Fabio, Sport Masseur, Author at warmfit - Page 12 of 22
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May
16
Fabio, Sport Masseur
Hamer: Melanoma maligno, sclerosi multipla
dottor g. r. Hamer - official group
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Hamer: Melanoma maligno, sclerosi multipla;

Scrivo questa lettera perchè è un dovere testimoniare la verità.

Ecco la mia storia:

nel mese di settembre 2001 ero al mare con la mia famiglia e comminavo a piedi nudi sulla sabbia.

Quando mi siedo, mi accorgo di avere catrame sulla pianta del piede sx proprio dove ho un neo

Provo una repulsione fortissima e non riesco a pulirlo.

Nelle settimane sucessive, tengo sott’occhio il neo finchè noto un cambiamento dei contorni.

Vado dal medico.

Segue visita dermatologica e asportazione del neo perchè “si era trasformato in melanoma maligno della pelle”.

Un medico si preoccupa di informarmi che può “partire una metastasi e raggiungere l’inguine attraverso il canale linfatico”.

Panico. Dimagrisco 2 kg in una settimana.

Dopo circa due mesi accuso disturbi all’occhio dx: una leggera nebbia che mi offusca la vista e vedo doppio se guardo ai lati.

A settembre controllo ecografico all’inguine ed Rx toracico.

Nessuna “metastasi”. Comincio a tranquillizzarmi.

A marzo 2003 mi sveglio una mattina ed ho la parte superiore dell’occhio dx oscurata.

Aspetto alcuni giorni,il disturbo non passa,vado dal medico.

Hamer: Melanoma maligno, sclerosi multipla

 

Ricovero immediato in oculistica dove fanno una risonanza magnetica al mio cranio.

Due giorni dopo mi informano che ho una forte infiammazione alla testa e devo trasferirmi in neurologia.

Sul foglio di dimissione noto una frase tra parentesi: si sospetta sm.

Rifiuto il ricovero e torno a casa perchè la mia bambina compie 6 anni e non voglio mancare alla sua festa.

Di notte mi sveglio e mi sembra di essere tutta gelata vedendo davanti a me il significato di qelle due letterine fra parentesi scritte sul foglio di dimissione “sclerosi multipla”.

Piango disperata con mio marito spaventato e angosciato come me.

Decidiamo il ricovero presso un centro specializzato in queste patologie.

Dieci giorni da incubo, lontana dalla mia piccola, mio marito che si divide fra me e la bambina, esami assurdi, personale e medici che ti usano come se fossi un manichino e la consapevolezza di essere solo un numero scritto su una cartella.

Ritorno a casa e a maggio sò con certezza di essere affetta da “sclerosi multipla”.

 

Hamer: Melanoma maligno, sclerosi multipla

Mi propongono iniezioni di interferone una volta alla settimana per tutta la vita, se non seguo questa terapia rischio di avere ricadute.

Ci credo e inizio la terapia. ORRIBILE. Per attenuare gli effetti collaterali(forte mal di testa, dolori muscolari, dolori alle ossa, febbre alta)devo assumere un altro farmaco, sono a pezzi.

A settembre conosco la N.M.G., grazie a mio cigino e con mio marito leggiamo il Testamento per una nuova medicina. A novembre mio marito segue un seminario di N.M.G.

Il 24 dicembre finalmente rifiuto l’iniezione e sospendo definitivamente.

Riesco a risolvere il conflitto e aspetto con ansia la crisi epilettica.

La mattina del 13 febbraio alle ore 6.00 mi sveglio e svengo senza alzarmi dal letto.

Quando riapro gli occhi sono felice! Ce l’ho fatta!

Da molti anni facevo un sogno ricorrente, sempre perfettamente uguale, che mi angosciava: entravo in un ascensore e premevo un tasto per salire. Immediatamente partiva come un razzo e io vedevo il numero dei piani che superava il 2.000. A quel punto il sogno finiva e quando mi svegliavo sentivo ancora l’angoscia di non riuscire a scappare.

L’ultima volta ho sognato l’ascensore che saliva ancora velocissimo, è uscito dal tetto e si è messo orizzontale per atterrare dolcemente e lasciarmi uscire sorridente.

L’angoscia non c’era più.

Mia figlia che ha 10 anni, quando ha un fastidio fisico, parla con me e mio marito per risolvere il conflitto. A volte capisce da sola. Ho avuto un’altra bimba che ha due anni ed è molto fortunata perchè non ha subito nessun vaccino e non conosce farmaci.

Abbiamo a portata di mano la nostra salvezza

La natura è meravigliosa come chi combatte il mondo…

…e vincerà .

Grazie dottor Hamer.

 

Vedi anche:

SBS: Il melanoma

SBS: La cute

SBS: La sclerosi multipla

 

 

http://www.warmfit.com/wp-content/uploads/2016/01/presentazione20NMG.pdf

 

Hamer: Melanoma maligno, sclerosi multipla Hamer: Melanoma maligno, sclerosi multipla Hamer: Melanoma maligno, sclerosi multipla       Hamer: Melanoma maligno, sclerosi multipla  Hamer: Melanoma maligno, sclerosi multipla  Hamer: Melanoma maligno, sclerosi multipla Hamer: Melanoma maligno, sclerosi multipla Hamer: Melanoma maligno, sclerosi multipla       Hamer: Melanoma maligno, sclerosi multipla  Hamer: Melanoma maligno, sclerosi multipla    Hamer: Melanoma maligno, sclerosi multipla Hamer: Melanoma maligno, sclerosi multipla Hamer: Melanoma maligno, sclerosi multipla       Hamer: Melanoma maligno, sclerosi multipla  Hamer: Melanoma maligno, sclerosi multipla  Hamer: Melanoma maligno, sclerosi multipla Hamer: Melanoma maligno, sclerosi multipla Hamer: Melanoma maligno, sclerosi multipla       Hamer: Melanoma maligno, sclerosi multipla  Hamer: Melanoma maligno, sclerosi multipla  Hamer: Melanoma maligno, sclerosi multipla Hamer: Melanoma maligno, sclerosi multipla Hamer: Melanoma maligno, sclerosi multipla       Hamer: Melanoma maligno, sclerosi multipla  Hamer: Melanoma maligno, sclerosi multipla    Hamer: Melanoma maligno, sclerosi multipla Hamer: Melanoma maligno, sclerosi multipla Hamer: Melanoma maligno, sclerosi multipla       Hamer: Melanoma maligno, sclerosi multipla  Hamer: Melanoma maligno, sclerosi multipla  

May
13
Fabio, Sport Masseur
Considerazioni secondo Hamer e secondo la medicina ufficiale
dottor g. r. Hamer - official group
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Considerazioni secondo Hamer e secondo la medicina ufficiale;  Quando la figlia di due anni di una naturopata T. M. (nome cambiato della redazione) in piena di salute, da un giorno all’altro, non si è mossa più ed è potuta stare sdraiata solo sulla schiena a lamentarsi, la terapeuta di 41 anni, disperata, ha cercato un radiologo e le ha fatto fare una TAC al cervello. Il radiologo ha visto un edema esteso (gonfiore) nella corteccia motoria. T. M. se lo aspettava. Si fa consegnare la TAC e la manda al Dr. med. Ryke Geerd Hamer. Dopo che le immagini gli sono giunte, discutono assieme della diagnosi: atassia a causa di un trauma da caduta. Allora la naturopata inizia a comprendere. Sua figlia, il giorno prima della sua immobilità, era caduta due volte sbattendo fortemente la parte posteriore della testa, mentre era in gruppo al nido. La piccola si era rialzata ed aveva continuato a giocare, cosicché la madre non ha dato peso all’episodio.

Considerazioni secondo Hamer e secondo la medicina ufficiale

 Il Dr. Hamer consiglia alla madre di avere molto contatto fisico e intenso ed esercizi di movimento con delle briglie, in modo che la piccola possa riacquistare lentamente fiducia nella propria capacità del camminare. Il miglioramento non si fa attendere. Dopo che la madre grazie alla sua particolare qualificazione nella terapia di Dorn riconosce anche lo spostamento della 1° e della 2° vertebra cervicale e riesce a riallinearle, la rigenerazione si velocizza ulteriormente. Oggi (tre mesi dopo la diagnosi) sua figlia non dimostra più nessuna limitazione ed ha di nuovo raggiunto lo stadio di sviluppo normale.

