Fabio, Sport Masseur, Author at warmfit - Page 5 of 22
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Jul
13
Fabio, Sport Masseur
Anatomia: LEGAMENTO CROCIATO ANTERIORE
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Anatomia: LEGAMENTO CROCIATO ANTERIORE; Struttura, fisiologia, ruolo e funzione dei legamenti. Il legamento crociato anteriore: cos’è, a cosa serve, fisiologia del legamento crociato anteriore.

 

Anatomia: LEGAMENTO CROCIATO ANTERIORE

 

Anatomia: LEGAMENTO CROCIATO ANTERIORE

 

I legamenti hanno un ruolo fondamentale nel funzionamento del sistema articolare.Macroscopicamente i legamenti sono organizzati in codoni o fasci di fibre con diametro, orientamento spaziale ed inserzione ossea diversi gli uni dagli altri.Microscopicamente i legamenti sono costituiti da cellule (fibroblasti, fibrociti), fibre collagene ed elastiche, GAG, enzimi, glicopreine e, per il 70%, da acqua.

I fibroblasti presiedono alla sintesi della matrice extracellulare, quindi delle fibre collagene ed elastiche e dei proteoglicani. Nei legamenti i fibrociti hanno l’asse maggiore orientato parallelamente ai fasci della matrice extracellulare e sono più numerosi che nei tendini; l’acqua, trattenuta dei proteoglicani, assicura resistenza alla compressione ed alla disidratazione al legamento.

Il movimento articolare determina un aumento del carico sul legamento con iniziale distensione della componente non fibrillare a cui segue la distensione di un numero sempre crescente di fibre con finale massima tensione di tutte le fibre; l’interruzione dello stress determina il ritorno allo stato iniziale.

Si ha un comportamento simile ad un ammortizzatore: si osserva una conformazione ondulata della matrice extracellulare diversa da legamento a legamento per il significato funzionale differente tra le articolazioni. Il legamento se sottoposto a sollecitazioni ripetitive e progressivamente crescenti si rinforza, ossia aumenta la resistenza alla rottura. In seguito ad immobilizzazione i legamenti divengono meno resistenti alle sollecitazioni meccaniche a tutti i livelli.

I legamenti assicurano con la loro presenza il mantenimento di una pressione endoarticolare ideale per la lubrificazione della cartilagine jalina delle epifisi da parte del liquido sinoviale.

Legamento crociato anteriore

Il LCA è un legamento robusto, intrarticolare rivestito dalla membrana sinoviale. Origina dall’eminenza intercondiloidea della tibia e si estende verso l’alto e indietro fino alla parte posteriore della faccia mediale del condilo femorale laterale. Misura in media 3,3 cm ed è più lungo del legamento crociato posteriore.

È costituito da 2 fasci: quello postero-laterale più sottile e quello antero-mediale più lungo nel suo tragitto orizzontale. Questi fasci hanno una tensione diversa, in funzione del grado di flessione del ginocchio, ma sono entrambi in tensione massima in prossimità dell’estensione. Il LCA èinnervato dal nervo sciatico popliteo interno (ramo del nervo tibiale).

La resitenza del legamento non è costante: in particolare si riduce con l’aumentare dell’età ed aumenta con l’incremento della velocità di mobilizzazione e con l’esercizio.

Il LCA deve assolvere contemporaneamente a diversi compiti:

  • È la guida meccanica del movimento articolare (si oppone all’iperestensione del ginocchio e alla scivolamento anteriore del piatto tibiale)
  • Rappresenta un sistema di informazioni propriocettive per la corretta integrazione delle contrazioni muscolari e per la sensazione di posizione dell’arto nello spazio
  • È una valida difesa meccanica nei confronti delle varie sollecitazioni a cui è sottoposto il ginocchio

http://www.warmfit.com/it_IT/groups/anatomia-official-group/forum/

 

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Jul
12
Fabio, Sport Masseur
Falsi pseudo protocolli: Squat PDP
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Falsi pseudo protocolli: Squat PDP;  Ripeto come un disco rotto la solita storia, se la ripeto a voi figuriamoci quando sarò vecchio con il catetere e i miei nipoti diranno “facciamo raccontare al nonno la storiella delle punte dritte che poi è contento e ci dà 100 euro”.

 

Falsi pseudo protocolli: Squat PDP

Quando iniziai a fare squat nel casotto di lamiera del Campo Scuola di Arezzo il livello tecnico era questo: nessuno sapeva un cazzo. Facevamo le cose più assurde come il piramidalone di panca 10-8-6-4-2-4-6-8-10, facevamo “il frullino” alla sbarra che altro non era che un aborto di muscle up. Per lo squat, la profondità era al parallelo perché così tutti potevano confrontarsi, a dimostrazione che ci davamo delle regole e cercavamo di seguirle.

Per quanto si facessero delle fesserie assurde, nessuno si poneva dei problemi come quelli che dopo ho trovato nel campo della pesistica ricreativa. Ho già descritto la genesi di queste seghe mentali, ho già parlato dello squat con le punte dritte e di quello con la tavoletta. C’è un terzo punto assurdo che quando iniziai a chiacchierare con altri mai avrei pensato di dover affrontare: lo squat con le punte delle ginocchia dietro alle punte dei piedi.

Falsi pseudo protocolli: Squat PDP

Nei disegni una esemplificazione della problematica: se tracciamo una linea immaginaria che parte dalle punte dei piedi e va su parallela al terreno, lo squat a sinistra non va bene perché le ginocchia oltrepassano questa linea, mentre lo squat a destra è corretto, ed è ciò a cui deve tendere lo scheletro a sinistra.

Se si chiede in giro il motivo di questa postura si va dagli sguardi inebetiti, che se li sottotitolassimo ci sarebbe scritto “si è fatto sempre così”, a “se le ginocchia vanno troppo in avanti le forze di taglio diventano eccessive”.

Avete mai fatto caso a quante cose della vita facciamo per consuetudine? Consuetudini così radicate che non sappiamo nemmeno perché le seguiamo. Si fa così e basta. Cambiare è impossibile. Poi si cambia e… che succede? Nulla. Tipico è, che so… la pressione che ti mettono al lavoro: sembra che se non fai certe cose l’azienda si ferma. Poi non le fai perché magari ti ammali, torni e tutto riparte dal punto che hai lasciato. Incredibile questa cosa.

