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Hamer: Le allergie sono segnali d’allarme

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Hamer: Le allergie sono segnali d’allarme;

Nella Nuova Medicina Germanica® è assurdo domandare se processi psichici possono “scatenare” processi fisici. Nella Nuova Medicina Germanica® i processi psichici sono equivalenti, paralleli e sincroni ai processi cerebrali e fisico/organici.

Hamer: Le allergie sono segnali d’allarme

In questo si differenzia fondamentalmente da tutte le direzioni della medicina conosciuta fino ad ora, specialmente dalla cosiddetta medicina ufficiale. Si basa su 5 leggi biologiche, le quali possono trovare applicazioni in ogni singolo caso di una cosiddetta malattia nell’essere umano e nel mammifero.

Tutte queste nuove possibilità di conoscenza e possibilità del guarire si deducono dalla comprensione della regola ferrea del cancro e della cosiddetta DHS che ormai sono diventati termini medici usuali.

Hamer: Le allergie sono segnali d’allarme

Quasi nessuno si può immaginare quanto la regola ferrea del cancro cambierà l’intera medicina. Il punto chiave di questa regola è la DHS (sindrome di Dirk Hamer)! Nel momento stesso della DHS si decide dove il paziente assocerà il suo choc conflittuale.

La DHS è un episodio conflittuale di choc, grave, estremamente acuto / drammatico e psichicamente isolante che coglie l’individuo “sul piede sbagliato”. Il modo inaspettato dell’essere colpito ha un significato più grande della “valutazione psicologica del contenuto” del conflitto. Si tratta sempre di un episodio vissuto in modo conflittuale, non magari un colpo del destino o un evento, al quale il paziente non avrebbe potuto cambiare niente in ogni caso.

Gli psicologi cercano sempre questi conflitti che sembrano psicologicamente rilevanti, conflitti latenti, che si sono costruiti in tempi lunghi, e derivano spesso già dall’infanzia o dall’adolescenza. Non avevano mai considerato l’aspetto “di non esserselo aspettato”. Perciò tutte le statistiche di natura psicosomatica non avevano senso, in quanto non avevano imparato a “pensare biologicamente”. La causa si trova nel fatto che gli psicosomatici hanno preso troppo la strada degli psicologi invece di basarsi su un fondo di biologia, ricerca comportamentale e ricerca dei primati. Si discuteva senza fine di potenziale stressante o di ricerca sullo stress, senza rendersi conto che lo stress era solo una conseguenza della DHS, un sintomo della fase di conflitto attivo.

Quando siamo colpiti da un tale enorme choc conflittuale, una DHS, che ci giunge contemporaneamente anche in isolamento psichico, allora non si programma solo il conflitto stesso nel momento della DHS ma nello stesso istante si forma anche il focolaio di Hamer (HH), che segna una determinata zona nel cervello. Ad ogni tipo particolare di choc conflittuale, che chiamiamo conflitto biologico corrisponde un’area particolare nel nostro cervello e contemporaneamente anche una zona organica specifica. L’essere umano e l’animale nel momento stesso della DHS “prendono nota”, senza esserne consapevoli, anche di tutte le circostanze concomitanti alla DHS. Queste circostanze concomitanti provocano più tardi la cosiddetta allergia.

Un professore di allergologia, compreso il concetto, una volta si è espresso cosi:

Se tu subisci una DHS con un conflitto biologico di separazione durante un commiato e nel mentre passa una mucca, in seguito avrai una “allergia alla mucca”, hai appena dato un morso ad un’arancia, svilupperai una “allergia all’arancia”. È espresso in modo un po’ sciatto, ma fondamentalmente è corretto.

Se si presenta più tardi una di queste circostanze concomitanti, tutto il conflitto si può ripresentare come cosiddetta recidiva. Il quadro è che da un tale binario laterale uno si ricongiunge sempre sullo stesso binario principale.

I binari venivano considerati in passato nella Nuova Medicina Germanica® come molto interessanti, anche di una certa importanza, ma non come processi centrali. Questa considerazione è cambiata drasticamente, da quando abbiamo compreso sempre meglio, quale funzione elementare e centrale riveste la DHS. In quanto la DHS ha in confronto ad altri momenti e tempi della vita una qualità molto specifica: l’individuo non memorizza solamente ogni minimo dettaglio nel momento della DHS, come in una fotografia momentanea con il flash, includendo anche suoni o rumori, odori e sensazioni di ogni tipo, anche sensazioni gustative, ma l’individuo ricorderà a vita tutte queste registrazione. Questo ci dimostra che questi eventi sono di qualità differente rispetto ad altri che viviamo comunemente e che ricordiamo poi, più o meno.

In passato il primo amore avveniva quasi sempre nel fieno. Spesso questo primo atto d’amore intimo comportava complicazioni o piccole catastrofi. Se questa catastrofe era una DHS, questo odore del fieno si imprimeva come  “binario” nel complesso conflittuale. Ogni volta, quando l’interessato avvertiva l’odore del fieno, perfino senza pensarci, si ritrovava di nuovo sul “binario”. Quasi sempre l’interessato aveva subito la prima volta un conflitto biologico “questa cosa mi puzza”. Durante le recidive, che chiamiamo allergie e che possiamo testare con i nostri cerottini, il paziente manifestava nella fase di guarigione regolarmente una “rinite da fieno”. Il paziente avrebbe potuto manifestare naturalmente questa rinite da fieno (senza fieno) anche se avesse subito con la stessa o con un’altra donna, di nuovo nello stesso modo, una paragonabile catastrofe, durante il rapporto intimo.

Si tratta in questo caso di un sistema d’allarme dell’organismo molto valido, molto attendibile. Se l’individuo ha percorso già in passato una DHS in una faccenda uguale o simile, l’organismo è più attento verso quel tipo di conflitto biologico. Espresso in modo negativo si potrebbe dire: il paziente cade sempre di nuovo nella stessa trappola. Espresso in modo positivo si potrebbe dire: il paziente sta estremamente attento e reagisce immediatamente con un programma speciale.