Ma la naturopata era interessata a sapere un’altra cosa. Ha chiesto al radiologo come avrebbe trattato la medicina ufficiale sua figlia. La risposta onesta era: si sarebbe dovuta fare una nuova TAC, ma con mezzo di contrasto, e poi … (risposta verbale del radiologo): “… emergono tumori come dal nulla!”.

La conseguenza, in caso di trattamento di medicina ufficiale puro, sarebbe stata: terapia per il cancro incluso intervento chirurgico al cervello, chemio e le conseguenze prevedibili dopo un intervento così massiccio. E questo in una bambina di 2 anni.

Questo ci fa ricordare una trasmissione d’informazione sul cancro al seno che si poteva vedere un po’ di tempo fa in televisione. La prevenzione per il cancro al seno è buona ed importante, ma ci sono delle donne che hanno un cancro al seno, non notano niente, non intraprendono niente e scompare da solo. In altre si riconosce il cancro, vengono rese insicure a causa della diagnosi, dai reportage nei media e dal loro circondario, questo aggrava il cancro e si rendono necessarie misure terapiche drastiche. Gli esami di prevenzione per il cancro vanno bene per una diagnosi precoce ma creano anche inutilmente paura. Secondo il Dr. Hamer solo attraverso il cosiddetto choc da diagnosi si formano nuovi tumori cancerogeni e non metastasi.

Ryke Geerd Hamer e la Nuova Medicina Germanica, da lui fondata, sono molto discussi soprattutto in Germania. Molte volte il medico viene aggredito e diffamato. Non ha solo a che fare con il suo modo di fare terapia ma con la sua opinione specifica su temi politico-sociali. Ma la Nuova Medicina Germanica ed il dr. Hamer non dovrebbero essere considerati in modo più tecnico e più serio? Per quanto è risaputo, riesce a prevedere dettagliatamente il percorso di una malattia (per esempio in caso di cancro) e a togliere così la paura al paziente ed ai suoi famigliari. Anche molti pazienti abbandonati dalla medicina ufficiale cercano il suo consiglio o studiano le sue scoperte.

Atassia: dal greco: disordine.

Un termine per vari disturbi della regolazione dell’equilibrio e della coordinazione del movimento. Un’atassia può presentarsi anche senza paralisi, con forza muscolare normale.

Annotazione:

Da molto tempo questo articolo è finalmente un documentario anche se in una rivista completamente sconosciuta. Grazie! Questo fa bene in questo deserto mediatico che regna sovrano.

Permettetemi, cari lettori, in questa occasione e con questo mezzo di portarvi un po’ oltre.

Considerazioni secondo Hamer e secondo la medicina ufficiale

Chi conosce il dr. Hamer personalmente da una relazione medico/paziente (meglio: relazione tra amici), conosce la sua bontà d’animo e la sua saggezza. Poiché la soluzione di un conflitto avviene sempre alla base e spesso tocca qualcosa di altamente acuto e drammatico, vissuto con senso di isolamento psichico, qualcosa che ha colto sul piede sbagliato (1° legge della natura). Senza la soluzione del conflitto non avviene la guarigione (2° legge della natura). Questo premette sempre di riconoscere la causa e di conseguenza di chiamarla per nome! La NMG è una scienza ed è molto precisa.

Immagina, per esempio, cosa sarebbe successo, se la naturopata non avesse visto cadere sua figlia? Se non avesse potuto verificare immediatamente la causa che Geerd aveva supposto? Avrebbe potuto prestare fiducia a Geerd, questo “guaritore miracoloso”?

Se vuoi, caro lettore, puoi riguardare un’altra volta la storia di sopra!

Cosa sarebbe successo se la madre non avesse potuto o dovuto, poco importa, credere al dr. Hamer? Come sarebbe potuta finire questa storia? La madre in ogni caso scrive, lei stessa … medicina ufficiale! Indovina quanti bambini ci sono quotidianamente ai quali viene tagliato via il cervello?

Perché dobbiamo “credere” o “non credere” al dr. Hamer, perché non possiamo verificarlo, per non dover più credere? Perché? Chi non lo vuole? Chi sono queste persone? E perché lo impediscono? Si tratta di milioni di vite umane! Secondo miglior coscienza anche qui risponde il dr. Hamer, anche se tocca tanti in modo poco gradito. E gli accusati dal dr. Hamer non smentiscono … (prof. Merrick, professore di pediatria all’università Ben Gurion di Israele, dichiara che le prime due leggi della natura del dr. Hamer (le più importanti, cioè la causa e la soluzione) godono di “ACCETTAZIONE GENERALE “. Come padre di Olivia non trovo maggior cinismo!)

Ma pure, caro lettore, se appartieni già a quelli che “sanno”, cioè se hai potuto verificare per te stesso la NMG, e non ci caschi più tanto facilmente nella medicina ufficiale, vieni costretto dall’establishment a dover stare a guardare durante lo stupro di tuo figlio ammalato di cancro, durante il suo avvelenamento, durante il suo dissanguamento. Tutti applaudono, i torturatori, e tu non poi impedirlo…….

Solo allora capirai che devi agire di nuovo a causa di questo problema se vuoi risolvere questo conflitto. Solo allora ti chiederai: perché non ho ascoltato prima il dr. Hamer: “La Germanica è la medicina della libertà!” Perché non ho aiutato prima il dr. Hamer?

Ma allora sarà troppo tardi per tuo figlio! Oggi è di nuovo troppo tardi per 1.500 persone, e per quelli di domani e dopodomani….

Allora sii saggio! Cerca di verificare! Verifica tu stesso ed agisci di conseguenza….

Il padre di Olivia

http://www.warmfit.com/wp-content/uploads/2016/01/presentazione20NMG.pdf

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May
13
Fabio, Sport Masseur
Hamer: Come mia moglie ha affrontato il tumore
dottor g. r. Hamer - official group
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Hamer: Come mia moglie ha affrontato il tumore; Non avremmo potuto fare, io e mia moglie, un meraviglioso viaggio di oltre due mesi in Norvegia nell’estate 2007, se non ce lo avesse suggerito il medico, in circostanze impensabili.

La Norvegia è un posto ideale per chi cerca un intimo contatto con la natura. Qui la natura è esplosa mostrandosi in tutta la sua bellezza e la sua forza. Qui regna l’armonia, la tranquillità e la calma. La gente del posto è riservata, semplice e rispettosa della natura. L’ospite si sente sicuro e a proprio agio. Quassù non ha ancora messo radice, fortunatamente, il turismo chiassone, disordinato e invadente, grazie al grande rispetto che i norvegesi hanno per le loro tradizioni.

Ma non voglio qui parlare del nostro viaggio in Norvegia. Per quello ho scritto una cronaca a parte.

Hamer: Come mia moglie ha affrontato il tumore

Stavo dicendo che non avremmo mai pensato di poter effettuare un così favoloso viaggio in camper, seppure desiderato da tempo, perché, dopo sedici ininterrotti mesi di pesanti “cure” chemioterapiche, già a fine aprile 2007 i devastanti effetti dei farmaci sul fisico di Maria, questo è il nome di mia moglie, erano ben evidenti. Le estremità del suo corpo, mani e piedi, erano diventati neri, cute cadaverica con grosse ferite che stentavano a rimarginare, unghie nere cadenti. L’aspetto generale non era rassicurante. Grande stanchezza, dolori di stomaco ed intestinali, dolori di testa, alle ossa e disturbi di vario genere la affliggevano quotidianamente. I valori del sangue erano molto alterati.

C’è da aggiungere, in proposito, che Maria ha continuato a sopportare pazientemente i disturbi che la affliggevano senza assumere i calmanti che le venivano prescritti per ogni sintomo, altrimenti le sue condizioni fisiche sarebbero peggiorate ancor prima, a causa della maggiore intossicazione da ulteriori farmaci.

La fortuna vuole che a questo punto ci viene segnalata l’esistenza della ” Nuova Medicina Germanica “ del dott Hamer e fornito il nome di un medico in zona che la pratica.

Ci precipitiamo da questo medico, il quale, dopo avere ascoltato e conversato con mia moglie per un paio d’ore, le illustra le 5 leggi biologiche della natura secondo la ” Nuova Medicina Germanica”, individua con lei i conflitti biologici che le hanno procurato il tumore, tranquillizzandola in ordine al processo della sua guarigione. Il medico le suggerisce, infine, di prendersi in mano la propria vita, magari, con una bella vacanza.