Ora, se seguite la regola delle “punte dietro le punte” o PDP© e non sapete perché… perché cazzo la seguite? Così, per sapere…

Se invece pensate alle forze di taglio per prima cosa dovreste aver ben chiaro cosa significhi “di taglio”. Se il termine vi evoca qualcosa di dannoso, come una coltellata dentro le ginocchia o una accettata sulla rotula (azioni, appunto, che “tagliano”), sappiate che queste immagini sono sbagliate, come le visioni di quelli che “sentono” il gH crescere dopo una sessione HIIT o il cortisolo che si impenna se passano i 64,5 minuti di allenamento. Sospendete il giudizio del “taglio” e continuate a leggere.

Se portare le punte delle ginocchia davanti alle punte dei piedi fosse veramente dannoso per le ginocchia, che dovremmo dire di questi soggetti qua?

Falsi pseudo protocolli: Squat PDP

Il punto è che non troverete un sollevatore olimpico che non faccia così, perché più l’atleta si ficca sotto il bilanciere, meno deve tirarlo verso l’alto. Tra l’altro questa è la vera abilità del sollevatore olimpico, non le cazzate sul generare potenza: creare una ritmica, come direbbe il mio amico Antonio Gardelli, che permette di tirare la barra e poi di ruotarci sotto.

Vi invito a trovare 100 foto di atleti diversi e di queste vediamo quanto tengono la punta delle ginocchia dietro quella dei piedi. Ok, questi sono atleti, si faranno male, non arrivano alla vecchiaia. Però le statistiche del WL non sono così devastanti per gli infortuni alle ginocchia. Non solo: non esiste una statistica che mostra che questi infortuni sono dovuti al non rispetto della regola delle punte o al fatto che sbattono con le cosce sui polpacci.

Ma quale è il problema di questa posizione? Che, come sempre, equivale a concentrarsi su un aspetto di un movimento pensando che sia la chiave per migliorare, quando il movimento va compreso in tutte le sue componenti. Un po’ come la classica arma segreta degli altri, che ottengono non perché si allenano meglio, ma perché hanno dalla loro le bombe, oppure sono dei maniaci asociali che vivono in palestra e così via: “vedi che non migliori? Hai le punte delle ginocchia davanti a quelle dei piedi, muovile indietro e vedrai”. Chissà se Poliquin ci farà mai un geniale articolo!

Nel precedente articolo abbiamo visto che lo squat è un movimento di segmenti vincolati fra loro a costituire una catena cinetica: muovine uno e si muovono tutti. Se ogni segmento è vincolato ad un altro, l’intera catena deve sottostare ad un vincolo globale, cioè che il COM, il Centro di Massa complessivo, sia sempre sopra l’area sottesa dai piedi. Se questo vincolo non è rispettato, come visto nel precedente articolo, l’atleta dà una dentata in terra.

Falsi pseudo protocolli: Squat PDP

Nei disegni cosa si vorrebbe accadesse ma cosa invece accade. Il disegno centrale è quello che in apertura era a sinistra: ho ruotato la tibia indietro e spostato in blocco tutto quello che c’era sopra. . E’impossibile correggere il “difetto” in questo modo per il semplice motivo che il COP, così il COM, finiscono fuori dall’area dei piedi e per correggere il difetto del vostro cliente lo fate sfracellare al suolo.

Ciò che accade se chiedete al soggetto di non avanzare con le ginocchia, è che mentre lo fa si inclinerà di più in avanti, per mantenere il COP, e così il COM, dentro l’area dei piedi. Perciò gli farete rispettare la“regola” ma avrà uno squat orribile.

 

Lo so che non mi credete, e allora ecco una figurina interessante: “Effect of Knee Position on Hip and Knee Torques During the Barbell Squat”, “l’effetto della posizione del ginocchio sulle coppie all’anca e al ginocchio” del “solito” Journal of Strength and Conditioning Research. Uno studio vecchiotto, del 2003 ma di un pragmatismo veramente geniale, come solo gli americani sanno essere. Poiché esiste questa“regola”, si mette in piedi un esperimento per vedere che succede… limitando esplicitamente il movimento delle ginocchia.

Falsi pseudo protocolli: Squat PDP

Cioè… ma non è GENIALE? Una fottutissima tavoletta che limita i movimenti e dei pesi trasparenti per vedere la postura dell’atleta. Come tutti gli studi ben fatti vengono illustrati i limiti (il carico, i soggetti e così via) ma l’idea di base è consistente: si nota benissimo come l’aggiunta di un nuovo vincolo su un segmento della catena, la tibia che non può ruotare in avanti, porti ad uno spostamento di tutti i segmenti della catena per rispettare il vincolo globale del COM sull’area dei piedi. “A vista”, è ovvio che lo squat Bsia peggio dell’A.

Falsi pseudo protocolli: Squat PDP

Questi disegni sono stati realizzati a partire dai dati dello studio, si vede come la tibia si sporti meno in avanti di circa 8°, mentre la schiena si inclina più in avanti di poco più di 4°. Sebbene gli angoli varino di poco, l’effetto complessivo è assolutamente rilevabile.

Falsi pseudo protocolli: Squat PDP

Nel grafico i risultati del calcolo delle coppie all’anca e al ginocchio rilevati con il modello proposto nello studio: si nota che a fronte di una diminuzione della coppia al ginocchio, non poi di tanto, si ha un incremento della coppia all’anca che fa paura. Infatti le conclusioni dello studio sono:

Falsi pseudo protocolli: Squat PDP

“Le linee guida dello squat con bilanciere, comprese quelle pubblicate dalla National Strength and Conditioning Assoociation (n.d.r. cioè loro stessi), citano la necessità di impedire che le ginocchia si muovano in avanti oltre le punte dei piedi o di mantenere la tibia più verticale possibile, quando si esegue l’esercizio. Comunque, al fine di ottimizzare le forze che coinvolgono tutte le articolazioni, può essere vantaggioso permettere alle ginocchia di muovere leggermente oltre le punte dei piedi nella posizione di squat parallelo. Questo suggerimento assume che gli individui che eseguono lo squat non abbiano alcuna condizione patologica che riguarda le articolazioni coinvolte come condromalacia, problemi nel movimento della rotula, infortuni ai legamenti crociati anteriori o posteriori, infortuni al menisco o condizioni a queste associate”

Perciò, la situazione è che la regola delle “punte dietro le punte” è una semplificazione eccessiva di un movimento complesso e deriva dal voler dare dei dettami semplici, troppo semplici, da seguire.

A questo punto, vi dico la mia. Il problema di questi studi è che registrano quello che c’è, dando nuove regole. Adesso “un po’” si può andare avanti, ma quanto è questo “un po’?”. I punti da chiarire sono tre.