Un’allergia nel modo come l’immaginavamo fino ad ora non esiste. Tutte le allergie, che possiamo comprovare con i nostri test allergici, sono sempre “tratti di binari secondari” in relazione con una  DHS.

Perciò dobbiamo sviluppare una comprensione nuova delle cosiddette allergie.

Le allergie sono segnali d’allarme del nostro organismo nel senso: “Alt, in una tale situazione è capitata una DHS, stai attento, a non esser colto sul piede sbagliato un’altra volta!”

Specialmente per gli animali queste “allergie” sono segnali d’allarme molto importanti per la sopravvivenza secondo i concetti della Nuova Medicina Germanica®.

Dobbiamo renderci conto chiaramente, che i nostri antenati ed anche gli animali selvatici, che non hanno un’abitazione che si può chiudere, non hanno un letto, non hanno un frigorifero pieno e non hanno un telefono, devono stare all’erta giorno e notte da diversi nemici, predoni, concorrenti ecc. E se adesso un animale ha subito una DHS perché non aveva sentito i richiami d’allarme degli uccelli, e solo grazie alla fortuna e con l’ultima forza è scampato alle grinfie di un leopardo, allora in futuro tutte questi binari concomitanti della DHS servono come utili segnali d’allarme: ”Attenzione, anche allora gli uccelli facevano richiami d’allarme così … dopo poco è apparso il leopardo!”

Noi esseri umani abbiamo sempre la tendenza ad escludere questi segnali d’allarme, cioè il comportamento istintivo. Questo è un errore. Certamente esistono dal punto di vista biologico delle possibilità di sopraffare l’organismo, come lo conosciamo per esempio dalla cosiddetta “desensibilizzazione”. Con ciò viene segnalato artificialmente all’organismo, che il pericolo di prima non è più tale. Fondamentalmente la desensibilizzazione veniva tentata senza senso e senza conoscenza del conflitto originale; a livello sintomatico ha anche funzionato spesso, dal punto di vista biologico però era insensata. La maggior parte dei sintomi, che intendiamo come allergie, come eritemi cutanei, riniti allergiche, sono sempre eventi già in fase di guarigione, dopo una breve recidiva di conflitto.

Con questi esempi si può comprendere quanto è importante risalire alla DHS, per rendersi conto dell’esatta situazione che era presente nel momento della DHS.

Un approccio del tutto differente avviene da parte della medicina tradizionale, la cosiddetta medicina moderna, che considera le malattie come maligne, nemici dell’uomo, simili a batteri, virus, pidocchi, pulci ecc.

Un cancro secondo la comprensione della medicina ufficiale è una cellula impazzita, che si moltiplica senza senso e tenta di rovinare l’organismo, distruggendo prima il sistema immunitario e dopo “sbranando” l’intero organismo. Storie biologiche di predatori senza senso e senza comprensione.

Se il nostro cervello è il computer del nostro organismo, lo è in tutto. Non ha senso immaginarsi che alcuni processi dell’organismo succedono aggirando il computer.

Veramente strano che nessuno ha avuto l’idea che il cervello, come computer del nostro organismo, potesse essere responsabile anche per tutte le cosiddette “malattie”.

L’intera medicina deve cambiare radicalmente!

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Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!

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Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!   Già nel 1987 quando l’invenzione del panico dell’”AIDS” andava a gonfie vele scrissi nel mio libro “Testamento di una Nuova Medicina”, come l’”AIDS” fosse il più grande imbroglio del nostro secolo e questo per vari motivi!

L’argomento principale contro L’AIDS come “malattia” a se stante, sono le cognizioni sul sistema ontogenetico dei tumori e sul derivante sistema ontogenetico dei microbi (funghi, batteri, virus).

Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!

Come dimostrano le mie ricerche empiriche su più di 15.000 pazienti, è completamente impensabile, eaddirittura molto semplice da confutare, che sia l’agire di un virus “cattivo”, a vuoler distruggere per così dire le difese dell’organismo, indipendentemente dai processi psichici e cerebrali, come presupposto in provetta.

La regola ferrea del cancro dice che ogni cosiddetta malattia, cioè programma speciale biologico sensato della natura (non solo cancro), viene causata da una DHS  (Dirk-Hamer-Syndrom), cioè da uno choc conflittuale biologico molto specifico, che nel momento stesso causa un focolaio di Hamer, verificabile con la TAC cerebrale, nel relè del cervello (HH) inerente all’organo e nell’organo causa cambiamenti corrispondenti come tumori, paralisi, disturbi funzionali, ecc.

Il sistema ontogenetico dei tumori, che trovai nel 1987, pone ogni malattia oncologica o malattia oncoequivalente secondo la sua appartenenza agli foglietti embrionali, cioè secondo i foglietti embrionali, che si evolvono già nelle prime settimane dello sviluppo embrionale umano: endoderma, mesoderma ed ectoderma.

Ad ognuno di questi foglietti embrionali appartiene dal punto di vista della storia evolutiva, una parte cerebrale specifica, un determinato tipo di contenuto conflittuale, come anche una specifica formazione cellulare istologica.

Il sistema ontogenetico dei microbi attribuisce i microbi ai tre foglietti embrionali, questo comporta:

  1. che i microbi più antichi (funghi e batteri fungiformi: micobatteri) sono responsabili per l’endoderma, in parte anche per il mesoderma del cervelletto, ma in ogni caso solo per gli organi governati dal cervello antico,
  2. che i microbi antichi, cioè i batteri, sono responsabili per il mesoderma e per tutti gli organi da esso formati,
  3. che i giovani, cosiddetti microbi, cioè i virus, che nel senso stretto non sono veri microbi, cioè non sono esseri viventi, sono responsabili esclusivamente per l’ectoderma o per gli organi governati dalla corteccia cerebrale.