Maria risponde che desidererebbe tanto andare per due mesi in Norvegia col camper, visto che siamo amanti della vita all’aria aperta.

Bene, fa il medico: “forse per domani non farà in tempo a preparare il necessario, ma le assicuro che già da dopo domani può partire tranquillamente”.

Dopo due giorni di sconvolgimento psicologico per il cambiamento di rotta suggeritole, Maria decide di buttare via le medicine e di accingersi ai preparativi per la Norvegia.

Segue un mese di ferventi preparativi, e a fine giugno si parte con grande entusiasmo.

I primi dieci giorni sono stati duri, a seguito della profonda “vagotonia” a cui mia moglie è andata incontro, come previsto anche dal dott Hamer nel suo libro “Testamento per la Nuova Medicina Germanica“.

Grazie alle spiegazioni del dott Hamer riesce a superare, senza allarmarsi, queste crisi – che si sono manifestate con grande sonno, dolori alla testa, palpitazioni cardiache e affanno – stando calma, perché era certa che tutto ciò faceva parte del programma biologico relativo alla riparazione del male. Seguendo l’esempio degli animali, i quali in fase di riparazione se ne stanno molto tranquilli, dormono molto e aspettano con calma che tornino le forze.

Meno tranquillo ero io, invece, seppure lo nascondevo in tutti i modi, perché, stimolato, nonostante tutto, da mia moglie, avevo proseguito il viaggio verso la Norvegia, e la distanza dal nostro medico si era fatta sempre più grande.

Fortunatamente, dopo una decina di giorni impegnativi, lei rifiorisce e il nostro viaggio verso le isole Lofoten norvegisi procede in grande forma fisica e psicologica.

C’è da dire che se non avesse avuto conoscenza della medicina del dott Hamer, Maria non avrebbe potuto mantenere la calma; in dette circostanze si sarebbe spaventata enormemente, i dolori si sarebbero manifestati conseguentemente in maniera più acuta e avremmo dovuto ricorrere al pronto soccorso. In ospedale essa sarebbe rientrata nel vortice, con varie TAC, diagnosi di metastasi al cervello, somministrazione di chemioterapici, cortisone e intossicanti vari sino alla morfina.

Sarebbe stata la sua rovina!.

Sono trascorsi, invece, oltre nove mesi da quando ha troncato con la chemioterapia e sta bene! Se avesse proseguito con le terapie oncologiche, come richiesto dalla medicina ufficiale, a quest’ora non avremmo potuto raccontare queste cose, e per di più non avremmo fatto un così magnifico viaggio che è proseguito attraverso i più begli angoli di tutto il nord della Norvegia.

A quest’ora sarebbe già morta, come sta a dimostrare anche la documentazione clinica accumulatasi in tutto questo tempo!

Ovviamente non è che per superare il tumore bisogna necessariamente intraprendere un viaggio, e per di più impegnativo come il nostro.

Ma lo stacco totale dal vissuto, per un periodo così prolungato, come questo viaggio ci ha permesso di fare, ritengo sia stato un ingrediente essenziale per la ripresa dalla malattia.

Per Maria i guai erano incominciati cinque anni prima, dopo che, a seguito di uno dei controlli periodici che vengono consigliati, le avevano riscontrato un piccolo nodulo al seno. Ne è seguito un urgente intervento chirurgico con connesse terapie, che l’hanno sconvolta soprattutto psicologicamente.

A cosa siano serviti ventotto giorni di intossicanti trattamenti di radioterapia sulla parte malata me lo debbono ancora spiegare, visto che, trascorso appena un anno e mezzo, il “tumore” è ritornato nello stesso identico punto. ….Altro intervento chirurgico, altri farmaci, controlli sempre più ossessivi e conseguente panico. Panico, …si! Perché, anche se i notabili dell’oncologia asseriscono e scrivono che il tumore è un male curabile, ciò che invece i malati percepiscono dal sistema oncologico è che di tumore si muore; ed in effetti ne muoiono troppi con la chemioterapia, e per di più attraversando un terribile stadio terminale.

Ed è questo stato di panico che crea le cosiddette “metastasi”..!, come asserisce il dott. Hamer nel suo trattato.

Non basta confondere la mente con l’aiuto dello psicologo per tranquillizzare l’ammalato, come ci consigliano nei reparti di oncologia, dopo averci fatto intuire o dato la notizia che per noi non c’è più nulla da fare. ……Non è una questione psicologica, e lo psicologo può farci ben poco ridotti in tale stato!

Tornando a mia moglie, trascorsi due anni dal secondo intervento al seno, le scoprono delle “metastasi” al fegato in occasione di un controllo. La notizia produce su di lei lo stesso effetto che può produrre una sentenza definitiva di condanna a morte. Seguono ulteriori cure farmacologiche e controlli più serrati. Fino a che, dopo alcuni mesi, l’oncologo curante decide per la chemioterapia, seppure in pillole. Terapia che è proseguita per sedici ininterrotti mesi, di cui gli ultimi sei con due tipi di pasticche di chemio somministrate contemporaneamente, perché lo “specialista” vedeva un progredire del tumore; …sino a quando lei non si è decisa, anche se in ritardo, a troncare tutto. Ho già detto sopra che se avesse continuato ora sarebbe già morta.

Ci dicono che la chemioterapia serve per allungare la vita del paziente. Penso invece che siano maggiori i casi in cui la chemioterapia accorci la vita, piuttosto che allungarla. Il caso di Maria lo testimonia palesemente!

Lei è riuscita a tenere duro aggrappandosi alla lettura e rilettura di libri scritti da studiosi che trattano di tumore senza il ricorso a medicine “velenose”, fino a quando non è venuta a conoscenza della “Nuova Medicina Germanica” del dott Hamer.

Conoscere le tesi del dott. Hamer è stato per noi la conferma di ciò che in un certo senso avevamo già intuito sulla base della nostra esperienza, e cioè che il tumore è generato da un conflitto biologico, vale a dire da un evento scioccante, inaspettato, drammatico, estremamente acuto, che dà sensazione di isolamento psicologico, vissuto contemporaneamente su tre livelli : PSICHE –CERVELLO – ORGANO.

In sostanza, come afferma lo stesso Hamer “il cervello, in quanto computer del nostro organismo, è preposto anche a tutte le cosiddette “malattie”.

Contrariamente alla medicina ufficiale che considera il tumore e le altre malattie come una degenerazione di cellule che aggrediscono negativamente il nostro organismo, il dott. Hamer ha scoperto che le “malattie” non rappresentano degli errori insensati della natura che vanno combattuti, bensì costituiscono parte di uno o più programmi speciali, biologici e sensati della natura stessa, alla luce della storia dell’evoluzione.

In natura la vita è basata su processi biologici (che hanno milioni di anni di sperimentazione e che dovremmo rispettare di più), secondo i quali in ogni “malattia” ad una prima fase di insorgenza segue una seconda fase di recupero, che avviene solitamente in maniera spontanea e che solo raramente, nei casi più acuti, questa seconda fase necessita di adeguati interventi farmacologici e/o chirurgici e che altrettanto raramente può portare alla morte, a patto che si arrivi alla soluzione del conflitto.

Ciò che dimostra il dott Hamer può risultare di non immediata intuizione, in quanto è difficile sbarazzare la nostra mente da tutto ciò che abbiamo assimilato attraverso le svariate fonti di pubblicità diretta e indiretta, comprese quelle istituzionali.

E’ altresì utile farsi seguire nell’apprendimento da un medico della ” Nuova Medicina Germanica“, anche per ricercare ed eliminare insieme a lui le cause che hanno dato origine alla nostra malattia.

Non basta aver capito ciò che il dott. Hamer dice. E’ necessario che l’ “ammalato” giunga a “sentire” di aver assimilato ciò che Hamer sostiene, e riesca a superare il proprio “conflitto” o “conflitti biologici” , anche con la partecipazione di tutti i familiari che gli stanno intorno.

Maria ha superato i “conflitti” che le avevano procurato i tumori. E’ riuscita ad abbandonare ilpanico in cui viveva, sente intimamente di essere guarita e il suo atteggiamento verso le cose della vita è diverso.

In questo percorso io e le nostre tre figlie le siamo stati e le siamo molto vicino.

Entrambi continuiamo a studiare i testi di Hamer e consultiamo anche libri di altri studiosi di cure naturali, dai quali traiamo conferme alle tesi dello stesso Hamer.