Il primo. Le ginocchia nella assoluta normalità di questo movimento tendono ad andare poco più in là delle punte dei piedi. Stiamo parlando di pochi centimetri, e lo fanno tutti. Possiamo stare a discutere di antropometrie, di posizioni, di posture, ma alla fine tutti lo fanno. Fa parte del movimento. Sarebbe interessante capire perché, ma è solo un problema di leve. Chi ha i femori lunghi, le ginocchia si sposteranno di più rispetto a chi ha i femori corti.

Il secondo. È chiaro che più le ginocchia si spostano in avanti e più aumentano le forze, tutte e non solo quelle di taglio, sulle ginocchia stesse. Il COM è più lontano orizzontalmente dalle ginocchia che costituiscono il fulcro di un leva, perciò le forze non possono che aumentare. Il punto è, come sempre, associare ad un “aumento” un significato negativo: le forze aumentano, allora fanno male. È un approccio sbagliato.

Mettetevi in piedi, adesso caricatevi sopra vostra moglie: sulla spina c’è IL DOPPIO del carico che normalmente sopporta. Il doppio. State morendo? No, è un carico assolutamente tollerabile. Se doveste sostenerlo per due ore avreste problemi, se vi caricaste moglie, amante, prima suocera e seconda suocera avreste dei problemi.

Il terzo. I movimenti complicati vanno analizzati nel globale per tenere di conto di tutti i vincoli. Inutile dire che schienare di più lo squat perché così le ginocchia sono meno stressate non è il massimo dell’intelligente… Ciò che dovete considerare è che c’è un equilibrio fra le forze in gioco, equilibrio che dipende da come siete fatti voi, da quanto carico piazzate sul bilanciere, da quello che avete come schema motorio.

Effettivamente c’è chi manda troppo le ginocchia in avanti, ma il problema non è il ginocchio in avanti, ma perché lo fa. Magari tiene il bilanciere troppo in alto oppure ha uno stance strettissimo, oppure si forza a fare qualcosa che ha visto da qualcuno. Certe volte è meglio cambiare un assetto portando volontariamente le ginocchia più in avanti stringendo lo stance, perché il soggetto ha dolore alle anche e così via.

Le regole, i trucchi, le armi segrete lasciamole ai fumetti. Se per fare uno squat fosse sufficiente rispettare dei punti scritti su un foglio, a che servirebbe un allenatore o un personal trainer?

http://www.warmfit.com/it_IT/groups/bodybuilding-official-group/forum/

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Jul
11
Fabio, Sport Masseur
Curiosità: Scoprire il numero di una chiamata anonima
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Curiosità: scoprire il numero di una chiamata anonima  ;  E’ possibile risalire alla persona che ci fa una chiamata anonima e ci disturba continuamente? E’ una delle domande che ricevo molto spesso via e-mail. Le chiamate anonime sono così definite perché, per l’appunto, non è mostrato il numero di chi ci chiama.
Scoprire il numero di una chiamata anonima non è impossibile, anzi. Grazie ad alcuni servizi disponibili gratuitamente in Rete è diventato piuttosto semplice, ma bisogna fare degli opportuni distinguo.

 

 

Curiosità: scoprire il numero di una chiamata anonima

 

Se le chiamate anonime sono utilizzate per disturbarci in maniera insistente o addirittura minacciarci, il mio consiglio è quello di andare a fare subito una denuncia alle autorità competenti (magari dopo aver registrato le conversazioni e aver appuntato l’orario in cui sono state ricevute), mentre per i casi isolati, quelli non troppo seri, è possibile affidarsi ai servizi a cui facevo prima riferimento.

Whooming è un servizio italiano che permette di svelare il numero di chi chiama con l’anonimo. Funziona sia per le utenze di linea fissa sia per i cellulari con la tecnica dell’inoltro di chiamata: in sostanza la telefonata viene dirottata verso il numero di Whooming, che ne identifica l’autore.

Si può utilizzare gratuitamente ma, in questo caso, i numeri di chi effettua le telefonate anonime viene mostrato solo 24 ore dopo l’avvenuta chiamata. Se si vogliono risultati istantanei occorre acquistare una ricarica online dal valore di almeno 10 euro.

Se sei interessato, puoi attivare Whooming sul tuo cellulare o sul tuo telefono di casa semplicemente collegandoti alla pagina iniziale del servizio e creando un account: clicca sul pulsante Registrati e compila il modulo che compare in basso se vuoi iscriverti con il tuo indirizzo email oppure pigia sul bottone di Facebook e autenticati tramite il tuo profilo social.

Ad operazione completata, apri la tua casella di posta elettronica, trova il messaggio di conferma dell’iscrizione a Whooming (potrebbe essere anche nella cartella dello spam, occhio) e clicca sul pulsante Accedi al profilo.

A questo punto, clicca sulla voce Accedi , esegui l’accesso a Whooming usando la password che ti è stata recapitata via email e segui la procedura di configurazione guidata che ti viene proposta.

Ci vorrà poco per configurare il tutto, d’altronde non devi far altro che fornire il tuo numero di cellulare, indicare la nazione di appartenenza del tuo operatore telefonico, il suo nome e accettare le condizioni d’utilizzo del servizio.

Dopo aver fornito tutte le informazioni richieste, devi attivare la deviazione delle chiamate verso il numero di Whooming sul tuo telefono e verificare che tutto funzioni a dovere chiamandoti dal tuo stesso numero o telefonandoti da un’altra linea e rifiutando la chiamata.

Per attivare la deviazione delle chiamate devi digitare i seguenti codici e avviare la chiamata per confermare.

  • **67*0694802015# su cellulari Tim, Vodafone e Wind.
  • **67*0694802015*11# su cellulari 3 Italia.
  • *22*0694802015# su rete fissa.

Curiosità: scoprire il numero di una chiamata anonima

Dopo aver configurato Whooming sul tuo telefono, potrai scoprire il numero di una chiamata anonima semplicemente rifiutando la telefonata e collegandoti al sito Internet del servizio, nella sezione Elenco chiamate, oppure scaricando l’applicazione di Whooming per Android.

Fra i servizi a pagamento di Whooming ci sono anche Parla con lo stalker che svela in tempo reale il numero di chi chiama con l’anonimo senza che il mittente della telefonata si accorga di nulla e Registra la chiamata con lo stalker che registra le conversazioni permettendo di scaricarle sul computer.

Quest’ultima funzione può tornare utile nei casi seri, quelli in cui si subiscono minacce o attività di stalking telefonico. Come ti dicevo prima, però, nelle situazioni più delicate è bene rivolgersi alle autorità.