Essere “responsabile” in questo contesto significa che ogni gruppo di microbi “elabora” solo determinati gruppi organici, che hanno appartengono allo stesso foglietto embrionale, cioè che derivano dallo stesso foglietto embrionale.

Un’eccezione forma la zona limitrofa degli organi mesodermali, governati dal cervelletto, che vengono “elaborati” sia (prevalentemente) dalle micosi e dai micobatteri sia anche (meno frequentemente) dai batteri, che normalmente sono responsabili per gli organi governati dalla sostanza bianca cerebrale del foglietto embrionale medio (mesoderma).

Il momento, da cui i microbi possono iniziare ad “elaborare”, non dipende, come fino ad ora tutti noi presumevamo erroneamente, da fattori esterni, ma viene comandato esclusivamente dal nostro computer: il cervello. Si tratta sempre dell’inizio della fase di soluzione del conflitto, cioè della fase di guarigione.

La bifasicità delle malattie durante la soluzione del conflitto:

Fino ad ora la cosiddetta medicina moderna conosceva circa 1.000 presunte malattie, di cui circa la metà considerate “malattie fredde” come per esempio il cancro, l’angina pectoris, la sclerosi multipla, l’insufficienza renale, ildiabete, ecc. e l’altra metà “malattie calde” come per esempio il reumatismo articolare, l’infiammazione renale, la leucemia, l’infarto cardiaco, le malattie infettive ecc.

Nelle “malattie fredde” i microbi si trovavano sempre come apatogeni, cioè non causavano sintomi. Nelle “malattie calde” invece gli trovavamo sempre “altamente virulenti”, cioè abbiamo sempre creduto che essi “attaccavano” un organo.

Allora credevamo che fosse importante mobilitare l’armata di difesa del nostro corpo, il cosiddetto “sistema immunitario”, contro l’armata attaccante maligna dei microbi o anche contro le cellule cancerogene, che volevano annientarci. Questa idea era errata, niente di tutto ciò era vero. Dobbiamo iniziare la “Nuova Medicina” tutta da capo!

Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!

Cos’ha tutto ciò a che fare con “l’AIDS”?

Nel caso dell’AIDS il nostro interesse è rivolto ai virus. Abbiamo appreso dal sistema dei microbi causato ontogeneticamente, che anche i virus hanno un loro posto stabile in questo sistema: essi sono responsabili per tutti gli organi derivanti dall’ectoderma (foglietto embrionale esterno) e che vengono governati dalla corteccia cerebrale. Essi “elaborano” questi organi, come già detto, esclusivamente nella fase di guarigione. I loro sintomi collaterali sono: vagotonia, di solito febbre, gonfiori dell’epidermide o della mucosa, cioè tra le diverse qualità di mucose esclusivamente gonfiore della mucosa di epitelio pavimentoso! Che tali sintomi evidenti comportino senza eccezione tutta una serie di reazioni del sangue e del siero, si comprende da se.

Per quanto concerne il “sistema immunitario”, questa parola spugnosa, poco definita, che viene usata dappertutto, indistintamente nella fase di conflitto attivo e nella fase di conflitto risolto, in caso di cancro, sarcomi e leucemia, indistintamente in tutte le “malattie infettive”, la completa non conoscenza sulla natura delle malattie corrispondeva ad una completa incapacità di valutare e classificare correttamente la moltitudine di fatti e sintomi del settore ematologico e sierologico.

Con il cosiddetto virus dell’HIV si intendeva principalmente, se esso esiste come virus ( è stato chiamato dai suoi “scopritori” “virus dell’immunodeficienza”), che le persone colpite “dall’epidemia mortale di AIDS” morivano nella fase finale di cachessia e di panmieloftisi, cioè non potevano più produrre sangue.

Lo stesso processo troviamo nel cancro osseo o per meglio dire nel cancro di diminuzione ossea, cioè l’osteolisi nel sistema scheletrico, che comporta sempre una panmieloftisi (anemia), e il conflitto appartenente è sempre secondo la localizzazione della parte di scheletro colpito un conflitto specifico di crollo dell’autostima.

La guarigione di un tale conflitto di crollo dell’autostima sarebbe sempre la neoformazione del callo nelle osteolisi (ricalcificazione) con il sintomi della leucemia.

Se un ammalato di “AIDS” dovesse farcela a ripristinare la sua autostima contro ogni aspettativa, cade “dalla padella alla brace”, se è in mano ai medici della medicina ufficiale, viene pseudo curato a morte con la chemio.

Per la completezza dovrei nominare a fondo molti argomenti contro l’”AIDS”, ma in questo trattato breve non è possibile. Ne nomino solo alcuni che mi sembrano importanti.

– Nessuno ha mai osservato una sintomatologia specifica dopo una cosiddetta infezione di HIV come viene osservato per esempio in caso di morbillo o rosolia.

– Virus di HIV non vengono mai trovati nei pazienti di AIDS.

– Nella “sindrome da immunodeficienza acquisita, AIDS” è presunto un coinvolgimento dei linfociti T, dei quali solo uno ogni 10.000 avrebbe fagocitato “un frammento del virus”, del quale non esistono neanche esemplari interi nei pazienti di “AIDS”.

– In quanto non esiste una vera sintomatologia dell’”AIDS”, si è in balia della diagnostica medica: se una persona non ha il test dell’HIV positivo e si ammala per esempio di cancro, reumatismo articolare, sarcoma, polmonite, diarrea, demenza, micosi, tubercolosi, febbre, herpes o ogni possibile sintomatologia neurologica o manifestazioni di deficit, allora si tratta di normali malattie secondo le idee correnti. Se la stessa persona però ha il test dell’HIV positivo, tutti questi sintomi sono immediatamente sintomi maligni dell’”AIDS”, quasi viene da dire “Metastasi da AIDS”, i quali segnalano la morte imminente e penosa del paziente di “AIDS” da compatire.