L’esperienza da noi vissuta ci ha fatto capire che se la persona non riesce a risolvere il conflitto e si affida alle cure oncologiche della medicina ufficiale, può ritrovarsi facilmente in un vortice senza via di uscita. Appena le trovano una seconda macchia da qualche parte del corpo, attraverso l’abbondanza di radiografie, tac, scintigrafie, prelievi, ecc, gli “esperti” parlano di “metastasi”, ed iniziano i guai…! Da quel momento i trattamenti chemioterapici si fanno pesanti ed i controlli sempre più ossessivi, alla ricerca di ulteriori “metastasi”..!

Infatti, durante i sedici lunghi mesi di chemioterapia, il medico oncologo dell’ospedale al quale Maria doveva ricorrere per visite quindicinali, ogni tanto ripeteva che era giunto il momento di fare la scintigrafia ossea, i raggi al torace, ecc. Al che, un giorno, in assenza di mia moglie, gli faccio: “scusi dottore ma se le trovano qualche altra metastasi cosa potete farle di più, visto che sta già assumendo il massimo di chemioterapici che l’hanno quasi distrutta e che le alterano i valori del sangue oltre il limite”? Nessuna risposta, se non una impercettibile alzata di spalle….. Infatti non c’è una risposta, se non quella di aumentare la somministrazione di farmaci sempre più letali.

Non intendo criminalizzare la medicina ufficiale, la chirurgia o le terapie, che ritengo abbiano fatto anche scoperte fondamentali ed importanti.

Il fatto è che, negli ultimi decenni, l’intero settore è stato sempre più inquinato dagli ingenti interessi delle compagnie farmaceutiche, il cui principale scopo è quello di incrementare i propri profitti e cioè vendere più farmaci. Gli unici investimenti di dette Compagnie sono quelli destinati al marketing per convincere la gente che le medicine servono e che vanno prese.

La popolazione è indotta a credere di potersi assicurare il proprio benessere mediante l’assunzione di medicine su medicine alla comparsa di ogni sintomo di malessere, e ancora medicine per correggere gli effetti collaterali procurati dalle medicine stesse

La stessa diagnosi precoce, che viene propagandata a dismisura, induce paura e sensi di colpa tra la gente, la quale si riversa in massa nei laboratori e nei centri diagnostici procurando, innanzi tutto, enormi affari al settore.

Molto spesso viene diagnosticato come malattia grave e incurabile ciò che costituisce un sensato processo biologico messo in atto dalla natura nel nostro corpo, che si sarebbe concluso in una guarigione spontanea.

Succede così che, malattie risolvibili con rimedi naturali, attraverso una coscienziosa analisi delle cause e non dei soli effetti, vengono trattate con inopportuni medicinali, interventi chirurgici, terapie, che servono solo a procurare inutile sofferenza umana e smisurati affari economici al settore farmaceutico e settori ad esso connessi.

Ho sin qui letto anche libri e articoli di medici e farmacisti, i quali attraverso i loro scritti hanno lanciato, già decenni or sono, accorati appelli per metterci in guardia dall’ingerenza del profitto nei settori della medicina, avvertendoci che il 90% dei medicinali in circolazione è inutile e dannoso per il nostro corpo. E che in campo sanitario non sono solo le medicine ad essere in eccesso.

Onesti appelli, rivolti anche e soprattutto alle istituzioni, che sono stati prontamente messi a tacere dai potenti mezzi di ” informazione”.

Sono convinto che le ricerche sul cancro e su molte altre malattie sinora ritenute incurabili non daranno alcun risultato positivo fino a quando gli studiosi non saranno liberi nelle loro ricerche dal potere economico e politico. E la chemioterapia è proprio il penoso risultato di una ricerca medica orientata dagli interessi economici…!

Chi si oppone al sistema viene emarginato. Tanto è vero che al dott. Hamer, appena si è dissociato dalla medicina ufficiale, gli hanno tolto l’abilitazione all’esercizio della professione medica e successivamente lo hanno accusato di esercizio abusivo della professione, spedendolo in galera per diverso tempo.

Si sostiene che la vita media delle persone in questi ultimi decenni è aumentata sensibilmente grazie alla medicina ufficiale.

Ammessa l’affidabilità di questo dato statistico, ritengo che la durata media della vita sia incrementata innanzi tutto perché sono migliorate le condizioni generali di vita della gente. C’è anche da notare che a formare la statistica contribuiscono troppi casi di prosecuzione della vita in penose ed inaccettabili condizioni esistenziali, a seguito di accanimenti terapeutici.

A questo punto mi si permetta una riflessione che mi passa per la mente già da tempo. Ebbene, porto rispetto alla convinzione religiosa circa le guarigioni miracolose che ogni tanto avvengono presso i vari santuari. Mi lasciano, invece, molto perplesso le desolate conclusioni del settore medico scientifico, per lo più ateo, il quale continua ad affermare che questi sono fenomeni inspiegabili. A me pare sorprendente, e non senza sospetto, che la scienza medica non riesca ad ammettere che il corpo possa guarire spontaneamente attraverso processi biologici stimolati dalla mente e messi in atto da madre natura, anche senza uno sfrenato – e il più delle volte improprio – uso di medicine, interventi chirurgici e altre terapie .

febbraio 2008, Lorenzo

Vedi anche:

SBS: Le medicazioni

SBS: La terapia

 

http://www.warmfit.com/wp-content/uploads/2016/01/presentazione20NMG.pdf

 

Hamer: Come mia moglie ha affrontato il tumore  Hamer: Come mia moglie ha affrontato il tumore  Hamer: Come mia moglie ha affrontato il tumore Hamer: Come mia moglie ha affrontato il tumore  Hamer: Come mia moglie ha affrontato il tumore   Hamer: Come mia moglie ha affrontato il tumore Hamer: Come mia moglie ha affrontato il tumore Hamer: Come mia moglie ha affrontato il tumore  Hamer: Come mia moglie ha affrontato il tumore  Hamer: Come mia moglie ha affrontato il tumore Hamer: Come mia moglie ha affrontato il tumore  Hamer: Come mia moglie ha affrontato il tumore  Hamer: Come mia moglie ha affrontato il tumore Hamer: Come mia moglie ha affrontato il tumore Hamer: Come mia moglie ha affrontato il tumore  Hamer: Come mia moglie ha affrontato il tumore  Hamer: Come mia moglie ha affrontato il tumore Hamer: Come mia moglie ha affrontato il tumore  Hamer: Come mia moglie ha affrontato il tumore    

Hamer: Come mia moglie ha affrontato il tumore

 

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May
13
Fabio, Sport Masseur
Hamer: Ricerca e raccolta fondi per il cancro
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Hamer: Ricerca e raccolta fondi per il cancro;  Tratto da un libro scritto dal dr. HERBERT M. SHELTON ex presidente di una delle più importanti associazioni per la ricerca e la raccolta dei fondi per il cancro.

“Parlate di cancro a qualcuno a bruciapelo, lo vedrete impallidire, apparire imbarazzato, supplicarvi con lo sguardo di cambiare argomento; ciò perché il cancro benefica del prestigio dell’orrore.

Hamer: Ricerca e raccolta fondi per il cancro

La medicina ha subito una disfatta totale, irreparabile, disperata, che non può essere celata da alcune delle false dichiarazioni ottimistiche che appaiono settimanalmente sulla grande stampa. Una disfatta che è rappresentata da migliaia di vite perdute, da torture inimmaginabili, fisiche e morali inflitte a milioni di esseri umani.

Questo a causa di anni ed anni di lavoro sprecato dai ricercatori dediti a ricerche inutili perché fondate su presupposti gratuiti, teorie totalmente errate, su idee che non hanno assolutamente alcun rapporto con la realtà…

La ricerca medica, le fondazioni mediche (con tutto il rispetto per colore che si dedicano in buona fede) altro non sono, che grossi imbrogli. I cavalieri d’industria della crociata contro il cancro, usano l’arte di spaventare le gente per creare la psicosi del terrore di cui hanno bisogno per portare coloro che credono, a finanziare i loro sporchi lavori….