A tal proposito, ti ricordo che solitamente chi ci minaccia in modo pesante è una persona che conosciamo, a noi molto vicina o che comunque lo è stata in un tempo non tanto lontano. Difficilmente uno sconosciuto inizia a disturbarci di sana pianta via telefono. Se sospettiamo di alcune persone, quando facciamo la denuncia, indichiamoli chiaramente: può agevolare il lavoro delle autorità.

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Jul
10
Fabio, Sport Masseur
Velocità: Ritmo dell’esecuzione degli esercizi
Cultura Fisica ITA - Official Group, sport - official group
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Velocità: Ritmo dell’esecuzione degli esercizi; Implicazioni esistenti tra la velocità ed il ritmo esecutivo degli esercizi ed il risultato finale dell’allenamento. La determinazione della corretta velocità di esecuzione.

Velocità: Ritmo dell'esecuzione degli esercizi

 

Velocità: Ritmo dell’esecuzione degli esercizi

Dott. De Pascalis

La velocità d’esecuzione

La velocità esecutiva riveste un ruolo importante per molteplici meccanismi coinvolti nel lavoro muscolare. In linea generale è importante che l’esecuzione degli esercizi, nelle varie ripetizioni di cui si compone una serie, avvenga in modo fluido.  Con tensioni continue, senza imprimere accelerazioni fra le serie, né all’interno della medesima ripetizione.

La fluidità d’esecuzione

Il lavoro fluido e costante, oltre ad ottimizzare il risultato, molto spesso previene potenziali traumi, sia muscolotendinei che articolari. Naturalmente esistono sempre delle eccezioni da valutare non soltanto sulla base dell’obiettivo prefissato, ma anche in virtù del grado di allenamento individuale. Nel caso di un lavoro per la forza esplosiva ad esempio è necessario calibrare una percentuale di carico che permetta l’esecuzione di esercizi a velocità massimale. In questo caso, pur rispettando una certa fluidità di movimento, è probabile che si inneschino delle accelerazioni nel corso dell’esecuzione. Ulteriori casi in cui la contrazione continua e fluida non è opportuna riguardano le condizioni di acclarata presenza di problemi nella circolazione sanguigna e/o linfatica.

La cellulite da ipossia locale

Quando un muscolo si contrae infatti la pressione esercitata occlude i vasi sanguigni che lo percorrono, provocando una temporanea ipossia locale e conseguente accumulo di lattato. Tale situazione, per soggetti affetti da problematiche cardiocircolatorie, può rivelarsi particolarmente pericolosa. E ancora, nel caso in cui le problematiche circolatorie determino inestetismi come la pannicolopatia fibroedematosa.  (Comunemente definita “cellulite“).  Sarà opportuno prevedere micro-pause di rilassamento ad ogni ripetizione dell’esercizio. O comunque evitare il protrarsi per molti secondi di una contrazione occlusiva.

Poiché il problema stesso della cellulite è determinato anche da problematiche circolatorie, (e Hameriane: Vedi  R. G: Hamer Official Group, “La cellulite”)  la somministrazione di esercizi che prevedono una contrazione continua e occlusiva non fa che aggravare ulteriormente la performance del sistema di trasporto linfatico.

il TUT

La velocità di esecuzione del lavoro influenza direttamente anche il TUT (Time Under Tension – determinante nel comprendere quale tipo di adattamento sarà prodotto dal lavoro svolto.

Quando l’esecuzione è particolarmente lenta, la quantità di carico utilizzabile è giocoforza inferiore ma il TUT è maggiormente elevato e questo ha ripercussioni positive soprattutto per adattamenti di tipo ipertrofico.

Viceversa una esecuzione relativamente più rapida, ma con un carico significativamente maggiore, produce un TUT di minore entità e con maggiori vantaggi riguardo lo sviluppo della forza. Questo non significa che il TUT dovrà restare costante e invariato.Come ogni altro elemento che concorre a produrre un adattamento dovrà essere anch’egli adeguatamente modificato. Pur tenendo conto della sua diretta incidenza in termini di adattamento.

http://www.warmfit.com/it_IT/groups/cultura-fisica-ita-official-group-886053070/forum/

Velocità: Ritmo dell’esecuzione degli esercizi. Velocità: Ritmo dell’esecuzione degli esercizi. Velocità: Ritmo dell’esecuzione degli esercizi. Velocità: Ritmo dell’esecuzione degli esercizi. Velocità: Ritmo dell’esecuzione degli esercizi. Velocità: Ritmo dell’esecuzione degli esercizi. Velocità: Ritmo dell’esecuzione degli esercizi. Velocità: Ritmo dell’esecuzione degli esercizi. Velocità: Ritmo dell’esecuzione degli esercizi. Velocità: Ritmo dell’esecuzione degli esercizi. Velo

Jul
9
Fabio, Sport Masseur
Accade per qualcuno a settembre: Da oggi, massa!
Cultura Fisica ITA - Official Group, sport - official group
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Accade per qualcuno a settembre: Da oggi, massa!   Non contenti degli errori fatti nella ricerca di una buona definizione estiva, parte ora la carica di chi vuole sbagliare anche il resto, alla ricerca di un integratore miracoloso, ma incapaci di sfruttare l’incremento di testosterone che la natura regala.

Autore: Dottor Pierluigi De Pascalis

 

Accade per qualcuno a settembre: Da oggi, massa!

 

Accade per qualcuno a settembre: Da oggi, massa!

È arrivato settembre e, da oggi, una moltitudine di frustrati del fitness si sente autorizzata a strafogarsi di ogni ben di Dio dopo mesi di privazioni alimentari con l’alibi che, da oggi appunto, comincia il periodo di massa. In queste due semplici azioni, il rigore alimentare iniziato a primavera inoltrata, e la convinzione che ora bisogna fare massa, quindi ci si possa sovralimentare, vi sono talmente tanti errori e assurdità che non basterebbe un libro per scriverle tutte. Ecco perchè parlo di frustrati del fitness.

Non si può parlare di persone appassionate e desiderose di migliorare una prestazione. Innanzitutto perchè il loro obiettivo non è affatto il miglioramento della performance o il desiderio di un fisico atleticamente prestante. L’unica ragione del loro allenamento (anzi l’unica ragione di vita) non è il miglioramento atletico, ma il puro apparire, il miglioramento dei volumi muscolari. Obiettivo da raggiungere ad ogni costo, non a caso cadono nella rete di chiunque ogni 6 mesi lancia una nuova moda, “scopre” (meglio dire inventa) nuove fantastiche tecniche e segreti per diventare grossi. Strano che malgrado tanti segreti si vedono in giro davvero poche persone col fisico ipertrofico. Davvero strano perchè a leggere in giro (e su internet) ci sono migliaia di integratori miracolosi, e tecniche d’allenamentoper diventare MrMuscolo con al massimo 20 minuti d’allenamento la settimana. Chissà cosa accadrebbe se il tempo dedicato a cercare trucchi e segreti lo si dedicasse ad un allenamento serio!