– È altrettanto strano che l”AIDS” come presunta malattia virale debba comportarsi in modo completamente diverso da tutte le altre malattie virali, le quali sono ritenute superate quando il test degli anticorpi risulta positivo.

– La cosa più strana però è il fatto, nominato da tutti i ricercatori solo casualmente e che non ha spinto nessuno ad una qualsivoglia reazione: si ammala di “AIDS” solo chi sa di essere HIV positivo o chi crede di esserlo!

Strano che nessuno ha seguito questi sorprendenti fenomeni? Conosciamo interi popoli che sono al 100% HIV positivi e non gli succede niente. Gli scimpanzé, nonostante siano HIV positivi, non si ammalano di nessun sintomo che potrebbe assomigliare all”AIDS”.

Tutta la faccenda deve aver a che fare con la psiche. O meglio: Se le persone si ammalano in modo evidente solo se viene loro detto di essere HIV positive, è ora di immaginare cosa succede nella psiche di un paziente al quale è stata comunicata una tale diagnosi annientante con la prognosi del 50% di mortalità!

Sono i nostri medici talmente privi d’animo da non essersi potuti immaginare finora, cosa avviene nel paziente messo di fronte ad una tale diagnosi annientante?

Il paziente non sa che tutto ciò è campato in per aria. Il poveretto lo prende molto sul serio, anche perché tutta la messinscena avviene in un ambito molto professionale.

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Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!   Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!   Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!   Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!   Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!   Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!   Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!   Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!   Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!   Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!   Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!   Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!   Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!   Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!   Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!   Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!   Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!   Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!   Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!   Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!   Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!   Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!   Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!   Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!   Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!   Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!   Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!   Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!   Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!   Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!   Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!   Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!   Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!   Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!   Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!   Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!   Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!   Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!   Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!   Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!   Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!   Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!   Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!   Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!   Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!   Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!   Hamer: AIDS – Come una diagnosi può uccidere!   

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Hamer: Disturbi vari degli occhi - come si sviluppano

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Hamer: Disturbi vari degli occhi – come si sviluppano;  La medicina moderna ha disimparato ad esaminare realmente il singolo paziente, non solo i suoi organi ma anche la sua psiche ed il suo cervello. Perciò non ha mai potuto trovare il nesso tra psiche ed organi, in particolare quello tra conflitti biologici ed organi.

 

Hamer: Disturbi vari degli occhi – come si sviluppano

Con gli “attrezzi del mestiere”, cioè la conoscenza delle 5 leggi biologiche della Nuova Medicina Germanica® e la conoscenza dei sintomi tipici del percorso sui tre livelli, psiche, cervello, e organo, adesso si può lavorare per la prima volta nella medicina in modo sensato, causale e quasi riproducibile. È un sistema che segue la storia evolutiva o embriologica!

Se riordiniamo tutti questi diversi tumori, gonfiori, ulcere o disfunzioni secondo questa storia evolutiva o secondo i criteri dei vari foglietti embrionali, improvvisamente tutto si sistema ci appare da se. Secondo la cosiddetta Regola Ferrea del Cancro e la legge della bifasicità di tutte le malattie in caso di soluzione del conflitto, questa è la primissima divisione sistematica dell’intera medicina.

La DHS (choc conflittuale) è diventata il punto chiave dell’intera Nuova Medicina Germanica®. È meraviglioso che adesso possiamo calcolare e comprendere. Con il pensiero dobbiamo quasi metterci nella “pelle” del paziente, in quel momento della DHS, ed immaginarci com’era stata l’intera situazione del conflitto nel momento della DHS.

Il contenuto del conflitto in quell’istante determina sia la localizzazione del focolaio di Hamer (HH) nel cervello (cosiddetta configurazione a bersaglio) sia la malattia oncologica o oncoequivalente, cioè una malattia che si comporta in modo simile al cancro, nell’organo.

I conflitti biologici sono tutti conflitti arcaici, colpiscono l’essere umano e l’animale analogamente. In passato ritenevamo importanti solo i cosiddetti “conflitti psicologici” o per meglio dire i problemi psicologici. Questo è stato un errore. Solo i conflitti biologici creano alterazioni nel cervello, nell’essere umano come nell’animale.

La legge della bifasicità di tutte le malattie dice che ogni malattia ha una fase di conflitto attivo (fase ca) ed una fase di conflitto risolto (fase pcl), ammesso che il conflitto venga risolto.

Grazie al sistema ontogenetico dei tumori e degli oncoequivalenti sappiamo che tutti gli organi governati dal cervello antico fanno aumento di cellule (tumori) nella fase di conflitto attivo, mentre tutti gli organi governati dal neoencefalo fanno diminuzione di cellule (necrosi, ulcere, buchi o deficit funzionale) nella fase di conflitto attivo.

A queste appartengono fra altro anche i disturbi visivi.

In un conflitto di paura alla nuca, che ha il suo HH nella corteccia visiva del cervello, abbiamo certe difficoltà di definizione, parlando di oncoequivalenti, in quanto i neurologi ci spiegano che i bastoncelli ed i coni della retina appartengono in fondo ancora al cervello. È in ogni caso è sicuro che a livello psichico e cerebrale tutte le 5 leggi della Nuova Medicina Germanica® sono esatte.

Notoriamente una parte delle fibre del nervo ottico incrociano. Con ciò la corteccia visiva sinistra riceve tutti i raggi luminosi che provengono da sinistra (e cadono sulle metà destre della retina di entrambi gli occhi), la corteccia visiva destra riceve tutti i raggi luminosi che provengono da destra (e colpiscono le metà sinistre della retina di entrambi gli occhi). Le fibre che partono dalla fovea centralis in poi appartengono alla metà laterale e conducono le immagini prevalentemente sulla corteccia visiva del lato opposto.