Chi non sa che la paura ha un effetto magico sulle borse più serrate!! Il decesso della maggior parte dei malati di cancro e almeno il novanta per cento delle loro sofferenze, sono provocate dai farmaci, dai bisturi, dai raggi X…

Tutti i medici sanno che le terapie attuali abbreviano la vita dei malati di cancro…

Questi demoni non si stancano mai di mendicare sempre più soldi per finanziare le inutili e sadiche torture che infliggono ai malati. Se vi fossero uomini intelligenti ai posti direttivi dello Stato, questo delitto sarebbe severamente punito anziché sostenuto ed incoraggiato…

Da ogni parte sentiamo chiedere sempre più fondi da sciupare in ricerche inutili sempre più nuove. Fondi per le cosiddette malattie incurabili che costituiscono la fortuna di quella categoria di persone che ponendo in atto ogni mezzo, non disdegano di sfruttare impunemente ed a loro maggior profitto l’ignoranza e l’ingenuità del pubblico.

La scoperta della causa del cancro inaridirebbe il ruscello di latte e miele che la ricerca medica rappresenta per molti, ma sarebbe anche la rovina per le industrie che producono apparati chirurgici, radiologici, farmaci chemioterapici ed ogni altra cosa conseguente il problema.

La causa del cancro è proprio l’ultima cosa al mondo che quest signori si preoccupano di scoprire e divulgare; si impegnano strenuamente a puntare i loro microscopi verso la luna, mentre la causa del cancro è a portata delle loro mani.

Chiedono continuamente soldi allo sciocco merlo che è il pubblico e come l’inferno il loro motto è di non confessarsi mai saziarsi…”

Questo manifesto qui sotto, è un modo modo subdolo per sottrarre ed illudere la gente in Italia

Hamer: Ricerca e raccolta fondi per il cancro

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May
13
Fabio, Sport Masseur
Hamer: Testimonianza della TAC senza contrasto
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Hamer: Testimonianza della TAC senza contrasto; Nella mia famiglia ormai la NMG è diventata di uso comune perchè sia io che mia moglie abbiamo avuto conferme certe sull’esattezza delle leggi biologiche, tuttavia, quando sono stato alle prese con “la malattia” di mio padre, ho avuto la più grande delle prove facendo leggere la TAC al cervello al medico di NMG, che, di fatto e nonostante la distanza non proprio brevissima che ci separa, è divenuto il medico di condotta della mia famiglia.

Hamer: Testimonianza della TAC senza contrasto

Quel giorno, che non dimenticherò molto facilmente, mentre leggeva la TAC, mi descrisse i sintomi che mio padre aveva in quel periodo e fino a qui poteva anche “starci”, visto che conosceva le patologie da cui era affetto, poi però mi fece notare che c’erano tre focolai corrispondenti a tre situazioni passate, distanti tra loro nel tempo e delle quali non poteva in nessun modo essere a conoscenza.
Mi disse che mio padre aveva avuto due piccoli infarti, un problema al ginocchio sinistro e allo stomaco.
Devo ammettere che nonostante mi fidassi già molto della NMG, questa diagnosi così precisa e corrispondente alla realtà mi colpì non poco e siccome non partecipo ai vari blog di cui Nicola mi parla spesso, mi sono chiesto perchè questa prova non possa essere fatta in maniera ufficiale per zittire tutti coloro che parlano di artefatti senza aver mai avuto a che fare con una TAC e con qualcuno che le sappia leggere come è successo a me. Perchè, come si discute spesso insieme al gruppo di studio, se si può girare intorno alla storia dei conflitti che si potrebbero aggiustare per far tornare i conti a proprio favore, con una prova schiacciante come questa non vedo proprio cosa ci sarebbe da obiettare.

 

Hamer: Testimonianza della TAC senza contrasto

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May
13
Fabio, Sport Masseur
Hamer: testimonianza di Carcinoma dell’ovaio
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Hamer: testimonianza di Carcinoma dell’ovaio;

La storia di mia zia Maria.

Maria da giovane è sempre stata magra. Ha sempre avuto problemi di “digestione”. Purtroppo questi problemi l’hanno sempre accompagnata, anche in età adulta, e spesso erano legati a dolori e doloretti.

Hamer: testimonianza di Carcinoma dell'ovaio

Hamer: testimonianza di Carcinoma dell’ovaio

Maria ha fatto tante terapie, le più naturali possibile, ma di tanto in tanto i doloretti tornavano e soprattutto lei sentiva “la pancia gonfia”.

Da adulta le scoprono dei fibromi e il ginecologo dice: “Facciamo un’isterectomia e vedrà che poi non sentirà più la pancia gonfia”.

Durante l’operazione le trovano una ciste all’ovaio (poi ricorderà che poco prima aveva perso un parente caro), e così lo tolgono nello stesso intervento, senza chiederlo, “per sicurezza”.

A distanza di qualche mese è sempre magra come un chiodo, ed ha “la pancia gonfia”, ma ad un’ecografia la ginecologa nota nell’ovaio superstite una massa solida.

Le prescrivono delle analisi del sangue, e risultano elevatissimi i markers (CEA, CA125).

Oddio, le dicono di togliere subito l’ovaio.

La chiamano a casa e visto che tergiversa, le dicono che è un’incosciente, ecc. ecc.

Lei decide di non operarsi, non è affatto spaventata, solo le sembrano assolutamente logiche ed inconfutabili le osservazioni ed i discorsi che fa col suo medico pratico di Nuova Medicina Germanica.

Della Nuova Medicina Germanica, in verità, sa poco. Non riesce a studiare assiduamente, non è portata.

Quello che sa è che il ragionamento fila e soprattutto lo sente vibrare dentro di se.

Il medico le consiglia: “Visto che tale era il conflitto ed in tal data c’è stata l’interruzione dell’SBS dovuta all’ovariectomia, il conflitto è ripartito sull’altro ovaio. Il suo ovaio, ora, ha sicuramente tali tempi di solizione. Quindi sarà bene fare un’altra ecografia di controllo tra tre mesi, perché allora l’SBS sarà terminato ed il cancro apparirà come una semplice ciste. Mi raccomando, cerchi un altro ecografista se non vuole che sobbalzi nel vederla arrivare e inoltre così che sia obiettivo”.

Al tempo stabilito, all’ecografia è ovviamente risultata una ciste, e l’ecografista le dice: “Si, una ciste, faccia, se vuole, un controllo tra sei mesi o un anno”.

Ora, sono passati due anni da quel giorno. Nel frattempo i valori del sangue sono lentamente rientrati nella norma.

Maria sta bene, ha un solo ovaio, ed è felice di aver incontrato la Nuova Medicina Germanica.

 

Vedi anche:

SBS: L’ovaio

SBS: Il mesotelioma

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Hamer: testimonianza di Carcinoma dell’ovaio Hamer: testimonianza di Carcinoma dell’ovaio Hamer: testimonianza di Carcinoma dell’ovaio  Hamer: testimonianza di Carcinoma dell’ovaio  Hamer: testimonianza di Carcinoma dell’ovaio  Hamer: testimonianza di Carcinoma dell’ovaio Hamer: testimonianza di Carcinoma dell’ovaio Hamer: testimonianza di Carcinoma dell’ovaio  Hamer: testimonianza di Carcinoma dell’ovaio  Hamer: testimonianza di Carcinoma dell’ovaio  Hamer: testimonianza di Carcinoma dell’ovaio Hamer: testimonianza di Carcinoma dell’ovaio Hamer: testimonianza di Carcinoma dell’ovaio  Hamer: testimonianza di Carcinoma dell’ovaio  Hamer: testimonianza di Carcinoma dell’ovaio  Hamer: testimonianza di Carcinoma dell’ovaio Hamer: testimonianza di Carcinoma dell’ovaio Hamer: testimonianza di Carcinoma dell’ovaio  Hamer: testimonianza di Carcinoma dell’ovaio  Hamer: testimonianza di Carcinoma dell’ovaio  

May
13
Fabio, Sport Masseur
Hamer: testimonianza di Leucemia acuta
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Hamer: testimonianza di Leucemia acuta;  Ecco un’altra storia che ci è stata trasmessa.

Essa narra di una ragazza giovane e piena di vita, come ce ne sono ancora tante nella nostra bella Italia, che ha dovuto essere umiliata e raggirata dal nostro sistema fino a morirne. La chiameremo Lucia, anche se il suo nome potrebbe essere qualunque altro.

Hamer: testimonianza di Leucemia acuta

Lucia, si è trovata in una situazione a sorpresa, proprio quando tante cose nella sua vita stavano cominciando a prendere il verso giusto.