Ma torniamo ai nostri eroi, quelli che “da oggi massa“. Intorno a questo obiettivo ruota tutta la loro vita. Ed anche qui si nasconde qualcosa di bizzarro, perchè moltissimi non gioiscono tanto per la loro ipertrofia (come sarebbe giusto), quanto nell’osservare e disprezzare quelli che hanno uno stile di vita differente.

Hai un bicipite di soli 25cm di circonferenza? Allora sei uno sfigatoNon hai l’addome definito? Ancora peggio, quasi non meriteresti di vivere, e non salutarmi se mi incontri, non meriti il mio saluto

Non c’è altro metro di paragone. Questi frustrati del fitness, che si esaltano dei loro digiuni, della loro ferrea resistenza ad ogni tentazione alimentare (poi ne riparleremo quando da vecchi la privazione sarà forzata e non ne avrete goduto nè da giovani e nè da anziani, e scoprirete che neppure la vostra salute ne ha giovato, a dispetto degli esami del sangue che regolarmente fate, i danni maggiori sono a lungo termine purtroppo), al primo incremento della temperatura a primavera inoltrata, cominciano il canonico periodo della definizione.

Definizione che, come già spiegato in un altro articolo, viene fatta in modo sbagliato, spingendomi a dire che tecnicamente è come se non esistesse (per chi ha voglia di leggere le ragioni l’articolo è a questo link, i più pigri possono accedere al video in cui lo spiego, a quest’altro link).

Dopo il periodo di definizione, e i 15 giorni di gloria in spiaggia, dove non hanno parlato d’altro, cercando di convincere qualcuno ad avvicinarsi al loro stile di vita, come dei moderni testimoni di Geova (mi perdoni chi appartiene a questa religione, contro cui non ho nulla) che invece di bussare porta a porta, avrebbero vagato di ombrellone in ombrellone se qualcuno dei loro miti non gli avesse detto che la passeggiata in spiaggia è aerobica, e quindi rischiano di compromettere qualche etto di pettorali.

Orbene, dopo questo periodo di gloria estiva, da settembre finalmente possono “recuperare” iniziando a badare meno al cibo perchè comincia il periodo della massa, e i loro Guru di fiducia gli hanno detto che nel periodo di massa si devono assumere grandi quantità di calorie e ovviamente di proteine, perchè poi ci sarà tempo per definirsi la prossima primavera/estate. Qualcuno è ancora convinto che addirittura il grasso si trasformerà in muscolo durante quel periodo, ma di questi non conviene neppure parlare, se tutti siamo figli di Dio, chi è convinto di trasformare il grasso in muscolo deve sicuramente essere stato adottato!

La cosa che mi fa ridere, e in parte imbufalire altrimenti non avrei dedicato l’ultima domenica di ferie a scrivere questo editoriale, non è quello che ho segnalato sino ad ora, alla fine ciascuno è libero di fare quello che vuole e quello che gli procura piacere, se uno è contento così, è felice di 15 giorni di sguardi addosso (bisogna poi capire cosa pensano quelli che lo guardano, ma questo è un altro discorso) chi sono io per giudicare?

Come qualcuno ogni tanto mi scrive in privato su Facebook, sono soltanto invidioso, e farei meglio ad allenare i miei bicipiti. Non scherzo, me lo scrivono davvero, uno dei messaggi più deliranti che ho ricevuto è stato questo, lo riporto integralmente (punteggiatura inclusa):

Inutile dire che la conversazione questi soggetti da soli la iniziano e da soli la concludono, il capitolo stress=cortisolo=OddioPerdoMassa non l’hanno ancora letto, e stressarsi a tal punto solo a causa dei miei editoriali (lo dico io per primo) non ne vale la pena.

Ma sto divagando di nuovo accidenti. Dicevo cos’è che mi fa ridere e imbufalire contemporaneamente? Presto detto. Questi soggetti trascorrono tutto l’inverno sui forum tecnici e nei gruppi su Facebook a scambiare idee e cercare trucchi vecchi e nuovi per aumentare il livello di testosterone e GH per massimizzare la loro ipertrofia, spendendo tempo e centinaia di euro dietro integratori perfettamente inutili, correndo dietro ogni teoria compaia su qualche rivista con un numero di foto sufficienti ad attrarre la loro attenzione, e poi quando arriva il periodo dell’anno in cui il testosterone e il GH sono biologicamente ai massimi livelli … invece di fare la massa vanno in definizione.

Cioè… se non è contorta una mente siffatta, allora quale mente lo è? Che senso ha cercare (inutilmente) e a pagamento di incrementare quello che la natura incrementa gratis? L’aumento delle ore di luce, e perfino l’esposizione al sole, magari su una spiaggia, può aumentare in modo significativo il rilascio di testosterone. Pensate davvero che esista un integratore capace di fare altrettanto?

Ma allora perchè tutto questo? La scusa ufficiale è che in estate non ci si può allenare per la massa perchè fa troppo caldo. E questo poteva essere vero prima dell’invenzione dell’aria condizionata (in realtà neppure allora), ma oggigiorno?! Oggi non ci può più essere questa scusante, la vera ragione è che se invece di leggere opuscoli di integratori e libri di pseudo Guru (che poi vendono questi stessi integratori, guarda a volte le coincidenze) si prendessero la briga di studiare un po’ la metodologia dell’allenamento, e qualche buon libro di fisiologia dello sport, avrebbero risultati certamente migliori. Scoprirebbero perfino che molto probabilmente quello che chiamano allenamento per la definizione stimola invece proprio la massa muscolare, e se si fermassero a capirne le ragioni potrebbero sfruttarla per periodi di tempo ben più lunghi e programmati per avere realmente un risultato straordinario. Ma leggere un libro serio (lo dico sempre) è più difficoltoso che fare uno squat col massimale. Quindi la situazione resta immutata, a tutto vantaggio di chi sceglie ogni anno di propinargli un nuovo miracoloso integratore che, come nella pubblicità del detersivo che lava più bianco del bianco, ogni anno è più efficace dell’anno precedente. Poco importa se, leggendo i valori nutrizionali, il contenuto è identico a quello di una pizza margherita con doppia mozzarella (vi invito a verificare), l’importante è che sia il loro Guru ad avergli detto di fidarsi, e loro (pagano) e si fidano. Si fidano perchè vedono le foto del “prima” e del “dopo“, e sono così concentrati a guardare pettorali e addominali, da non rendersi conto che molto spesso è cresciuta anche la mandibola, vai a capire perchè…