Per comprendere il lato psichico dei conflitti biologici bisogna saperle ricondurre, inclusa la manifestazione organica, al senso evolutivo. Tutte le definizioni di questi conflitti biologici sono scelte in modo tale da poter essere valide contemporaneamente per il mammifero (reali) e per l’essere umano (sia reali che eventualmente anche in senso lato).

– Conflitto di paura alla nuca (per una cosa) significa un pericolo, che non si può guardare in faccia, che minaccia o incombe da dietro e che non si riesce a togliersi di dosso.

Nella fase di conflitto attivo troviamo un HH nella corteccia visiva destra per la metà della retina sinistra o uno nella corteccia visiva sinistra per la metà della retina destra. Risulta una diminuzione crescente della capacità visiva del relè della retina interessata.Nella fase di guarigione non si forma un’edema solo nell’HH della corteccia visiva, ma anche tra sclera e retina si forma un’edema di guarigione che comporta il cosiddetto distacco di retina. Nonostante questo sia un sintomo buono di guarigione, e in caso di un conflitto di durata non troppo lunga sia anche reversibile, cioè regredisce da solo, si presenta inizialmente un drammatico peggioramento della capacità visiva proprio a causa di questo distacco di retina.

In caso di distacchi di retina laterali, con recidive multiple, che comportano un prolungamento ottico del bulbo oculare, per il fatto che i distacchi di retina si fissano per l’ispessimento fibroso tra retina e sclera, risulta la miopia.

-In caso di distacchi di retina dorsali, con eventuali recidive, e dell’ispessimento tra retina e sclera da loro causato, che fa sembrare il bulbo oculare più corto, risulta la presbiopia.

Quando sono colpite entrambe le corteccia visive, cioè i due HH nella corteccia visiva destra e sinistra sono attivi (corrispondente a due conflitti di paura alla nuca), il paziente si trova in una cosiddetta costellazione schizofrenica ed ha una mania di persecuzione, ma non è così pazzo come si pensava in passato, piuttosto ciò dimostra il tentativo di liberarsi della paura nella nuca, cioè di risolvere i conflitti. Il paziente evita tutti gli assembramenti, anche quelli più banali, a causa della sua mania, cosa che prima non capivamo.

– Il conflitto di paura alla nuca con un aspetto particolare, nel quale è colpita la parte paramediana della corteccia visiva, implica che la paura viene avvertita dietro all’occhio e con ciò coinvolge il centro di orientamento della coscienza.

Nella fase di conflitto attivo avviene un offuscamento parziale del corpo vitreo. Il senso biologico è che negli occhi dell’animale da preda, che normalmente guardano di lato, il pericolo che minaccia da dietro viene quasi coperto o annebbiato; ma la vista in avanti sulla via di fuga resta libera in modo che l’animale da preda trova la via di fuga con sicurezza, senza mettere il piede in fallo, senza dover continuare, pieno di panico, a guardare indietro verso il predatore. Avviene quasi un “annebbiamento” della visuale all’indietro, un offuscamento parziale del corpo vitreo. Viene offuscato però solo una parte del corpo vitreo (fenomeno dei paraocchi). I predatori possono permettersi di guardare in avanti con tutti e due gli occhi in quanto possono aver paura in misura minore di un altro predatore.

Nella fase di guarigione l’offuscamento del corpo vitreo regredisce comportando un edema nel corpo vitreo, la formazione di un glaucoma, cioè l’aumento di pressione all’interno dell’occhio. Spesso l’edema preme attraverso l’apertura d’ingresso del nervo ottico verso dietro. Né nella fase ca né nella fase di guarigione si deve lavorare con il laser, il quale distruggerebbe irreparabilmente il corpo vitreo.

Esempio: Una paziente ha vissuto un’aggressione, durante la quale un uomo nel buio sulla strada dalla metrò a casa ha cercato di violentarla. Lei ha subito contemporaneamente diversi conflitti. Quando ha tentato di scappare e l’uomo l’ha inseguita da dietro, lei ha subito un conflitto di paura alla nuca per il bandito (il violentatore). La paziente ha subito recidive per anni, cioè il conflitto è rimasto attivo per anni, perché doveva andare a lavorare sempre con la stessa metrò e tornare a casa per la stessa strada. Anche in inverno, quando faceva buio presto, lei vedeva un violentatore dietro ad ogni cespuglio. Lei non aveva idea che questo era un binario di conflitto che portava all’offuscamento di entrambi i corpi vitrei (glaucoma).

Quando è coinvolto il cristallino, che non ha niente a che fare con la corteccia visiva, il contenuto del conflitto riguarda un conflitto visivo di separazione molto forte (perdere d’occhio qualcuno), nella fase di conflitto attivo vediamo una necrosi del cristallino. Il focolaio di Hamer si trova nella corteccia sensoria del N. trigemino, del primo ramo (oftalmico), nel cervello latero temporale.

Il senso biologico consiste nel fatto, pur strano che possa sembrare, che con un cristallino necrotizzato si riesce a seguire meglio con gli occhi una persona, che si allontana da noi, di quanto fosse possibile con un cristallino intatto. In quel modo il coinvolto riesce a vedere meglio in lontananza. Durante la fase di guarigione, quando l’individuo (uomo o animale), che avevamo perso di vista, è tornato, il cristallino si offusca in modo passeggero (segno di guarigione). Questo lo chiamiamo cataratta.

Se il conflitto si presenta solo una volta, il cristallino torna a schiarirsi. In caso di diverse recidive l’offuscamento aumenta man mano. Nella medicina sino ad ora conosciuta questo non era capito tanto più che il paziente poteva diventare cieco. Aspettando sufficientemente il cristallino si schiarirebbe spontaneamente, premesso che il conflitto rimanga risolto definitivamente.