Tanto aveva sofferto, prima, per un caso paradossale: si era trovata, lei ragioniera, a fare dei calcoli per valutare un’attività commerciale che la sua famiglia voleva intraprendere. Ma, questi calcoli, fatti e rifatti portavano sempre allo stesso risultato. L’attività non era da intraprendere, perché i costi rischiavano di superare i profitti. Espone tutto alla famiglia, ma…non le credono, e iniziano l’attività ugualmente, coinvolgendola pure.

Dopo un anno le cose sono chiare. L’attività, non solo è ad alto rischio, ma è fallimentare. Finalmente a casa le danno ragione e valutano con lei come chiudere le cose.

Non basta questo. A provocare un improvviso recupero dell’autostima si associa la particolare condizione di lei, che ha appena lasciato il fidanzato (che piaceva tanto alla famiglia) perché …non lo sentiva più …come prima, e finalmente si sente LIBERA.

Le viene un pochino di febbre, pensa che non sia niente, ma visto che dura più del solito, fa delle indagini:

LEUCEMIA ACUTA.

Le dicono che deve fare chemioterapie e trasfusioni, ma…lei conosce la Nuova Medicina Germanica, non vuole veleni per cellule dentro di lei, e chiede aiuto. Coloro a cui si rivolge, terapeuti di Nuova Medicina, più o meno, hanno …paura o altro e sviano la “paziente” verso un’altra regione.

In ospedale la terrorizzano, ed il padre, disperato nel suo amore per la figliola, non è d’accordo con lei su queste cose strane.

Le fanno delle trasfusioni, ma…

Quando finalmente trova un medico che conosce la Nuova Medicina Germanica ed è disposto a darle una mano, questi le dice: “Ma lei ha fatto delle chemioterapie!”. “No”, dice Lucia. “Ma qui c’è scritto, ed inoltre senza di esse in natura i valori ematici non scendono così in basso”.

Lucia è sorpresa, molto. Non si capacita di apprendere che le hanno somministrato delle chemio senza il suo consenso. In Italia, dove, tutti sappiamo, c’è libertà.

Lei è lo stesso felice. Ha trovato un medico che l’ascolta, che sta dalla parte sua, e basta. Esce dall’ambulatorio tranquilla, sa cosa fare ora, ma…è questione di attimi.

Poche ore dopo ha un’emorragia cerebrale che si rivelerà mortale.

L’assassino si chiama idrossiuracile. Si chiama ignoranza.

Si chiama disperazione, si chiama isolamento. La Nuova Medicina Germanica è la medicina della libertà, tutti hanno il diritto di conoscerla, comprenderla, utilizzarla.

Hamer: testimonianza di Leucemia acuta

Vedi anche:

SBS Le leucemie

SBS: L’osso

 

 

 

 

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Hamer: testimonianza di Leucemia acuta Hamer: testimonianza di Leucemia acuta Hamer: testimonianza di Leucemia acuta Hamer: testimonianza di Leucemia acuta  Hamer: testimonianza di Leucemia acuta  Hamer: testimonianza di Leucemia acuta  Hamer: testimonianza di Leucemia acuta Hamer: testimonianza di Leucemia acuta Hamer: testimonianza di Leucemia acuta Hamer: testimonianza di Leucemia acuta  Hamer: testimonianza di Leucemia acuta  Hamer: testimonianza di Leucemia acuta  Hamer: testimonianza di Leucemia acuta Hamer: testimonianza di Leucemia acuta Hamer: testimonianza di Leucemia acuta Hamer: testimonianza di Leucemia acuta  Hamer: testimonianza di Leucemia acuta  Hamer: testimonianza di Leucemia acuta  Hamer: testimonianza di Leucemia acuta Hamer: testimonianza di Leucemia acuta Hamer: testimonianza di Leucemia acuta Hamer: testimonianza di Leucemia acuta  Hamer: testimonianza di Leucemia acuta  Hamer: testimonianza di Leucemia acuta  

May
13
Fabio, Sport Masseur
Hamer, testimonianza su un caso di Epilessia
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Hamer, testimonianza su un caso di Epilessia; Ciao a tutti.
Se mi è permesso, vorrei rendere pubblica la mia vicenda
dell’epilessia, o, meglio, delle mie crisi epilettiche, nella
speranza che ciò possa essere d’aiuto a qualcuno.

Hamer, testimonianza su un caso di Epilessia

All’età di 17 anni circa, ho avuto una crisi epilettica con perdita
di conoscenza; sono stato ritrovato disteso sul pavimento da mia zia,
mentre ancora sbattevo i piedi e mi sono risvegliato in ambulanza
mentre venivo trasportato al Pronto Soccorso.
La prima diagnosi fu circa la seguente: “sospetta epilessia parziale
complessa, con morsus linguae”.
Fui quindi dimesso dal P.S. e inviato al c.d. ospedale dei matti,
ovvero in un nosocomio specializzato in malattie mentali. “E adesso?
Non voglio andarci! Voglio andare a casa a dormire! Come andrà a
finire? Come farò per il resto della vita con l’epilessia? Nooo,
proprio a me, con tanta gente che c’è al mondo!”
In questo ospedale fui visitato da luminari della scienza
specializzata, i quali aggiunsero alla prima diagnosi anche la
seguente: “sospetta crisi comiziale”. Chiesi il significato della
parola “comiziale” e mi fu risposto “… del tipo del coma…”!
immaginatevi in un ragazzetto di 17 anni al cospetto di un luminare
(o ritenuto tale) quale poteva essere l’effetto – devastante – di una
spiegazione del genere, nel mio caso: “ora non vado più da nessuna
parte.”.
A partire dal Professore e fino agli addetti alle pulizie
dell’ospedale, tutti si prodigavano a ripetermi: “attento, ora non
potrai più andare in motorino, attento quando vai in bicicletta e
anche se vai a piedi, cerca di essere sempre accompagnato da
qualcuno; prima di muoverti o di fare qualunque cosa, ricorda che in
qualsiasi momento ti può capitare qualcosa…”
Durante la degenza, di un paio di settimane e di un’infinità di
indagini strumentali, mi propinarono la prima terapia con gardenale
(in dosi da cavallo, ndr.).
Prima della dimissione, fui visitato dal Professore che mi congedò
con la raccomandazione: “non dimenticarti mai di prendere le
pastiglie regolarmente e, prima di muoverti da casa, accertati di
averle sempre con te! Non è detto che funzionino, che ci abbiamo
indovinato al primo tentativo, però prendile sempre! Attento che
danno sonnolenza! Non bere alcolici e non perdere le notti! Ah, cerca
di limitare anche i rapporti sessuali, perché abbassano la soglia del
controllo ed è più facile che ti venga una crisi!”
Per economia di racconto, salterò i dodici anni seguenti, durante i
quali ho pellegrinato da un luminare all’altro, che – alzando le
spalle e allargando le braccia – dava più o meno sempre la stessa
risposta: mah, non so, non è chiaro, però non possiamo interrompere
il trattamento farmacologico, è l’unica certezza che abbiamo…, ho
eseguito ripetutamente RMN e TAC con e senza liquido di contrasto,
EEG: da sveglio, in privazione di sonno e durante il sonno, Holter
24h, dosaggi di farmaci nel sangue, sostituzione di farmaci per
tentativi, effetti collaterali che andavano dalla stitichezza
all’impotenza (a 22 anni!); ho perso il lavoro e sono stato lasciato
dalla fidanzata perché non se la sarebbe sentita di lasciarmi con un
bambino in braccio!!!
Durante questi dodici anni ho sempre assunto regolarmente i farmaci
che mi venivano ordinati, ogni volta prima di uscire di casa mi
fermavo ad organizzare il mio tragitto, controllavo di avere le
pastiglie con me (non si sa mai) e ne informavo mia mamma (in caso
succedesse qualcosa…); se volevo partire per un viaggio dovevo prima
passare in farmacia e, comunque, stavo attento alla scorta di
pillole, più che al ricambio delle mutande; prima di salire una scala
per piantare un chiodo nel muro guardavo cosa avevo sotto di me per
poter eventualmente “organizzare la caduta”, prima di scendere le
scale di casa facevo la stessa cosa, uscire con gli amici era
piuttosto creare imbarazzo che godere della compagnia. Avevo perfino
adattato tutti i miei movimenti (camminare ecc…) in funzione di un
“atterraggio morbido” in caso di crisi epilettica!
Tutti intorno a me (genitori, fratelli, parenti e amici) non facevano
altro che ripetermi “stai attento!”, “attento a dove vai!”, “se ti
viene un attacco, come fai?”
E le crisi epilettiche si ripresentavano comunque …
Un giorno, ormai 29enne, in preda all’esasperazione e con due
coglioni che ci voleva la patente C per portarli in giro (perdonatemi
l’espressione, ma è l’unica che si addice), mi sono detto: “Ma se
prendo i farmaci e mi vengono le crisi epilettiche, se sto attento a
quel che sto facendo e mi vengono le crisi epilettiche, se non bevo
alcolici e mi vengono le crisi epilettiche, se vado a dormire presto
e mi vengono le crisi epilettiche, allora posso eliminare tutto il
resto e tenermi solo le crisi epilettiche! Ma vaffanculo a tutto il
mondo, ora faccio quel che mi pare e succeda quel che deve succedere,
in fin dei conti, se non sono morto in dodici anni di crisi
epilettiche, di “morsus linguae”, di psicofarmaci e di vita di merda,
non morirò nemmeno stavolta; e se morirò, fanculo a tutti, non
sentirò più niente!
E’ stata la FINE!
Sì, la fine delle crisi epilettiche!!!!!!!
In un colpo solo mi sono liberato di tutto quel terrore che mi
riportava sul binario (morto) dei conflitti motori, i quali
ciclicamente entravano in soluzione e portavano la crisi epilettica.
Avevo 29 anni, e appena ho potuto mi sono comperato la moto (la
macchina e la patente le avevo già! alla faccia dell’epilessia, non
avevo mai smesso di guidare, ma a quale prezzo!).
A 33 anni mi sono sposato e ora, a quasi 43, ho 3 figli meravigliosi,
nessuno dei quali mi è mai caduto dalle mani e la mia attuale moglie
è molto più bella della morosa che mi aveva piantato (che pure non
era male), tiè!
Un grazie di cuore al Dr. Hamer, che con le sue scoperte mi ha
permesso di comprendere tutto il mio percorso e di prenderne
coscienza; ho anche capito qual è stato il conflitto originale, anche
se ora non ha più alcuna importanza.
Viva la Nuova Medicina Germanica!