NB. Questo editoriale rende doverosa qualche piccola precisazione, quando si toccano certi argomenti qualcuno si sente personalmente offeso, tanto per evitare fraintendimenti lo scopo dell’editoriale è esattamente l’opposto. Ossia quello di spronare chi ha come massima ambizione l’ipertrofia, stimolandolo a farlo sfruttando il metodo scientifico, e non il marketing. È doveroso fare un’altra precisazione. Alcuni autori segnalano un incremento del testosterone oltre che nella fase estiva anche nella prima fase autunnale, prima di commentare l’editoriale con questa “scoperta” fatta grazie a Google, sappiate che pur volendo accettare questa seconda ipotesi, è evidente come poter beneficiare di un periodo più ampio (estate + prima parte dell’autunno) è meglio che sfruttare solo un periodo residuale.

http://www.warmfit.com/it_IT/groups/cultura-fisica-ita-official-group-886053070/forum/

 

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Jul
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Hamer: Listening to some music hertz
Doctor R. G. Hamer EN Official Group
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Hamer: Listening to some music hertz;  July 31st 2015

I have to say, I believe I’ve used up all my “hertz” puns for this blog series. However, the way I am using the word hertz in relation to music is absolutely true. Some music does hurt us.

Hamer: Listening to some music hertz

If we look at the 20th century and the massive changes there were in music, some good some not so good, but for the most part, as long as music remains pleasant to listen to, it has a positive effect on our psyche.

There have been many studies done with respect to the effects of music on the brain and all conclude that music affects us “somehow”, and the somehow is determined by various factors which include, repetition, rhythm, structure and whether it is composed in a major (positive) or minor (negative) key or if it is dissonant (negative) or tonal (positive).

It has been well documented that music can make us sad, happy, agitated or relaxed and in some cases are even capable of inciting crowds.

Personally, Mozart is my favorite composer and I love listening to his compositions while I am working on a project. It seems to help my creativity. The “Mozart effect” has also been scientifically observed to change brain waves to the point of helping patients control epileptic seizures and increasing our capacity to learn.

When I want to work at a steady pace, I listen to Bach’s music. His compositions are very organized and my brain relaxes right into what I am doing.  Of course these are my personal observations but I’m sure most people would react the same way.

The thing both composers have in common is that their music is structured the same way, and by structure I am referring to the fact that they are a musical and mathematical expression of the 2ndbiological law, The Law of Two Phases”. Please refer to my first blog on this subject, “Music Soothes the Soul”.

 

“Where does it hertz”

 

In my previous blog, “Where does it hertz”, I explained that the vibration of music was purposely changed in 1939, but the question is now that we know about it, can we do something about it?

The answer is yes and I must also tell you that this is literally the first time in history that we can do something about it.

Hamer: Listening to some music hertz

When I began to research the effects of music played and recorded at 432 HZ in contrast to 440 HZ I also came across some web sites that offered a program that can be downloaded to convert all recorded music back to 432! BUT, and this is an important fact, as soon as it is uploaded to your ipad, or iphone, the itunes program reverts it all back to 440 HZ!

It does not revert back to 440 HZ on android phones or ordinary MP3 players. However, there is a solution. Mac does offer an APP that can be downloaded to their devices that will not allow music previously converted to 432 HZ revert back to 440.

Dr. Hamer became aware of the 440 HZ issue not long after he had his song “Mein Studentenmaedchen” recorded by a choir, and although he tried to rectify the problem all he encountered were problems. To remedy the situation he recorded himself singing his own song with cello accompaniment the same way he would have sung it for his wife, at the natural 432 HZ.

He suggests that anyone that wishes to experiment with his song listen to it as many hours as possible day and night. 24 hours is preferable, however he does realize we have busy schedules and are unable to do so unless we are home all the time so if we don’t have time during the day, then we can play it all night long and still experience the positive effects of this music.

He suggests that the choir version is played during the day and his own version with the cello accompaniment is played during the night. Of course it does not need to be played at full blast, it should be played at a level where it is just audible.

Some of my students love hearing Dr. Hamer singing his own song. They call it their “Hamer Lullaby”.

I am happy to provide you with Dr. Hamer’s permission, both recordings of Dr. Hamer’s song as a download, and I also welcome hearing of your personal experiences using Dr. Hamer’s song for the purpose of healing.

“Mein Studentenmaedchen” day time version, download

The 5 Biological Laws of R. G. Hamer for free in PDF

 

 

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Hamer: Where does it hertz?
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Hamer: Where does it hertz?    July 22nd 2015

Unless someone is a musician, no one would know anything about the origin of what we call “concert pitch” which means that the vibration of “concert A” is different from “natural A” also known as “Verdi A” which is the pitch at which we naturally sing songs.

Hamer: Where does it hertz?

A frequency is measured in “hertz” which indicates how many cycles of vibration the frequency goes through in a single second. The second, our unit of time, is based on the rotation of the earth, which is 1/86,400th of a day, which indicates that there is a biological mechanism at play, and that it can be mathematically verified.

Concert pitch is an invention of the 20th century and unfortunately like all other things that come naturally to us, natural pitch, which vibrates at 432 hertz, has been interfered with and quite obviously controlled. The question is why?

Hamer: Where does it hertz?

When things that come naturally to us are changed I always look for a hidden agenda. Being involved in the holistic health industry my eyes have been opened many times with respect to those hidden agendas and how these forms of “controlling” what we do or what we use in the way of natural healing are for the benefit of a very elite group of people, which needless to say have nothing to do with the general population and what they really want.

Unfortunately not everything is out in the open and most of these areas of our lives that have been controlled are hidden from us, until of course we do more research into these things.

As most of you know, my original background is in music, and even though “concert pitch” is universally accepted in the performance and recording of music, musicians don’t really know why everything has been tuned to the key of “concert A”. None of us questioned the “unification of pitch” when we were studying music history.

Historically, concert pitch has been “officially” used in the western world from 1939 onwards. One would believe this was a good thing, that pitch had become universal and that all instruments were tuned to a specific pitch which vibrates exactly at 440 hertz. As a matter of fact, the tuning fork, that most string players use to tune their instrument is tuned to “concert A”.