Il cosiddetto glaucoma, cioè la pressione interna dell’occhio elevata, può presentarsi sia nella fase di guarigione dell’offuscamento del corpo vitreo sia nella fase di guarigione della necrosi del cristallino.

Ma il glaucoma è sempre un segno della fase di guarigione.

– La causa dell’ulcera della cornea è un forte conflitto visivo di separazione (perdere d’occhio qualcuno). Nella fase di guarigione avviene un riempimento delle ulcere della cornea con passeggero offuscamento della cornea: cheratite.

– L’ulcera dell’epitelio delle palpebre e della congiuntiva corrisponde pure ad un conflitto di separazione. Nella fase di conflitto attivo si formano ulcere delle palpebre e della congiuntiva. Nella fase di guarigione avviene un arrossamento delle palpebre (blefarite) ed arrossamento della congiuntiva (congiuntivite).

– Nel caso del carcinoma, dell’ulcera del dotto escretore della ghiandola lacrimale, troviamo sempre un conflitto del voler essere visto o del non voler essere visto con un HH fronto medio latero basale.

Nella fase di conflitto attivo si formano ulcere nei dotti ectodermali escretori delle ghiandole lacrimali.

Nella fase di guarigione la mucosa nei dotti escretori si gonfia e può portare ad un ristagno ed ad un forte edema della ghiandola lacrimale. Questo può sembrare un tumore della ghiandola lacrimale che fondamentalmente non è.

– Il carcinoma della ghiandola lacrimale (parte acinosa), invece ha un relè nel tronco cerebrale (ponte), appartiene allora al cervello antico (foglietto embrionale medio) e crea perciò, come tutti gli organi governati dal cervello antico, aumento cellulare (tumori) in fase di conflitto attivo. Causa è il conflitto di non raggiungere il boccone perché non si è stati visti e si è stati tralasciati.

Esempio: un pittore non trova un gallerista, i suoi quadri non vengono visti, non riesce a vendere niente, e perciò non riesce ad ottenere il boccone (il ricavo dalla vendita). Biologicamente significa: parlando dell’animale il boccone è realmente un pezzo di cibo che non riesce ad ottenere. Nell’essere umano, invece, può anche essere il ricavo di una vendita, che servirebbe come fine ultimo per procurarsi il cibo.

Se nessuno si interessa ai suoi quadri, non riesce ad ottenere soldi e non riesce a comprare cibo.

Nella ghiandola lacrimale esistono acini che producono liquido lacrimale. In caso estremo questi possono alterarsi come un tumore compatto che spinge la palpebra verso l’esterno.

In fase di guarigione è possibile sia l’incapsulamento sia la caseificazione con svuotamento maleodorante (ascesso freddo), lacrime purulente (a causa di funghi e batteri fungiformi, micobatteri).

In caso di caseificazione totale (recidive) delle cellule ghiandolari, risulta una mucoviscidosi delle ghiandole lacrimali, cioè un esaurirsi del liquido lacrimale.

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Hamer: Disturbi vari degli occhi - come si sviluppano

 

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Giu
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Fabio, Sport Masseur

Hamer: Carcinomi dell’utero

dottor g. r. Hamer - official group
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Hamer: Carcinomi dell’utero;   Programmi speciali biologici sensati ;  secondo la conoscenza della Nuova Medicina Germanica® del Dr. med. Ryke Geerd Hamer

 

Carcinomi dell’utero

 

– al collo dell’utero o all’orifizio uterino

– al corpo uterino con tube ovariche

– alla muscolatura dell’utero (nota: abbiamoapportato delle modifiche in seguito alle più recenti scoperte del Dott. Hamer).

Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  

 

 

Hamer: Carcinomi dell’utero

 

Noi medici abbiamo sempre desiderato avere una scienza che funzioni secondo metodi e leggi scientifiche. In senso stretto credevamo di poterci sentire per la maggior parte come scienziati. Ma la realtà era diversa. C’erano troppe ipotesi a cui eravamo costretti a credere. Spesso si trattava di prove apparenti, non avevamo vere leggi biologiche come nelle scienze. L’intera medicina aveva un orientamento puramente sintomatico. Tutto veniva trattato con infusioni e scalpello. La psiche veniva considerata “non scientifica”. La psiche ed il cervello, che governano tutto nel nostro organismo, non erano interessanti. Grazie a questo approccio non abbiamo mai potuto trovare il nesso tra psiche ed organi, ed in particolare tra conflitti ed organi.

Hamer: Carcinomi dell’utero

 

Nella Nuova Medicina Germanica® l’unico sistema sensato dell’intera medicina si presenta seguendo la divisione evolutiva secondo l’appartenenza ai foglietti embrionali:

il foglietto embrionale interno = endoderma,

il foglietto embrionale medio = mesoderma,

il foglietto embrionale esterno = ectoderma,

dai quali derivano tutti gli organi.

L’utero si compone fondamentalmente di due parti: il collo e l’orifizio dell’utero ed il corpo uterino con le tube. Queste due parti differenti si sono apparentemente unite in un singolo organo: l’utero. Per quanto riguarda le loro mucose però, esse provengono da differenti foglietti embrionali ed anche i loro relè si trovano in differenti parti del cervello.

 

– Il relè per il collo e l’orifizio uterino si trova nella zona perinsulare del neoencefalo, il relè per la mucosa del corpo dell’utero si trova nel ponte del tronco cerebrale. Di conseguenza anche le formazioni istologiche si differenziano completamente. Il collo e l’orifizio uterino hanno epitelio pavimentoso, il corpo dell’utero invece epitelio adenoidale (epitelio cilindrico). Si aggiunge inoltre la muscolatura dell’utero appartenente al mesoderma che ha il suo relè nel mesencefalo (tronco cerebrale) per la muscolatura del corpo uterino, e nella sostanza bianca cerebrale per la muscolatura del collo e dell’orifizio uterini, i quali hanno naturalmente contenuti di conflitto differenti.