 

Vedi anche:

SBS: L’epilessia

 

Hamer, testimonianza su un caso di Epilessia

http://www.warmfit.com/wp-content/uploads/2016/01/presentazione20NMG.pdf

 

 

 

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May
13
Fabio, Sport Masseur
Hamer: testimonianza sul Morbo di Hodgkin
dottor g. r. Hamer - official group
0

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Hamer: testimonianza sul Morbo di Hodgkin;

La mia esperienza con la Nuova Medicina Germanica®: Morbus Hodgkin

Testimonianza tradotta dal sito di Pilhar

Ciao!

Volevo solo informarmi su come state voi e vostra figlia? Ho trovato la Sua pagina e, pur avendo già in precedenza terminato la che mio perché avevo la sensazione che fosse solo veleno e nient’altro, adesso, so che la mia sensazione era giusta grazie alla sua pagina.

Hamer: testimonianza sul Morbo di Hodgkin

Avevo il morbo di Hodgkin e la descrizione di come si forma, combaciava esattamente col mio caso.

Si è presentato quando avevo risolto il conflitto con me stesso, quando ho smesso di credere di non valere niente, di non essere nessuno.

Allora i miei linfonodi si sono gonfiati ed è stato diagnosticato il morbo di Hodgkin, ho fatto 4 chemio, è stata veramente dura….

Facendola (la chemio) mi sentivo psichicamente talmente male e fuori posto che non sapevo perchè… Adesso lo so…

La spiegazione del dr. Hamer su cosa porta al Morbus Hodgkin è perfetta nel mio caso dal punto di vista cronologico. Proprio estremamente perfetta. Sono sicuro che quella è stato la causa scatenante, che ero nel processo di guarigione e non ammalato, e anche adesso mi sento finalmente così. Sano e libero.

Molte grazie per la Sua pagina e le sue informazioni!

Martin

 

Vedi anche:

SBS: I linfonodi

Hamer: testimonianza sul Morbo di Hodgkin

 

Scarica da qui la versione più completa de: Le 5 Leggi Biolgiche
http://www.warmfit.com/wp-content/uploads/2016/01/presentazione20NMG.pdf, meno di 30 pagine

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May
12
Fabio, Sport Masseur
Hamer: testimonianza di Melanoma
dottor g. r. Hamer - official group
0

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Hamer: testimonianza di Melanoma;  Testimonianza tradotta dal sito di Pilhar

 

06.10.2008

Nel dicembre del 2006 notai sul petto un piccolo indurimento che ritenni un comedone. A volte mi causava un po’ di prurito perciò lo toccai. Pensai di lasciarlo maturare per poi schiacciarlo.

Hamer: testimonianza di Melanoma

Hamer: testimonianza di Melanoma

Alcune settimane più tardi notai che si era formato un piccolo bitorzolo sottocutaneo. La cute esterna era perfettamente integra, di colore normale solo un po’ tesa e lucida.

Fui percorso da un brivido rendendomi conto che poteva trattarsi di un melanoma.

Visto che mi stavo già occupando da un po’ di tempo della Nuova Medicina Germanica® mi sono un po’ calmato e ho cercato di analizzare il processo con l’aiuto del materiale informativo tratto dal sito internet.

1°risultato: il tumore riguarda il sottocute. Questo appartiene al cervello antico, perciò crea un eccesso di cellule in fase attiva. Perciò non ero ancora in fase di guarigione.

Avrei preferito la diagnosi: si risolve da solo. Ma mi toccava scoprire il conflitto!

Per quanto avevo compreso dal Dr. Hamer il conflitto correlato era un attacco alla cute. La sottocute crea un ispessimento (pelle dell’elefante) per impedire la penetrazione di corpi estranei. Potrebbe essere compreso anche in senso lato: “Questo commento mi ha colpito come una freccia!”

Il mio primo pensiero è stato:

per motivi professionali lavoro di frequente con un potente trapano a mano con delle punte di diametro grande. Se il trapano si incastra improvvisamente, la macchina scarta come un cavallo. Di solito viene colpita la testa dell’omero o il muscolo pettorale.

Secondo me c’erano tutte le condizioni per un conflitto biologico.

– altamente acuto drammatico e

– isolante (“speriamo che nessuno si sia accorto che ho fatto una cavolata (con il trapano)”) e

– che ha colto di sorpresa.

Perciò speravo di aver trovato il conflitto.

Ma il bitorzolo non se ne andava. Dopo qualche mese costatai perfino che era ancora cresciuto nonostante avessi saputo evitare l’incidente con il trapano descritto prima. Il rigonfiamento era ormai grande come la moneta di 1 centesimo.

Perciò ero di nuovo alla ricerca del conflitto.

Una sera durante una forte discussione con mia moglie trovai finalmente il conflitto.

Mia moglie aveva l’abitudine, durante le discussioni forti abbinate a determinate parole (tipo: “senti, tu, amico”), di gesticolare e becchettarmi il muscolo pettorale con l’unghia appuntita dell’indice.

Nonostante lo trovassi molto doloroso cercavo sempre di non darlo a vedere. Bisogna fare l’uomo!

Il giorno dopo ne parlai con mia moglie. Lei mi promise di evitare questo tipo di attacco in futuro. Osservai il bitorzolo per diverse settimane: non era più aumentato ma neanche diminuito.

Commento a parte: la conoscenza della Nuova Medicina Germanica® sdrammatizza parecchio!

Per me il piccolo tumore non sembrava minaccioso al massimo fastidioso e questo anche solo andando in piscina. Senza la NMG i miei punti di vista sarebbero senz’altro stati diversi.

Poi avvenne lo stesso la conflittolisi.

Abbiamo avuto di nuovo una forte divergenza e mia moglie prese a dire “senti, tu… amico”, poi però si fermò prima di toccarmi il muscolo pettorale.

Allora seppi: adesso l’ho superato!

Alcune settimane più tardi il bitorzolo era scomparso.

A.R.

 

Annotazione:

Questa testimonianza è un esempio meravigliosamente chiaro e semplice.

Dimostra quanto è importante trovare la DHS e i binari correlati e anche cos’è una soluzione di conflitto.

Il contenuto del conflitto è notoriamente: insudiciamento (anche in senso lato, per esempio un insulto), deformazione, ferimento dell’integrità.