Our natural pitch, 432, is approximately ¼ of a semitone lower than concert pitch. The big question is why was our natural pitch tampered with if all other notes were tuned to “natural A”? If everything is in tune, then there is no dissonance, if there is no dissonance, then there is harmony!

Question: When is there disharmony in the world?

Answer: During times of war….and I might add that there is a war going on somewhere in the world all the time.

Is it not curious that our natural pitch was interfered with in 1939 just prior to the onset of World War II? If one begins to dig into the whys and wherefores of this “vibrational change” in music the reasons for this change becomes quite evident.

To understand why, we have to look to the last century and what was developing in the world in 1939. The world was changing rapidly and there was political unrest in Europe. War was in the air.

Historically the original research on hertz was done with a grant from the Rockefeller Foundation in an alliance with The Third Reich in the 1930’s where it was concluded that when people were exposed to music at 440 HZ, they became more aggressive, worked harder and were emotionally “removed” from their surroundings.

If you wish to research this further, a good starting point is this web site: http://medicalveritas.org/musical-cult-control/

To quote Dr. Leonard Horowitz, well known as a conspiracy theorist, he writes in his book “Musical Cult Control”: “The music industry features this imposed frequency that is ‘herding’ populations into greater aggression, psycho social agitation, and emotional distress predisposing people to physical illness.”

Officially 440 HZ was implemented in the USA between 1939 and 1940 at the onset of World War II.  By 1953 it became standard in the western world.

In my next blog, I will talk about what we can do to change the vibration of all music we are exposed to back to 432 hertz.

http://www.germannewmedicine.ca/extdocs/Madrid-2005-en.PDF

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Hamer: Our Brains on Music
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Hamer: Our Brains on Music;    uly 15th 2015

There has been so much research done on music and how it affects the brain, I could go on forever about it, however none of the existing research is as profound as that of what Dr. Hamer discovered about how our brains react when exposed to music in a specific form. By form, I mean how a musical composition is structured.

 

Hamer: Our Brains on Music

As I mentioned in my last blog, Giovanna Conti discovered that the 2nd biological law, “The Law of Two Phases” exists in practically all of music in an exact mathematical formula that can be compared to the conflict active phase and the healing phase.

This was verified by counting all the notes in the composition where the conflict active phase was expressed by the composer and then the same again when the composer expressed the healing phase. Astoundingly this was mathematically similar in every case to the structure of the law of two phases.

What was more astounding was the fact that Conti discovered that the “Golden Ratio” and the “Fibonacci numbers” could also be mathematically proven to exist within the 2nd biological law contained within the composition.

The exact mathematical calculation for this can be found in Conti’s book the “Biological Meaning of Music”.

The Golden Ratio was discovered by Adolf Zeising who was a mathematician and philosopher. In 1854 he declared the following:

The Golden Ratio is a universal law in which is contained the ground-principle of all formative striving for beauty and completeness in the realms of both nature and art, and which permeates, as a paramount spiritual ideal, all structures, forms and proportions, whether cosmic or individual, organic or inorganic, acoustic or optical; which finds its fullest realization, however, in the human form.

Fibonacci lived 7 centuries before Zeising and discovered that a specific numbering system occurred in nature which was evident in how the leaves and petals were arranged around the stems of plants.

For more insight on their discovery, please go to http://blog.world-mysteries.com/science/nature-fibonacci-numbers-and-the-golden-ratio/  and it will help you to understand the mathematical sequences that both these extraordinary minds discovered and how they are constantly expressed in nature and within the cosmos.

The question is, what does this have to do with the healing properties of music?

When Dr. Hamer began to experiment with his own composition “Mein Studentenmaedchen” and the effects it had on physical and emotional challenges, he concluded that the actual structure of the song was what was responsible for the changes that were evident in his patients.

 

Hamer: Our Brains on Music

The mathematical structure was perceived by the brain through music and through listening to it constantly, created a kind of stasis where the conflict activity taking place in the cerebrum was downgraded to a level where there was virtually no conflict activity taking place.

In the old brain, which is comprised of the cerebellum and pons of the brainstem, the conflict activity was “put on hold”.

In a situation where the patient was undergoing a healing phase, listening to the music was able to help them to get through it much faster than under normal circumstances. This was especially evident when they were in what we call a “hanging healing” more commonly known as a chronic condition.

In essence, listening to the music on a constant basis helps the body and psyche to get into the same state of wellbeing as a pregnant woman naturally enters into from the 12th week of pregnancy.

It has already been clinically observed that a cancer growing in a female stops growing when she enters into her second trimester of pregnancy. This is nature’s way of assuring the survival of mother and child during this important time of reproduction. This form of stasis continues not only during the entire gestation period but also as long as the mother is breast feeding her infant.

Who would ever have imagined we could achieve this through music?

The important thing to remember is that it is not just any kind of music that is capable of doing this. The musical formula has to fit into the 2nd biological law “The Law of two Phases”, or it will not work the same way.

As Dr. Hamer said to me recently “We now have the template with the love song I composed for my wife all those years ago, so we don’t have to look any farther or even create anything new.”

In my next blog I would like to discuss the importance of the “vibration” or “hertz” we are exposed to when we listen to music.

 

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Jul
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Fabio, Sport Masseur
Hamer: Music soothes the soul
Doctor R. G. Hamer EN Official Group
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Hamer: Music soothes the soul;  June 15th 2015

Those of you following the GNM may already know that Dr. Hamer has recently directed his attention to music therapy and has written another volume of more than 700 pages on the subject, which also includes his personal research and detailed case histories.

 

Hamer: Music soothes the soul

 

The findings are quite astounding. However, in order for someone to fully understand how and why music works as a therapy, I must give you more background as to how all this began.

Those of you that have already bought a copy of Dr. Giovanna Conti’s book “The Biological Meaning of Music” which is available through my book sales page, know what she discovered is ground breaking not only in music but also in medicine and psychotherapy.

 

Hamer: Music soothes the soul

Dr. Conti is a professor of music who through a personal diagnosis of cancer got to know about the GNM, took seminars with Dr. Hamer while he was still teaching in Spain and realized that the second biological law “The Law of the Two Phased Development of all Diseases” actually existed in all music composed pre 20th Century. Post 20th century music became more dissonant and abstract, however in some cases the law of two phases can still be identified.