 

Per comprendere i contenuti dei conflitti è necessario occuparsi della storia evolutiva. Solo allora possiamo apprendere cosa significa un “conflitto biologico di territorio”, il conflitto sessuale femminile biologico “di non essere fecondata/posseduta”, il conflitto di “marcare il territorio” (= ulcera della vescica, in quanto il mammifero segna il territorio con l’urina).

 

Nella Nuova Medicina Germanica® tutte le malattie esistenti si svolgono secondo le 5 leggi biologiche della natura. Se ci fosse anche solo una singola malattia che non seguisse anche una singola legge della Nuova Medicina Germanica®, allora la Nuova Medicina Germanica® sarebbe errata.

 

Ogni malattia di cancro inizia con una DHS (sindrome di Dirk Hamer), un evento scioccante acuto drammatico conflittuale. Non si tratta di conflitti che cominciano pian piano per poi causare una malattia di cancro, ma è sempre e solo un colpo di fulmine improvviso e scioccante, la cosiddetta DHS, che coglie la persona “sul piede sbagliato”, impreparata, lo impietrisce, lo rende incapace di spifferare parola, lo lascia costernato. Una situazione conflittuale alla quale la persona si può preparare non provoca nessuna DHS. La maggioranza dei pazienti sa indicare con l’esattezza quasi del minuto l’istante della DHS, perché è stato sempre un momento molto drammatico. Il contenuto del conflitto definisce nel momento della DHS la localizzazione del focolaio di Hamer (HH) nel cervello (= cosiddetti cerchi a bersaglio, che possiamo vedere nello stesso secondo nella TAC del cervello) come anche la localizzazione del cancro o della malattia oncoequivalente nell’organo.

 

Esempio: una donna sorprende suo marito a letto con la sua migliore amica. Subisce un conflitto di frustrazione sessuale. Nel linguaggio biologico: un conflitto “di non essere fecondata/posseduta”, a livello organico provoca un carcinoma del collo dell’utero nella donna destrimane.

 

Nella stessa situazione però non necessariamente in tutte le persone risulta lo stesso conflitto. Per esempio se la donna non era già più innamorata di suo marito e aveva già pensato al divorzio, lei sente il fatto di averlo colto in flagrante non come un conflitto sessuale ma al massimo come un conflitto umano di mancanza di solidarietà in famiglia. Questo conflitto sarebbe un conflitto di disputa con il partner e potrebbe causare un cancro al seno destro, se la donna è destrimane. Dal punto di vista psichico gli stessi risultati con diverse costellazioni psichiche sono solo apparentemente uguali, ma in realtà sono molto differenti.

 

È decisivo non solo che cosa ha vissuto il paziente ma anche come ha vissuto l’episodio nel momento della DHS a livello psichico. Lo stesso evento potrebbe in questo caso anche provocare un conflitto di paura/schifo con ipoglicemia nel sangue della donna, se lei avesse scoperto suo marito in una brutta situazione per esempio con una prostituta. O avrebbe potuto causare un conflitto di crollo dell’autostima con o senza conflitto sessuale, se la donna avesse scoperto suo marito con una ragazza 20 anni più giovane. La sensazione potrebbe essere stata all’incirca: “non posso concorrere, non gli posso offrire questo.” In tal caso sarebbe colpito l’osso pubico del bacino, dove si manifesterebbero osteolisi, cioè decalcificazioni dell’osso come segno di crollo dell’autostima sessuale. Bisogna sapere tutte queste cose per poter scoprire come il paziente ha vissuto il momento della DHS. Ma non necessariamente la donna deve aver subito un conflitto, solo se ha dovuto affrontare la situazione, in un senso o in un altro, improvvisamente.

 

Altrettanto importante il fatto che la localizzazione dei focolai di Hamer nel cervello è predefinita. Significa che il relè (uno su centinaia) è determinato in partenza. E questo relè (in caso di malattia, HH) deve avere adesso l’esatta formazione richiesta della fase corrispondente.

 

Ogni malattia che ha una soluzione di conflitto (cl), ha anche una fase ca (fase di conflitto attivo) e una fase pcl (fase di guarigione) secondo la legge della bifasicità di tutte le malattie in caso di soluzione del conflitto. E ogni fase pcl ha una crisi epilettoide (punto di svolta nella fase di guarigione) al punto più profondo della vagotonia, se non viene interrotta da una recidiva di conflitto attivo.

 

Nella fase di conflitto attivo, secondo l’istologia del foglietto embrionale esterno si formano ulcere del collo o dell’orifizio uterino e contemporaneamente ulcere nelle vene coronariche, con leggera angina pectoris. La destrimane ha inoltre un’immediata amenorrea, cioè rimane senza mestruazioni. Per tutta la durata del conflitto le ulcere si ingrandiscono e nel cervello si altera un’area sempre più grande.

 

Nella fase di conflitto risolto il carcinoma del collo e dell’orifizio uterino si ferma. Si manifestano sanguinamenti dal collo e dall’orifizio dell’utero come segno di guarigione. La mucosa delle vene coronarie si gonfia adesso e da 2 a 6 settimane più tardi avviene una crisi epilettica con un insufficienza cardiaca destra acuta, un infarto cardiaco sinistro, fino ad ora sempre erroneamente interpretato solo come “embolia polmonare”.

 

Dal momento della CL cominciano i processi riparatori nel cervello. Immediatamente dopo la CL si riconosce il cosiddetto HH nel suo posto ben definito nel cervello in quanto entrando nello stadio di riparazione diventa “caldo secondo il metabolismo”, cioè nella TAC si colora di bianco e se viene infelicemente scoperto, viene considerato erroneamente come “metastasi al cervello” o “tumore al cervello”.

