto” il suo conflitto e sapevo che sarebbe stata male con sintomi che non sarebbero andati oltre il giorno successivo.

    Così è stato, ovviamente.

    Non ho poteri magici, ho solamente conosciuto la NMG. So che molti non crederanno alle mie parole e faranno bene, perché potrebbero benissimo capire il funzionamento delle 5 leggi biologiche e valutarne la veridicità su se stessi, senza credere alla mia esperienza.

    Niente nel nostro corpo avviene per caso.

    A me la NMG ha dato tanta serenità e tolto la paura delle malattie, il problema è che bisogna tapparsi le orecchie per evitare di ascoltare tutte le bugie che ci raccontano in tanti, ogni giorno.

    Hamer, testimonianza di mal di gola

    http://www.warmfit.com/wp-content/uploads/2016/01/presentazione20NMG.pdf