Dr. Conti began to analyze well known symphonies, Lieder and folk songs and realized that the 2ndbiological law was expressed by the composer in the music he had written. In fact the composer was expressing the DHS, the sympaticotonia, which is the stress phase, right through the first half of the healing phase, the healing crisis and then through to normotonia. This expression is on an exact mathematical formula where the composer was writing about his conflict! This musical formula is not exclusive to known composers with tragic lives. Giovanna discovered that simple folk songs passed from generation to generation were also composed in this format.

Essentially she discovered that musical compositions all contained the 2nd biological law. Once she had disclosed her discovery to Dr. Hamer, he told her that he had also composed a song for the 20th anniversary of his marriage to his wife Sigrid Hamer decades prior to her discovery.

This love song was written by Dr. Hamer 2 years prior to the shooting death of their son Dirk and 5 years before Dr. Hamer’s discovery of the first biological law “The Iron rule of Cancer” and what astounded Dr. Conti was that Dr. Hamer’s song was the actual template for the 2nd biological law in an exact mathematical formula that he expressed in this love song to his wife.

The song is called “Mein Studentenmaedchen” (My Student Girl) and was recorded by a choir not long after the discovery. Dr. Hamer made the song available on DVD with his first publication expanding on the Conti discovery in “Die Archaischen Melodien” (The Archaic Melodies).

The book was purchased through Dr. Hamer’s online shop by a gentleman with a 7 year old daughter who had been suffering with chronic bronchitis for many months.

When this little girl heard her father playing the DVD of Dr. Hamer’s song, she asked to borrow it and kept playing it nonstop. In less than a week, the little girl’s bronchial symptoms abated and she made a full recovery.

It was through this particular case that Dr. Hamer realized how valuable music was in helping people to “get over the hump” from what we call a “hanging healing”, meaning a chronic illness, to full recovery in a very short time. This was the beginning of his “official” research applying music therapy using the template “Mein Studentenmaedchen”.

Dr. Hamer now has hundreds of cases proving that music therapy can be used to help adults, children, infants and animals heal from almost all illnesses.

In my next blog, I will give more information about how and why music therapy using this musical formula helps our bodies to heal.

 

Hamer: Music soothes the soul. Hamer: Music soothes the soul. Hamer: Music soothes the soul. Hamer: Music soothes the soul. Hamer: Music soothes the soul. Hamer: Music soothes the soul. Hamer: Music soothes the soul. Hamer: Music soothes the soul. Hamer: Music soothes the soul. Hamer: Music soothes the soul. Hamer: Music soothes the soul. Hamer: Music soothes the soul. Hamer: Music soothes the soul. Hamer: Musi

Jul
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Hamer: Lymes, Disease or Syndrome?
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Hamer: Lymes, Disease or Syndrome?  August 31st 2015    

Lymes is a hot issue in both traditional and alternative medicine. Until recently it was not even considered to be a “disease”.

 

Hamer: Lymes, Disease or Syndrome?

 

Hamer: Lymes, Disease or Syndrome?

 

Like all other so called “infections” the entire topic is highly misunderstood. First we have to appreciate Dr. Hamer’s discovery of the Fourth Biological Law, “The Ontogenetic System of Microbes” where he discovered that all microbes known to man have a biological meaning and a purpose. In fact, they have a “symbiotic” relationship with all life forms.  In other words, they serve a purpose in what we call the “disease process”. It doesn’t matter what kind of microbe we are talking about, whatever they are, they only “take hold” under specific conditions.

First and foremost, the discovery of the Fourth Biological Law tells us that we do not develop ANY kind of disease involving microbes, until we are in the resolution phase, also known as the healing phase in the GNM. That means that any so called “infection” is actually part of our body’s way of healing.

The first time I heard about Lymes disease was about 30 years ago and of course it was all speculation and conventional medicine wanted nothing to do with it, just like Dr. Hamer’s discovery of the Five Biological Laws. However, things have changed at least where Lymes is accepted as a disease and now we hear that practically everyone with a broad range of symptoms is being diagnosed as having been infected with this specific bacteria as a result of having been bitten by a deer tick, even though they admit that the testing methods are inconclusive and unreliable.  As a matter of fact, the testing most often used to diagnose Lymes is called the “Eliza test”, the same test to diagnose someone with HIV, which is actually an allergy test! It has nothing to do with finding a bacteria in the patient’s blood stream or in any open wound.

The conventional belief is that a person becomes infected with a specific Spirochete which is a bacteria known as “Borrelia” and that the immune system as a result begins to attack “self” causing a barrage of symptoms beginning with “flu like” symptoms, along with skin rashes, painful swollen joints, toe fungus, mouth ulcers, mouth fungus, yeast infections, memory loss, brain fog, food allergies and the list goes on and on. It is even claimed that it is sexually transmittable so now you don’t even need to be bitten by a deer tick to have Lymes! It seems that practically everyone that has these symptoms that become chronic and resistant to any kind of treatment falls into the category of Lymes. The problem is that not everyone has the same symptoms!

 

what about Lymes ?

 

So what does GNM say about Lymes? First and foremost, when we look at the symptoms a so called Lymes patient presents, we interpret them as “healing phases”. By healing phase, we mean that the person has resolved a conflict and the body has gone into repair. Yes, repair! If the symptoms don’t run their course within 6 to 8 weeks, then the person has relapsed and they go into a “hanging healing” which is interpreted as a chronic condition.

The cause or the temporary relapses could be as a result of a “reminder” or trigger” which in GNM is called a “track”. These tracks affect the subconscious mind (our memory bank) and open the old wound that was caused by the conflict shock (DHS) and prevent us from completely resolving the issue physically and emotionally where we are symptom free. Please refer to my previous blog on “Tracks that trigger” to understand this concept.

I have worked with Lymes patients over the years, and I have to say, what they are presented with by their health care practitioner gives little or no hope in ever recovering. I’ve observed in patients that have had a diagnosis of Lymes, that their symptoms increase AFTER their diagnosis and their health declines the same way a person with a diagnosis of HIV or cancer declines when they are diagnosed. In other words, they go into “survival mode” and all their symptoms which are healing phase symptoms are compromised because their system goes into fluid retention as a result of this survival mechanism.

When this happens we develop more pain and swelling, not to mention that the healing phase is prolonged. Some patients are also led to believe that they will eventually die horribly with great suffering if they don’t gain control over this so called infection. It’s a bleak prognosis which is all based on speculation and lack of knowledge and understanding of how the body really works and why the individual has those specific symptoms.

In my next blog, I will break down the most common so called Lymes symptoms and explain them within the framework of Dr. Hamer’s discovery.

 

http://www.germannewmedicine.ca/extdocs/Madrid-2005-en.PDF

 

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