 

L’accertamento della lateralità del paziente è di importanza fondamentale nella Nuova Medicina Germanica®, poiché a partire dal cervelletto tutti i processi sono definiti secondo la lateralità. La correlazione dall’organo al cervello è sempre ben definita. Solo per la correlazione tra psiche e cervello, e tra cervello e psiche è importante sapere se il paziente è destrimane o mancino. Questo significa:

 

Una donna destrimane sviluppa a causa di un conflitto sessuale un carcinoma del collo e dell’orifizio dell’utero, con ulcere delle vene coronariche, una’amenorrea e dopo la CL subisce una cosiddetta embolia polmonare.

 

Una donna mancina sviluppa a causa di un conflitto sessuale un carcinoma di ulcere delle arterie coronarie insieme ad una depressione. Le rimangono le mestruazioni. Ma dopo la CL, cioè nella fase di guarigione, subisce un infarto cardiaco.

Solo dopo la menopausa la donna mancina può sviluppare un carcinoma al collo e all’orifizio dell’utero con ulcere delle vene coronarie a causa di un conflitto di territorio, e poi nella fase di guarigione una cosiddetta embolia polmonare.

 

Anche la donna destrimane può avere un conflitto di territorio con un carcinoma di ulcere delle arterie coronarie, però solo dopo la menopausa, e anche lei subisce allora, nella fase di guarigione, un infarto cardiaco.

 

Cambiamenti ormonali, la pillola anticoncezionale o le costellazioni schizofreniche formano delle eccezioni.

 

Dal punto di vista evolutivo l’essere mancino deve essere stata la norma nelle donne. In quanto la donna mancina chiude nella fase ca il lato destro (maschile) del cervello, diventa depressa, ma sessualmente doppiamente attiva. Con questa ipersessualità ottiene quasi per forza la soluzione del conflitto di “non essere stata posseduta”.

 

Tutti questi sono fatti verificabili e in gran parte prevedibili, tranne la DHS naturalmente, che ci coglie “sul piede sbagliato”, improvvisamente. Da quando conosciamo il principio del percorso di una malattia di cancro abbiamo anche a livello terapeutico tutt’altre possibilità. Possiamo anche evitare tanti dei conflitti successivi, specialmente i conflitti di panico, in quanto il paziente, se ha compreso il sistema preferibilmente già all’inizio, sopporta serenamente i sintomi prevedibili, soprattutto della fase di guarigione.

 

– Il carcinoma del corpo dell’utero dal punto di vista istologico è un adenocarcinoma, il HH si trova nel tronco cerebrale (centro del ponte) e i contenuti di conflitto sono i seguenti:

  1. un conflitto brutto, semigenitale, quasi sempre con una persona maschile.
  2. un conflitto di perdita, specialmente conflitto nonna/nipote.

 

Semigenitale significa che il punto chiave del contenuto di conflitto non gravita solo sulla zona genitale in senso stretto (reale o in senso lato), ma che la tematica genitale si presenta come “musica di sottofondo”, e con questo si differenzia nettamente dal conflitto sessuale.

 

Nella fase di conflitto attivo nel cavum uteri cresce un tumore compatto, in quanto l’endometrio dell’utero è una mucosa intestinale evolutasi (adenocarcinoma).

 

Nella fase di conflitto risolto ci sono due possibilità di percorso di guarigione:

 

  1. in postmenopausa: il tumore necrotizza caseificando, perdite vaginali con eventualmente leggero sanguinamento.
  2. in premenopausa o con mestruazioni regolari: il tumore viene espulso sotto sanguinamento molto forte con la membrana decidua.

 

– Il carcinoma delle tube pure è un adenocarcinoma, il HH si trova anche qui nel tronco cerebrale (nel ponte, ventrale a sinistra mediale), si tratta di un conflitto brutto, semigenitale, quasi sempre con una persona maschile.

 

Esempio: una fabbricante, già avanti con gli anni, viene a sapere che un suo impiegato del quadro superiore è stato colto in flagrante con una ragazza minorenne. Per liberarsi di lui deve anche pagargli un indennizzo alto.

 

Nella fase di conflitto attivo cresce un adenocarcinoma compatto della mucosa delle tube con quasi regolarmente una totale otturazione della tuba.

 

Nella fase di guarigione avviene una necrotizzazione caseificante del tumore attraverso funghi o batteri fungiformi (se presenti), perdite vaginali. A volte anche deflusso di pus nella cavità addominale.

 

– Il carcinoma della muscolatura dell’utero invece appartiene al mesencefalo. Il conflitto è tale da far si che il feto sia trattenuto nell’utero e poi più facilmente espulso durante il parto.

 

Nella fase di conflitto attivo si ha rinforzo della muscolatura dell’utero.

 

Nella fase di guarigione il cosiddetto mioma rimane e si possono avere episodi di ipertonia.

 

Quando un paziente riesce a comprendere con l’aiuto della Nuova Medicina Germanica® cosa succede nel suo corpo e perché, non ha più motivo per farsi prendere dal panico da questa massa spaventosa di ipotesi su processi incomprensibili, insensati ed irreversibili. E nella gran parte dei casi non svilupperà carcinomi successivi, sopravvivrà a questi programmi speciali della natura e lo farà grazie a loro.

 

Dopo la scoperta della regola ferrea del cancro e dei focolai di Hamer nel cervello la comprensione dell’evoluzione è stata per me la chiave per l’ordine supremo che include l’intera medicina e biologia. Questo ordine si estende sul comportamento umano ed animale come anche sulla localizzazione dei focolai di Hamer nel cervello e la sistemazione dei tumori secondo la loro appartenenza agli organi.

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Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’utero  Hamer: Carcinomi dell’u

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