Con la prima supposizione che si trattasse del conflitto con il trapano, il paziente si era ovviamente sbagliato in quanto l’ispessimento del corium aumentava nonostante avesse evitato il binario del trapano.

Come dice il dr. Hamer sempre: “Se c’è qualcosa, c’è qualcosa. Se non c’è niente, non c’è niente!”

E il nostro amico aveva qualcosa, anche se non conosceva ancora il conflitto, e l’alterazione cutanea aumentava. I suoi sensi erano allertati ed egli cercava attentamente. Era solo una questione di tempo fino a quando non avesse scoperto la causa del “ferimento dell’integrità”: l’unghia appuntita che lo punge nel petto, combinato con le parole e l’accento di sua moglie!

Questa testimonianza è meravigliosa! Si trova esattamente così nella tabella diagnostica di dr. Hamer.

Col riconoscere la causa si presenta subito un cambiamento: l’alterazione cutanea non cresceva più.

Ma non scompariva ancora. Perchè?

A causa del binario. Il conflitto era stato scoperto ma non ancora risolto. Il binario era ancora attivo. Sua moglie poteva conficcare di nuovo la sua unghia appuntita nel suo petto in ogni momento.

La soluzione avvenne solo quando sua moglie al primo litigio si fermò nel suo ben noto e per lui sofferto attacco di punzecchiamento. Solo adesso era chiaro per il marito, ferito nella sua integrità, che sua moglie non lo avrebbe più fatto. Adesso lei aveva preso coscienza che proprio questo attacco con il dito appuntito contro la sua integrità era la causa del suo problema (cutaneo). Lei si fermò! Non lo ripetè più! Per lui è stata la soluzione!

A Berlino quando raccontava la sua storia e la sua soluzione del conflitto aggiunse anche: “Ero come elettrizzato! Ho saputo all’istante che da adesso in poi l’alterazione cutanea sarebbe scomparsa.”

Non è affascinante? Spesso i pazienti raccontano dettagliatamente del loro conflitto, memorabile e comprensibilmente drammatico. Questo paziente ha raccontato la sua soluzione! Anche questa memorabile! (Lo posso confermare anch’io. Con uno dei miei binari riconosciuti ho avuto la stessa sensazione. Ho saputo immediatamente: è questo!)

Caro lettore,

il Dr. Hamer dice spesso nei suoi seminari: “Cari amici! Perdonatemi del fatto di essere entusiasta delle mie stesse scoperte”. Quanto mi riesce facile di comprenderlo. Questa veracità della NMG mi aiuta nei momenti difficili a non scoraggiarmi. Io sono entusiasta! E tanto!

Questo caso non è per niente spettacolare. Viene pubblicato solo qui e perfino in forma anonima.

Sento mentalmente i nostri avversari cinici dire: “Chi sa cosa era realmente quell’alterazione cutanea. Non ci sono referti clinici. E’ senza valore.”

In ogni caso non era la cute esterna ma il sottocute. Bisogna ammettere questa auto-diagnosi del coinvolto. Nella fase attiva c’è sempre solo aumento di cellule nel sottocute. E’ noto che per la setta governante di medici(nici) ogni aumento di cellule è “maligno”!

La prevedibile diagnosi poi: Melanoma! Cancro!

Spesso inizia proprio qui il circolo vizioso: con la diagnosi melanoma. A causa del melanoma il paziente ha un motivo in più per sentirsi insudiciato e deformato e aumenta così l’intensità del conflitto e estensione del melanoma. Più cresce più si sente deformato e più cresce….

Sollecito i nostri critici: “Guardate la medicina ufficiale! Questo è il percorso di un povero paziente con un melanoma. Quotidianamente potete seguire questo circolo vizioso dozzine di volte. Con il 98% di mortalità!”

Il passato ci ha insegnato: anche se portassimo tutte le “prove” non verrebbero accettate ugualmente. Vero?!

Inoltre: che valore ha il referto di medici(nici) che non sanno una singola causa di nessun programma speciale? Medici(nici), che non prendono in nessuna considerazione la nostra psiche! E’ la loro opinione ad essere senza valore. La cosa che sanno fare questi arroganti trafficanti di farmaci è solo e unicamente farci cadere nel panico, mutilarci, ustionarci e intossicarci (qualche rara eccezione a parte). Ci trattano come bestie, per essere sinceri! I deboli vengono eliminati…. Ci allevano secondo tutte le regole, per essere sinceri….

Non è il risultato che conta in questo caso?

Caro lettore, molti di voi mi conoscono personalmente e hanno sentito già ripetute volte il mio consiglio: fate diventare la GERMANICA il vostro hobby! Essa spiega come funziona il vostro corpo.

Esiste un sapere più importante? Fondamentalmente questo sapere appartiene all’istruzione generale e dovrebbe esserci insegnato già a scuola nelle lezioni di biologia.

Inoltre la GERMANICA ha il vantaggio che non bisogna crederla. La possiamo sperimentare sul nostro corpo per esempio con un semplice raffreddore.

Non siamo capaci di leggere una TAC cerebrale (livello cerebrale) ma nessuno conosce la nostra psiche e il nostro livello d’organo meglio di noi stessi e questi tre livelli sono sempre sincroni.

Prendete il vostro primo disturbo e cercate di ritrovarlo nella GERMANICA. Vi posso promettere: lo troverete! E col passare del tempo vi districherete sempre più facilmente con la GERMANICA (tabella diagnostica, libri del dr. Hamer).

Questo sapere non vi salverà dai conflitti. Come potrebbe, se uno dei criteri del conflitto è “essere colto sul piede sbagliato!” Non è possibile proteggersi da qualcosa di imprevedibile. E se è prevedibile non diventa un conflitto biologico.

Posso prevedere che nella vostra vita futura ci saranno ancora tanti conflitti. Ma allora avrete la tabella diagnostica in testa e allora saprete che questo sintomo organico deriva da quell’avvenimento conflittuale (DHS). Con ciò avete la causa e sapete cosa fare. Potete procedere miratamente, come il nostro amico del esempio di prima. Potete procedere dalla causa e tenere la massa conflittuale piccola e con ciò anche controllare le seguenti fasi di guarigione. Potete aiutarvi da soli e aiutare anche ai vostri parenti!

In modo assolutamente non spettacolare, un po’ faticoso, ma estremamente efficiente!

 

P.S.

Chi può guarire?

Nessun farmaco può guarire! Il paziente può guarire solo se stesso!

Nella GERMANICA il paziente è il capo assoluto! Nessuno ha assistito al suo conflitto, solo lui stesso può conoscerlo. Nessuno può vivere la sua vita, perciò deve risolvere il suo problema da se. Nessuno può guarire il paziente, lo può fare solo lui stesso.

La mia considerazione: se non dovete più “credere”, ma se “sapete”, quando potete rendervi conto della dimensione del crimine che viene commesso, aiuterete, nell’interesse vostro e dei vostri famigliari, a porre fine a questo assassinio di massa.

Per la GERMANICA e con ciò per la LIBERTA’!

Contro la superstizione e la tirannia!

 

Vedi anche:

SBS: alterazioni della cute

SBS: il melanoma

Hamer: testimonianza di Melanoma Hamer: testimonianza di Melanoma Hamer: testimonianza di Melanoma Hamer: testimonianza di Melanoma Hamer: testimonianza di Melanoma Hamer: testimonianza di Melanoma Hamer: testimonianza di Melanoma  Hamer: testimonianza di Melanoma Hamer: testimonianza di Melanoma Hamer: testimonianza di Melanoma Hamer: testimonianza di Melanoma Hamer: testimonianza di Melanoma Hamer: testimonianza di Melanoma Hamer: testimonianza di Melanoma  Hamer: testimonianza di Melanoma Hamer: testimonianza di Melanoma Hamer: testimonianza di Melanoma Hamer: testimonianza di Melanoma Hamer: testimonianza di Melanoma Hamer: testimonianza di Melanoma Hamer: testimonianza di Melanoma  Hamer: testimonianza di Melanoma Hamer: testimonianza di Melanoma Hamer: testimonianza di Melanoma Hamer: testimonianza di Melanoma Hamer: testimonianza di Melanoma Hamer: testimonianza di Melanoma Hamer: testimonianza di Melanoma

http://www.warmfit.com/wp-content/uploads/2016/01/presentazione20NMG.pdf

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